ANTROPOLOGIA DELLA SCELTA DEL VINO AL RISTORANTE
(ovvero: DOGMI E RITUALE PER I CETI MENO ABBIENTI)

Amici lettori, benvenuti alla consueta rubrica dedicata all’antropologia dei ceti medi. La puntata di oggi è dedicato al momento più imbarazzante per il maschio medio squattrinato che tuttavia per fortunata coincidenza si trovi, può capitare, a cena al ristorante o in trattoria, mettiamo, con una donna. Esso è: la scelta del vino. Ebbene, le signore femmine lettrici devono sapere che al contrario di quanto si ritiene, per il 95% dei maschi italiani, la carta dei vini è un documento del tutto indecifrabile.

Osserviamo. I due sono seduti, assieme al menù arriva la carta dei vini. Ora, chiunque è in grado di consultare un menù di cibi senza difficoltà e distinguere una pastasciutta da un frittura di pesce, un’insalata mista da un contorno di patate bollite. Ma il vino no, il vino richiede scienza da intenditori, ossia ricchi sfondati e sommelier. E il maschio medio italiano non risulta essere ricco sfondato (a casa sua beve le peggio cose), non fa il sommelier: è un totale incompetente e sa appena riconoscere un bianco da un nero – nell’elenco compaiono separati – o un chianti dal barbera, il primo toscano il secondo no. Ma tutto questa sua insipienza, non può confessarla. E allora? Nulla, tocca recitare. Lo fa per voi, signore. Per sé, per tutti gli astanti.

Torniamo ad analizzare il comportamento dell’uomo di fronte alla carta: egli finge conoscenza. Scruta pensoso le varie voci alla ricerca di un nome già sentito. Non lasciatevi ingannare dalla di lui concentrazione: egli simula. Non sta valutando quale rosso si abbini meglio alle pietanze scelte. Semplicemente, nella lettura, esamina l’unico criterio capace di guidarlo: il prezzo. Non vorrà figurare come tirchio (né con voi, né con sé, nè cameriere, per cui comunque in questa occasione prova timore) ma nemmeno spendere troppo (insomma il Brunello di Montalcino della Tenuta Reale di Castelgiocondo da 300 euro no, dai).

Poverino, come soffre. Una volta effettuata la selezione peraltro casuale o errata, il disagio aumenta quando il cameriere, un sadico, impone la sacralità del rituale. Costui, con la solennità di gesti imparata al liceo alberghiero, porta la bottiglia, la stappa e – attenzione – lascia annusare il tappo al maschio seduto. Il quale, o lettrici ingenue, non ha nessuna vi giuro nessuna possibilità di trarre qualsivoglia informazione dall’odore di un turacciolo di sughero: ma guardate come sta al gioco. Poi, rivolto al cameriere, compie l’unico gesto credibile, annuisce.

La commedia procede con l’assaggio. Un po’ di vino, pochissimo, finisce nel bicchiere del maschio. Qui si decide in lui tutta la bravura dell’attore: se è bravo sostiene il ruolo. Per la prima volta in vita sua, ci mette il naso dentro, lo ha visto nei film. Poi magari se ne lascia passare un sorso fra le guance, come fossero i gargarismi. Trangugia, guarda il cielo e, dopo una pausa inutile, incrocia con il cameriere uno sguardo di complicità non ricambiata, come a dire, sì, è buono, approvo. E, sottinteso, adesso per cortesia se ne vada.

98 Comments
  1. utente anonimo

    A volte risolve con “ti va del vino?” domanda atona accompagnata con una lieve increspatura verso l’alto del labbro inferiore, subito seguita con la felice domanda che non attende risposta “una bella birra fredda?”.

    Te lo dice con due occhioni così che non puoi dirgli di no.

    zia Lò

  2. utente anonimo

    e comunque tranquillo: la femmina sa esattamente cosa sta passando il maschio, momento per momento.

    solo che per un rigurgito di empatia fa finta di bersi, appunto, tutta la scena.

    e dalla reazione di lei si può anche capire come finirà la serata.

    se lei sarà brava a restare in parte tutto il tempo, senza nemmeno l’ombra di un sorriso sardonico, credimi, è fatta!

    se poi quando due antipatiche goccioline di sudore imperlano la fronte del malcapitato lei finge che nella stanza del ristorante faccia effettivamente troppo caldo, beh, è amore!

    maia

  3. utente anonimo

    Io preferisco gli onesti, quelli che chiedono consiglio al ristoratore.

    E apprezzo il ristoratore onesto, che non ti rifila ad ogni costo la bottiglia più cara.

  4. personalitaconfusa

    Io di solito prendo il quartino o la caraffa del rosso della casa, quello con le polverine.

  5. utente anonimo

    …che quando t’asciughi la bocca sul tovagliolo non si leva manco con la candeggina.

