ODE ALLA CANCELLERIA DA TAVOLO

Requiescant in pace i vecchi oggetti da ufficio: poverini, si stanno estinguendo, per via della diffusione dell’informatica. È sempre più difficile vedere sulle scrivanie un portatimbri. Ve li ricordate i portatimbri, quelli che con la rotella per scorrerli? Sono scomparsi. E con loro la spugnetta bagnata d’inchiostro, quella per intingere i timbri. L’arte di timbrare è finita, solo qualche nostalgica amministrazione pubblica si ostina a salvaguardarla. Ma pare sia una battaglia destinata, lentamente, ad essere persa.

Lo stesso le pinzatrici. È sempre più difficile che qualcuno ti chieda se gli presti la tua pinzatrice. Un tempo gli impiegati scrivevano il loro nome sulla pinzatrice, così da impedire il furto da parte dei colleghi che l’avevano perduta. Oggi, le pinzatrici, non se le fila più nessuno.  Per non parlare delle levapunti, progettate per levare le graffette – altra categoria in pericolo – ai fogli incautamente uniti.

E il bianchetto. Il bianchetto, poveraccio. Era indispensabile. Signore indiscusso delle antiche scrivanie.
Adesso rimane lì, in fondo ai cassetti della cancelleria, a seccare, da anni solo come un cane.  Provate a chiedere a un ventenne se conosce il bianchetto. Vi chiede di ripetere il nome. "Il bianchè?" Poi frugherà nella memoria e dirà che sì, in effetti una volta ne ha visto uno in un cassettino, ma non capiva a cosa servisse.

Di tutto ciò, fra poco, non se ne saprà più nulla. Nel frattempo in tutto il mondo migliaia di aziende produttrici di portatimbri, di levapunti, cucitrici, bianchetti, dopo anni di trionfi, stanno per avviarsi all’abisso fallimento. Presto avranno smesso di pagare i fornitori. Dichiarato bancarotta. Chiuso le fabbriche. Licenziato i dipendenti. 

E in loro difesa, dei dipendenti ma anche del bianchetto, nessun ha fiatato. Che vergogna.

40 Comments
  1. PICCHU

    Mi è venuta voglia di non andare a lavoro domani e proclamare lo sciopero del bianchetto anche se, in bianco, ci vado da una vita.

    Bella Confuso

  2. personalitaconfusa

    Dovremmo trovare altri scopi di vita per questi utensili, caro amico, pur di salvarli. Ad esempio: forse il bianchetto è commestibile. Lo provi lei, però.

  3. bySoleLuna

    No dai … guai a chi mi tocca la mia pinzatrice, ancora mi serve! 🙂

  4. nikkyo

    Ma qualcuno è mai riuscito a capire come funziona ‘sta levapunti?

  5. PICCHU

    Bella idea. Mi faccio lo sbiancamento dei denti con il bianchetto e poi le dico.

  6. piccolatigre

    Da me usano ancora pinzatrici, nomi sulle stesse e lotte intestine per il possesso e la detenzione. Nonchè meravigliosi accessori ormai in disuso altrove (si, anche io sono una feticista della cancelleria): pinzette nere di varie dimensioni, graffette multiforma e multifunzione, addirittura ditali di gomma e spugnette per sfogliare le risme di carta. Negli studi legali il tempo a volte sembra romanticamente fermarsi.

  7. personalitaconfusa

    E avete anche quei foglietti parzialmente precompilati con

    “Ha chiamato

    il sig. _____

    telefono ______

    della ________________

    alle ore _____ del _____”

  8. Bellissimagin

    Nel mio studio questi reperti storici sono ancora “operativi” :-))

    E la stecca?

  9. utente anonimo

    beh se sei nostalgico confuso puoi sempre farti un giro in posta, lì a volte usano ancora la coccoina!!!!!

