COME ESSERE FELICI NEL MESE DI LUGLIO SENZA DOVER ANDARE AL MARE TUTTI I FINESETTIMANA CHE POI SULLE AUTOSTRADE C’E’ TRAFFICO

Ma chi ha detto che per svagarsi, d’estate, bisogna partire? A luglio le nostre città offrono un sacco di diversivi e le care amministrazioni comunali dopo aver dormito tutto l’anno si svegliano prodighe di iniziative, eventi, feste o concertini omaggio pur di tenerci allegri qui, a pochi passi da casa. C’è soltanto da scegliere. Ad esempio:

La Piscina – Ogni metropoli che si rispetti ha le sue belle piscine comunali, valido surrogato della trasferta domenicale al mare dove l’imitazione del weekend balneare risulta perfetta – e perciò non pretenderai mica di trovare un metro quadro libero dove stendere il tuo asciugamano, no? L’affollamento è tale che si sta in piedi, tutti assieme, pigiati come nell’autobus il lunedì mattino, ma nudi. Entrare in acqua è impossibile, non c’è posto neppure lì. Insomma, una bella giornata di sole, caldo e sfida alle leggi statistiche della densità umana, proprio come accade nelle migliori località rivierasche.

Il Cinema all’Aperto – L’incanto della bella stagione in città offre anche queste meraviglie: le arene estive. Un bella serata al fresco del plain air. Ovvero: due ore a farsi sbranare da sciami di zanzare cinefile indemoniate. Il film non riesci nemmeno a vederlo perché passi l’intera serata a scacciarle, a spruzzarti l’autan in faccia o a prestarlo a vicini imploranti. Le poltrone sono sedie in plastica tanto scomode che dopo venti minuti alcuni spettatori vengono ricoverati per i crampi. Al primo accenno di titoli di coda il pubblico tira un sospiro di sollievo e fugge a casa.

Il festival jazz – Beninteso, lo scrivente venera il jazz nero come una religione, ma uno dei grandi misteri di luglio è l’improvviso proliferare di festival jazz in tutte le località della penisola. Ma perché? Per tutto l’anno questo genere musicale non se lo fila nessuno e poi, di botto, con la prima settimana di luglio ecco che 4000 cittadine organizzano contemporaneamente ciascuna la sua rassegna di jazz. Negli stessi giorni. Pinerolo Jazz Festival, Tradate Jazz Festival, Battipaglia Jazz Festival, una manifestazione jazzistica non lo si nega a nessuno: i nomi in cartellone sono irrilevanti, tanto il pubblico non ne capisce una mazza, verrebbe ad ascoltare qualsiasi cosa suoni la tromba in un piazzale purchè l’ingresso sia gratuito. E’ peraltro un grave problema per i poveri musicisti jazz italiani: senza lavoro 11 mesi all’anno e occupatissimi per l’unico mese restante.

La festa rinascimentale – Imperdibile. Qualche chilometro per raggiungere il paesino fuori mano ove ogni sera si tiene l’annuale (?) festa in stile antico ai piedi della rocca illuminata da torce e bracieri finti (quelli con il fuoco di carta colorata, per capirci). Vale la pena solo per fotografare le comparse in costume che si aggirano imbarazzate e non vedono l’ora che la mascherata finisca. C’è persino il commercialista del paese che fa il figo passeggiando a cavallo con lancia e elmo in testa (attenzione alle scarpe perché il cavallo soffre di diarrea). Cena medievale a pagamento, menù di risotto scotto e vino sfuso sotto il tendone con piatti e bicchieri di carta, a prezzi stellari; gran finale: spettacolo pirotecnico di petardi, poi applausi.

