INTERVISTA A UN ESSERE ANTICHISSIMO

Buonasera benvenuti nel consueto spazio dedicato alle interviste inedite, il nuovo innovativo format di questo sito. Anche stavolta l’ospite è straordinario. Siamo qui con un essere antichissimo: prima dell’uomo, prima dei dinosauri, lei c’era già. Signore e signori, un bel applauso alla tartaruga di terra.

Grazie, grazie.

Cara tartaruga di terra, si parla troppo spesso delle sue parenti acquatiche, quelle marine – protagoniste nei documentari e nelle vasche dell’acquario – ma sempre meno di lei. E tuttavia, per le dimensioni, l’indolenza, le espressioni del viso, lei resta l’unico rettile in grado di ispirare simpatia agli umani. In un tempo non lontano lei fu una bestiola da compagnia di gran successo: le famiglie la regalavano ai bambini, la tenevano in giardino, le davano da mangiare l’insalata. Ora invece, questo non accade più. Lei è passata di moda. Troppe volte l’abbiamo ritrovata morta in un buco o incastrata nei rami della siepe (“ecco dov’era finita!”). Lei, cara la mia tartaruga, sarà pure carina ma non sa fare l’animale domestico. Peccato.

Guardi, tutto ciò non mi dispiace affatto, preferisco starmene nelle foreste africane a dormire e cacare, senza bimbetti isterici che si divertono a rovesciarmi sul dorso. Tenetevi i vostri gatti e i vostri criceti, cosa volete che me ne freghi di voi.

Da sempre lei, cara tartaruga di terra, divide con la collega lumaca un malinconico primato: la fama di animale lento. Vai come una tartaruga, si dice fra noi mammiferi bipedi evoluti a chi cammina piano e resta indietro. La sua incapacità di correre, signorina, è stata irrisa sin dal tempo dei Greci, ricorderà certo l’episodio del paradosso di Zenone: a emblema della lentezza si prende, appunto, una tartaruga.

Non capisco di cosa stia ciarlando a vanvera, non ho fatto il liceo classico e soprattutto detesto le citazioni banali ma falsamente colte tipiche del popolino ignorante di cui lei in tutta evidenza fa parte. Delle vostre gare di velocità me ne fotto, io ho questo guscio a custodirmi, se qualcuno mi vuole ammazzare non ho bisogno di fuggire, mi basta tirar dentro le braccia e la testa e poi provatemi a pigliarmi. Io sono invulnerabile, signor mio. E non è poco.

Ma si tratta proprio di questo, signora tartaruga, lei non ha un posto nella catena alimentare: mangia – per lo più fogliame – ma non può esser mangiata, se non con estrema difficoltà, per colpa del carapace. Consuma senza consumarsi. Ed è anche longeva, chissà quante lattughe sottrae a noialtri viventi. Forse è giunto il momento di compiere il gran gesto. Quando ha intenzione di estinguersi? In questo secolo?

Povero illuso. E sono già pentita di averle concesso questa intervista: quasi quasi me ne vado. Forse impiegherò qualche ora solo per raggiungere l’uscita da questo studio, ma so portare pazienza. Intanto, mi chiama un taxi per cortesia?

Aspetti un momento.

Non mi sono sono neppure mossa.

Suo malgrado gho dovuto promettere alla troupe che alla termine dell’intervista avremmo cucinato un piatto buonissimo in suo onore, il celebre brodo di tartaruga.

Guardi che quello si fa con la testuggine di mare. Comunque, si azzardi a mettermi in una pentola e le faccio il guano dentro.

Non si preoccupi, l’acqua è già sul fuoco da un’ora, un bel tuffo e via.

Ehi, mi lasci, io sono protetta dalla legge, aiuto, chiamate la protezione animaaa…

Bene, amici lettori, si chiude anche questa puntata, ringraziamo il nostro fu ospite per la bella intervista e ora per la ricetta straordinaria di cui è principale ingrediente. Arrivederci al gentile pubblico. Sigla, sigla.

38 Comments
  1. diamonddog

    Non si preoccupi, c’è sempre qualcuno al mondo che ha due tartarughine e che le chiama una TARTA e l’altra RUGA.

  2. FirmatoCkf

    c’è davvero? ckmq ckredo cke dovrà sckappare sig ckonfusa, la forestale è già sulle sue traccie

  3. Strato2006

    Ohi ohi… io ho dei vecchi plettri di tartaruga, non ne fanno più per legge, ma con quelli si suona che è una bellezza!!!

