DIMINUENDO & CRESCENDO IN BLUE
Fu l’incendio nel cielo di una notte, la notte del Novecento, cioè l'estate 1956, e Duke Ellington guidava un grande orchestra oramai passata di moda come il capitano sulla tolda di una nave in disarmo. Gli anni dei fasti erano lontani e per racimolare due lire il Duca si vide costretto ad accettare l'ingaggio in un festival di paese. Lui e i suoi, ai bei tempi, si erano abituati alle comodità dei migliori teatri del mondo: stavolta avrebbero dovuto esibirsi su un palco all'aperto, in campagna. Che vergogna.
L'oblio aveva portato con sé anche una certa decadenza nei modi degli artisti: molti di loro bevevano per dimenticare o per stare contenti; taluni trincavano di brutto sia prima sia durante le esecuzioni. E quando qualcuno barcollava sul podio o nel bel mezzo di una canzone fuggiva di sottecchi dalla sedia per andare a farsi un bicchiere al bar del locale, il Duca, per pudore, fingeva di non accorgersene. Tra i più ostinati in tali pratiche c'era il principale solista del gruppo, tale Paul Gonsalves, sassofonista, ultimo discendente di una famiglia capoverdiana, solito presentarsi al suo posto di lavoro in ritardo e completamente sbronzo.
Ma come vuole la puntualità bizzarra dei destini, proprio nei momenti in cui tutto sembra andare storto, all'improvviso, arriva da chissà dove l'illuminazione. Accade però ai pochi eletti dal talento, mica a tutti.
L'orchestra sembrava ingranare bene, il Duca stesso ne era stupito e in platea cominciava a fioccare la liberazione dei primi applausi. A questo punto il direttore riprese coraggio e ordinò alla banda di affrontare il vecchio cavallo di battaglia degli anni '30 intitolato ''Diminuendo & Crescendo in Blue'', un lungo brano diviso in due parti che prevedeva un assolo peraltro piuttosto impegnativo proprio da parte di Gonsalves. Il quale, tanto per cambiare, se ne stava in fondo al palcoscenico, allegro, con l'aria di non capire manco dove si trovasse. Perché diciamocelo, anche quella sera Gonsalves era ciucco perso.
Giunse il suo turno. L'orchestra si inerpicava sulle note note e quello che gli afroamericani chiamano ''groove'' – termine intraducibile con vera efficacia ma in qualche modo comprensibile e quasi onomatopeico – iniziava a gonfiarsi, fino a quando il Duca fece un cenno al suo sassofonista: tocca a te, caro mio, adesso vediamo se riesci a rovinare tutto.
Il rischio fu premiato. Quella sera Paul Gonsalves inanellò un assolo strepitoso e infinito, forse il migliore di tutta la storia del jazz, con la bellezza di ben 27 ritornelli sciolti uno dietro l'altro: un record sovrumano. Gli orchestrali tentavano di stargli dietro ma ormai Paul era inarrestabile, volava. Lo stesso Duca rimase a bocca aperta e in sala perfino le poltrone si misero a ballare. Al termine, l'intera città esplose in un pandemonio di ritrovata ammirazione.
Cosa era successo? A cosa si doveva tutta quella magia? Non lo sapremo mai, nemmeno i protagonisti dell'incanto, il Duca e il suo suonatore ispirato, se ne capacitarono. Rimasero lì a godersi gli inchini di fronte alla gioia della folla, impazzita di gratitudine.
Famiglia_von_Borderline
Bello!
Aspettiamo post Django Reinhardt.
Grazie.
zauberei
Bellissimo Confu!
Vi è da dire che con codesto assolista annò meglio che con il ribaldo nel senso psicopatologico del termine Mingus, che davanti al Duca in un momento di analogo rincojonimento etilico, sfracassò il contrabbasso in mezzo all'orchestra.
Però Mingus ehe, che robba.
personalitaconfusa
Son cose.
utente anonimo
era successo che una bionda mozzafiato iniziò a ballare sotto il palco di fronte a gonsalves dando vita a quella perfetta miscela di attrazione sessuale, groove, estasi e gioia corale che trasforma un'esecuzione in JAZZ!
#parker
personalitaconfusa
10 in storia al parkeriano qua sotto!
utente anonimo
ma che state a dì….
fomentate le solite storielle stereotipate del musicista jazz tutto genio e sregolatezza….
Sempre vostro affezionatissimo sbronzatissimo & genialissimo BIX….hic! hic!
Famiglia von Borderline
personalitaconfusa
e buon compleanno a tutti!
MEDIUM628
visitato 24 dic 2010 qui tutto ok
diamonddog
post strepitoso, i miei omaggi
personalitaconfusa
non esageriamo, via.
diamonddog
Ma se lo lasci dire, mi consenta.
Leggere di musica in questo modo commuove l'appassionato.