CRONACA DA UN CONCERTO ESTIVO

Siamo stati a sentire il più grande pianista jazz vivente, famoso per la bravura ma anche per le manie da mezzo matto. D’altronde è il più grande pianista jazz vivente, se non se le può permettere lui. Prima di ogni esibizione, ispeziona la sala per misurare la temperatura, prevista per contratto a 23,5 gradi centigradi esatti. Proibisce agli spettatori di fumare non solo durante ma anche prima e dopo i concerti, e non ci sarebbe nulla di strano se i suoi concerti non fossero quasi sempre all’aperto. Ma soprattutto – soprattutto – non tollera di esser fotografato mentre suona, altrimenti perde la concentrazione e si arrabbia di brutto: interrompe l’esecuzione a metà. Magari mena pure il colpevole.

Molti sanno di quella volta a Basilicata Jazz quando il più grande pianista vivente entrò in scena fra applausi scroscianti più un paio di timidi flash da una poltronissima in seconda fila. Lui scese in platea a schiaffeggiare davanti a tutti il criminale autore dello scatto, quindi dal microfono mandò apertamente a fare in culo il direttore del teatro – reo di aver permesso quello scempio -, il sindaco della città ospitante e già che c’era pure tutti i presenti in sala. Detto questo, si sedette al pianoforte, e come se nulla fosse, cominciò.

Arriviamo al luogo dello spettacolo e già all’ingresso ci avvisano: attenzione, niente foto sennò al Maestro gli girano sul serio. La minaccia viene reiterata alla biglietteria, ai cancelli, dagli altoparlanti. Per oltre due ore non vola una mosca,un po’ perché la sublime classe del più grande pianista jazz vivente mozza il fiato, un po’ per il clima di terrore instaurato dal servizio d’ordine che con passo marziale perlustra gli spalti alla ricerca di fotografi da bastonare. La gente ha persino paura di applaudire, ma il più grande pianista eccetera stasera è in gran forma, va detto, e dà il massimo, volando sulle note al di là delle possibilità umane. Una delizia.

Tuttavia al secondo bis, in piena apoteosi, il tizio seduto davanti a me non resiste: si alza e punta la reflex sul palco con lampi che paiono al magnesio, ed ecco il sipario cala di colpo come una ghigliottina, le luci del salone si accendono. Fine. L’artista è evaporato come per magia. A stento riusciamo a sottrarre il colpevole al peraltro giusto linciaggio di pubblico e guardie del corpo.

23 Comments
  1. utente anonimo

    Siamo curiosi..dicci il nome?

  2. MYLO76

    mi è capitato qualcosa del genere … ma non credo che si tratti di chio ho visto io … la megalomania però fa scherzi davvero bizzarri comunque

  3. MYLO76

    laura c'è da chiedersi se sìa davvero vivente .. un essere vivente intendo .. che sia trasfigurato in una forma superlativa che solo ai nostri occhi appare umana??

  4. utente anonimo

    guarda MYLO, secondo me è un essere vivente, anche molto umano visto quanto le emozioni dominano la sua vita mortale. ecco, diciamo che è un po' capriccioso… magari ha i suoi motivi. quella serà spiegò, per esempio, che i flash rompevano la magia che si creava fra lui e gli altri due. magai è troppo, magari se la tira, ma secondo me se lo può permettere. non sarebbe il più grande pianista vivente. 🙂
    laura

  5. MYLO76

    si laura in realtà scherzavo … volevo solo dire che troppo spesso delle doti molto speciali che le persone posseggono sono poi compensate da atteggiamenti che tendono ad annullarle e funestano il ricordo di esperienze che potrebbero rimanere divine …
    p.s.
    non sarò un musicista divino ma non mi dispiace se qualcuno mi fotografa quando suono

