Notizia di importanza capitale per l’universo tutto

Notizia di importanza epocale per l’universo intero. Chiunque tu sia, prendi una sedia. Dunque. Ero lì bel bello, fermo al terzo semaforo sulla provinciale per Vignate Brianza a bordo della mia scattante vettura immatricolata dieci anni fa. Ascoltando musica classica barocca e guardando serafico l’orizzonte, riflettevo sulla letteratura nonché sui misteri del cosmo allorquando – all’improvviso, e senza neppure bussare – dentro il mio bagagliaio è entrato il signor Ripoli Gianluigi nato a Foggia il 03/02/1936 e residente in Pioltello Limito (Mi). Ma la cosa più spiacevole è che con lui vi aveva fatto ingresso la parte anteriore della sua automobile. Ossia una vettura la cui targa, assieme a tutti i dati anagrafici sopra elencati, ora risulta scritta in stampatello sulla constatazione non amichevole che io e il tamponante abbiamo compilato durante la sosta in una piazzola antistante il luogo dell’impatto, mentre egli si scusava tanto e io osservavo perplesso la carrozzeria posteriore deformata a causa di lui, e la confrontavo con il suo paraurti illeso.

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17 Responses to Notizia di importanza capitale per l’universo tutto

  1. Ha già abbandonato la bici? Il dio delle bici si è vendicato, ed adesso la costringerà anche nei giorni di pioggia a farne uso.
    Ma poi, il tamponante cosa aveva di così urgente da fermarsi velocemente nella stessa piazzola di sosta dove Lei inseguiva da fermo, fra trasporti di arie barocche, i suoi pensieri? Un bisogno primario?

  2. mia dicono:

    strano modo di fare conoscenze

  3. chiarapetrucci dicono:

    adesso l’ho letto.
    mia madre è del ’36: le abbiamo tolto la patente, mio suocero idem.
    Però, parlando tra noi : Vignate Brianza ? overamente Vignate Brianza??? direi che te la sei cercata.
    ho detto

  4. Franca dicono:

    … e come sta Giangi?

  5. Magnus dicono:

    Fortunato sei che da dietro è solo entrato fino al bagagliaio insomma!

  6. Firmato Ckf dicono:

    non le fanno più le auto di una volta, adesso si aprono come scatolette di tonno, dico io

  7. The Pellons dicono:

    Nello specifico, che musica era? (perdona, appassionata di barocco).

  8. iltogna dicono:

    Vorrei testimoniare perché presente nell’abitacolo offeso al momento dell’impatto. Si era andati, Confuso ed io, presso una cascinetta di alcuni conoscenti a chiacchierare con degli agnelli a cui auguravamo tanto Buona Pasqua e poi ridevamo molto di gusto alle loro spalle. Sulla via di casa ecco che ci prende una sonnolenza inaudita, uno sfarinarsi delle membra e dei pensieri. Lì, alla rotonda, la macchina decide di non ripartire al turno suo. Io ciondolo il capo verso Confuso, ne scorgo solo la fronte appoggiata al volante, l’intera testa gettata in una profonda sonnolenza già non si vede più, smarrita nel pesto del sonno. Io non son da meno e, come una goccia che corre dietro all’altra, mi addormento serio. Il rumoroso ingresso posteriore del Ripoli per noi è un baccano lontano allora, ma prontamente ci facciamo forza, Confuso sposta l’auto in un campicello lì dappresso. Tutti si scende dalla macchina condotti da emozioni alterne e caotiche. E’, il Ripoli in questione, un omino faunesco che salta volentieri introno alla propria auto, “Constatazione amichevole!”, insiste e in questo suo dire sembra voglia stringer duraturi rapporti con entrambi noi. Noi però siamo un po’ lì e un po’ altrove. Io porgo la Bic a Confuso e mi faccio da parte come un terzo incomodo. Mi accorgo allora che il confine del nostro campicello è segnato da un muro dietro il quale vi è un cimitero. E mi torna la sonnolenza e tutti quei morti a due passi li sento come vicini, come nostri sodali. E già solevo il dito per comunicarlo a Confuso che prova a compilare la sua Constatazione ma, niente da fare, è intontito dalle spire della sonnolenza, e più cerca di farsi forza più la testa gli crolla e gli occhi gli lacrimano. Ripoli lo studia e poi studia anche quel che resta di me. E sembra impressionarsi e intensifica la sua staffetta tra le due auto in cerca di documenti, occhiali, penne che scrivono. Ma a noi il traffico mondano, che già prima poco ci eccitava, ora non ci interessa più del tutto. Abbiamo già preso possesso di una panchina e lì ci siamo consegnati con tutt noi stessi al sonno. Ormai dormiamo fondi e la realtà con dentro il suo Ripoli sembra un sogno. Ora il tempo è passato ma a me sembra che nessuno dei due occupanti del veicolo offeso si sia più mosso da lì.

  9. Simone dicono:

    Sì ok. Anche auguri e tante belle cose. Però quando si torna a scrivere?

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