NIGHTLIFE FOR DUMMIES

Per la gioia di coloro che (come chi scrive) escono di rado e a fatica, ecco una bozza di vocabolarietto destinato a tutti noi imbranati che per sbaglio e a malincuore una volta all’anno ci troviamo a tuffarci nella torbida vita notturna delle metropoli (perché?) senza dover fare le solite figuracce da pantofolai. Probabilmente siam rimasti indietro, e la terminologia in esame può esser poco aggiornata: Sono gradite correzioni, integrazioni, modifiche, e contributi di vario genere):

"DJ set" = Un tizio con gli occhiali e il pizzetto mette su dei dischi (quelli che piacciono a lui). Il pubblico, in teoria, dovrebbe ballare, o almeno star sveglio.

"VJ set" = Uguale identico al dj set ma c’è anche un televisore che trasmette filmati senza né capo né coda.

"Chill out"
= Musica elettronica non ballabile, così non dà neanche troppo fastidio e si riesce persino a parlare.

"Ca(f)fè Letterario" = Un normalissimo bar (sì, un bar: hai presente quella cosa coi tavolini, le sedie, i bicchieri? ecco, quello) ma alle pareti, sulle mensole, ci hanno messo dei libri. Sono lì per bellezza, a nessuno viene in mente di toccarne uno. Sottofondo jazz a volume impercettibile. Può capitare che ogni tanto ci sia una performance, ovvero un tipo dal palchetto legge brani dal suo ultimo libro, di cui nessuno ha mai sentito parlare.

"Lounge Bar" = E’ un normalissimo bar, però le luci sono soffuse. (invero, trattasi di semplici lampadine a basso consumo comprate al castorama).

"Cybercafè" = Un normalissimo bar, però ci sono anche un paio di computer accesi e il wi-fi per i più testoni (niente paura: non funziona quasi mai).

"Sushi Bar" = E’ un normalissimo bar, però si possono gustare le famose (e costose) miniporzioni di pesce crudo, venduto a peso: 1 grammo di pesce = 20 euro. Camerieri filippini fingono di essere giapponesi (e nel retro mangiano la pizza, di nascosto).

"Cocktail" = Bicchiere pieno di ghiaccio e fettine di arancia. E’ obbligatorio.

"Finger Food" = Grissini, patatine.

"Happy Hour" = Orario in cui i cocktail vengono serviti a 8 euro anziché 8,50.

"Serata a tema" = Carnevale fuori stagione.

"Location" = Sinonimo di luogo, posto.

"Club" = Piccola discoteca dai prezzi stellari.

"Privè" = Parte del club (vedi) riservata alle seguente categorie di persone: a) panchinari della squadra di pallone cittadina; b) aspiranti fotomodelle extracomunitarie; c) grandi evasori fiscali; d) parenti del proprietario.

"Brunch" (sì, esiste ancora) = Pranzo domenicale, solo che al posto dell’acqua minerale ti danno il nescafè.

"Indie rock live show" = Concerto di gruppo musicale sconosciuto. Gli amplificatori fischiano per l’intera durata dello spettacolo. Loro credono di esser a Berlino o a Londra, benchè all’anagrafe risultino tutti nati e residenti in Vercelli.

"Musica revival" = Il repertorio tipico dei locali sull’orlo del fallimento: pur di risparmiare, il gestore del locale non compra dischi da vent’anni, e quindi suona le stesse canzoni del 1980. Nessuno se ne mai è accorto. Dopo mezzanotte corri il serio pericolo di dover ballare i Village People e il Tuca Tuca.

"Onenight etnochic a base di massaggi shatsu" = L’arredamento è in bambù, c’è qualche palma di cartapesta e persino una massaggiatrice che per quaranta euro ti gratta la schiena qualche minuto. Si chiude tardi.

(continua?)

64 Comments
  1. utente anonimo

    ti sei dimenticato “Spazio polifunzionale”

    M

  2. Iduegeni

    Ai nostri tempi c’era il “For Lady” (le ragazze della comitiva entravano gratis. In realtà i ragazzi le obbligavano a fare a metà, pena lasciarle a piedi e non riaccompagnarle a casa).

    Esiste ancora?

  3. utente anonimo

    La situazione qui è più preoccupante, perchè l’unica discoteca esistente in zona propone solo revival musicale e sabato mi sono ritrovato a dover ballare “com’è bello far l’amore da trieste in giù” della Carrà

    E allora ho deciso di diventare vecchio

  4. utente anonimo

    E’ vero! Nei sushi bar i camerieri mangiano di tutto meno che il sushi: a me è capitato di entrarci verso l’ora di chiusura e dietro un paravento ho intravisto i camerieri e il cuoco che si ingozzavano di spaghetti al ragù…

  5. diamonddog

    Grande.

    Questo è un gran pezzo.

    Quanno ce vò ce vò.

    C’è anche il “new rave style”, from London.

    Tre pischelli coi capelli ritti e le facce a gorillaz che suonano un incrocio tra i duran duran e gli oasis.

