INTERVISTA A UN CENTRO COMMERCIALE

Cari telelettori buonasera, e benvenuti al consueto appuntamento con l’angolo dell’intervista. Vi abbiamo abituato a personaggi straordinari, certo, ma oggi vi stupiremo. Questa volta l’ospite è davvero immenso. Non esagero. Signori e signori, è un onore avere qui in carne ed ossa, il protagonista assoluto dei finesettimana per ceti medi e famiglie poco abbienti di tutta Italia: un bel applauso per lui, l’ipermercato!

Grazie, grazie, mi merito questi applausi.

Bravo Ipermercato. Adesso passiamo alle domande.

Evviva me stesso, venitemi a trovare, sto alla seconda uscita della tangenziale sud, a 60.000 metri da casa vostra.

Sì, bravo. Ora l’intervista. Una domanda facile, dottor ipermercato…

Innanzitutto ipermercato lo dice sua sorella, mi dia del mall, o almeno dello shopping center.

Non vedo la differenza. E non si dia troppe arie, le ripeto.

Per sua norma e regola, io risiedo fuori città ma modestamente sono grande come il Louvre: contengo un megamarket a due piani, un oviesse, un mediaworld, tre decathlon, due ikee, un cinema con quarantacinque sale che proiettano tutte le stesso film, una pizzeria rossopomodoro, un sushi bar, nove take away, dodici paninoteche, un tabacchino, diversi ristoranti self service dove si mangia così così ma con pochi soldi e infine la bellezza di centoventi ettari in parcheggi sotterranei incustoditi.

Quindi un vero luogo di socialità, complimenti. Eppure, amico ipermercato, tutti la prendono in giro. Dicono che lei incuta malumore, che il sabato ci sia troppa gente che viene lì solo per una passeggiata e non compra una mazza. Come si difende da queste perfide accuse?

Semplice: non mi difendo, mi limito a battermene l’anima. Da domani se passate da me c’è il 3 x 2 sui mandaranci.

Ehi ehi, ma cosa combina? Lei è qui per l’intervista, mica per pubblicità.

E pure i cesti d’acqua minerale frizzante sottocosto! Sconti sui detersivi per i possessori della tessera.

Signor ipermercato, le ordino di porre fine a questo orribile monologo autopromozionale. Non era nei patti.

Suvvia, sto attraversando un periodo difficile, c’è la crisi, ho bisogno di quattrini come tutti.

Questo è un inganno: io credevo fosse qui solo per rispondere. Eppoi lei non mi sembra affatto povero.

D’accordo, ma devo comunque aumentare il fatturato, atrimenti mi tocca licenziare centododici cassiere e trentotto uomini delle pulizie. A proposito, domenica prossimo apertura speciale: dalle sei di mattina fino a mezzanotte!

Regia, chiudete i microfoni a questo farabutto. Amici lettori purtroppo siamo costretti a chiudere qui la nostra intervista. Siamo certi della vostra comprensione, come vedete il nostro ospite è un cafone maleducato incapace di rispettare gli accordi e quindi lo sbattiamo fuori a braccia, abbiate pazienza. Perdonatelo, e arrivederci alla prossima puntata.
Sigla, sigla!

25 Comments
  1. ostinAzione

    hei, lo sai qual’è il problema?

    è dannatamente vero.

    Ma dov’è la soluzione?

  2. ostinAzione

    Era parecchio che nn capitavo dalle tue parti.

    Devo dire che la tua incazzatura è piacevolmente peggiorata.

    Mbé, segno dei tempi…

  3. utente anonimo

    Il termine tecnico per definire i cesti dell’acqua è: fardello

    Dà da pensare vero?

  4. diamonddog

    Ehi però vuoi mettere l’utilità dei Centri Commerciali per fare i regali di natale?

    In un paio d’ore prendi tutto per tutti.

