RITROVATO IL MOLESKINE DI GIOVANE SCRITTORE
(quasi un plagio malriuscito del
cabaret)

Il giorno lunedì 26 Marzo su una panchina del parco ho rinvenuto un taccuino nero di taglia media tipo moleskine. Il taccuino non reca indirizzo leggibile sul frontespizio ma dal contenuto pare essere il diario di un giovane scrittore emergente. Segue un estratto: se qualcuno vi si riconoscesse è pregato di contattarmi via email in modo che possa restituirlo (previa trattativa sulla ricompensa):

Lunedì
Si parte. Alzato presto per lavorare al mio nuovo romanzo. Un po’ emozionato, come sempre. Doccia, colazione poi subito al tavolino con il computer: comincia la grande sfida. Che felicità. Prendo un respiro e poggio le mani impazienti sulla tastiera. Ma. Di fronte al bianco immacolato di Word mi accorgo che non ho ancora un’idea per la storia da raccontare. Ohibò.
Non l’avevo previsto. Sfoglio il blocchetto degli appunti e cerco tra le annotazioni prese nei giorni precedenti e – orrore – anche il blocchetto degli appunti è candido come la neve. Vabbè, prima o poi mi verrà in mente qualcosa.

Martedì
Sì, sto scrivendo il mio prossimo romanzo. Modestamente. Che poi, a pensarci bene, è anche il mio primo romanzo. Al tavolo di lavoro mi spremo su un titolo folgorante che però non mi viene in mente, visto che non so nemmeno di cosa parlerà il libro. Dopo ore di elucubrazioni dolorose senza esito decido che il titolo lo sceglierò alla fine, quando avrò terminato l’opera. Sì, mi pare sensato.

Mercoledì
Finalmente. Ho rotto il ghiaccio e digitato le prime parole del mio nuovo romanzo. Il foglio non è più vergine: che sollievo, che vittoria. Le prime parole splendono sul monitor, e sono queste:
Capitolo 1.
Non è molto ma sempre meglio di niente, l’importante è cominciare.
Avrei voluto dare dei titoli più complessi ai diversi capitoli, ma mi son reso conto di non aver idee passabili, e quindi evviva la semplicità.

Giovedì
Preso da foga creativa, ho buttato giù anche l’indice dell’opera: non è stato difficile, un elenco puntato con le voci “Capitolo 1”, “Capitolo 2”, eccetera. Sono arrivato a “Capitolo 33”, poi con lampo di genio ho aggiunto una ”Prefazione”, a cura di collega ignoto, da individuare in seguito. Per oggi non c’è male, ho fatto un bel lavoro, direi che posso dirmi soddisfatto.

Venerdì
Oggi avrei voluto dedicarmi all’incipit ma non posso farlo, perché ancora non so nemmeno di cosa parlerà il resto del libro. L’ispirazione non arriva, mi manca l’argomento, la storia da raccontare. E pensare che sono un grande artista. Boh.
Andato alla feltrinelli, acquistato un costoso Manuale di Scrittura Creativa che sto leggendo sul divano. Per ora non è servito a granchè: dice di non usare gli aggettivi, di scrivere frasi brevi ma anche no, di prestare attenzione ai personaggi, insomma le solite baggianate. Mi assopisco cercando di capire una dotta lezione sull’importanza della sinestesia nella prosa americana contemporanea.

Sabato
Ho capito: debbo prima organizzarmi, e solo dopo scrivere. Oggi mi dedicherò alla pianificazione temporale del lavoro. Stabilisco che il mio romanzo sarà 300 pagine. Non so quante cartelle siano ma le pagine devono esser almeno 300. Se riesco a dedicare una giornata a ogni pagina e poi due mesi a correzioni riletture e revisioni, in un annetto dovrei farcela.
(Il che significa che per un anno intero non potrò far altro che occuparmi del mio romanzo. Per un attimo, mi chiedo di cosa camperò e come farò a mantenermi: non ci avevo pensato. Ma è solo un attimo, poi passa.)