  6. lottapia

    Concordo in pieno, Confuso, e poi coi prezzi di certi ristoranti e non capendoci comunque niente non rimane che bere il vino della casa. Portandoselo da casa magari. Che poi essendo “vino della casa” uno si immagina che sia lo stesso vino che beve il ristoratore (ma nel caso di una trattoria invece si dice trattore? Boh) coi suoi familiari, si fida, insomma… Comunque pare che oggi vada di moda anche la “lista delle acque minerali”. Tremate.

  7. utente anonimo

    ehhh, tutto ha cominciato ad andare a rotoli quando la semplice domanda “liscia o gassata?” è stata soppiantata dall’angosciante “liscia, gassata o ferrarelle?”

    bei tempi quelli del tertium non datur…

    maia

  8. personalitaconfusa

    Cara Maia, lei esagera. Se un giorno l’oste si azzardasse a rivolgermi la domanda liscia gassata o ferrarelle, per tutta risposta gli darei una sberla.

    Gentile Lottapia, ha ragione, quella del vino sfuso in brocca spacciato per “vino della casa” (come se i ristoratori lo facessero in cortile) è una piaga da debellare.

  9. zauberei

    Alcune osservazioni:

    – confuso la pausa ti fa bene me so appallottolata dal ride.

    – Però consiglio un libricino che dispongo nella mia magione alcolizzata, e di cui al momento non ricordo esattamente degli estremi ma lo caldeggio al confuso viveur et trombeur, non che al commentarium tutto di tipo buongustaro. Esiste un libro che si chiama vini buoni che costano meno di quindici euro. Ed esso da delle ottime indicazioni.

    Naturalmente è sempre bene fare dell’esercizio a casa. Tipo che ogni tanto uno se compra na bottijetta così poi parte sparato.

    In caso c’è sempre l’alcolisti anonimi. Ma ha orari molto rigidi.

  10. lottapia

    Zauberei, sei grande. Ecco la differenza fra vivre e savoir vivre. E tu modestamente lo sais. Zauber-alles

  11. utente anonimo

    Io vojo a bira vojo.

  12. cptuncino

    ok…allora vado di spiega:

    se si mangia pesce di solito si prende il bianco

    se si mangia carne di solito il colorato

    con le carni bianche però è meglio il bianco a volte

    a volte con dei pesci tanto forti è meglio un vino colorato…

    Spero di avere spiegato abbastanza bene.

    (ci sono posti in cui cambiano il vino ad ogni portata…che ha senso, si calmi stia tranquillo, di solito sono cene degustazione e decide tutto il trattoriere!)

  13. cptuncino

    ah comunque tra i bianchi esistono i fermi e quelli con le bolle…

    prossima volta!

  14. Strato2006

    Il fatto è che di vini ce ne sono tantissimi, ma soprattutto che allo stesso nome non corrisponde la stessa qualità ovunque. Anzi…

    Inoltre, il rischio nei posti “di qualità” è quello di spendere tanto e magari anche ingiustificatamente, ma è ben più comune il rischio (ovunque,cazz…) di bere un vinello del cavolo che non sa di nulla, specie i rossi.

    Motivo per cui la mia esperienza è abbastanza limitata, e quoto in pieno il libello proposto dalla Zaube.

    Mentre con le birre di solito la cosa è un po’ più semplice, e ce ne sono di altrettanto nobili, per quanto non si creda…

  15. lottapia

    Ma se l’uomo deve assaggiare il vino in quanto ubriacone, la donna allora, in forza delle sue virtù di massaia, dovrebbe poter assaggiare il cibo, così se fa schifo ci si alza da tavola e tanti saluti. Prima magari ti finisci i grissini così intanto, come diceva mia nonna, “ti sei appoggiato lo stomaco”.

    L’ideale sarebbe avere dei menù dove accanto alla portata è indicato (o “suggerito”) direttamente il vino che si accompagna e buonanotte alla Di – Vin – commedia…

  16. lofoten

    Lottapia, brava, attenta analisi.

    Sabato sera ci dò un mozzico alla pizza che se non mi piace me ne faccio fare un’altra, e poi un’altra e così via…

  17. FirmatoCkf

    Io le ho provate tutte, italiane, olandesi, tedescke, messickane… bionde, sckure, ckrude…

    Pensate sia facile scegliere 1 birra? poveri ingenui!

  18. utente anonimo

    ahahahaahha.. che forte che sei!!!

  19. utente anonimo

    Potenziali scuse per evitare la scelta del vino:

    1)Forse non sai che ho un passato da alcolista, ho trascorso due anni in clinica per disintossicarmi quindi… Prendiamo una minerale? (Nessuna donna oserà fare obiezioni)

    2)La mia famiglia produce da anni un ottimo vino che, inspiegabilmente, non appare in questa carta. Mi rifiuto di bere del vino che non sia il mio! Prendiamo una minerale? (La donna potrebbe mal tollerare la vostra richiesta ma, per educazione, non farà obiezioni)

    3)Sono seguace di una religione naturalistica che prevede che i suoi adepti si nutrano solo di prodotti creati dalla natura, senza la lavorazione dell’uomo, il vino non è prodotto in natura quindi io bevo solo acqua di ruscello. Stasera, per te, potrei fare un’eccezione… Prendiamo una minerale? (La donna resterà perplessa ma, lusingata per l’attenzione che le avete dimostrato, non farà obiezioni).