  4. utente anonimo

    le tartarughe… così lente… calme…con quella testolina ovale… che si piega … di qua e di là… quel loro percorrere le distanze… anche le più brevi… in un tempo infinito…

    conciliano il sonno insomma

    free

  5. lofoten

    Vorrei scrivere qualcosa di arguto, intelligente e spiritoso sulla tartaruga , ma devo andare al mare.

  6. Slurp

    Ma esiste ancora la Tartaruga di mare…o era di lago..

  7. PICCHU

    Mentre leggevo a voce alta questo post la mia tartaruga è sparita improvvisamente.

    Boh.

  8. utente anonimo

    tene(te)vi?

  9. FirmatoCkf

    sig. strato, ma s suona cke è na bellezza xckè sn belli estetickamente o donano i superpoteri?

  10. lottapia

    Povera tartarughina, quando si dice finire in pasto alla stampa! Ha ragione il Berlusca quando vuole mettere il bavaglio ai giornalisti, che poi quando si mettono il tovagliolo al collo è pure peggio e se continuiamo così dalla dalla padella si finisce nella brace, ecco

  11. Strato2006

    Gentile Ckf, devo dire che estetickamente sono decisamente belli, ma poi viene proprio fuori un gran bel suono (il suono cambia abbastanza anche a seconda del materiale con cui è fatto il plettro), per cui qualche superpotere ci deve essere per forza…

    Certo che con tutti gli animali “da carne” canonici, tipo pollo anatra tacchino coniglio manzo maiale, ridursi a mangiare rettili (le tartarughe appunto)… e lo spezzatino di serpente a sonagli dove lo mettiamo?

  12. lottapia

    Cari Strato e Ckf, forse il talento nel suonare è un dono di natura ma…i plettri di tartaruga anche 😉

    Ormai però forse l’alternativa per le tartarughe di terra è o finire nella pentola di Confuso o in qualche reality show per celebro-lesi tipo, chessò, il Grande Fardello ambientato nelle Galapagos…quindi meglio la pentola del Confuso…vuoi mettere l’onore di essere mangiati dal Confuso? Sempre che poi ti sappia dire se gli è piaciuto o no…Confuso, era buona o no? Non ci lasci col rutto sospeso!! Però che bella questa vena thrilling nei suoi messaggi gastronomici…

  13. Strato2006

    Grazie Dio che non mi hai fatto nascere Tartaruga… e nemmeno Scampo o Astice peraltro… se vuoi Lottapia ti consiglio io una birra che i rutti non te li lascia in sospeso proprio per niente…

  14. lottapia

    Grazie Strato ma, a causa di una disavventura in tenera età, la birra non riesco proprio a berla, mi fa orrore e non capisco come mai una cosa simile sia commestibile….lo so, lo so, è inconcepibile per almeno il 98% delle persone ma io non posso farci niente, è più forte di me… però non ho niente contro le bionde, eh, sia ben chiaro, quando c’è una bionda di mezzo, specie con gli uomini è una battaglia persa fargli cambiare idea, e allora intavolo una pacifica cohabitation col quartino di rosso sfuso…perdonami

  15. zauberei

    Eh salve a tutti!

    Sor Confuso, Lei mi perdonerà ma rimango una donna con der glamour e quindi ci ho l’etologia a corrente alternata. E sapesse le fibbiette di tartaruga come donano alle borsette! pur tuttavia co sta palla della coscienza animalista oramai sono tutte in plastica. Ma io dico, la plastica inquina!

    Quindi, pensavo – la coccia della tartuca, la tenga da parte.

  16. lottapia

    Zauberei, hai ragione, per i rettili hanno sempre un occhio di riguardo, ora nelle riviste di moda non si scrive più, ad esempio, borsa in coccodrillo ma “borsa in cocco”…cioè, si salva la faccia, visto che la pelle….E comunque quella delle tartarughe è la fine che fanno quelli un po’ chiusi in sé stessi e che rifiutano di adattarsi a questa realtà dove tutti vanno sempre di corsa, prima o poi vengono dimenticati e bistrattati da tutti…. Confuso, però ci sono anche altri parassiti che mangiano senza essere mangiati: i ricci di terra, altri animali che, seppur molto carini, come animali domestici non hanno fatto per niente carriera a causa della loro fama di esseri chiusi e poco socievoli…peccato…invece i loro colleghi marittimi sono molto gettonati, nonostante il carattere…mah, mistero…

  17. stevetamburo

    Io in Africa ho dato da mangiare la lattuga alla tartaruga che vedete nella foto…

    Certo che per fare un brodo con questa serve una GRU per poi calarla in una CISTERNA dove cuocerla!!! Bye.