44 Comments
  1. utente anonimo

    stare in città d’Estate è da sfigati 😉

  2. cybbolo

    hai dimenticato:

    la famigerata festa del quartiere con bancarelle assortite.

    la sagra degustativa di qualsiasi cosa commestibile, con odorame vario di bruciaticcio e olio fritto morchia.

    la manifestazione occasionale di: artisti di strada, pittori sull’asfalto, animatori licenziati dai villaggi turistici, protettori assortiti di ucelli, pesci tropicali, bambini problematici, cani abbandonati, zanzare orfane, pensionati asfittici e matusalemmi rinco.

    e dulcis in fundo:

    la contemplazione dei lavori del cantiere stradale, garrulo passatempo per grandi e piccini con sole a picco e 40 gradi, mentre venti omoni sfatti rovistano tra rotaie vecchie e nuove in pieno centro accompagnati dal coro degli automobilisti smadonnanti.

    confido in una seconda puntata, ché questa era istruttiva e godibile come un trattatello antropologico

  3. utente anonimo

    E che ne dici delle sagre paesane dove i fantasiosi amministratori farebbero di tutto pur di attirare quelle 5 o 6 persone che escono da casa per sfuggire all’afa appiccicaticcia?

    1) sagra della ricotta acida con proiezione su tv un pollice di un documentario anni 50 su come si inacidiva la ricotta senza il frigo e zanzare vive a pioggia.

    2)sagra dell’osso di oliva spolpata dallo scarabeo stercorario con ospite d’onore Ginetto Angela, che forte del suo nome, erudirà i presenti sullo sterco di maiale locale, quale risorsa energetica del futuro, con proiezioni di diapositive sfocate. Nugoli di zanzare dal vivo movimenteranno la serata.

    3) sagra della lisca di pesce di palude con ambiente ricreato, canne di plastica, versi di uccelli palustri artici registrati, pozzanghere vere, urla di scimmie finte, qualche ruggito di leone del farmacista che è bravissimo. Sorpresissima della mezzanotte (che poi saranno le 3 e passa),le giovani novizie del Convento della Catena travestite da zanzare usciranno dalla finta palude e passeranno tra la gente sopravvissuta per la raccolta delle offerte facendo zzzz zzz zzz zz.

  4. utente anonimo

    eehmm…sono la zia quiggiù

  5. kj

    ahahah, praticamente il jazz prolifica col caldo dell’estate come le alghe in Adriatico?

    PS: grazie per qst nuovo e godibilissimo post. ora aspetto che fai piovere 😛

  6. utente anonimo

    Ma voi siete davvero troppo esigenti e incontentabili! Con meno di diecimila euro potete andarvi a drogare alle Bahamas, o farvi un tour pedofilo in Tahilandia, o organizzarvi esperienze hard di gruppo a Ibiza. Ma c’è anche la possibilità, pagando solo un volo low, di trasferirvi presso gli indios o in Africa per un tour di volontariato.

    Se proprio tutte queste proposte non vi vanno bene, c’è mia zia Carmelina che ha bisogno d’assistenza. Ha ottant’anni, una lieve demenza senile, usa i pannoloni, mangia solo cibo frullato. Però ha il condizionatore, e a casa sua si sta freschi. In tutti i sensi!

    Vostra affezionatissima, Ueuè

  7. Abigail83

    Prima abitavo nella prima cintura torinese, ora in un paesello in Lombardia. Ma la musica non cambia.

    Arriva luglio ed arrivano anche i negozi aperti di sera, con rassegna cabarettistica nella piazza cittadina! Evviva! Il ch, ovviamente, significa nient’altro che:

    1. ammassamento della popolazione nel centro cittadino.

    2. impossibilità di entrare in qualsiasi negozio, causa esaurimento metri quadri calpestabili.

    3. impossibilità di comprarsi un misero gelato, in quanto l’unica cremeria del paese ha una coda lunga fino al primo casello autostradale.

  8. eibisi

    Al mio paese hanno anche organizzato la passeggiata a tappe di musica classica e degustazione gratuita di specialità locali. Venti minuti di attesa musicale ad ogni tappa, prima di potersi riversare come cavallette sul buffet… Qualcuno terminate le cibarie provava a mordere le mani delle hostesse!

  9. lofoten

    Madòòòòò…ho dimenticato, panelle fritte in una conca di alluminio di 200 metri quadri, milza, fegatini e interiora bovine bollite nella sugna, per la sagra delle sagre “Trigliceridi questi sconosciuti. Come superare in curva il colesterolo.”

    p.s. acci che testa! e assaggini di lardo appassiti nello strutto.