    Morgana

  20. lottapia

    Cfk, per un attimo ho pensato parlassi di donne….che poi anche scegliere una donna non è così facile, a dire il vero…capire se fingono o no è ancora più difficile :))

  21. FirmatoCkf

    ckara allitteratrice lottapia… lo sn tutti cke m ckiamo ckf, la sig.rasig.rina zauberei può ckonfermare… ma a ckosa s riferiva a fingere? fingere d essere donna? …xckè poi c sn ancke quelle ckon la sorpresa e senza…

  22. utente anonimo

    Mi scusi, ma c’è qualche altro motivo per cui una donna va al ristorante, se non per godersi in santa pace la sofferenza del malcapitato che deve scegliere il vino?

  23. lottapia

    CKF, mi scusi, ha ragione, Le prometto che non sbaglierò MAI più a scrivere il Suo nome, mi sono fatta anche un post it per evitare in futuro altri sbagli con acronimi stile Kentucky Fried Chicken. Riguardo al fingere, volevo dire che, in fase di acchiappo agli uomini poveretti è consentito fingere solo a tavola col vino, le donne invece possono farlo sul materasso, ecco…e quando le donne fingono sul materasso per un uomo è molto più difficile capirlo. Il fatto triste è che su entrambi i piani (tavola del materasso e non) tutti e due lo fanno per compiacere l’altro/a. Alla base di tutto c’è il fatto che secondo me dividere la tavola (del materasso e non) con estranei non sempre è piacevole e si tratta in entrambi i casi di situazioni molto “intime”. Meglio delle belle e lunghe passeggiate, all’inizio, magari ridendo sulle carte dei vini, perché no….Per me è invece una sofferenza andare al ristorante con un estraneo, ma sono io che sono strana, indubbiamente.

    Confuso, si spera che una tale donna sadica che goda di tali sofferenze si sia almeno offerta non dico di pagare lei ché sarebbe purtroppo fantascienza, ma almeno di pagare alla romana….

  24. nonsonocostante

    un piccolo passo sarebbe quello di ricordarsi i nomi dei vini che sono piaciuti

  25. utente anonimo

    strepitoso.

  26. FirmatoCkf

    ckara Lottapia certo cke la perdono! ckosì potremo mettere in praticka quell’idea della lunga passeggiata, ovviamente in senso praticko… dv preferisce venire ckon me a fare 2 passi? le prometto cke l’odioso ck nn lo sentirà neppure…

    …riguardo agli altri, m state dicendo cke le donne nn vanno al ristorante x evitare d trovarsi sole in ckasa ckon piatti da ckucinare e pentole da lavare, o peggio x evitare d andare a ckasa d quello cke potrebbe essere il peggior ckuocko del mondo? Beh la prox volta allora x risparmiare potrei farla venire da me, sckongelare 1 pizza del supermerckato e affittare x 5 minuti 1 ckameriere e rendermi ridickolo ckon 1 scena madre… o no?

  27. lofoten

    Mi sento come se avessi bevuto vino adulterato…con sti ck.

  28. PICCHU

    Io vado sempre negli stessi locali e qualche ora prima di entrare provo a casa 4 o 5 vini…

    Faccio pure una ricerca su google, guardo Gambero Rosso e tutti i siti che ne parlano.

    Guido ubriaco fino al ristorante e scelgo il mio vino.

    Sorso. Degustazione. Paroloni dati dall’alcool che ho trangugiato due ore prima. Chiusa finale: sa di tappo.

    Bella Confuso, bentornato

  29. lottapia

    Esimio CKF, accetto l’invito per la passeggiata purché non a scopo di acckiappo.

    Ma non potrebbe affittare un DVD invece del cameriere da brutalizzare? Così risparmierebbe ancora di più, non crede? CMQ (che non è un Suo concorrente, ma l’abbreviazione di comunque) le lunghe passeggiate servono proprio per condividere a priori con l’altro/a tante cose ben più importanti di quello che poi si condividerà a tavola senza sentirsi in dovere di essere preparato assaggiando 4, 5 vini!!. Che angoscia!!! Secondo me non c’è niente di peggio che fossilizzarsi si in discussioni e tentennamenti infiniti sulla scelta del ristorante, del vino, su come in un certo posto si cucina questo e quello piuttosto che sul colore delle sedie, etc… Come dire, ci si fissa sul contorno quando la sostanza da condividere è poca… certe cose bisogna metterle in conto prima di andare al ristorante, così magari poi si risparmia anche sul conto, chissà…

  30. FirmatoCkf

    *HicK* beh spero la passeggiata *HicK* nn abbia neancke *HicK* ackckiappo d sckopo *HicK* cke le ragazze perdono *HicK* la testa x il ck *HicK*… CKMQ, cke nn è *HicK* 1 mio ckonckorrente *HicK* xckè io nn posso perdere… *HicK* nn su un blog a nn far *HicK* niente, m trovo d’ackckordo ckon lei sulla scelta ossessiva dei ristoranti *HicK* ma penso sarebbe spiacevole portarla *HicK* sulla spiaggia grecka della pantegana *HicK* dv 1 simpaticko ckioscko *HicK* serve panini ckon 1 ingrediente segreto (1 simpaticko mammifero autocktono della spiaggia, indovinate quale…)

  31. gattasorniona

    per taluni son drammi reali, questi. io di solito bevo come un cammello e m’interesso ilgiusto del blasone della bottiglia. e naturalmente ciò fa irritare i commensali più spocchiosi.