  18. utente anonimo

    mmmhhh… dietro casa mia, qua a milano, c’è un bel giardino di un’ottuagenaria coppietta, in cui un piao d’anni fa vidi aggirrasi una tartaruga.. da allora ogni sera, quando porto a spasso il cane, mi fermo a adre un’occhiata e se la vedo ( di solito sempre nello stesso punto) saluto la tartaruga.. il mio fidanzato invece cerca il modo di entrare nottetempo nel bel giardino per fare un brodo col simpatico animaletto… Confuso, mi scusi, non è che lei non me l’ha mai detto ma in realtà è il mio fidanzato????

    Zia V.

  19. zauberei

    Certamente confuso! mi riferivo proprio al guscio! Pensi quante fibbiette et occhialini da vista chic, ci si poteva fare co quer bolide della foto.

    Uh Lottapia, ma a quali animali potenzialmente domestici ma introversi alludi?

    Potrei regalarne uno a mio marito, dice che parlo tropppo.

  20. Strato2006

    Allora un bell’acquario con delle seppioline vive potrebbe fare ar caso suo… si dice parlino pochissimo…

  21. lottapia

    Ciao Zauberei, mah, così a naso ti direi la new entry del coniglietto Ariete Nano che ha paura di te e di qualunque cosa lo circondi , ha sempre l’aria di non capire per quale diavolo di motivo si trovi lì a casa tua, oltretutto affettivamente e con quegli occhietti miopi non comunica praticamente nulla ma fa tanta tenerezza, pare. Poi ti direi il sempiterno pesce rosso, che a timidezza e introversione non ha niente da invidiare a nessuno, tant’è che si dice pure muto come un pesce. Però entrambi perdono al confronto con la tartaruga e il riccio di terra perché commestibili in vari modi, dipende dai gusti del predatore, ovviamente

  22. Strato2006

    Dimenticavo: carissima Lottapia non tema, ‘sta storia delle bionde ormai non fa più male a nessuna (mora o rossa che sia), è più che altro un vecchio mito che non vuole decidersi a morire del tutto; tanto più che ci vorrebbe pure il “rivelatore di falso” per le bionde di oggi…

    @Confu§o: fermo lì, che sta pensando???

  23. zauberei

    Una tartarughina per un delicato portapilloline!

    Uhm, sono i regali che mi fa mia sorella – quella li dell’800. L’ultima volta, un porta borotalco da borsa in argento a forma di cornucopia.

    E se ti macchi?



    Lottapia cara:) i coniglietti sono timidi si e anche muti, ma te rosicheno tutti li fili der telefono, ancor l’elenco del telefono e tutta la collezione harmony.

  24. FirmatoCkf

    io x animale domesticko pensavo ad 1 pipistrello… sapete, x le zanzare… è abbastanza timido e introspettivo?

  25. lottapia

    Ckf, sei un genio, hai trovato l’animale domestico perfetto e oltretutto in grado di competere con la tartaruga di Confuso quanto ad antichità: non solo si procaccia il cibo ( e che cibo!!) da solo e di notte perché timido facendoti un favore non da poco ma poi dai, diciamolo, il pipistrello è tenerissimo!!! No Confuso, non intendevo da mangiare….

    Stavo anche pensando, sulla falsariga di Ckf: ma il formichiere per le formiche? Pure lui per via di quel naso sarà timido e complessato e magari dopo cena lo passi anche sul tavolo se devi togliere le briciole…

    Zauberei, scambio tuo porta-borotalco cornucopia con regalo donna altrettanto inutile pluririciclato Natale che come un boomerang alla fine te torna sempre indietro: portarossetto da borsetta – – impedibile – citofonare ore pasti – no perditempo.

  26. zauberei

    Dio Pirillo il portarossetto da borsa! macari in stoffa con dei fiorillini najoleari tarocco? Mondieu. In tema vorrei chiedere a Lottapia e agli astanti, l’intimo senso del compagno del portarossetto da borsa, ovvero il portafazzolettini di carta, spesso in stoffa, e decorato con degli orsetti.

    Perchè nascondere i fazzolettini di carta? che problema c’è a dimostrare di avere un latente desiderio di soffiarsi il naso? E’ soffiarsi il naso qualcosa di poco femminile come mollare peti?

    Non so.



    Io ho avuto un pipistrello domestico per un breve periodo, che mi stava appeso al soffito der salone. Animaletti dolcissimi, ma hanno una prospettiva distorta della realtà, e quando gli dai dei bruscolini devi salire sulla scala. e calarglieli un po’ così. COmplicato.

