Heidegger a Milano Marittima

Nel 1975 il famoso filosofo Martin Heidegger, come molti suoi conterranei, trascorse le ferie in Italia, a Milano Marittima, e tuttavia da subito la vacanza si rivelò breve e poco propizia per via della serie di vicissitudini capitate al Maestro nel giro di poche ore.

Innanzitutto, il giorno del suo arrivo egli restò vittima di un incidente spiacevole. Come molti di voi sanno bene, Heidegger amava passeggiare nei boschi, e in quei luoghi appunto si trova una grande pineta di alberi marittimi. Tali conifere però si elevano fino dieci o quindici metri, e sulla cima sono per loro natura cariche di pigne pesanti almeno mezzo chilo ciascheduna. Ed esse nei mesi estivi, talora, seppur di rado ma comunque senza preavviso, piombano a terra. Sfortunatamente, proprio mentre Heidegger camminava là sotto, una pigna legnosa di circa nove etti decise di staccarsi dal ramo e dopo lunga discesa in accelerazione precipitò a centrare in testa il noto pensatore, preso alla sprovvista. Il colpo fu tremendo, Heidegger quasi ci rimase secco. Lo portarono al pronto soccorso di Cervia e lui se la cavo’ con un alcuni punti sulla pelata e una bella arrabbiatura.

La stessa sera Heidegger, malconcio e già di cattivo umore per i fatti di cui sopra, ebbe un diverbio con un cameriere che lo servì in ritardo al ristorante. La storia è nota a tutti: il filosofo aveva ordinato antipasti di salumi misti e tagliata di manzo con le patate al forno, ma il giovane cameriere, per imperizia,sbagliò nel riferire le comande alla cucina, e cosi gli portò la tagliata senza contorno assieme a una pizza margherita al posto dei salumi. Ma Heidegger aspettava ancora le patate al forno e soprattutto i salumi, e come se non bastasse detestava la pizza. Quindi cominciò a lamentarsi, dapprincipio in maniera pacata poi con maggior veemenza. Il cameriere non sapeva più come calmarlo nè come giustificarsi. La conversazione tra i due si complicava per una coincidenza singolare: il celebre cliente si rivolgeva al servitore in un tedesco piuttosto colorito, quando il cameriere parlava soltanto italiano e romagnolo. Heidegger, furioso, abbandonò il tavolo e se ne andò pressoché digiuno, senza pagare.

I guai del grande intellettuale in vacanza non erano terminati. Il giorno dopo, per via della rabbia o dei postumi cerebrali della pigna, prima di sdraiarsi al sole in riva al mare, Heidegger si spalmò la nivea idradante al posto della crema da protezione solare, e dopo poco fu colto da un doloroso eritema al torace. Dovette tornare all’ospedale, e quindi esser rimpatriato d’urgenza a bordo di un aereo ambulanza.

Fu la prima e ultima estate di Heidegger in riviera. La prima perché Heidegger, da bravo tedesco , fino ad allora era sempre stato uso passare la bella stagione in una baita della Foresta Nera. E l’ultima, perché non vi saranno altre estati per Heidegger: morirà di infarto a Friburgo nel maggio dell’anno successivo.

10 Comments
  1. Rots

    Poi dice che la rosa è senza perché, e la pigna allora?

  2. firmato Ckf

    amava passeggiare tra i boschi, ma dietro suggerimento del medico, che persona con poca personalità :\

    • confuso

      chi, il medico?

  3. gio

    Incredibile che nel 75 fosse ancora vivo e che nell’83 fosse già nei testi di filosofia dei licei.

  4. sandra

    la banalità delle sventure narrate è stata sagacemente inventata (?) per fare da contrasto al pomposo, gonfio, retorico, oscuro e megalomane stile del nostro.
    complimenti

    • firmato Ckf

      il signor Confusa non inventa, rende solo romantica la realtà

      • confuso

        quanta poesia

  5. zauberei

    Ah come sarei stata più contenta Confuso caretto, se la pigna quasi mortale fosse caduta na ventina d’anni prima con più sicuro effetto, il Nostro, per svariati motivi mi è sempre stato incoercibilmente antepatico.

    • confuso

      la capisco.

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