  32. sarmigezetusa

    la tecnica del “secondo meno costoso” (upgradabile al “terzo meno” in caso di incontri particolarmente roventi) di solito funziona bene ^_^

  33. Slurp

    Utenteanonimo: si, godersi la sofferenza di un uomo che deve bere da solo!

  34. utente anonimo

    Bella Strato alle 9 del mattino uno spritz ci sta proprio… e poi giù a spaccare legna!

  35. Strato2006

    Sarebbe il terzo… dopo il toast + birretta per colazione… ;DDD

  36. Strato2006

    Davvero, ricordo che per un periodo, quando ero bambino, mio padre faceva colazione così; era in cima alla mia lista degli eroi!!! ^__^

  37. Strato2006

    Al solito non capisco un cxxxo… scusate devo aver bevuto…

  38. diamonddog

    Tutto vero.

    Però la colpa è delle donne.

    Io tempo fa ho fatto corsi di sommelier (seriamente, ci vorrebbe un blog apposta per parlarne) (nel senso dei luoghi comuni che sono assolutamente veri) (alla Chicco d’Oliva insomma).

    All’atto dello stappo e dell’assaggio però la reazione della commensale è assolutamente la stessa di prima.

    Il che mi induce a pensare che fare il corso non sia servito a niente.

  39. lottapia

    Ma no Con(s)fu§o, Strato si è fuso proprio per via del quartino e Lei lo travia ancor più? Massì, diamoci tutti appuntamento alla spiaggia di CKF e giochiamo allo schiaffo del cameriere fra un quartino e l’altro, su consiglio di Diamonddog.

    Per CKF: sono certa infatti che un cavaliere dolce e romantico come lei non faccia alcuna fatica ad acckiappare topi di sesso femminile e che su certe spiagge ( nonché arene) lei non tema rivali….

  40. utente anonimo

    signor Confuso correi farle notare che CFK e Lottapia utilizzano il suo blog per flirtare tra di loro.

    Tra poco Diamondog porterà a CFK una lista dei vini.

  41. Strato2006

    Caro Confu§o, sì, ora un goccetto nno potrebbe che farmi bene, nel senso che peggio di come sono…

    E fermo lo voglio il vino, mica posso correre il rischio di rovesciarmelo addosso… hic… burp…

  42. lofoten

    Tra un po’ andrò a pranzare col mio solito pezzo di pizza alle patate e una lattina di chinotto da consumare entro il 12-10-2008.

    Dicono che sia una buona annata.

  43. utente anonimo

    Diciamo che per mia grande fortuna faccio parte del 5%, anche se comunque squattrinato!!! Effettivamente il rituale che hai descritto è proprio perfetto. Mi capita spesso di vedere sui tavoli vicini al mio personaggi che fanno finta di saperne qualcosa sui vini che gli si presentano in carta, ma poi finiscono a scegliere SEMPRE GLI STESSI!!!!!! Prosecco con la tagliata di tonno al pepe… AAAAAH, rabbrividisco!!! Ma tanto che importa??? Dicono che col pesce ci vuole il bianco… e il prosecco sempre bianco è!!!!!! Mammamia… Un po’ di più umiltà: cortesemente, quando mi vedete su un tavolo vicino al vostro al ristorante… chiedetemi un consiglio, ve lo darò volentieri!!!

    :-D. ***Stevetamburo***

  44. lottapia

    Beata te, Loffyna, io lavorando in centro a Roma sono ostaggio di posti carissimi per la pausa pranzo e di pizze a taglio non ce n’è neanche l’ombra, tutt’al più mi arrangio col panino al supermercato, solo che tutti tutti i giorni dopo un po’ mi intoppa…Gli unici posticini carini e economici a gestione familiare vengono spocchiosamente snobbati dai colleghi con cui mi DEVO accompagnare perché considerati “sporchi”, e te parerva, come se nelle cucine di certi ristorantoni, invece….li manderei ai lavori forzati alla spiaggetta di CKF… Che poi fra l’altro ovviamente a pranzo ordinano il vino carissimo (e buonissimo, per carità) e me tocca pure pagare a metà per non fare la figura della poveraccia che sono…vabbè…A proposito, vorrei far notare all’utente – anonimo come tutti quelli che fanno la spia col Confu§o 🙂 che si scrive CKF e non CFK. Mica me le devo prendere solo io le reprimende, ecckecckavolo

