Mese: Giugno 2003

Chiuso per mare

Questa settimana credo che mi assenterò da questo bel fresco di Milano per qualche giorno: torno nella natìa Liguria per un po’ di mare. E non so se da laggiù riuscirò a scriverti. Se non ci sono, tu qui fai come se fossi a casa tua. Le chiavi sono sotto lo zerbino. E serviti pure dal frigorifero. A presto.

Dialogo con il passerotto dell'acqua Uliveto

Che clima infame, Milano. Per prendere un po’ di fresco spalanco la finestra e me ne sto lì in cucina, al tavolino, sorseggiando acqua fredda da un bicchiere a calice dell’Ikea. Dalla finestra entra un passerotto. Oramai non mi sorprende piu’ nulla. Lui, tranquillo, si posa sullo schienale della sedia, e mi guarda, sembra perplesso. Poi parla. Ha una voce da bambino: – Scusi ma questa non è casa Del Piero? – No, non lo è. – Come no? Mi hanno detto che abita qui. – Ti pare che un calciatore ultramiliardario possa vivere in un appartamento di 20 metri…

Il piccolo Lebowsky

Come direbbe McUbu, se l’azienda per cui lavoro fosse un aereo di linea, questo sarebbe il momento in cui le hostess dicono ai passeggeri di stare tranquilli ma intanto l’avviso di allacciare le cinture lampeggia e le maschere da ossigeno scattano fuori dall’alloggiamento posto sopra il vostro sedile. “State calmi, state calmi”. Calmi, sì. Fuori dall’oblo’, nel buio, si vedono i fulmini e le montagne molto vicine. “Va tutto bene, signori, stiamo solo precipitando, calmi!” Pensando alla disoccupazione, Sapo da qualche giorno mi parla del suo disoccupato preferito: il Grande Lebowsky. Uno che quando e’ in taxi e la radio passa gli…

L'ansia del non più giovane blogger

Teatro. Siedo nella penombra, nel mio camerino, sto pensando ai fatti miei. Entra di furia la mia marionetta, il signor Direttore Marketing. – Forza, sei ancora qui? Dobbiamo andare in scena!!! – Ma che scena, ma che dici? – Avanti andiamo… Tutto ti devo insegnare! Mi trascina fuori. Brusio. Saliamo sul palcoscenico. Tutti i fari puntati addosso. Improvvisamente, il silenzio tombale. 30 secondi di silenzio. (lui, sottovoce) – Su, di’ qualcosa, faccio da spalla, vai.. (balbetto) – E cosa ti dico? (lui parla piano) – Non lo so cazzo, di’ qualcosa! Facciamo uno dei soliti numeri. Fammi ridere. – Ma…

Lettera da una mucca di peluche

Questa è una lettera che ho ricevuto veramente. Mi ha fatto sorridere e non posso fare a meno di pubblicarla. Grazie alla lettrice Carlotta, proprietaria della mucca di pezza mittente. Ciao, sono una mucca di quattro anni per un metro di lunghezza, nata – mi dicono – alla fattoria Trudi; cresciuta felicemente con le  amorevoli cure dell’amica Carlotta. Non ho un nome, perché Carlotta dice che a quelli che ama dà moltissimi nomi o nessuno, e così mi chiama Mucca Muccona. In famiglia abbiamo anche la Gatta Gattona con cui ultimamente ho fatto amicizia: sai, lei è auto-mobile e una…

Italian Psycho

Un’estate lontana e grazie a dio dimenticata, nella compagnia degli amici vigeva una regola tacita: leggere American Psycho di Bret Easton Ellis. Chi non lo avesse fatto era emarginato, escluso da buona parte dei discorsi. Cose che si si fanno per essere accettati dal branco. Così lo lessi pure io, sulla spiaggia, e a parte qualche sporadico impulso ad alzarmi dalla stuoia e ammazzare senza motivo il vicino di ombrellone, quel libro mi ha lasciato solo un po’ di nausea e dei ricordi confusi. Dopo tanti anni, l’unico episodio che mi è davvero rimasto in mente è questo: il protagonista deve…

Stasera mi ha telefonato un sacco di gente

Dopo una giornata inumana e orribile, torno a casa. Casina dolce, casina mia. Sì, è vero, anche stavolta il letto è disfatto e il lavandino trabocca di piatti da lavare, ma è sempre casina mia. Una sera, anni fa, i piatti da lavare erano troppi, accumulati da giorni: una montagna alta mezzo metro di pentole, posate, stoviglie e un ecosistema di curiose e microscopiche creauturine vegetali o animali che sguazzavano felici nel mare nero. Non dovevo sentirmi molto bene quella sera, perché ho raccolto i pezzi e ho portato TUTTO nella vasca da bagno, dove ho lavato col doccino. Se…

Non fare come Freddy

Freddy aveva imparato ad usare il pc grazie ad uno di quei corsi d’informatica considerati tanto di moda nei circoli per anziani. La prova finale del corso consisteva nel crearsi un blog e Freddy la superò egregiamente con il suo freddy15.blogspot.com. Le giornate passavano veloci davanti al monitor del computer della internet room della casa di riposo in cui Freddy viveva. Ogni giorno Freddy raccontava la sua vita attraverso il blog, con cui aveva stretto un rapporto sempre più morboso: “Sto guardando fuori dalla finestra il parco che circonda questa mia senilità, il tempo scorre e c’è una sola differenza…

Weekend dei milanesi a Sestri Levante

E via! Tutti al mare per il grande weekend di giugno. Partiamo tutti assieme il sabato mattina presto, tutti! Tutti all’autogrill di Dorno Est, quello che passa sopra la strada, l’intera Lombardia a fare la fila al gabinetto e alla cassa per il capuccino con brioche, come ogni altra mattina della settimana ma nei bar del centro. E poi il magico labirinto del minimarket tra montagne di caciocavalli pepati in saldo e pile di compact disc della Platinum Collection di Eros Ramazzotti voll. 1-3, giacché per uscire dall’autogrill il percorso è obbligato e se non passi dal labirinto non ti…