  6. utente anonimo

    sia cosa MYLO?, hai ragione: il talento (o il genio) è spesso inversamente proporzionale all'amabilità. quello davvero grandi hanno quasi sempre un brutto carattere. per fortuna ci sono le eccezioni, come tu, pare, dimostri. però non c'entra con il ricordo o, almeno, io non pretendo la perfezione in una persona: se è eccelso in qualcosa e mi fa "godere" di questa sua qualità poi mi basta, mico voglio altro. un grande pittore, un musicista, uno scrittore… se mi danno piacere le loro opere non chiedo quasi mai di uscire con loro a cena… eh eh !
    laura

  7. MYLO76

    siamo d'accordo laura .. però certe volte ti fanno saltare i nervi dai! certo bello non deve necessariamente corrispondere a buono però se almeno ci si avvicinasse

  8. utente anonimo

    da wiki:

    il più grande pianista jazz vivente ha sofferto di quella che venne diagnosticata come una sindrome da fatica cronica alla fine degli anni novanta, e fu costretto al confino nella sua casa per lunghi periodi di tempo

    che siano le conseguenze?

    (che fatica esser geni però)


    ks

    per esempio:
    io, essendo genio, ho messo pertinentemente questo commento nel post degli uomini in casa
    ha! (signor confuso…se vuol provvedere alla cancellazione grazie, che allo sputtanamento ci ho pensato da me)

     

     

  9. utente anonimo

    Però non sono proprio convinto che sia il più grande pianista Jazz vivente. Ho visto il nostro Bollani umiliare Chick Corea senza pensarci due volte, e credo sappia tener testa anche a sto fissato con le Jarrettiere 😀

  10. zauberei

    Jarrett? Sarebbe codesto?
    Il più grande vivente? Naaa non sono d'accordo Naaa. è ricattatorio sentimentalone co tutti quei ricci quelle scalucce.  E' facile. A voja a esse puzzoni. A voja a di no io li fotografi no. Anche per me Bollani è meglio – per non dire il miticissimo Uri Caine.

  11. utente anonimo

    Uri Caine è bravo ma senza cuore…Chick Corea vuol sempre stra-fare…Jarrett: ma stiamo parlando di jazz o cosa ??? … i migliori, purtroppo, se ne sono andati tutti (Monk, Bud Powell, Blll Evans, Petrucciani), resta solo  qualche ricordo del buon tempo andato (McCoy Tyner) .

    Lot (jazzista snob)

  12. Albamarina

    Mica mi paragono, ci mancherebbe. Ma giuro che il flash, mentre si suona, lo metteresti su per il naso a chi lo spara… Provare ad essere musicisti su un palco – non necessariamente i più grandi pianisti jazz viventi o nolenti – per credere.
    Ciao Confuso, ti amo sempre eh, non credere.

  13. utente anonimo

    Beh, fare le foto con il flash equivale a suonare la chitarra con il capotasto: significa non sapere fare le foto….

    ..secondo me non era tanto il fastidio per il lampo, ma il fastidio per la mancanza di abilità del fotografo. Certamente non il più grande fotografo vivente!

  14. MYLO76

    suonare la chitarra con il capotasto ha i suoi motivi .. non è una cosa da disprezzare .. non tutti iriffs si possono fare con il barrè e in ogni caso anche provando a farlo nn si ottiene il risultato viluto

  15. utente anonimo

    Ma se i concerti li tiene all'aperto, e la temperatura sale oltre i 23,5?

  16. seneca29

    Quando si eccede in eccentricità si cade nel ridicolo

  17. MYLO76

    seneca29 più che altro si rischia di diventare odiosi nonostante le qualità che si posseggono

  18. personalitaconfusa

    #17: fa montare dello stufe (o dei ventilatori, dipende dalla stagione) sul palco, sinché il clina non si adegua alle sue voglie.

  19. utente anonimo

    Prendere il pianista a calci in culo no?

  20. utente anonimo

    Per me non è il più grande… ma solo il più grande degli inceppati 🙂

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