SUBURBS NIGHTLIFE & MOVIDA CITY GUIDE
Eccoci a voi con la consueta rubrica dedicata a nightlife e movida: le location di oggi sono un po’ fuori mano, ma si tratta di indirizzi stravaganti e meno conosciuti di quelli sempre uguali suggeriti dalle altre guide. Stupite i vostri amici: fategli scoprire una città differente, quella pittoresca delle periferie, ove il vostro scrivente cicerone abita. Pronti? Via!
Bar Paninoteca con Maxischermo [ohè, sull’insegna non c’è scritto altro, ndr]
Un bar allegro, affollato dal pomeriggio in avanti, di sera pieno zeppo di gente. Come mai attira tanta clientela? Semplice, è l’unico locale aperto in tutto quartiere. E poi pulsa di iniziative e idee sempre originali e interessanti: in questo momento vanno forte la saletta dedicata agli imperdibili anticipi di Juve Inter e Milan su Sky in tv (maxischermo si fa per dire) e le postazioni coi videopoker truccati – il proprietario è tanto gentile da consentirne l’utilizzo anche a minorenni e pensionati rincitrulliti capaci di giocarsi 500 euro al giorno nella speranza di vincere un latte macchiato o tre giri di amaro averna. Insomma, vi ritroverete in un’oasi di vero divertimento, un piccolo Maracanà, una piccola Las Vegas. Solo, evitate la birra, se chiedete una media chiara alla spina vi portano la Dreher calda avanzata dai muratori a pranzo. Curiosità: il locale è amministrato dalla ‘ndrangheta.
Pizza Take Away snc
Qui si mangia la miglior pizza in piedi della città: mettetevi in coda, ordinate la vostra margherita e nell’attesa godetevi il relax di un’atmosfera magicamente retrò: potrete ascoltare ad altissimo volume la selezione musicale pop-rock nostrana (Antonacci, Pooh, 883) o sfogliare vecchie copie della Gazzetta dello Sport. Clientela simpaticamente etno-melting pot di senegalesi senza il permesso di soggiorno e baby prostitute slave in pausa di lavoro. Curiosità: non si rilascia scontrino fiscale.
Tavola Calda "T – Lotto e Tabacchi"
Siete a caccia di un brunch o di un pranzetto veloce a prezzi onesti? Allora questa specie di bistrot è la meta ideale: si mangia malissimo ma si spende davvero poco. Il menù prevede un solo primo piatto, gli spaghetti al microonde, di carne o pesce non se ne parla nemmeno ma se insistete a volte vi scaldano un toast, e nel corridoio che porta ai cessi (a proposito: non usateli per l’amordiddio) troverete il frigorifero a vetro coi semifreddi Bindi. Raccomandazione: non vi passi per la testa di lasciarvi tentare dal caffè, costa solo mezzo euro però è imbevibile.
"The Garden"
Per concludere la serata, non mancate questo fantastico locale all’aperto con ingresso libero. Libero perché si tratta dei giardinetti pubblici. Niente musica e niente drinks (la fontanella è guasta) ma nella ambientazione undeground tra le panchine scassate girano certi cilombi che manco una comune hippy in vacanza a Katmandù negli anni sessanta. E perciò, ve lo assicuriamo, c’è da divertirsi. Dopo aver degustato le specialità della casa – il "fumo pacco all’ammoniaca" o il cocktail di anfetamine e roipnol, squisito – i più spericolati fra voi potranno tornare bambini e approfittare delle magnifiche altalene abbandonate (di giorno i genitori razzisti della zona non frequentare il parchetto per via del barbone che è buono ma non si lava e dorme sullo scivolo) o esibirsi in gare di impennate col motorino. La dritta dell’esperto: i carabinieri di solito passano verso le undici e mezza.
Sor Confuso…beato lei che ha questi locali a portata di macchina. Aspetto che si riprenda dal suo venerdì di furore poi le farò alcune domande, soprattutto sul garden!
Capitana
Chieda pure, sono abbastanza preparato sulla movida delle periferie milanesi: ci abito.
:)
Secondo me frequentiamo lo stesso Bar-Bistrot. Mi permetto di specificare che anche il toast, sa di piscio.
confuso, sotto questo aspetto mi reputo una donna fortunata. A due passi da casa ho la bellezza di: un takeway cinese SEMPRE, ma sempre, aperto. Poi c’è la friggitoria più schifosa del mondo, gestita da marito e moglie che hanno passato tutta le vita lì dentro, ma ancora non sanno come si cucina e anche questa è quasi sempre aperta. infine ci sono due furgoni dei panini modaioli e/o lampredotto, uno dei quali funge anche da circolo ricreativo perché riesce a catalizzare gli avventori in simpatiche combriccole che stazionano per strada a qualsiasi ora…
e i posti dove si gusta il fantastico kebab?
Vabbè, della sociologia da kebab già si disse. :) I furgoni che fanno i panini di notte: qui nella metropoli sudeuropea rappresentano un fenomeno assai interessante e un tempo assai diffuso, ma oramai sono oggetto dell’odiosa persecuzione da parte di polizia e malavita, stanno scomparendo. Ma se qualcuno ha analizzato la materia, condivida.
:)
Beato lei che vive in periferia e spende poco. Vivo in un quartiere quasi bene di Rm nord, il ristorante di fronte ti fa pagare 60 euri primo dolce e caffè senza ricevuta e la proprietaria la incontro alla GS con le sporte piene di 4salti in padella. La pizzeria a taglio ti fa pagare un vassoietto striminzito di sushi 11 euri. Si goda la sua periferia.
opaca massaia
I gelati Bindi sono inquietanti fin dal nome.
Mi permetto un piccolo OT per chiedere conto al tenutario di questa sua ultima trovata antidemocratica :)
Ah, ecco ti ho visto allora!
Direi che la situazione è desolante da qualsiasi punto di vista. Fatalità, proprio ieri le nozze di mio cugino (non sono balle) siamo stati a pranzo in uno dei ristoranti più “di nome” della mia zona, famoso e rinomatissimo da tantissimo tempo.
Ebbene, superata la presentazione da “scusate ma io i soldi ormai non so più dove metterli” come si conviene dalle mie parti:
1. cibo così così sia come qualità che come quantità;
2. servizio a dir poco distratto: tempi di attesa geologici; camerieri che si levavano di mano le portate; buffet con posate di plastica (lì: immaginate di comprare una ferrari e che ve la portino coi copricerchi in plastica); nel parco trovare un cestino era impossibile: tutti con le carte in mano; e via così …
Non si stupisca della periferia di Milano, sa …
Ho preso nota. nelle serate di noia, chissà, magari ci faccio un salto! :D
E il polipo come l’ha presa?
Eccomi che ho le domande…mi perdoni il ritardo ma ero io in down causa week end di furore passato in divanata a guardare vecchie puntate di crime scene investigation (con Orazio voglio dire!). Ecco, dicevamo…mi interessa più di tutti il garden che avevo sentito parlare di un posto dove si fanno ancora le pinne…ma è vero che si entra gratis? ma è un po’ come quel parco che inizia per S e finisce per one che c’è al nord italia? è vero che la gente si diverte tanto che alla mattina li si può trovare ancora arrampicati sugli alberi con la scimmia della sera prima? oh ma un etto di fumo pacco al’ammoniaca quanto viene? (non è per me è per una mia amica!)…
grazie sor confuso.
#12: male, s’è suicidato alla gallega.
cptuncino: il parchetto in questione è in periferia, non è neppure recintato. il fumo pacco, cara la mia drogata, non viene venduto a peso ma a forfait (10 euro = quantità decisa arbitrariamente dal venditore).
Qui si dice “a merito”.
Una cosa si vende a merito, cioè ha il prezzo che si merita.
Un broccolo “a merito” può costare anche 3 euro quando è bello verde.
Lo dirò alla mia amica grazie!
comunque notavo che ho commentato al 13 e al 17 superstiziosamente commentando!
vado a sparare al gatto nero che mi ha appena attraversato la strada e torno…
se non torno vuol dire che sono andata a recuperare la mia amica che si fuma le trombe al garden…
adesso vado davvero…
best wishes
Manca la microbirreria.
Cpt #20 (e precedenti), il gatto puoi stenderlo come fai con le zanzare con un calcio rotante, o mandagli contro la tua scimmia, o assordarlo con una tromba da 7 meriti … (visto che i Kg qui sono fuori discussione)
Strato, non vorrei tirarmela troppo…sa com’è!
Ammiro la sua modestia.
chi è che ha parlato di “stendere il gatto”???? >:(
:-D
:-)
:-|
ma la pizzeria ”il postino”?
Che nostalgia! Qui o ti vai a mangiare un burrito oppure l’alternativa è un panino da Sam to go o una pizza da Woodstock…
Però non sarebbe male, a completamento della recensione, una breve descrizione dei principali protagonisti di queste ambientazioni … non come masse di gente ma proprio come personaggi singoli … ad es. quando suono in certi localacci c’è sempre lo “storto” del paese che ti rovescia la birra sulla chitarra etc …
Strato…quello storto del paese di solito sono io, non bevo birra ma di solito ho un bicchiere con qualcos’altro…se non la rovescio addosso a qualcuno la rovescio addosso a me stessa. a volte mi rovescio proprio io addosso a me stessa ma sono già in ot.
Io riesco a rovesciarmi più volte anche senza andare in in ot …
mmmmhhh…penso che continuerò a frequentare Arcore, non per il Berlusca però!! :P
Arcore periferia?
Ad Arcore non esiste la periferia, LUI l’ha bonificata.
mah, comunque mi sembra che non si stia affrontando il tema dei simpatici venditori di panini su ruote e non… chi sta facendo ostruzionismo?!? Confuso, lei tra l’altro non dovrebbe trovarsi a grande distanza dal mitico chioschetto sito in Argonne…
ho in esclusiva la movida confusa.
appena dadda toglie le mani dal culo della signora splinder e mi fa caricare la foto, vedrete cosa ci ha sempre nascosto il confu§o…
son luoghi
jS
“movida confusa”
jS
Ma lei un artista!
si!
JameS, l’ho cercata ovunque. Nei fetidi bar dei sobborghi lombardi e nelle movide (ma che caspita sono) delle periferie di Lambrate. Infine ho chiesto ai carabinieri che di solito passano verso le undici e mezza. Mi mi hanno detto di provare dal Confu§o.
E qui l’ho trovata…
Finalmente.
Giusto, che accidenti è una movida? Mi sento così “out” a non saperlo …
Stratos, sapessi come mi sento “in” io, quando non so cose che la massa sa. A volte anche viceversa, però.
Movida: movimento che fa la gente di sera; un portarsi da un locale all’altro. Es: “Ieri, durante una movida, ci sono stati tafferugli ad un semaforo.”
Movida: nome di un bar a me sconosciuto.
Movida: sottomarca del mocio vileda che però si sfilaccia lasciando i cosini bianchi per tutto il pavimento.
Movida: movente, motivazione. Es: “Non ho nessuna movida per andare a casa di Pino.”
Movida: deformazione e slang giovanile del più corretto “mo vedo”. Es: “Mo vedo quanti soldi ci ho per una gazzosa.”
:D
ciao da Maria
movida by night in progresS
Insomma, è stata una bella movida passare di qui adesso a leggere tutte le spiegazioni della cara Loffy!
Ora però è meglio che io movida il didietro, che i miei impegni mi aspettano!
ma no..più Arcore centro…
Conosci qualcuno di quelle parti?!?
Ci ho tutto un attorcigliamento delle movide intestinali.
Prenda una pastiglia alla movida e le passa.
E scusa per il Rave after hour no limits?
Non hai messo il mitico “Brand”!
Gratuito (di norma), intimo, personale, privatissimo, allucinogeno, sognante, rilassantissimo, sensuale (anche e soprattutto da solo).
Cioè il Brand! La BRANDA di casa.
movida§ night
jS
e io che pensavo che movida fosse il titolo di una popolare canzone napoletana:
movida, movida mia
oi core ‘e chistu core
si’ stato ‘o primmo ammore…