Mese: Gennaio 2003

Internet e blog, anno domini 2003

Negli anni scorsi bazzicavo certe comunità di siti amatoriali. Avevo creati alcuni piccoli siti per gioco e per parlare di temi specifici che mi interessavano: la musica di un autore, un viaggio in luoghi lontani, uno scrittore dimenticato. In fin dei conti, cosine alquanto banali, con pochissimi visitatori e un paio di utenti fedeli. Ebbene, inevitabilmente, dopo qualche mese, mi copiavano tutti i testi, mi clonavano il sito, mi fottevano le immagini. Ogni tanto capitavo nel sitarello sconosciuto dove trovavo foto scattate da me, o i miei testi firmati da qualcuno altro. Senza chiedermi né grazie né niente, senza citare…

Orazione contro il Conto Arancio

Hai presente lo spot televisivo in cui, di volta in volta, un’indiana, uno scozzese, un russo biascicano in un italiano stentato “Michelangelo, pastasciutta” e “Mettitelo nella zucca”? Lo spot è della Ing Direct, multinazionale finanziaria meglio conosciuta come “quella del Conto Arancio”, un conto bancario gestibile via Internet o telefono. Offre un tasso di interesse in genere poco (ma poco) più alto di quello delle banche normali. Bene. Io ho un Conto Arancio. L’unico investimento finanziario che posso permettermi, mica posso giocare in borsa. Stasera dentro la mia tv c’è lo scozzese, con la gonna e la cornamusa, e come…

Collaudo del template

Benchè nessuno lo abbia invitato, il Direttore Marketing del mio blog si presenta a casa mia all’ora di pranzo, mentre sto scolando i fusilli. Entra spavaldo con sotto il braccio la mazzetta dei giornali (Sole24Ore, MilanoFinanza, Il Giornale, Libero, GQ e Armi & Pistole) e già questo mi fa incazzare. Pretende che scriva subito un pezzo sul marketing nell’era del digital divide ma io, per tutta risposta, gli verso la pasta calda con l’acqua bollente sulla testa. Questo insolente, però si aggiusta la cravatta, si leva un fusillo dall’orecchio e proclama che il template del mio blog fa ribrezzo, va…

Pensierini

La mia dipendenza da blog sta diventando preoccupante: ieri sera ero al cinema a vedere ilsignoredeglianelli2 e durante la spaventosa battaglia tra orchi ed elfi io non riuscivo a distogliere il pensiero dal mio blog, poverino, che era a casa da solo. Nell’intervallo volevo telefonargli per sapere se stava bene e per dirgli di non piangere. Però avevo il dubbio che lui non fosse capace di rispondere al telefono. Vita reale: il mio nuovo capo, l’ing. Y, deve aver letto anche lui il Manuale Su Come Motivare i Propri Dipendenti: ogni volta che passa davanti alla mia scrivania sorride, saluta…

Drinnnnn

Drinnnn! Ore 6.15 del mattino, dal letto sento che squilla il telefono nel mio salotto (anche se salotto forse è un termine un po’ forte, diciamo che che si tratta di quella stanza che non è la cucina, non è il bagno e non è nemmeno dove dormo, quindi immagino sia il salotto. Ma torniamo all’alba del telefono furioso). Mentre mi alzo dal letto auguro svariati malesseri intestinali al chiamante chiunque egli sia. Alzo la cornetta, da cui esce una voce stridula e maschile: – Chi parla? – Sono io! – Io chi, mi scusi? – Io! il Direttore Marketing…

Il direttore marketing del mio blog

Il direttore marketing del mio blog

Poiché il mio blog ha superato i 10 visitatori giornalieri, su consiglio di alcuni amici ho deciso di assumere un Direttore Marketing per Personalità Confusa. Dicono che dovrò pagargli un generoso stipendio, ma costui potrebbe aiutarmi a rendere fruttifera l’esperienza del blog. Ho molte perplessità, però il fatto che io mi trovi a pochi passi dall’abisso della disoccupazione finisce per convincermi a questa disperata avventura. Il tizio si presenta in casa mia, in giacca e cravatta, abbronzantissimo: è sulla porta, non ha ancora aperto bocca e mi sta già antipatico. Critica il mio arredamento e la musica che esce dall’impianto…

Stenografia di una conversazione avec la collega dirimpettaia

Terapia d’urto: continuo a scrivere corbellerie qua sopra, per curarmi (pare che scrivere faccia bene, chissà se è vero). Gli unici che si lamentano del mio nuovo hobby, che è anche la mia terapia, sono i miei colleghi, i quali si domandano cosa faccia in silenzio con le mani danzanti sulla tastiera per ore. Loro sono totalmente esclusi da questa cosa dei blog (questo mondo in cui siamo io e te adesso), non sanno nemmeno che i blog esistano, e anche se lo sapessero, non ne capirebbero il funzionamento. Ecco, si avvicina la collega dirimpettaia. Trentenne, laureata, nubile, parrucchiere ogni…

Impietoso raffronto fra i libri a mille lire e il televisore

I never watch tv except when I’m stoned. (David Byrne)   Martedì sera. Prima chiacchiero con Zop (zop.splinder.it) di blog e photoblog, di palo in frasca passiamo a discutere dell’idea di pubblicare i blog su carta, e quindi dei gloriosi tempi in cui esistevano i libri a 1000 lire (li dovettero togliere dalle classifiche perché vendevano troppo, adesso non esistono quasi più, vai a capire). Ricordando alcuni titoli Z. cita il favoloso Elogio della Mosca di Luciano da Samosata (uno di quei sofisti del I sec. che per allenarsi in oratoria componevano elogi sui temi meno elogiabili, come, appunto, la…

Solido impianto narrativo

Blog come terapia: debbo dire che funziona. Anche oggi non posso non ringraziare alcuni guaritori: innanzitutto Giuseppe Granieri, che in un scontro tra blog mi piazza sul ring di fronte alla giornalista scrittrice e chissà cos’altro Francesca Mazzuccato, nientemeno. Sulla carta dovrebbe essere una lotta impari: giornalista forzuta batte pezzente dieci a zero. Invece, contro ogni previsione, la vittoria è mia. Lo stile della Mazzuccato si becca dello “sciatto e disordinato” – mi scusi, signora Mazzuccato, io non la conosco, non ce l’ho mica con lei, sto semplicemente citando il Granieri, per favore se la prenda con lui e non…