Breve aneddoto dal paese reale, realissimo, per voialtri fanatici del digitale e dei social media: spiace dirlo ma il pianeta là fuori dallo schermo è un pochino diverso da come lo immaginate.
Per esempio, ho appena finito di parlare con un’impresa del settentrionale, circa 20 dipendenti, molti clienti privati, molti soldi, pochi concorrenti. L’aziendina ha un sito dove i clienti debbono per forza compilare un modulo. Il modulo è un pdf. Il cliente può fornire le informazioni richieste in diverse modi.
Il primo modo consiste in
1) scaricare il pdf del modulo,
2) stamparlo,
3) compilarlo con la penna e
4) poi spedirlo via fax (?) all’azienda.
Un’impiegata inserisce a mano i dati in una vecchissima versione del software Filemaker.
Ho obiettato che nel 2015 i privati cittadini muniti di un fax, anche in un paese come il nostro, non sono più tantissimi, e forse qualcuno di loro potrebbe stufarsi di dover cercare cartolerie dove spedire fax e che l’impiegata potrebbe lavorare a cose più utili.
Mi è stato risposto che in realtà la procedura prevede una variante, assai più moderna. Il cliente può anche:
1) scaricare il pdf,
2) stamparlo,
3) compilarlo a mano con la biro, indi
4) fotografarlo con uno scanner, e infine
5) spedire all’azienda un’email con allegato il file raffigurante l’immagine del modulo.
A questo punto sono intervenuto con un’altra arguta e fantascientifica obiezione, e cioè che di questi tempi anche gli scanner non sono molto diffusi nelle abitazioni private italiane, dove vivono i loro clienti.
Con un tono un po’ seccato, mi è stato detto che comunque per i morti di fame sprovvisti di scanner e fax rimane ancora una terza alternativa. Il cliente può sempre
1) scaricare il pdf (e da qui non si scappa)
2) stamparlo (aridanga),
3) compilarlo a mano (con una penna d’oca e un calamaio, o con una biro o una stilografica), 4) fotografarlo con un telefono o
5) con una macchina fotografica,
6) spedirlo via email alla segretaria, che lo avrebbe stampato, letto con non poca fatica e infine ricompilato sul suo computer in ufficio…
Nel frattempo io guardavo distratto l’interlocutore, il mio pensiero andava all’impiegata e ai clienti, che forse un giorno smetteranno di essere tali, quando troveranno un’altra azienda i cui servizi non richiedano l’uso di fax, stampanti, scanner e altre costose diavolerie tecnologiche ma un semplicissimo modulo da compilare direttamente sul sito.