Autore: confuso

Creatura ultraterrena automunita e vestita di nero

Scena. Venerdì, mattina presto. Cielo sereno. Che strano, nella via di fronte a casa non c’è nessuno, tranne me. Mi sto avviando verso l’auto, quando arriva una di quelle mercedes lunghe da carro funebre. È nera, lucida, perfetta. Brilla al sole. Ne esce un uomo altissimo e sorridente, in divisa scura. Impeccabile. Sembra quasi una creatura ultraterrena. Mi guarda.Mi viene incontro. E punta proprio verso di me, deciso, dritto, come se mi conoscesse bene. Nell’aria risuonano canti gregoriani. Oddìo. Lui si avvicina, e mi saluta, gentile:– Buongiorno.– Ehm. Buongiorno a lei.– Eccomi qua. La cercavo.– A me?– Già. E l’ho trovata.…

Le vacanze di Nietzsche a Camogli

Le vacanze di Nietzsche a Camogli

Sono forse pochi (molto pochi) coloro a cui interesserà sapere che nel 1886 Friederich Nietzsche trascorse alcune settimane nella dépendance dell’hotel Kursaal d’Italia, sulle alture di Camogli, nel territorio della frazione di Ruta, a pochi chilometri da Genova. Nietzsche alloggiava (pare) in una stanza piuttosto spoglia: era infatti uomo parsimonioso, oltre che notevole fancazzista: giustificato dai problemi di salute, trascorse buona parte dell’esistenza, dai trentacinque anni in poi, in vacanza, come un prepensionato, a scrivere libri. Libri che, almeno fino a quando lui era a questo mondo anziché nell’altro, quasi nessuno lesse. Le sue opere riscossero l’immenso successo soltanto dopo…

Sui non buoni rapporti fra Schopenhauer e la sua vicina di pianerottolo

Sui non buoni rapporti fra Schopenhauer e la sua vicina di pianerottolo

Il mio vicino di casa del piano di sopra, persona per nulla silenziosa, mi fa pensare a Schopenhauer. Perché? Mica gli assomiglia. Tutt’altro. Per spiegarlo, ricomincio a prendere appunti qua sopra, rievocando un episodio cruento, accaduto davvero, ma molto, molto tempo fa. Il signore qui ritratto è appunto Arthur Schopenhauer, e quando scriveva, detestava essere disturbato. Il geniale filosofo dell’ascetismo era, nel privato, un signore scorbutico, misantropo, e perciò scapolo, propenso alla lite nelle (rare) occasioni sociali cui si degnava di partecipare. Ma era a suo agio nel trascorrere intere giornate da solo, a scrivere in casa in santa pace,…

Grandi monumenti che però ci spiace ma non esistono: prima puntata

Grandi monumenti che però ci spiace ma non esistono: prima puntata

Ecco la Torre di Tatlin, progettata nel 1919 dall’architetto russo Vladimir Tatlin su commissione del Dipartimento di Belle Arti e, si dice, di Lenin stesso. La torre doveva essere alta 400 metri, cioè 100 più della Torre Eiffel. Sarebbe stata quindi il più grande monumento dell’epoca. L’inaugurazione era prevista per il 1921. Ma la torre non fu mai realizzata. Per due motivi: a) per come era stata progettata, non sarebbe mai stata in piedi; b) si scopri che i costi di costruzione erano esorbitanti. Quello qui sopra è, infatti, un fotomontaggio. Ma ecco un disegno della torre costruttivista ma non…

Di quando Gaudì venne investito da un tram

Di quando Gaudì venne investito da un tram

Il 7 giugno 1926, a Barcellona, il celebre architetto Antoni Gaudì, mentre andava al lavoro, fu investito da un tram. Gaudì stava percorrendo a piedi la Gran Via de les Corts Catalanes verso il cantiere della Sagrada Familia quando, per distrazione, attraversò i binari senza guardare e venne così travolto da uno dei primi tram in attività a Barcellona. A sua discolpa aggiungiamo che in effetti i pedoni, a quell’epoca, non erano abituati a doversi preoccupare di poter finir sotto un treno mentre passeggiavano. Ma tant’è. Subito dopo l’incidente, Gaudì, svenuto, fu soccorso dal tramviere e da alcuni passanti. Però…

Sulla partecipazione di John Cage a "Lascia o raddoppia" in qualità di esperto di funghi

Vale la pena ricordare ancora una volta che nel 1959 l’immenso John Cage, compositore di musica d’avanguardia estrema, partecipa a “Lascia o raddoppia” come concorrente esperto di funghi. Durante le trasmissioni Cage esegue anche alcuni pezzi del suo repertorio. Nella foto mostra a uno scettico Mike Bongiorno gli strumenti musicali che userà nel prossimo brano: una vasca da bagno, due radio a transistor, un frullino, un pianoforte, un gong, un bollitore elettrico.  

Due mappe geografiche proustiane

Due mappe geografiche desunte dall’opera più nota di Marcel Proust, modestamente, e dalla di lui esistenza nel reale (peraltro come anche gli studenti di liceo sanno, le due vicende si sovrappongono in controluce). Realizzazione della mappa a cura del vostro sempre più inane compilatore (si ringrazia il sito marcelproust.it per aver fornito utili informazioni). La prima carta geografica è quella di Venezia, ove Marcelletto soggiornò due volte, una in vacanza con la mamma, l’altra da solo. Il narratore della Recherche è a sua volta un grande ammiratore della città e la visita nel quinto volume dell’opera, pure lui accompagnato dalla…

Bruegel on the beach

Bruegel on the beach

Guardando quest’opera di Bruegel da sempre mi riconosco nel tizio scalzo che trasporta un pesce tenendolo in bocca, in alto a sinistra. Notevoli il padre in barca che ammonisce il bambino (“Ecco come va il mondo”) e il pesce volante che canta, in alto al centro. Tuttavia non mi è del tutto chiaro cosa sia accadendo sull’isola dove un pesce arenato affronta un esercito, né come possano esistere coltelli delle dimensioni di quello usato dal lavorante a sinistra. (Acquaforte da “Die großen Fische fressen die kleinen”; il disegno originale, come già detto, è di Pieter Bruegel I)

Idee per aziende

Idee per prossimi business: fondare un ente di beneficenza che si dedichi esclusivamente alla raccolta del 5 per mille promettendo però ai contribuenti di spendere l’intero ammontare degli introiti ricavati da tale raccolta in ulteriori campagne pubblicitarie per chiedere ai contribuenti il 5 per mille.

Questo è un luogo tranquillo

Questo è un luogo tranquillo

Ricevo ancora (poche) lettere di proteste da gente offesa perché la programmazione editoriale di questo blog si dirada sempre più. (Pochissime lettere, per la verità. Per lo più si tratta di pochi parenti preoccupati più per il mio stato di salute che della pubblicazione di contenuti). Mi spiace, ma questa è una strategia. Ambisco infatti a trasformare questo ambiente in luogo tranquillo e quieto ove pochi sparuti girovaghi possano rifugiarsi dalla velocità e dal baccano che imperversa nel resto dell’Internet e del pianeta in generale. Un luogo vuoto dal fracasso di informazioni superflue, opinioni non richieste, commenti ad alta voce,…