Domenica
Chiamerò il mio editore per avvertirlo che col romanzo sono più indietro del previsto. Mi pare corretto, so che in fondo apprezza l’onestà. Oddio, dovrei dirgli che sono del tutto fermo e privo di idee, tuttavia credo di poterlo tranquilizzare con una balla tipo ho avuto l’influenza, il pc rotto e così via. Sfoglio la rubrica del cellulare ma mi accorgo che il numero di telefono dell’editore non c’è. Maledizione, dove l’avrò messo. Niente, non lo si trova, eppure guardo ovunque, agende, post it, email: dell’editore, nessuna traccia. Poi mi sovviene che io, per adesso, un editore non ce l’ho ancora.
Ecco perché non trovavo il suo indirizzo. Una volta finito di scrivere il romanzo, dovrò pure cercarmi un editore che me lo pubblichi. Vabbè, calma, un problema alla volta: cominciamo dal testo. Ci preoccuperemo della stampa e della distribuzione a momento debito.

Lunedì
Alzato all’alba per lavorare al romanzo. Aperto il file romanzo.doc: sempre a zero battute, accidenti. La struttura dell’indice e la scaletta di tempi non aiutano. Ma non mi spavento. Anzi, affronto la nuova settimana con rinnovato spirito creativo: esco a prendere una boccata d’aria.
Porto con me una biro e questo quaderno, sento che passeggiando verrò colto da un’idea illuminante, e poi il resto verrà da sé, innarrestabile.
Lo sento, lo sento.

53 Comments
  1. utente anonimo

    certo per te non vale il blocco creativo, la sindrome da foglio bianco… Cosima

  2. utente anonimo

    -e menomale, ovviamente- (sempre cosima)

  3. mariodesantiss

    Mi sa che ho individuato la persona reale che è il tuo modello reale per questo pezzullo satirico..:-) comunque efficace.

    Però secondo me se usa il moleskine non è più uno scrittore giovane, ma un “primiparo attempato” della creatività; come molti di noi “giovani” di questa generazione di ritardanti attorno ai 40, sono 20 che siamo “gggiovani”.

  4. Tengi

    uno scrittore ottimista è già di per sè uno scrittore a metà. il più è fatto, direi.

  5. LORDMICS

    bhe almeno c prova a scrivere qualcosa questo scrittore…

    se parti sei già a metà dell’opera 😀

  6. Iduegeni

    Se rintracci quest’uomo, digli che lo vogliamo assolutamente per la nostra neonata agenzia letteraria “Saranno troppo scrittori”!

  7. utente anonimo

    si capisce che non l’hai scritto tu

    Lò Zia

  8. catepol

    pensare alla dedica magari potrebbe essere un buon inizio no?

  9. personalitaconfusa

    – catepol (9): vero. glielo scrivo a margine.

    – lò (8): infatti l’ha scritto lui.

    – lord (5), tengi (6): son cose!

    – desantis (3): e chi è, questo modello individuato? 🙂

    – cosima (1): però ho un sacco di altre sindromi, però (il raffreddore, ad esempio).

    – sam. (7): buona idea.

  10. arduous

    dacci questo incipit: “quel ramo del lago di como…” e poi digli di Rodrigo Casini che s’incacchia con don abbondio prodi che il matrimonio non s’ha da fare ché renzo e lucio sono due maschi e che allora loro vanno da zapatero etc etc…

  11. orsodingo

    ehm… il taccuino è mio.

    Comunque puoi tenerlo, l’ho sostituito con un palmare cinese vinto con i punti dell’esselunga. C’ha pure free cell così posso giocare mentre aspetto l’Idea…

  12. Effe

    Ogni scrittore ha un romanzo chiuso nel cassetto

    io ho un romanzo chiuso ne cassetto.

    Ma proprio chiuso

    Il romanzo l’ha scritto il precedente proprietario del tavolo, che ho acquistato usato (ma senza la chiave del cassetto).

    Son quasi uno scrittore anch’io, mi dico

  13. greatmonkey

    Questo è un bel blog. Niente da dire. Però la parola “moleskine”,mi sta troppo sulle palle. Anche “incipit”,per la verità. Ma “moleskine”,di più.

    Saluti.