    Anche se il concetto di “regalo di natale” sta svanendo come le bollicine dell’acqua minerale in offerta speciale…

  5. PICCHU

    Però la cassiera, quella della 17 è una figa micidiale

  6. desian

    Uuuh come siete ipercritici!!!: ma volete mettere che belle famigliole che si ritrovano lì il sabato o anche la domenica. E per fortuna che ci sono i centri commerciali, sennò quelli non saprebbero dove andare a sbattere la testa! Magari gli toccherebbe di finire in un prato (e si inzaccherano le scarpe) oppure su una spiaggia (e sai che pa..e la sabbia!) o addirittura in campagna e si riportano a casa una cacca di passerotto sulla testa……

    Il centro commerciale è molto più igenico. (E d’estate c’è persino l’air-conditioning). sob

  7. thepinkinside

    oh, tu mio piccolo abnorme ipermercato,

    tu, mio piccolo abnorme simbolo del consumismo postmoderno,

    ti vogghio bene assai.

  8. utente anonimo

    1) E i mandaranci a quant’erano al chilo?

    2) L’acqua frizzante al litro quanto?

    3) Se vengo alle 5,30 del mattino trovo un parcheggio comodo?

    4) E’ vero che distribuite navigatori da restituire all’uscita?

    5) Posso impostare nel navigatore “trova all’ikea quel cornuto che ti ha venduto il tavolo BJURSTA senza le viti” e “percorso più veloce per raggiungere la ricotta di capra”?

    6) Se non restituisco il navigatore all’uscita, suona l’allarme?

    7) Quei ruderi delle commesse di Oviesse le avete cambiate?

    Lofoten

  9. diamonddog

    Off Topic.

    La cosa più surreale dell’IKEA è il reparto food.

    Quello con le polpette di renna congelate e le alici marinate con la marmellata di mirtilli.

  10. utente anonimo

    Sono diventato campione di dribbling col carrello tra le corsie di Auchan. Filo veloce senza travolgere nessuno, schivo nonnine, bimbi, vecchietti, tutti ipnotizzati di fronte al 3×2 sui detersivi. Sembro un pattinatore sul ghiaccio, mi incuneo in interstizi dove nessuno oserebbe avventurarsi. Potrei portare la vostra spesa a domicilio, basta chiederlo. Cinque euro più la benzina. Non occorre neanche la lista per farvi la spesa base, ormai sono pratico.
    Otis

  11. FirmatoCkf

    diamonddog 13# non sono mai stato all’Ickea ma non posso ckrederti…davvero vendono quella roba?

    ckmq, ancke al vostro ipermerckato di sfiducia c’è il tizio cke ti sequestra la roba ckomprata fuori e la marckia a fuocko per poi restituirvela all’uscita?

  12. profondoblog

    e quelli che vanno all’iper con i buoni pasto solo per mangiare???? ehm….

  13. personalitaconfusa

    Ehi, cos’ha contro quelli che usano i buoni pasto aziendali per far la spesa? io l’ho fatto per anni. Finché non m’hanno licenziato.

  14. FirmatoCkf

    è invidia! ckmq io preferirei avere quattrini sonanti invece di buoni ma ckmq…

  15. zauberei

    Io devo dire che il massimo che reggo è la giesse. Sono andata da Auchan una volta, e ci ho avuto una serie di attacchi di panico a sequenza rinforzata alla vista di un kilometro uno solo di orsi di peluche rosa schoking alti un metro e cinquanta.

    E non ci hanno però lo xanax paghi due prendi tre eh.

  16. gramuglio

    diamond, io apprezzo l’ikea solo per lo scaffale dove si trovano i dubbla chockladflarn, gustosissimi biscotti di avena ripieni di cioccolato. cioè, a vederli sembrano di truciolato, ma al palato sono buoni.

    nella ridente livorno le ragazzine passano i pomeriggi all’ipercoop a mangiare la pizza schifosissima e diventano obese. i maschi, almeno, continuano a farsi i joint ai pratini.

  17. gramuglio

    oh, ce ne sono vari.

    o sennò si può andare dietro chiesina.

Write a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *