Il mio primo incontro con l'eroina

Una delle cerimonie provata da credo molti anzi forse tutti i preadolescenti della mia generazione fu senza dubbio la visione forzata del film Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino a scuola (titolo storpiato da giovanissimi spettatori nel più breve e facile da ricordare Cristiana Effe allo zoo di Berlino). Lo scopo della proiezione: dissuadere noialtri, alunni delle medie, dodicenni freschi reduci delle elementari, dall’oramai inevitabile e forse già avvenuto utilizzo dell’eroina. Il bello è che io e la stragrande maggioranza dei miei compagni di scuola, in prima media, manco sapevamo cosa fosse, l’eroina.

Tuttavia, lo spettacolo, tenutosi di mattina in un salone della scuola, fu all’inizio da noi gradito: qualsiasi alternativa a lezioni e interrogazioni ci andava bene. Peraltro, dopo un po’,  ci trovammo sorpresi: non capivamo come mai insegnanti e familiari ci stessero obbligando a guardare un film tanto brutto, né per quale motivo i personaggi trascorressero intere giornate a farsi iniezioni fra loro, a vomitare o a svenire per strada. A metà del primo tempo, la totalità del pubblico minorile aveva abbandonato per noia la visione in favore di altre attività quali combinare il consueto baccano infantile di scherzi, sputi, spintoni e chiacchiere in ultima fila. Solo maestre e genitori, incuranti del tramestio alle loro spalle, continuavano a seguire la trama con le lacrime agli occhi.

Ma erano altri tempi: inquietate dal pericolo a loro avviso incipiente il baratro della droga pesante, mostro che di certo aveva già preso a ingoiare i loro fanciulli, le mamme, di sera, prima di andare a dormire, approfittavano del nostro sonno per controllarci le braccia, alla ricerca di prove. Oppure rovistavano nei cassetti, alla ricerca di siringhe. Noi, ancora implumi e imberbi, eravamo ancora troppo piccoli per comprendere quelle perquisizioni notturne così come quel noiosissimo film horror sui fanatici delle punture.

13 Comments
  1. Alessandro Madeddu

    Non ho incontrato l’eroina e nemmeno il film: e starò alla larga da entrambi grazie a questo post. Chissà adesso cosa succede: da cosa le mammine apprensive e i docenti fuori dal mondo vorranno salvare i giovini? Ma soprattutto: davvero non si rendono conto che sarebbe meglio abbandonare i giovani a se stessi?

  2. Paolo Jeff

    La leggenda vuole che un’anziana signora si sia così lamentata dei giovani: “Si piantano gli spinelli nelle braccia”, “I se ciantan i spinélli in te brasse” in genovese.

    • confuso

      “belìn, voialtri vi ci vorrebbe un po’ di tempi di guerra”

  3. Ma quanto vecchio sei, Confuso? Adesso possiamo farci venire la cirrosi epatica senza per questo doverci sorbire le indisposizioni di questi film e di questi adulti ansiogeni che nel frattempo preferivano drogare i loro figli di nutella e merendine.
    Adesso abbiamo il cinquantino in tasca e non siamo più costretti a rubare bici ed autoradio per finanziarci la dose giornaliera di viaggio, ci basta 3-4 superalcolici e spritz è siamo ok. Poi, se qualche imbecille ancora si fuma qualche canna, è proprio uno sfigato. Se proprio deve farlo, almeno lo faccia a parità di costo con una bella tirata di polverina bianca, che ti tira sù e dura molto di più, non ti rimbecillisce e fa ridere come un cogliocchi ma ti tiene pronto arguto e … iperattivo.
    Sei vecchio… Confuso. Non andare fiero.

    • confuso

      infatti le canne me le faccio ancora adesso (l’ultima poco fa).

  4. Rots

    Imbarazzante outing: io avevo letto il libro di cristiana allo zoo di Berlino e mi era venuta una voglia matta di provare l’eroina, quel libro e il pasto nudo, gentilmente consigliato da uno zio in adolescenza turbata, mi hanno fatto conoscere 5 anni di paradisi artificiali, tossicodipendenza inclusa. Ma mi son divertita, ah se mi son divertita, poi ho fatto il pieno ed ora non bevo ( neanche il caffè), non fumo sigarette e mangio anche bio…. Da una decadenza all’altra, dicono sia nel DNA. Buffo che dovrebbe essere un dissuasivo e invece può essere un incentivo.

    • confuso

      siamo uguali.

      • Anonimo

        Mamma aveva il libro in casa, l’ho letto!
        Ho voluto provarlo 🙁 …dopo tre anni sono riuscito a smettere senza l’aiuto di uno psicologo o comunità, ma ho iniziato a conoscere tutte le altre droghe disponibili, le ultime sono state : Crack – Ketamina – MDMA . Adesso sono due anni che no faccio uso di nessuna droga non fumo e prendo due caffè al giorno, coadiuvato da molta attivita fisica. Grande Confuso :-)!
        Dimentica ho quaranta anni.

  5. Ruga

    che dire… ai tempi in cui fumavo (tabacco!) se vedevo alla TV uno spot per far smettere di fumare nel quale ovviamente si nominava la parola “sigaretta” era fatta: correvo a fumarmene una! Me ne fregavo del contesto nel quale veniva nominata, delle parole che venivano prima e dopo, SIGARETTA mi chiamava e io ubbidivo: poi il caro Carr mi ha aiutato. Grazie a Dio non è successo la stessa cosa con il resto….

  6. gio

    Quel film ce lo fecero vedere al liceo, ma aveva già qualche anno, deduco che io e lei abbiamo la stessa età.
    Lo guardai con gusto e disgusto.
    Gusto perchè all’epoca ero innamorata di David Bowie, secondo grande protagonista del film dopo Cristiana F.
    Disgusto perchè i ragazzi dello zoo di Berlino erano quanto di più lontano si potesse immaginare dalla nostra vita di adolescenti borghesi di provincia. Per noi il massimo dello sballo era una canna al sabato sera, o una sbronza di vodka al limone. Non riuscivamo proprio a capire chi si faceva, il film non ci fece nessun effetto se non orrore e compassione.
    Però la colonna sonora sì, era un vero sballo.

  7. Firmato Ckf

    A scuola c’han fatto vedere “I miserabili”, penso d’esser andato meglio io

  8. Lofoten

    a me fecero vedere la vita di clausura di Suor Maria D’Anna e per anni ebbi il terrore che Dio mi chiamasse per farmi suora.

  9. Michele

    La visione di quel film non è affatto un deterrente all’uso della droga.
    Anzi.
    Degli adolescenti possono incuriosirsi ed avvicinarsi alle droghe proprio per film del genere.
    Io stesso lo vidi alle scuole medie.
    Un po’ come quando da adulto vedi Trainapotting: c’è chi prova discusto e chi invece dopo la visione vorrebbe farsi subito una bella endovenosa da 100 mg almeno.

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