L’ ELEMENTARE SOLUZIONE AL MAGGIOR PROBLEMA POLITICO SOCIALE ED ECONOMICO DELLA STORIA UMANA

Premessa: Angela, amica giornalista del Messaggero, mi scrive per informarmi di avere pubblicato un libro sul tema del lavoro precario dove tra le altre cose dedica un intero capitolo a me, che di lavoro precario e altre sfighe simili sono, mio malgrado, profondo conoscitore. Angela è un’amica, abbiamo chiacchierato spesso di questo libro, quindi lo segnalo qui. E colgo lo spunto per una nuova acutissima riflessione.

Dunque, il problema del lavoro: da parte mia continuo a pensare che un problema sopravvalutato come quello del lavoro dia sin troppe preoccupazioni a noi contemporanei, e al punto cui è giunta la storia umana risulta necessario porre una soluzione radicale. Cioè: abolirlo. Abolire il lavoro. Proibirlo per legge. Stai lavorando? Arriva la polizia e – zac – ti arresta. Magari prima ti prende pure a manganellate in faccia, così la voglia ti passa subito.
Già me li vedo, le pattuglie per le strade: “Ehi, tu, starai mica lavorando, vero?” E giù botte.

Sì, amici, è l’ora di raccogliere le firme per una legge che vieti il lavoro; è l’ora della tolleranza zero contro chi lavora, in questo modo non avremo più seccanti preoccupazioni come il precariato, i licenziamenti, lo stipendio troppo basso, i conti a fine mese, le rate del mutuo.

Dice: “Pazzo, senza lavoro si ferma tutto, crolla l’economia!!”. Embè? E a noi che ce ne frega, scusa? Una volta scomparsa l’istituzione del lavoro si dissolveranno anche le banche, i negozi e gli ipermercati: privi di personale, non possono che estinguersi. Il denaro perderà significato e cesserà di avere un valore, perché non vi saranno più neppure i luoghi ove spenderlo. Le persone, allontanate con la forza dalle ansie della professione, verranno costrette ad affacendarsi in altre attività quali: andare a passeggio, riposare, stare sedute in riva ai fiumi, fare all’amore, guardare il tramonto, cogliere le margherite nei prati.

E se qualcuno vorrà a tutti i costi proseguire il proprio lavoro perché – semplicemente – gli piaceva: buon per lui, previa richiesta scritta potrà continuare a farlo. Ma gratis, come fosse un hobby. Gliene saremo tutti molto riconoscenti. Basta che poi non ci rompa l’anima con certe pretese.

48 Comments
  1. Bostoniano

    Uhm… e tu dici che si riesce a mettere insieme un numero sufficiente di rompiscatole per vocazione che entrino in polizia gratis et amore dei al solo scopo di reprimere chi ha la minima intenzione di lavorare?

  2. lofoten

    Ottima idea.

    Già mi vedo barattare un ipod per un panino col salame.

  3. Luposordo2

    Non sarebbe meglio che noi blogger vivessimo alle spalle degli altri? Sì, lo so son classista, ma che me frega…

  4. jame

    lei è meglio di san francesco.

    jS

    confu§o santosubito

    maancheno

  5. malessere

    Vedi, la soluzione al problema era dietro l’angolo e tu l’hai trovata prima degli altri, bravo! 🙂

  6. kj

    ok, ci sto, dove si firma?

  7. diamonddog

    Io invece farei lavorare solo le donne, guarda un pò.

    Che vedrebbero giustamente soddisfatte le proprie voglie di emancipazione professionale e abolire tuttaduntratto le discriminazioni che le vedono penalizzate nella carriera per i soliti motivi (machismo, figli, ecc.).

    Loro non potrebbero rifiutarsi (ma come? dopo tutti questi decenni di lotta?).

    E noi uomini potremmo finalmente appendere le scarpe al chiodo.

  8. utente anonimo

    vuoi dire che chiuderanno anche la rosticceria che fa le arancine giganti, la pasticceria con i cannoli buonissimi e il noleggio di dvd sotto casa? mumble mumble fammi pensare… non so se sono d’accordo… io il tramonto lo vedo per 5 mesi l’anno più i fine settimana dei restanti mesi… le passeggiate la faccio… la sera riposo… e per fare all’amore il tempo si trova sempre anche se… io la amo e non aggiungo altro

  9. utente anonimo

    Sottoscrivo…basta lavorare!Oppure potremmo capovolgere l’ordine delle cose: da giovani cogliamo le margherite, ce ne andiamo in giro, facciamo l’amore e stiamo seduti sulle rive dei fiumi a meditare e da vecchi, tanto per ammazzare il tempo, ci mettiamo a lavorare.

    Atipica

  10. angelapadrone

    Ciao Confuso, pensa che io senza lavoro non potevo vivere. Mi sto curando da anni e qualche miglioramento (piccolo) riconosco che c’è stato. ;-D

  11. utente anonimo

    Ke bella idea.

    Se davvero fosse così, potrei crogiolarmi nel mio esser attiva facendo tutte quelle cose ke vorrei ma non posso fare perkè non ho tempo,

    già..

    non ho tempo.

    §@

  12. ValeryJ

    Mbà! Sarà… ma io senza il lavoro non potrei vivere, quando vado in vacanza poi non vedo l’ora di tornare a lavorare… non ci riuscirei più di una settimana a vivere d’aria e d’amore!

    Se poi intendi tornare alle origini e vivere di agricoltura, ellevamento e baratto, allora si… aboliamo il lavoro.

    Potremmo smembrare e ditruggere tutte la città e sostituirle con tante piccole comuni, tipo quelle degli Elfi:

    http://www.volontariperlosviluppo.it/2002/2002_6/02_6_19.htm

  13. ValeryJ

    ops! volevo dire allevamento non “ellevamento”

  14. personalitaconfusa

    Se tutto va bene, presto raccoglieremo le firme per un referendum costituzionale (e se ci riusciamo, al referendum si vince a mani basse).

  15. profondoblog

    Propongo di chiamarlo P-Day: il Pernacchia-Day.

    Mi stavo facendo la barba e mi è venuto in mente questo nome, così.

    Che dici?

  16. Effe

    Confuso….ma non è che stai facendo tutto questo per fare in modo che Santoro dedichi una puntata anche a te? In fondo Grillo c’è riuscito, e anche lui è un blogger di successo…:-D

  17. utente anonimo

    le cose più importanti sono la salute e il lavoro.

    Io penso alla salute.

    Non è che possa fare tutto da solo.

  18. personalitaconfusa

    ma scusa tanto…se il lavoro è abolito, anche di poliziotti non se ne troveranno più…perchè tu pensi che qualcuno lo farebbe agggratis?

    budu

  19. lofoten

    Budu, non preoccuparti, la materia prima non mancherà mai: il mondo è pieno zeppo di sadici che, pur di pestare un cittadino inerme, lo farebbero anche gratis.

  20. utente anonimo

    In effetti hai ragione…

    Già nell’isola maggiore si vedono gruppuscoli di attivisti (nel senso che prendono attivamente parte all’iniziativa) che si trastullano nei bar e agli angoli delle strade.

    Qualcuno rovescia i cassonetti per protestare contro le assunzioni a tempo indeterminato.

    Domani sfileranno in corteo gli ex detenuti contro le proposte lavorative socialmente utili.

    Dai che sei un genio nelle rivoluzioni.

    Trascinatore di folle che non sei altro…

  21. utente anonimo

    Valeria (24): la risposta è nell’ultimo paragrafo.

  22. orsodingo

    Lavoro:Il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare.

    (Oscar Wilde)

    Opaca massaia

  23. diamonddog

    Basterebbe inserire un articolo nel codice penale e sarebbe fatta:

    416 quater:

    “è fatto divieto a chiunque di lavorare. Chiunque venga sorpeso a lavorare è punibile con un ammenda da 1 a 5 milioni di euro e con il carcere a vita”.