  45. utente anonimo

    io infatti lascio fare la scelta a mia moglie che ne sa piu’ di me.,,,

  46. utente anonimo

    prova che tre volte m’ha buttato fuori

    # Stevetamburo di stanza al 52

    Il tipo del tonno e prosecco è un dilettante. Io ho pasteggiato a cognac con una frittura di gamberi e calamari (o viceversa). Non ci sono più i buongustai di una volta

    thestral

  47. lottapia

    🙂 Ciao Slurpina, fai bene tu a non bere, perché, specie se in compagnia, vedi con chi tocca a me fare i conti….a metà

    Bravo utenteanonimo: se è vero che alla fine sono sempre le donne a scegliere, allora che lo facciano anche a tavola, così la vita si semplifica. Del resto, non sono state coniate per le donne espressioni come “il vino buono sta nella botte piccola”o “la botte piena e la moglie ubriaca”? Qualche cosa ci capiranno pure, dico io…. Ma viceversa nel senso di frittura di cognac bevendo gamberi e calamari?

  48. utente anonimo

    Non male!!! Invece una volta ci hanno fatto provare il prosciutto di Sauris accompagnandolo con il PORTO… L’unica cosa brutta è che quello era l’ANTIPASTO!!! Bye. ***Stevetamburo***

  49. FirmatoCkf

    sig. anonimo al 48# ckosa ne penserebbe se la ckiamassi omonimo invece d anonimo??? ma impari a leggere!

    E ckmq, la prossima volta saremo tutti grati se s’identifickasse dp aver diffamato, cke la sig.rina lottapia nn flirta (obbrobrio) al massimo viene ckorteggiata, e se pure fosse sa badare a sè stessa.

    Sig.rina nn si preockckupi ckmq, cke nn mordo e nel ckaso, ho fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie.

    Mi spiace nn potervi ospitare in quella simpaticka spiaggetta, quella erroneamente ckreduta ckm “mia”, ma nn rickordo dv s trovi esattamente.

    Ckara lottapia, nn ckapiscko xckè ckreda cke un ckavaliere, e xciò nobile, s arriscki a ckorrere dietro a mammiferi tanto orrendi ckol risckio d prenderli, e nn ckapiscko xckè prp d sesso femminile…

    …ckmq, ormai, sn temuto dai fautori del pagamemento in percentuali uguali, infatti ad ogni pranzo o cena, ordino sempre, birra artigianale da 15 euro, patatine fritte, dolce, ckaffè, amaro e diversi piatti cke assaggio appena.

    Xckè io, si sa, sn 1 signore…

    …ckon lo stipendio altrui

    tenga bellissima e intelligentissima lottapia, –‘-

  50. FirmatoCkf

    oh orrore! m è stato tronckato il ckommento, prp mentre stavo ad offrire 1 rosa alla bellissima ed intelligentissima Lottapia

    tenga —

  51. FirmatoCkf

    oh orrore! m è stato tronckato il ckommento, prp mentre stavo ad offrire 1 rosa alla bellissima ed intelligentissima Lottapia

    tenga @>— questa rosa è senza spina, ckosì nn la ckonfonde ckon la birra

  52. Strato2006

    Ckf, è veramente una gran faticka leggerti, poi dopo tutto ‘sto vino (sfuso per giunta); non fosse ckè ti siamo amicki… ma sckrivere potabile no? 😉

  53. utente anonimo

    il mio personale simulatore medio italiano non va oltre il fermo o mosso.

    Quando chiede al cameriere del vino bianco fermo, gonfia i pettorali con aria di” io me ne intendo , cosa crede?”

    E’ capitato che, all’annusamento del tappo, gentilmente offerto dal cameriere, invece d’annusarlo l’appoggiasse sul tavolo (libero)affianco, dribblando lo sguardo allibito del cameriere

    Certo che però, sti camerieri, che poi sono loro il restante 5% dei maschi italiani, se la tirano un sacco eh.

    free

  54. lofoten

    Al ristorante si fa gli intenditori, poi da Eurospin si fa gara a trovar il vino a meno di euro 2.

  55. diamonddog

    Dice che Sylvester Stallone una volta ha rimandato indietro due bottiglie di Sassicaia da 1000 piotte l’una perchè sapevano di tappo.

  56. lottapia

    Caro Rosenckavalier CKF, non per parafrasare il padrone di casa ma lei mi confonde e commuove davvero, La ringrazio per il gentile omaggio e per la difesa a spada tratta. Un vero cavaliere di CK e spada, nobile, virtuoso e virtuale, ecco. A questo punto, però, onde non far adombrare né tediare il Padrone di casa e il resto degli astanti con le nostre schermaglie da corteggiamento, Le propongo di scambiarcele nel corso di una passeggiata sulla famosa spiaggetta… non appena sarà in grado di ritrovarla…. Ho capito che Lei è un signore su tutti i piani, specie orizzontali, et ordunque non ho nulla da temere…

    CMCKQ, io proporrei di presentarsi al ristorante col tastevin appeso al collo stile medaglia olimpica e di assaggiare il vino sfuso con lo stesso per poi rifiutarlo spocchiosi e magari andarsene e affermando che se un ristorante pecca nelle cose più semplici figuriamoci nelle preparazioni più laboriose…

    Loffyna!!!! Hai ragione come sempre, è la stessa gente che fa le vacanze in Turchia a 700 euro tutto compreso e poi fa storie a tavola nei ristoranti turchi quando gli presentano cose da mangiare tipiche del posto (buonissime, peraltro, tipo kebab autoctono cucinato nei modi più diversi…) facendo intendere che loro sono abituati a benaltro come raffinatezza dei gusti…E allora, mi domando io, che ckz ci fai in vacanza in Turchia a 700 euro all inclusive, ristoranti compresi? Per scassare le balle a me sul pullman? Scusate la prolissità, come al solito.

  57. utente anonimo

    Gent.ma sig.na Lottapia sappia che leggerla è una meraviglia. Apprezzo il gusto un pò retrò nell’utilizzo di termini che ricordano il tempo che fu, quali “adombrare”, “tediare” ed il meraviglioso “et ordunque”. E sorrido leggendo l’espressione colorita che conclude il commento che ci riporta, inesorabilmente, alla quotidianità.

    Morgana

  58. lottapia

    Cara Morgana, grazie, sei davvero gentile, ma anche tu hai delle uscite davvero fantastiche tipo l’elenco di scuse per non ordinare il vino: geniali e da morire dal ridere!!! Che poi, pensavo, anche se ordini l’acqua minerale non è che a volte col cameriere ti va meglio, mi veniva in mente ad es. la famosa scenetta di Achille Campanile (da Wikipedia):

    Il cameriere: Acqua minerale?

    Il cliente: Naturale

    Il cameriere: (prendendo nota) Acqua naturale

    Il cliente: Ho detto minerale

    Il cameriere: Veramente, mi scusi, ma lei ha detto naturale

    Il cliente: Intendevo: “naturale, acqua minerale”. Non le sembra naturale che io beva acqua minerale?

    Il cameriere: Anche la signora acqua minerale?

    La cliente: Naturale

    Il cameriere: (prendendo nota) Minerale.

    La cliente, (stizzita): Ho detto naturale!

    Il cameriere: Credevo che intendesse come il signore: “naturale, acqua minerale”. Invece intende: “naturale, acqua naturale”(angosciato) Signora!! Ho famiglia. Un figlio.

    Il cliente: (commosso) Legittimo?

    Il cameriere: Naturale …

    Il cliente: E non può legittimarlo?

    Il cameriere: Perché dovrei legittimarlo, se è già legittimo.

    Il cliente: Ha detto che è naturale

    Il cameriere: No. Intendevo: “naturale, è legittimo”.

    E ckosì via…:)

  59. utente anonimo

    Io col cameriere faccio ancora meglio (o peggio, dipende): se mi fa annusare il tappo dico “Sa di tappo!” e sorrido …

    Quando poi versa il vino nel mio bicchiere, alzo il calice, lo metto controluce, controllo il colore, annuso e senza neanche assaggiarlo dico “Va bene …”

    =)

    Buhahahah!

    Il_Beneficiato

  60. Strato2006

    @ Free #65: quella di posare il tappo sul tavolo vicino è geniale. Te la rubo, non resisto proprio. Poi mi sa che cadrò in terra dalle risate tra lo stupore dei presenti…

    @ Lottapia #70: io una volta ho veramente fatto di peggio. Senti qua:

    Cameriere: l’acqua la vuole minerale?

    Io: perché, saprebbe portarmene di vegetale o animale?

    ;DDDDDDDDDDDDD….

  61. utente anonimo

    Non sapete la totale delusione nei volti di noi commensali e del titolare del ristorante quella volta che abbiamo stappato L’UNICA bottiglia di Ca’ del Bosco riserva Annamaria Clementi 1990 in doppia magnum da 3 litri… e sapeva DI TAPPO!!! E l’abbiamo rifiutata… E’ un nostro diritto… Però che disdetta!!!

    ***Stevetamburo***

  62. utente anonimo

    Ribadisco:

    Lottapia for President.

    Loffyna

  63. diamonddog

    State tutti molto attenti.

    Antinori e Frescobaldi hanno occhi e orecchie ovunque.

    (sì, anche sotto le ascelle).