  27. lottapia

    A proposito di visione distorta della realtà, mi raccontavano che in Giappone soffiarsi il naso è considerato alla stregua, se non peggio, dei peti, del resto per loro fare i rutti a tavola è un gesto di apprezzamento dovuto e anzi ambito per gli sforzi profusi dalla padrona di casa nel preparare il pasto…forse da loro i pipistrelli sono anche animali domestici, chissà…

    Zauberei carissima, sì, proprio quello! Accidenti, ma quindi ce l’hai già! Mannaggia, allora rilancio con il portasigarette, magari d’argento (anzi, silver-plated), visto che ami l’oggettistica retrò…se vuoi anche formato kit con porta-accendino coordinato…tanto non fumo e poi tu sei donna di glamour…affrettati!! Ma quanto tempo ha da perdere certa gente per travasare ogni volta tutta sta roba? Boh!

  28. utente anonimo

    Zaubè e Lottina, avete mai provato ad essiccare al sole le tartarughine acquatiche che quando sono belle mummificate ci metti dietro co la colla a caldo un bello spillone e vien fuori un’ottima spilla da esibire sul risvolto della camicia?

    Questo naturalmente quando siam stufe dell’accudir sti dolci animaletti.

    Più avanti vi illustrerò come ottenere dei pratici sottopentola dalle bestiole azzerbinate lungo la strada.

    Baci.

    L.

  29. lottapia

    …Mamma mia, per non parlare delle zampe di gallina con cui così, per vezzo, amo decorare il mio contorno occhi….

    Confusooooo! Ma lo sa che alla trattoria dove vado spesso in pausa pranzo hanno una vasca con le tartarughine acquatiche? Devo chiedere se anche loro preparano il brodetto di cui è ghiotto, magari facendoti scegliere la tartaruga che preferisci come si fa con le aragoste…Se fosse interessato, la trattoria di cui sopra si chiama “La Francescana”, Roma, zona Piazza Cavour, per 5 euri e 50 ti danno antipasto + ottimo primo piatto bevande incluse (forse anche brodetto). E’ frequentato pure da starlette dello spettacolo considerata la vicinanza con la sede Rai di Viale Mazzini. Per avvalersi della spettacolare tariffa dica genericamente alla cassiera con aria complice che ha “La Convenzione”, parola d’ordine segretissima che ci trasmettiamo fra iniziati sebbene nella mia azienda non vi sia traccia di tale convenzione, ma tant’è…cmckq accettano buoni pasto, ma anche no. Venghino siori, venghino…

  30. lottapia

    Confuso, che domande, è un quesito a cui rispondere sempre e comunque SI’, anche se non è vero, per cui cosa vuole che le dica? SI’… anche per scrivere fesserie sul suo blog, ovviamente. E’ pure gratis, oltretutto.

  31. FirmatoCkf

    ma le dicka cke ha la cKonvenzione… magari le regalano ancke il seckondo e qlcksa x quel fastidioso singhiozzo… beh certo o ha il singhiozzo o è sciockcka a dire cKonvenzione… certo se le sentono dire “cmckq” ckiamano la neuro

  32. utente anonimo

    Da piccola io avevo due tartarughe, Daniela e Cristina; una grande e una piccola, perchè una era di mia sorella maggiore e l’altra, la piccola, era mia. Un giorno Cristina sparì. Ho sempre pensato che un giorno, quando avremmo traslocato, l’avrei trovata dietro qualche vaso… Purtroppo a 14anni mia madre mi diede la triste notizia che un giorno di tantissimi anni prima, trovò solo la testuggine, cristina era stata mangiata dalle formiche. Risolto il problema di trovare un giorno Cristina mi affezionai a Daniela. Passavo molto tempo con lei, nn l’ho mai capovolta! Un giorno capii che non era Daniela ma Daniele; giocava sempre con il mio stivale di gomma (usato per pulire il terrazzo)…emetteva dei versi strani…insomma faceva il Daniele della situazione. Altra sua caratteristica era che correva! lei/lui sfatava il mito della tartaruga lenta…

    Faceva parte della famiglia, tanto che ci aspettava sempre fuori dalla finestra e a volte pretendeva di salire il gradino, salendo su per il muro sottostante il gradino ed emettendo dei mugugni di fatica e di richiamo..

    Finì male purtroppo…mio padre dovette lasciare la casa e portò Daniela (per noi è sempre rimasta DanielA) a casa di amici che avevano il balcone…credo che nn sopportò la nuova vita e decise di farla finita… fu un giorno tristissimo per me, mio padre e mia sorella. Non credevamo che ci poteva fare così pena questa storia, invece….

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