  24. PiccoloKin

    Nome della nuova organizzazione.

    Lavativi Uniti

    PS Ma perchè chi non ha voglia di lavorare è detto lavativo? C’è qualche connessione con l’igiene?

  25. diamonddog

    E su cosa la fondiamo la repubblica italiana?

    Ci sono.

    Primo articolo della costituzione: …la repubblica e’ fondata sull’ hobby…

    (^o^)

  26. utente anonimo

    Ma è già così…..o quasi.

    La repubblica è fondata su lobby.

  27. personalitaconfusa

    @diamond

    lavativo

    s.m.

    1 (pop) (clistere) enema, (ant,lett) clyster.

    2 (f. -a) (fig,colloq) (scansafatiche) shirker, slacker, idler, (Am) slacker.

  28. utente anonimo

    scusate ma il mio plauso va alla brillante intuizione di orsodingo (27). Legiferare non è poi così difficile. Però alla sanzione amministrativa e al carcere aggiungerei anche delle pene corporali, che so, delle frustate, il taglio del naso, cosine così.

  29. diamonddog

    “Da ciascuno secondo le proprie possibilità, a ognuno secondo il proprio bisogno”

    Io. (forse)

  30. bellystar

    Però attenzione.

    Non ci sono solo i lati positivi.

    Secondo il filosofo Celentano chi non lavora non fa l’amore.

  31. BESTIO

    Caro signor confuso, dopo questo post entro ufficialmente nel fan club confuso. Al p-day sarò in prima fila con la mia nuova magliettina confusa..

  32. Noushin

    l’idea mi sembra buona…

    dovresti lavorarciun po sù….

    😀

  33. mmazzi

    solo una parola.

    Geniale.

    ….

    ….

    ….

    ahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!

  34. mobyfan

    “Scusate, stiamo lavorando per voi” avrà un senso ora.

  35. lofoten

    sìì, quando gli uomini smetteranno di kostruirci, allora noi piccì potremo krearci da soli. keffìgàta!

    x§, losséi, lossài…

  36. jame

    x miopc: oh, qui l’adsl non funziona di nuovo! che c’hai?

  37. Dania78

    eccomi.

    sono stato in giro per milano a strappare tutti i cartelli per la rivolta.

    questo:



    era l’ultimo.

    l’ho trovato nel box della moratti.

    insomma, qua, non si dorme e neanche si lavora.

    jS

  38. utente anonimo

    Sottoscrivo la lodevole iniziativa.

    Vado a comunicarlo al mio capo (che sembra essere dei vostri da mooolto tempo…)

  39. ioeilmiopc

    Propongo dei corsi di formazione di ozio. Rilassarsi e vivere senza lavoro e stress non penso sia facile per i più…. Io invece mi sento così portata!! 🙂 Fuori la petizione che la firmo subito!

    M

  40. zerosilenzio

    x§, guarda ke io sono in kontatto kon ettì, keqqì mika si skerza! ettù invece non riesci neppure a konnetterti (konnettermi?) all’adsl di kasa… ke poi dì la verità, in realtà non èllatùa ma bensì quella del tuo vicino a kui vorresti skrokkarla! ekko, ekko gente, vedete? x§ poi si lamenta ke io di tanto in tanto vado fuori di matto: maennòrmale!!! kosa ci posso fare se adesso ho Ettì in messenger? ellùi ke mi ha konnesso aqquàlkosa ke non è certo l’adsl del vicino!

    grrrrrrrr

  41. Anonimo

    Il precariato non è la nutella

    [..] Continua a fare discutere la legge Biagi, ma non tutti hanno ancora compreso la gravità della situazione lavo- rativa italiana. Alcuni nega- no, altri affermano perfino che la situazione rispetto a qualche anno fa è miglio- rata. Naturalm [..]

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