  10. utente anonimo

    Però… in molte città / paesi è l’unica occasione per vedere la gente fuori di casa, la sera. Altrimenti stiamo tutti tappati dentro, anche col bel tempo… facce inespressive davanti ai bagliori (idioti) del tubo catodico (o schermo lcd/plasma). Il kitsch agroalimentare le approssimazioni rievocative i misteri musicali (il jazz, questo sconosciuto…) sono un prezzo che sono disposta a pagare per questo, per avere un’estate che non assomiglia all’inverno.

    L’odore di olio rifritto delle sagre, però…

    Saluti

    Michela

  11. ninna_r

    Ti sei dimenticato le sagre…come si può sopravvivere senza una sagra del cinghiale?

  12. utente anonimo

    io domenica mi sono preparata di tutto punto: costumino, occhialini da piscina, cuffia, libro, ipod, custume di ricambio che non si sa mai, asciugamano, pareo che non si sa mai, occhiali da sole, fazzoletti che non si sa mai, e non crediate che sia stato tutto di facile reperimento, inforco il motorino, con le ciabatte ai piedi, guido felice e contenta verso la mia piscina di quartiere, quella grandissima così grande che la temperatura dell’acqua non supera mai i 15 gradi l’altranno mi è venuto persino il mal del cafone quello che ti viene alla fronte quando mangi il gelato troppo in fretta, tant’era fredda l’acqua, motorino, ciabatte, casco, borsa da mare ….. piscina chiusa. il perchè non lo so.

    comunque ho ripiegato con balcone, senza costume, libro ipod e piedi a mollo in una pentola d’acqua fredda.

  13. kj

    ah se è per quello Conf. ti sei scordato anche della festadellunità-dellamicizia-e la festa di qualunque altro schieramento 😉

    buon caldo, have a nice day

  14. diamonddog

    E poi i Festival Latino-Americani.

    Una via di mezzo tra il carnevale e le favelas di Rio.

    Perchè è giusto provare entrambe le sensazioni.

  15. Elisola

    Ninna concordo. Senza cinghiale e polenta… come fai a sopravvivere a questi caldi urbani? 🙂

  16. Dania78

    E le notti bianche??

    Non ce le metti le notti bianche?

    Dostoevskij ci fa un baffo.

  17. TheHours

    che dire… se avessi seguito i tuoi consigli e fossi rimasta a casa prima di partire per il mare sarei forse diventata la donna più felice del mondo! : )

    … a volte non c’è peggio al peggio e non c’è scampo né per chi parte, tantomeno per chi resta.

    … ehm…però la festa rinascimentale sarebbe proprio da non perdere!! ; )

  18. pulc3tta

    mi sembra doveroso segnalare il Bardo Music Fest, festival jazz a Bardonecchia.

  19. utente anonimo

    Segnalerei anche il Baudo Music Fest in quel di Militello (Catania). Special guest: Mario Riva, Macario, Alberto Lupo e i Pooh. Da non perdere. Confuso, ti hanno invitato?

  20. theprof71

    In molte città di pianura ci sono immancabili biciclettate per tutti… Tra amorevoli boschi di pioppi e sciami di moscerini!

    Ciao, Massimo

  21. Corrini

    è verissimo, ci sono così tanti festival jazz che Keith Jarrett non sa più chi diffamare..

  22. ioeilmiopc

    ho le ventole roventi; la ram ke non pass, il klok ke skoppia, la skeda ke avanza, il monitor ke non monita; il server ke non serve e il ruoiter a mollo nel vaso dei gerani.

    porko modem, voglio andarmene da quest’ufficio del kazzo!

  23. ioeilmiopc

    x§, quand’è ke mi porti fuori a spasso kome fai kol tuo alligatore? ké non è giusto ke a noi komputer non pensa mai nessuno, mai, mai…

    Sappilo, o mi porti anke solo in piscina, oppure ti pianto uno di quei crash ke per skrivere ankora i tuoi post qui sul blog, komprarti tutti i piccì del mondo non ti risolverà la faccenda degli scioperi!

    Quali scioperi?

    ehe he he… kekkrédevi, ke gli scioperi vengono solo dai sindakati?

    no no no; nei kavi lan delle vostre reti c’è una “mafia digitale” ke non potete neppure immaginare.

    altro ke cina, altro ke cene, altro ke…

  24. lofoten

    ahahahahahahha al piano 27°.