    Luca Roberto

  10. Gipris

    Io sono già impegnato a sostenere lapis e gomma… di più non riesco

  11. utente anonimo

    A dire il vero nel mio ufficio utlizziamo giornalmente sia levapunte che pinzatrice! Il bianchetto lo usiamo per scriverci su il nostro nome. Sulla mia c’è scritto Andrea… e io sono Morgana! Però non l’ho rubata… L’ho trovata incustodita dentro un cassetto e mi hanno detto che la proprietaria non lavora più qui da tempo quindi potevo prenderla. In sostanza da noi i dipendeti cambiano ma gli oggetti di cancelleria restano!

    Morgana

  12. utente anonimo

    Io ho inciso con la graffetta il mio nome sulla spillatrice sopra quello di un tale che aveva inciso il suo su quello di un altro.

    Ne è venuto fuori un nome tipo Laualdfranzenrighitte.

    Roba da sudtirolofospartai.

    Puj

  13. utente anonimo

    Lei dimentica la mitica carta copiatrice, prima causa di macchie sulle dita delle segretarie fino a quando non è andata in pensione la cara olivetti.

    Ode alla carta copiatrice. Religioso silenzio. Ok, rompete le righe.

  14. FirmatoCkf

    io per fortuna lavoro in quelle amministrazioni un po’ così… retrò, da me si usa la levaspilli tutti i giorni, c’è l’evidenziatore, il registro di protocollo e, udite udite, le penne! (e me le rubano pure)

  15. cptuncino

    io ho capito che tutto sarebbe andato affanculo quando ho visto che i miei post it son stati sostituiti con i gialloni “ricordaty”…

  16. utente anonimo

    guarda confuso se vieni in banca tutti questi meravigliosi oggetti sono ancora in uso. Vengono visti con paura i pc.

  17. utente anonimo

    Ed io aggiungerei…. EVVIVA!

    Tutti gli oggetti citati stanno sparendo per la tanto attesa e ormai prossima sparizione della carta dagli uffici. Ed io, obbligato a stampare ed archiviare ogni e-mail e fax ricevuto in ordine di cliente e poi ancora in ordine di ricezione in enormi folder ruba-spazio che nessuno apre mai, dormirò finalmente sonni tranquilli.

  18. utente anonimo

    Sarà che faccio l’avvocato, ma tra lo studio e le cancellerie in Tribunale io ste cose le uso tutti i giorni e pure parecchio…!

    Fab

  19. utente anonimo

    E il mitico sottogomito, magari in pelle con incisioni e targhette similoro? Ma fa parte della cancelleria o dell’arredo?

  20. zauberei

    1.Confuso che ci hai? E’ almeno il secondo post tenerillo nostalgico che ci scrivi.

    Ma tu scendi qui a Roma e vedrai che festa de bic e di marche da bollo e timbrini che te famo!

  21. utente anonimo

    Qui al sud finalmente abbiamo abolito il rollo di carta assorbente e la penna d’oca dagli uffici.

    Da anni aspettiamo qualcosa che li sostituisca.

  22. utente anonimo

    Premetto che sono segretaria, quindi: ho fatto oggi l’ordine della cancelleria ed ho dovuto acquistare solo carta e un collega ha chiesto una calcolatrice da tavolo!!!

    Io uso e strauso ancora la spillatrice (con nome scritto a caratteri cubitali!) e la leva punti.

    Il protocollo di entrata/uscita documenti fortunatamente è defunto e con lui il timbro numerico che gira da solo i numeri (quando avevo capito come funzionava non è più servito…).

    E la bucafogli? qui va a ruba, cioè se la rubano tra colleghi perchè serve poco quindi inutile comprarne una per uno, quella con la linguetta estraibile per misurare (A4) e centrare i buchi o il foglio…

    Il bianchetto lo usa tanto mia figlia alle elementari; adesso c’è quello con il nastrino che gira, il tempo della boccetta che si seccava sempre è finito e sta lì in fondo al cassetto perchè infondo mi dispiace buttarlo.

    …etc etc etc…

    Giuli

  23. cptuncino

    da me se non si sta attenti ti rubano anche le mutande

    usate pure.