  64. Strato2006

    Lottapia for President, with a Blog (che figata, adesso sono dall’altra parte della barricata….) ;D

  65. lottapia

    Carissimi Strato e Loffyna, siete carinissimi!! Il fatto è che devo combattere con diversi fattori: non ho la connessione a casa come sapete, c’ho il capo alla scrivania A FIANCO a meno di 1 metro che vede tutto quello che faccio e scrivo e mando il che non aiuta ulteriormente, in più ho una certa mia pigrizia e indolenza con le questioni tecnologiche affiancata dalla sensazione di non avere poi un granché di interessante da dire a parte i commentucci prolissi con cui inzeppo il blog dello stimatissimo Confuso che secondo me ormai si sta chiedendo da tempo cosa ha fatto per meritarsi una simile iattura. Il bello è che deve ringraziare il vignettista PV perché il suo blog l’ho scoperto così….Confuso, se sono invadente me lo dica e modererò l’ipertrofia del mio ego, il fatto è che siete tutti così simpatici che un messaggio tira l’altro, mannaggia…Vabbè che tanto da lunedì torna il capo e probabilmente mi vedrete di meno, qui in ufficio quando torna il capo i topi e le pantegane finiscono di ballare e tornano alla spiaggetta di CKF….uffi

  66. utente anonimo

    Per Diamonddog… Loro non li temo, anzi, temo di più Robert Mondavi, che da quando ha soffiato la tenuta dell’Ornellaia al buon Antinori (chissà per quale arcano motivo) Ornellaia è diventato il primo vino al mondo per Wine Spectator… Ma quanto bravo sarà!!!!

    ***stevetamburo***

  67. utente anonimo

    E comunque, se mi posso permettere una battuta (ma forse anche no!) ai gentilissimi Antinori e Frescobaldi potrebbe anche andare benissimo che il 95% della gente non ne capisca nulla di vini!!!

    E’ la clientela perfetta… compra ma non si permette di criticare… anzi, per non fare “brutta figura” accenna sempre timidi elogi a prescindere da quello che abbia nel bicchiere!!!

    ***stevetamburo***

  68. lofoten

    Ma Antinori e Frescobaldi li trovo al reparto vini in cartone?

  69. Strato2006

    Sì, sono i due commessi, Antinori è quello coi brufoli…

  70. Strato2006

    @ Lottapia: ma ti pare, riesco ad avere fior di gentili e simpatici commentatori persino io che scrivo di birra e patatine, figuriamoci una come te che scrive cose del tipo “…modererò l’ipertrofia del mio ego…” (mi hai impressionato un casino con questa qui)!

  71. lottapia

    Mi scusi Stevetamburo per la domanda da profana, ma il fatto che l’Ornellaia – dopo che se l’è bevuto il Mondavi brindando alla faccia del povero sig. Antinori – sia diventato il più buono per Wine Spectator è questione di vera etichetta o di mera marchetta? Non mi è ben chiaro….No, perché conoscendo un poco il mondo della carta stampata e molto poco quello dei vini mi era venuto il dubbio… ma forse sono io che non ho capito bene il suo messaggio perché incompetente…

    Loffyna : ) secondo me stanno troppo in alto sullo scaffale, sarà per quello che certi vini non riusciamo vederli manco col cannocchiale e non arriviamo a comprarli, ahimé?

    Strato, a volte per certe cose è meglio l’ipertrofia del portafogli a quanto pare!!! 🙂

  72. diamonddog

    Mondavi sono come la peste, per chi ama il rispetto delle tradizioni.

    Per loro i disciplinari non contano una cippa, c’è solo il mercato.

    E il vino non è solo mercato.

    Io in tutta onestà, e per quanto buoni siano, ho sempre un pò odiato i Supertuscans che hanno un pò “tradito” la cultura popolare.

    W il Tignanello e il Tachis.

  73. diamonddog

    Scusate, era per il drummer, poi magari in 4 o 5 post riesco a spiegarmi un pò meglio….

  74. lofoten

    Ornellaia, Drummer, Supertuscans sono i vini che ordinerò stasera. Grazie per la dritta.

    Che annata mi si consiglia?

  75. FirmatoCkf

    pare cke la sig.rina Lottapia abbia 1 simpatia partickolare x topi e amici… cke ne dite d 1 festicciola a fregene a base d Sangria?

    (ckaro strato, posso evitare di usare le ck, ma se lei aguzza la vista e l’intuito noterà cke amici ha la c dolce, e quindi cke diamine c fa la k vicino ad 1 c dolce?)

    Lottapia ho adorato la battuta del cK e spada, roba da intenditori, ckredo cke la ckopierò spudoratamente, grz mille, adorata

  76. Strato2006

    Loffy carissima, un buon bicchiere di Drummer del 2035 e passa tutto…

    Lottapia: triste ma vera considerazione, anche se spesso quella economica è un’ipertrofia più esibita che reale; cmq lottiamo (almeno finché siamo poveri) contro questo strapotere del dio denaro…

    Ckf: mi sckuso umilmente…

    Stratellaio

  77. utente anonimo

    Gentile Lottapia, posso solo dirti che ho personalmente provato degli Ornellaia della gestione pre-Mondavi e della gestione Mondavi… I primi erano vini ben apprezzabili, con una loro personalità, con una loro tipicità… insomma, un vino che emergeva dalla “massa” delle produzioni vitivinicole del posto e che lo ha portato tra gli anni ’80 e i primi ’90 all’eccellenza nei grandi vini italiani.

    I secondi sono dei polpettoni legnosi e vanigliati, in cui i tipici aromi delle uve con cui sono fatti (prevalentemente cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot) sono ridotti a lievi sfumature quasi inscindibili dall’assieme, appunto, “legnoso”.

