Le navi azteche entrarono nel porto di Lisbona alle 9,40 della mattina del 2 aprile 1492. Erano nere metallizzate, grandi come transatlantici. La folla assiepata sulle banchine osservava perplessa lo sbarco. Fra i presenti, alcuni rimasero a bocca aperta, altri pregavano, altri mormoravano oddio ma che cazzo sta succedendo, siamo fottuti.
Dall’alto della prua si presentò Huaxanghopitili, il feroce ammiraglio azteco. Prese un altoparlante da 30.000 watt e senza neppure salutare chiese chi fosse il capo di quel posto. Naturalmente nessuno capì la domanda, perché era rivolta in azteco, benché a un volume altissimo e attraverso a un apparecchio sonoro mai visto prima in Europa.
Tuttavia sul molo si fece avanti il duca di Lisbona, sorta di sindaco dell’epoca, un aristocratico coraggioso e xenofobo che però in due secondi netti venne letteralmente disintegrato dalle mitragliatrici azteche. A quel punto, se ancora v’erano dubbi, fu chiaro a tutti i presenti che per l’Europa si metteva male.
Nei decenni successivi l’Occidente fu conquistato dagli aztechi e dagli inca, civiltà assai evolute che d’accordo si spartirono le nazioni da radere al suolo. Gli aggressori americani imposero le loro religioni: con le buone ma soprattutto con le cattive spiegarono agli invasi che in fondo il politeismo era sempre meglio del cristianesimo, e che i sacrifici umani potevano anche essere spassosi, almeno per chi li guarda senza parteciparvi.
Oltre alla schiavitù e all’eccidio, i nuovi arrivati importarono in Occidente altre sorprendenti invenzioni quali la cioccolata calda, gli aeroplani, il piercing al naso, il citofono, la lana merinos e la lavastoviglie, utilizzata nelle case del Perù già dal III secolo dopo Cristo.
cioè volevo dire che…hai dimenticato le sigarette e la coca.
comunque per me è sì.
Armi, acciaio e ucronìe… devi essermi collassato dopo aver letto un libro del signor Diamante.
L’Occidente n questo caso diventa Oriente, peccato che durante la traversata dell’Atlantico la saggezza si sia annacquata e le stelle abbiano iniziato a tacere.
Saggia osservazione, madame, siamo tutti l’oriente di qualcuno.
anche se resta da capire chi sia il più tramontante….
oops…scusa è stato un rigurgito spengleriano.
Vede, sig. Confuso? Se Lei non avesse la mamma, a quest’ora chissà come si ciberebbe… La prego, quindi, riprenda a passare la sera dalla mamma che magari le mette via anche qualcosina buona da magnare se proprio non ha voglia di fermarsi con lei anche a chiacchierare durante la cena per evitare quella vecchia ortodossa abitudine materna all’invadenza.
Scusa ma l’incipit era potente, perché sprecarlo così? C’era da scriverci dietro un tomone, e io lo avrei letto volentierone.
Su questo blog non si finisce mai di imparare. Fino a stamattina non sapevo neanche cosa fosse l’ucronìa.
Che gli europei imparano cosa vuol dire sfidare l’ira di Quetzalcoatl
Sig confuso lei ha mai letto europena? Dovrebbe, ma secondo me l ha già letto.
europena?