  14. melusina76

    Manca la sorella arpia che entra ogni cinque minuti a chiederti cosa hai scritto e sembra di leggere un capitolo della Trilogia della città di K. 😉

  15. PaoloFerrucci

    Perbacco, ma questa è una situazione simile alla mia: io ho trovato in una soffitta i taccuini di Pepito Ruiz, scrittore presunto ispano-americano, e li sto pubblicando nella sezione “Pepito Ruiz”.

    Il mio materiale è ancora da esplorare bene, ma mi sembra un po’ più concreto di questi appunti preparatori che hai trovati sulla moleskine.

    A meno che non ci sia un seguito con un po’ di “arrosto”… 🙂

    ciao!

  16. utente anonimo

    ehi!è mio quel taccuino!RIDAMMELO!non vorrei che ora mi fregassi tutte le idee x il mio primo-prossimo-ultimo romanzo!dove ci incontriamo???riceverai in cambio una piccola ricompensa,adeguata alle mie-ahimè-povere tasche di scrittrice sempre in cerca di un’ispirazione efficace!mettiti un fiore all’occhiello,così posso riconoscerti facilmente!

  17. utente anonimo

    sei troppo pirla, non te lo dice mai nessuno, per cui te lo dico io. beninteso….nel senso buono, nel senso che mi fai divertire un casino. e scrivi meglio di tanti autorucoli che si incontrano sugli scaffali delle librerie. a quando un bel raduno di confuso-dipendenti??

  18. IlaLuna84

    NOooo….chissà in seguito a quale folgorazione ha gettato via la moleskine! Perchè l’ha gettata, ne sono certa. Un simile personaggio non può mica perdere qualcosa!

  19. Tengi

    ripensandoci, la domanda è: è vero che tutti coloro che diventano scrittori si comprano una moleskine o che tutti coloro che si comprano una moleskine diventano scrittori?

  20. Skeight

    Moleskine, orrenda invenzione… o meglio, orrenda riedizione di qualcosa che aveva fatto il suo tempo…

  21. badgi

    X§o, mi sembra di aver individuato la ragione del “blocco” del tuo scrittore! Non ha stabilito il carattere con cui scriverlo, il romanzo (se di romanzo si trattasse). Non può non perdere meno di due giorni a scervellarsi se lasciare il Times new roman o osare con un Arial narrow…. son cose. Da scrittori.

  22. hexholden

    sei un genio, un assoluto genio! un post ottocentesco, fantastico!

  23. sw4n

    Ricordano tanto la mia situazione, zero battute. Zero.

  24. leetah

    Questo è Il Giovane Scrittore Italiano.

    Poi c’è il Giovane Poeta Italiano, quello che fine di essere colto da illuminazione fulminante e traccia versi sul tovagliolino di carta del bar.

  25. utente anonimo

    Azz… e si che era facile, poteva iniziare con “Era una notte buia e tempestosa”…. non si è mai capito cosa sia successo poi, ma nei peanuts funzionava sempre 😉

    Feba

  26. utente anonimo

    RITROVATO IL MOLESKINE DI GIOVANE SCRITTORE

    (quasi un plagio malriuscito del cabaret).

    Io toglierei anche il “quasi”.

  27. GCPD

    E poi non dimenticarsi di pianificare per tempo l’acquisizione di una conoscenza dettagliata del mercato e delle individuazione delle precise segretarie attraverso cui dovrai instaurare la comunicazione con i potenziali editori, la preparazione dei comunicati stampa, le public relations col tuo copertinista e art director…

    Pure queste sono cose trattate dai manuali (specie stranieri). ;-))

    Intanto scrivere qualcosa? Bho??? Sotto scadenza qualcosa verrà fuori

  28. LeoMastrobirra

    Ecco come fare un libro sul blocco dello scrittore…. Ne sai un casino!!

  29. ariannae

    Divertente. E mi è venuto in mente il liceo. Prof, registro, facce impallidite, e tu che per farti coraggio prendi il diario e disegni tanti occhi, ammiccanti, impauriti, indifferenti, e infine svieni.

    Probabilmente non c’entra nulla ma questa è l’immagine che si è aperta nella mia mente.

  30. lofoten

    E’ Pino Cuttalello.

    Lo conosco e ha già finito il libro nonostante avesse perso la sua guida moscelin.