    Credo che il buon “Sig. Wine Spectator” ceni spesso a casa del gentile Sig. Mondavi… Ma dubito che accompagnino le pietanze con le ultime annate di Ornellaia!!!

    Caro Diamondog, visto che a quanto pare sei “frequentatore” dell’argomento, mi permetto di segnalarti un vino tra i Supertuscan che a mio parere è rimasto sempre tra i grandi vini: Il Grattamacco del produttore Collemassari (di recente ho provato il 2001… fantastico!!!). Un altro grandissimo vino, fatto poco più giù di Bolgheri, in Val di Cornia, si chiama Barbicone, di un piccolo produttore che si chiama Michele Russo. Un vino sorprendente a 15 euro o poco più! Provali!!! Del Tignanello ho in mente solo il 1985 bevuto un anno fa’…

  78. utente anonimo

    Scusate, non mi sono firmato… Sono ***stevetamburo***

    Ora che mi ci fate pensare, finora non ho mai parlato di vini nel mio blog… Dovrò rimediare!!! Bye.

  79. lottapia

    Ah, ho capito, quindi trattatavasi di marchetta e perciò il Mr. Wine l’Ornellaia nuova gestione la guarda solo da Spectator ma poi beve benaltro, insomma….

    Caro Confuso, secondo me comunque questa signora Ornellaia è così contesa da tutti perché se ne intende di vini, così i signori Antinori e Frescobaldi che hanno tanto da lavorare e litigare poi al ristorante col vino da tavola non si stancano più di tanto a scegliere, ché si saranno pure stufati di bere sempre il loro di vino, no? CKMQ secondo me le donne che sanno scegliere il vino buono come l’Ornellaia e quelle che sanno come non sceglierlo come la nostra Morgana secondo me sono in vetta a tutte le classifiche di gradimento. Per chi rimane coi piedi per terra o a quota 15 euro c’è sempre il manualetto del genio Zauberei.

    Carissimo RosenCKavalier, magari poterci trovare tutti quanti sulla spiaggetta di Fregene a bere Sangria!!!! Sarebbe il mio sogno, infatti !! Chissà che un domani…Però mi sa che Confuso non verrebbe… o forse manderebbe Twitter al posto suo? 🙂

  80. Strato2006

    Voto questo comento di Lottapia come “commento dell’anno”…

    Ah, se ci troviamo in spiaggia io porto la chitarra, così la Signora Ornellaia poi la facciamo cantare, e magari ballare… mi raccomando Lottapia, la chitarra falla portare anche al tuo ragazzo… che non tocchi solo a me di strimpellare!

  81. diamonddog

    Drummer, Grattamacco eccezionale, concordo.

    Barbicone invece mai sentito.

    Tu hai mai bevuto il Paleo, restando su cifre abbordabili?

    E invece restando su chi rispetta la tradizione (Fontodi), il Flaccianello della Pieve?

  82. lottapia

    Davvero, magari si potesse fare!! Però mica per forza a Fregene, si può andare anche alla tua spiaggia del Cavallino o dalla Loffyna, che le spiagge qui a Roma non sono un granché… certo, lo dirò anche al mio chitarrista del cuore, anche se lui ultimamente è un po’ musone, non so se verrebbe…però dì ai tuoi amici di non prenderlo in giro per la Progressive anni ‘70, eh? Sennò mi diventa ancora più musone… Oddio, ma poi però non è che ci scappa un duello all’arma bianca col RosenCKavalier?

    Dài Diamonddog, vieni pure tu, vabbè che te ne intendi e quando si inizia a parlare di uve non esci dal seminato, però na Sangria ogni tanto te la berrai pure o no? 🙂

  83. utente anonimo

    Conosco bene il Paleo rosso, grande vino… L’annata 1998 mi è rimasta nel cuore più delle altre!!! Il Paleo bianco, invece, se non lo hai ancora provato risparmia pure i soldi. Comunque a Le Macchiole se la tirano abbastanza… Quando sono capitato da loro, mi hanno fatto fare dietrofront perché non avevo appuntamento!!!

    Invece sono stato a visitare l’azienda Fontodi proprio lo scorso aprile. Sono davvero molto bravi e genuini (o almeno così giudico io), ho visto i loro vigneti, abbiamo chiacchierato tre ore buone di tecniche e tradizione!!! Tra l’altro da gennaio di quest’anno sono hanno ottenuto il riconoscimento di “azienda biologica”. Ho sempre una scorta dei loro vini a casa; Flaccianello, Vigna del sorbo e Pinot nero Case Via in prima linea!!!

    ***stevetamburo***

  84. lofoten

    Vengo anch’io in spiaggia solo se non c’è umidità.

    Grande Lottapia se non ci fossi bisognerebbe inventarti.

    Spero che il Confu§o conservi i tuoi commenti in una teca e ben rilegati.

    Confy, con i miei a che punto sei? Lo sai che ci tengo assai alla rilegatura in pelle e oro.

    Lofoten del ‘XX, ambrata, frizzantina, bouquet fiori di campo e che non sa mai di tappo

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