Idea per uno spettacolo teatrale, probabilmente ovvia e già realizzata ma nel dubbio la formulo lo stesso. Il pubblico entra in sala e davanti al sipario ancora abbassato si prepara alla rappresentazione, una prima assoluta.
Passa il tempo ma il sipario non s’alza. Si consultano gli orologi. Brusio. Qualcuno protesta. Altri abbozzano un battimani, ad incitare l’entrata in scena. Sarà il solito ritardo degli attori, gli piace lasciarsi desiderare. E invece no: oramai e’ trascorsa più di un’ora dal momento del presunto inizio e ancora non accade nulla. Le luci non accennano ad abbassarsi; il sipario, imperturbabile, rimane calato.
A questo punto un gruppo di spettatori più audaci sale alla biglietteria a pretendere spiegazioni. Ma non vi trova soltanto la giovane cassiera alle prime armi e il barista, che sostengono di non saperne alcunché e si proclamano innocenti anzi domandano tante scuse a tutti, perfino al signore benvestito che sbraita di voler indietro i suoi soldi e poi se ne va trascinandosi dietro la moglie accigliata.
Due ore dopo, il sipario ancora a terra, il pubblico oramai furibondo minaccia di dar fuoco al teatro se la commedia non comincia subito, senza tuttavia ottenere reazioni.
Poi infine l’attesa finisce, ecco gli artisti: si presentano in scena, e sorridenti annunciano che lo spettacolo è terminato. Perciò si inchinano, salutano e van via.
Era dunque di una rappresentazione d’avanguardia: l’uditorio come protagonista attivo seppur inconsapevole. La metafisica, il gesto artistico dell’assenza, la negazione delle consuetudini. La metafora dell’incomunicabilita contemporanea, eccetera.
In sala piomba il silenzio, ma qualcuno in fondo applaude divertito, contagiando la platea in un’ovazione. La compagnia torna e si prodiga in inchini. L’opera viene giudicata tanto originale che nei per mesi viene riproposta in replica con enorme successo e lanci di fiori sul palco.
(Variante: l’attore protagonista (?), compiaciuto, spiega che in realtà la recita si è tenuta, certo, ma dietro il sipario, di nascosto e a bassa voce, al riparo da testimoni, come espressamente richiesto dal copione.)
(Ulteriore variante: sempre lui spiega al pubblico pagante ed estasiato che lo spettacolo si è tenuto altrove, in un luogo segreto di cui non può dire.)
Se non mi confondo con questo caldo, in Infinite jest viene proiettato un film che in realtà riprende in diretta le immagini del pubblico in sala.
Esatto. Viene descritto nella filmografia di James Inc. :)
Qui c’è la citazione con tanto di locandina fatta dai fan: http://www.revolutionine.com/2011/06/13/james-o-incandenza-una-filmografia-ovvero-la-nota-migliore-della-sua-generazione/
pensate se qualcuno, per ulteriore gesto artistico, da fuoco al teatro senza darne avviso alcuno, chissà come sono bravi gli attori a interpretare la parte di quelli impanicati!
dovrei star facendo moltissime cose che non sto facendo in questo momento. Mi candido percio’ come attrice o comparsa per siffatto spettacolo, esperienza nel ramo trentennale.
Evoluzione: la cosa prende piede, l’opera viene riproposta in più teatri. A questo punto interviene un gruppo teatrale flash-mob: a un segnale convenuto, persone dal pubblico si alzano, invadono il palco e si mettono a recitare un dramma precedentemente concordato.
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