NELLA BIBLIOTECA COMUNALE
Sssst. Silenzio. Abbassate la voce. Siamo in una biblioteca. La biblioteca comunale. Le biblioteche hanno una caratteristica: sono uno dei pochi luoghi al mondo dove le persone devono tacere. E se non lo fanno, arriva un tizio cattivo che con un colpo d’occhi intima: ssst, silenzio. Magari aggiunge: perdìo.
Altri luoghi chiusi dove vige il silenzio: le chiese, i cimiteri. Rispetto a questi, però, la biblioteca risulta più allegra.
Parenti della biblioteca: la libreria. La libreria è quasi uguale alla biblioteca. È sua cugina. Ma ha un difetto: la libreria, quando le porti via un libro, vuole dei soldi. La biblioteca no, ti impresta tutto, gratis. Si dona al primo che trova come una bagascia.
Vicino a casa mia, questa primavera, hanno aperto una biblioteca comunale. Siccome sono un perditempo, ho pensato di recarmi a visitarla. Mica è una biblioteca piccina. Piccina lo dici a tua sorella. Questa rappresenta un investimento colossale. Misura seimila metri quadri distribuiti su quattro piani. Ha cinquecento posti a sedere, quarantanove postazioni multimediali per la consultazione di cd, dvd, internet e opere digitalizzate. Dodici ascensori, sedici distributori automatici di bevande (fredde o calde) e dodici di
merendine. Otto bagni. Disponibilità di tutti ma proprio tutti i quotidiani e i periodici esistenti in Italia – generalisti, specializzati, scientifici insomma qualsiasi cosa – nonché di buona parte di quelli pubblicati all’estero. Centottantamiladuecentoventisei milioni di libri in scaffali perfettamente catalogati per argomento e poi per autore. Apertura tutti i giorni, persino il sabato, dalle sette di mattina alle dieci quando è buio. Ora, un posto così dovrebbe essere pieno zeppo di gente. Quante persone c’erano, là dentro oggi?
Due. Io e l’addetto al prestito dei libri. Il quale da mesi non parla con anima viva e quando mi ha avvistato, dal fondo della sala, cioè da un chilometro, m’è corso addosso per abbracciarmi. Come se avesse
incontrato un miraggio nel deserto. S’è messo a piangere. Non mi ha neppure chiesto di fare silenzio.
valentina1987
AMO le biblioteche!
p.s. dov’è la tua biblioteca da sogno?? 🙂
utente anonimo
Dov’è?!?!?! la vogliooooo Wasp
personalitaconfusa
è in un non luogo.
utente anonimo
è quella in strada del fortino, vero?
profondoblog
torneranno dalle ferie,
intanto potresti suggerire alla biblioteca di acquistare ‘percezioni subacquee’ così tanta gente lo potrà leggere gratis
utente anonimo
stare da sola in mezzo a tutti ‘sti metri quadri di libri a disposizione farebbe di me una donna appagata e felice.
Nastja
personalitaconfusa
lacasin (#5): sì, è lei. Quale fortino?
profondo (#6): ma sì, diamoci all’esoterismo sott’acqua.
nastja (#7): faresti felice anche lei.
Thumper
Ti saprò dire tra qualche tempo (non meno di un anno e meno di due), quando apriranno la nuova biblioteca qui vicino…
zauberei
E’ la biblioteca impossibile, quella che ha descritto Borghes, che si estende all’infinito verso l’alto e verso il basso, che ha tutti i libri che sono stati scritti e che si scriveranno e anche gli stessi libri con tutte le variazioni, di una lettera a una pagina, di una parola, di una frase. Si estende in verticale su una pianta circolare con una scala che corre lungo il bordo.
E li che Confuso e il bibliotecario si sono incontrati.
PICCHU
Se serve uno per spolverare chiama Lapo.
FirmatoCkf
Shhhh fate silenzio!
@zaub: ha manckato un accento su una è Per Diana!
diamonddog
So di quale biblioteca parli ma manterrò il segreto.
Io ci sono stato un paio di volte, l’unica ala dove c’è un pò di movimento è la sezione bambini, dove distribuiscono i DVD a mò di frisbi.
Strato2006
Ma dài, leggere, che noia; poi devo andarci vestito così non si vedono i miei tatuaggi… vuoi mettere la spiaggia?
utente anonimo
Viva le biblioteche deserte! Che pace! Che silenzio!
Dalle mie parti, la biblioteca comunale è molto frequentata, fa figo andarci, ci si sente intelligenti. Sembra un’estensione del centro, la gente arriva legge i titoli dei libri sugli scaffali e ne prende almeno 3 alla volta (i più distratti prendono le diverse edizioni dello stesso libro), e si avvia alla coda per il prestito dove sembra di essere alle poste, con le signore di mezz’età che chiaccherano con le coetanee, e senza farsi notare cercano di fregarti il posto.
MonsieurIdiota
antitesi:
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cultura/articolo/lstp/49971/
utente anonimo
Il mangiare una crema spalmabile con il 45% di nocciole , senza grassi estranei aggiunti, (mica una volgare nutella qualsiasi bada bene!), mi fa arrivare alla conclusione che ti adoro!
Ora , non so se sono gli zuccheri a parlare per me oppure è la mia altrettanto confusa personalità…
besos
utente anonimo
dimenticavo…
http://fotoscioppaole.blogspot.com/
sempre io , quella della crema!
baci
Yoshiliciouz
forse ho capito di quale biblioteca sta parlando,signor Confuso.
quasi quasi un giorno mi spingo fino in quella zona(per me è dall’altro capo della città)e mi lancio in un giro di esplorazione.
la mia biblioteca,nonostante le dimensioni,se la cava piuttosto bene,anche se ho un po’ da ridire sulla sezione musicale.
cordialmente,
Y.
VivoSullePunte
la voglio anch’io una biblioteca comunale nel mio piccolo paese non esiste e non può immaginare quanto la vorrei mi potrei anche trasferire a vivere in una biblioteca…
utente anonimo
Quando ero ragazzina bigiavo la scuola per andare in biblioteca a leggere libri di storia dell’arte moderna e altro. Mi sembrava un luogo più sacro della chiesa. Ed io mi ci raccoglievo spiritualmente molto più che in chiesa.
Adesso i libri me li posso comprare.
Però vicino casa mia c’è una biblioteca enorme all’interno di una enorme cascina ristrutturata.
E’ bellissima.
Io non ci sono mai stata dentro.
Ma adesso mi hai fatto venire voglia di andarci.
Grazie.
sim.64
Anni fa che me la passavo male andavo in biblioteca a prendere i libri in prestito per poter leggere…. meno male che ci sono le biblioteche, anche se mi dispiace non avere a casa i libri che ho letto. (Però il mio nuovo compagno ha portato a casa nostra i suoi libri e ne ho trovato uno di quelli, ho fatto un urlo di gioia, e lui non l’aveva neanche letto!)
Perchè non me li compro? E’ perchè anche adesso non me la passo proprio benino…