    Alla libreria Montatori della mia città, via Maqueda, il 15 agosto 2007 ore 19.30 c’è la presentazione del suo libro di 12 pagine dal titolo “Pino Culattello e la guida moscelin persa nel parco e trovata da Personalitaconfusa che ci ha fatto pure un post nel suo blog””

    E ve lo autografa pure.

  31. sense

    Quanto pagherei per conoscerti personalmente!

    (No, non sono finocchio)

  32. utente anonimo

    Poi facci sapere quante email ti arrivano di gente che rivendica la paternità della Moleskine fantasma 😀

  33. malessere

    IMPORTANTE !!!

    Ho ricevuto una mail di spam agghiacciante che dimostra quanto tu sia diventato famoso!

    Il mittente è ‘Personalita Confusa’ (senza accento sulla a) ed il testo è:

    Personalita C has added you as a friend

    Is Personalita C your friend?

    Please respond or Personalita may think you said no 🙁

    Click here to unsubscribe from Tagged, P.O. Box 193152 San Francisco, CA 94119-3152

    Ci sono anche delle immagini nella mail che però vengono bloccate da Outlook Express e che quindi non voglio visualizzare per impedire a questi stronzi di avere conferma dell’esistenza della mia casella di mail!

    Non so cosa tu possa fare per bloccare questa deplorevole iniziativa ma io comuqnue mi sentivo in dovere di avvertirti.

    Un saluto

    P.S. Ti mando copia anche sulla tua casella di splinder.

    Se ti serve la mail originale fammelo sapere.

  34. malessere

    Scusa, la copia te la mando sulla tua casella di gmail…

  35. GCPD

    A proposito del commento 42.

    Si tratta di un sito farlocco denominato “TAGGED” che ha lo scopo di estorcere password ai bloggers, fingendo siano stati invitati da altri blogger più popolari.

    Non è capitato solo a Personalità Confusa.

    Occhio!

    Vedi: http://www.sw4n.net/

  36. personalitaconfusa

    Su TAGGED: imploro perdono, sono stato infettato dal primo “virus sociale”: se qualcuno riceve da me o da terzi un email contenente la frase “…has tagged you” cestini tutto. E’ merda. E’ il web 3.0.

    (chi non ha capito un’acca di questa storia si ritenga fortunato). Se ne parla anche qui.

  37. GCPD

    Virus sociale, già…

    chi ha messo in piedi ‘sta roba conosce bene la psicologia dei blogghers e la ha ben inserita nella logica dell’operazione maligna

  38. peppermint_nicole

    io lo venderei come contro manuale di scrittura creativa. un pirlone che lo compra lo trovi sicuro.

  39. galatea72

    Quando ho letto il post ho pensato: oddio, ha trovato il mio quaderno! poi mi sono ricordata, nell’ordine: che io non ho mai scritto neppure capitolo 1; che non ho un quaderno Molkesine perchè con quello che costano se lo possono permettere solo gli autori di Best Seller… comunque linkato. Bel blog!

  40. utente anonimo

    tutto ciò è incredibile e allarmante:

    tutti rispondono allo stesso modo, dicendo

    1) che hai trovato la LORO moleskine

    2) cavolo, ma come hai fatto, sono proprio io.

    Nessuno si prende la briga di leggere i commenti degli altri?

    Zucconi, è chiaro che siete voi:

    se dico ‘sono nato da un utero’ vi riconoscete?

    M’immagino…

    commento 1

    maddai! ma anche io vengo da un utero. chebbellllo

    commento 2

    marridai! chebbbelllo, sembra che tu stia parlando di me. uao

    mi fermo. ovviamente

    Vs Anonimo

  41. utente anonimo

    non hai trovato il mio…

    enrica che invece di andare da psiqualcosa quando ha problemi della vita inarrestabili e inevitabili (morti/malattie/disastrifinanziari/disastrilavorativi eccc) scrive… e scrive e scrive… di tutto e di più!!! tonnellate di romanzi, poesie, racconti ecccc

    e quando non scrivo disegno!

    consumo carta ma spendo sempre meno che andare da uno che ti ascolta con mezza ‘recchia mentre pensa a cosa fare per investire i soldi che i gente stressata come te gli regala….

    Enrica

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