    Che carrellata di corpi in decomposizione!

    Aggiungerei come ospiti d’onore Gino Latilla e Adamo.

  25. utente anonimo

    tutte quelle kappa dei commenti qui sotto sono irritanti

  26. lamondina

    Volevo scrivere esattamente ciò che ha detto ninna… non sono per niente originale

  27. utente anonimo

    ahahahahhahahahah!!!!

    :°°°D

    Bellissimo questo post!!

    Francy

  28. IRI

    che ridere.. tutti posti da evitare come la peste

  29. personalitaconfusa

    ilmiopc (#31): dai, domani ti porto in gita a vedere la discarica della monnezza. Contento?

  30. utente anonimo

    me lo dici dal quando ti girava il windows 95 ed io lì, a sognare un domani migliore…

    ti prego x§, ti suppliko, portami kon te anke solo in montagna…

    ps: a ki si irrita per le KAPPA: fuk you!

  31. ioeilmiopc

    quello qua sotto, ovviamente, è il piccì del X§!!!!

    per qual tardone dell’utente autonomo: di nuovo, fuk you!

  32. ioeilmiopc

    ne approfitto ora ke dirla, ‘sta parola, non è più da kausa penale in Tribunale.

    Mi domando: quanti reati tutti i giorni NON si kommettono SOLO perké lo proibisce la Legge?

    Epprìma ke il solito pedante la meni, kierisko subito ke non voglio sapere quanti reati si kommettono KOMUNQUE anke se la Legge lo vieta…

    x§!!!!!!, ho deciso, voglio andare al mare! Portami, essùbito!

  33. utente anonimo

    portala al mayer(scherzo),falla sognare

    diamonds

    p.s. il “Baudo Music Fest” si chiama anche “live in cemetary”

  34. utente anonimo

    Azz… ma quanto la smetteranno gli italiani di fare tutto a tempo comandato? E’ l’unico paese nell’universo a dare le vacanze tutti insieme, tra il mese di giugno e settembre. Eccheppalllllllleeee! L’unico paese nell’universo a non sentire l’esigenza di fare ognuno ciò che gli pare… e se per caso a uno venisse voglia di fare le vancanze ad ottobre, devo pagare una tassa per essere andato fuori tempo massimo?

    Sono italiana ma vivo dall’altra parte del mondo e qui iniziano ad arrivare i primi turisti. Tutti tutti tutti tutti tutti tutti tutti uguali!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    a. Indonesia.

  35. michelesilenzio

    Toglietevi la maglietta e andate in bagno. Ora sdrajatevi in terra. Sentite una momentanea sensazione di frescura, vero? Troppo bello per essere vero. Aprite bene le finestre, fate che ondate di calura immane sommergano tutto il vostro essere, rendendolo prigioniero di orde di fotoni eccitatissimi. Tipo il Sahara, ma senza il venditore di cocco. Poi aprite il rubinetto della vasca, riempiendola con acqua tanto ghiacciata da farsi venire una sincope non appena ci s’immerge qualunque parte anatomica stante sopra al ginocchio. Tipo il Polo Sud. Ancora troppo comodi. Allora aggiungete sassi sul pavimento, carriole di sassi appuntiti, piccoli e grandi, sostanzialmente perfetti per conficcarvisi tra le scapole, o tra la rotula e la cartilagine, o tra la milza e il pancreas. Sporcate l’acqua (in cui dovrete immergervi spesso, ovvero ogni volta che vi sarete appena asciugati) con fango, residui organici, rifiuti industriali. Aggiungete modeste quantità di insetti, qualche ragno. Abitate in un condominio? Perfetto. Andate a raccattare i condòmini coi quali non intrattenete rapporti di alcun genere, specie i più maleducati, e fate entrare anche loro nel vostro bagno: l’ideale è che schizzino dappertutto e che abbiano un cane super sofferente per crisi affettive e termiche, quindi abbajante.

    Ecco, questa è una gita al fiume. Un’esperienza davvero entusiasmante, che mi ha lasciato senza fiato.

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