  24. utente anonimo

    Scusa scusa Giuli, potresti pubblicare una foto del bucafogli con linguetta estraibile per misurare (A4)?

    Grazie.

    Se vuoi ricambio col portatimbri.

    Lofoten

  25. DiaboliAdvocati

    nel nostro ufficio non potremmo vivere senza le graffettatrici o le leva punti. Le prime le usiamo per le battaglie del giovedì pomeriggio, le seconde per le estrazioni dentali d’urgenza.

    Il bianchetto è utile per le pitture di guerra, se si inscenano gli indiani ovviamente.

    Quello di cui si sente di più la mancanza però sono i cassini da lavagna… bei tempi quanti ne sono volati dalla finestra a scuola… :°)

  26. utente anonimo

    Lofoten, lo farei volentieri (perchè voglio rivedere il portatimbri) ma non so come… 😉

    Giuli

  27. utente anonimo

    ma non e’ vero!! dimmi personalita’ confusa…da quale parte del mondo provieni…..dalla NASA….

  28. utente anonimo

    Nonè vero Siig.Personalitaconfusa: io uso il portatimbri, la levapunti, la cucitrice, il buca fogli e per strafare anche una bella lente di ingrandimento che…nun se sa mai!

    Alessandra

  29. galatea72

    Si vede che non insegni in una scuola. I ragazzini fino ai 14 anni sono consumatori compulsivi di bianchetto. Scrivono il tema, bianchettano e riscrivono. POi sbianchettano tutto di nuovo e riscrivono. Poi ri-sbianchettano e scrivono sopra. I temi e i compiti di grammatica, alla consegna, sono spessi come lastre di marmo per gli strati di bianchetto sovrapposto. Tranquillo, l’industria del bianchetto non soffre periodo di crisi. Finché ci saranno quattordicenni in giro, almeno. 😉

  30. rectoscopy

    e le macchine da scrivere e la carta carbone, ne vogliamo parlare?

    cmq non sarei così drastico con le pinzatrici: finché negli uffici circoleranno fogli di carta (e sappiamo bene quanti ne circolano) ci sarà sempre l’esigenza di riunirli con un punto…

  31. utente anonimo

    io ho un numeratore che quando timbro mi salta un numero ogni tanto e lo devo pigiare sul foglio senza nulla sotto solo il nudo tavolo che ogni volta faccio un fracasso che la mia collega mi dice o madò che successo.

  32. utente anonimo

    Oggi una mia collega mi ha chiesto di ordinare 5 bucafogli…dico 5 bucafogliiii????

    “Sì, una per uno, così nun se stamo a rincorre pe’ tutto l’ufficio”…

    ….Ne ho ordinate due….

  33. utente anonimo

    io ho una bucafogli che fa i buchi a forma di stelline.. deliziosamente inutile, nevvero? 😉

  34. zamo

    e prima del bianchetto non dimentichiamoci della gomma azzurra-rossa con l’ambiziosa capacità di cancellare le scritte inchiostrate … solo dei gran buchi sui fogli -,-

  35. utente anonimo

    Io da bambina mi facevo i coriandoli con la bucafogli!
    I timbri invece li associo tristemente alle discoteche.
    E le spugnette per timbri invece non esistono più, sono tutti con l’inchiostro incorporato, che amarezza!

    V.

  36. sim.64

    io sono legatissima alla mia spillatrice, sono anni che si incastrano le graffette e io la libero con gli  strumenti appositi (attache allungata e tagliacarte)… è che dopo anni e anni di esperienza lavorativa, ho capito che tutta la cancelleria nuova è più scadente della vecchia (le penne si aprono appena le impugni, perfino il colore dell’inchiostro è più chiaro, le gomme da cancellare sono durissime e i temperini inutilizzabili, i pennarelli già con l’inchiostro secco…)
    Non la fanno più la cancelleria di una volta… (ma questo era un altro tuo post?)
    e io la mia spillatrice non la mando in pensione!

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