    E giù tutti a “mitici!”

  6. Tengi

    il Privè adesso si chiama “vip’s room”.

    C’è anche la “dark room”, ma solo in alcuni locali…

    😉

  7. manuconta

    ecco, io sto per aprire questa cosa “X” e ogni volta gli dò uno dei nomi da te citati (tranne sushi, che mi fa schifo) a cui aggiungo “bistrot” perchè fa molto Parigi.

    spero che quando verrà alla luce rimanga impresso come “il locale di Manuela” così mi levo il pensiero.

  8. mariodesantiss

    ci sarebbe anche “Ristorante fusion”= ristorante in cui il menu’ è a base di ingredienti ‘ndo cojo cojo, su cui si riversa un globalizzantissima colata di melma speziata.

  9. Dania78

    Pensa che qui nel profondo Friuli si esce ancora per andare a bere del rosso in osteria…

  10. LaDistratta

    Mh. Sai cosa…..pensandoci, quasi quasi resto a casa anche stasera…

  11. PaoloFerrucci

    molto utile il glossario, per un pantofolaio come me che vive sulle colline.

    ciao!

  12. ellenpeppers

    A me una volta, ad un happy hour, hanno fatto un massaggio ai piedi.

    Piuttosto e anzicheno’ imbarazzante…

  13. sonochiunque

    Hai dimenticato la parola-totem per eccellenza:

    “Event” = Un paio di PR e il proprietario si mettono appoggiati al bancone a parlare. A un certo punto uno dei 3 tira fuori una stronzata pazzesca.

    Gli altri due approvano. Si fanno alcune telefonate. Arriva qualche manichino della tivu’. Si stampano alcuni volantini per pubblicizzare la cosa.

    “Flyers” = Pezzi di carta realizzati sovrapponendo immagini statiche senza capo nè coda (vedi alla voce: VJ Set) che servono a rendere noti i clienti che al sabato si va a ballare.

    “Free Bar” = Una volta che gli avventori sono talmente brilli, fatti e disinteressati, il contenuto alcolico del bar viene triplicato con l’aggiunta di acqua di rubinetto e regalato ai disperati che ancora boccheggiano per mancanza di soldi dovuta a ingente esborso di euro venti per consumazione.

    Q

  14. personalitaconfusa

    ora che abbiamo capito cos’è un “Fusion restaurant” cercasi volontari per le voci “Dark room” (secondo me è una roba porno) e per il misteriosissimo “Spazio polifunzionale”.

  15. criminale

    La massaggiatrice che ti gratta la schiena, è bellissimo.

  16. loska

    yeah, ci stai troppo dentro, fratello!

    Niente, non ce la faccio. Sono troppo antica.

  17. sciroccata

    spazio polifunzionale è quel locale un po’ libreria un po’ bar un po’ negozio un po’ tutto che alla fine non è mai un cazzo.

  18. tantecarecose

    E che dire dell’enolibreria? E’ come il Ca(f)fè Letterario, solo che puoi bere solo vino. Sul menù Ronco, Tavernello e Galassi (sta’ fermo lì ché te lo do io un promemoria)

  19. gilgamesh

    La Dark Room è in effetti una sala che si trova di solito nei locali per scambisti, o in quelli dove si fa lap-dance.

    Al buio (per questo ha ‘sto nome) o comunque nell’oscurità, si pratica una versione hard del tuca-tuca.

    A me francamente ricorda la barzelletta del tipo che durante un’orgia ogni tanto saltava su e gridava “Organizziamoci!”

    (alla terza volta, richiesto di spiegazioni, fa notare che l’ha già preso nel didietro tre volte e non ha ancora manco toccato una tetta…)

  20. ninna_r

    Mamma…quanto sono contenta di non uscire spesso…e soprattutto di non finire nel 99% di questi posti…

  21. utente anonimo

    e del Concept Store che mi dici?

    PaolaGi

  22. utente anonimo

    tu sei un genio, cazzo! UN genio! Dunque esistono… e dio che avevo perduto il “sonno” a furia di cercarti. mmm, e ora che ti ho trovato, ho finito i desideri da chiederti. Burp :-§

  23. Dania78

    La moda tra i giovanissimi è chiedere alle ragazze di uscire invitandole a fare un’esterna.

    Sembra derivi dal gergho segreto di una setta televisiva, “Uomini&Donne”, dedita al culto dell’immondo tronista.

  24. loska

    almeno, a furia di star attaccati al “trono”, avranno una discreta cellulite. Si spera.

  25. pierna

    Purtroppo è un vero peccato: l’indie rock in italia è praticamente semi-sconosciuto: E dire che è la parte più “sana” della musica (beh insomma, non proprio tutti lo sono, ma una buona parte lo è)

  26. ABS

    Secondo me “spazio polifunzionale” alla fine sarà il cesso, banalmente…

  27. utente anonimo

    Ci sono gli Hammam. Ovvero posti che scopiazzano i bagni arabi, dove ti offrono the aromatizzato al sandalo e ti massaggiano il corpo con oli al cardamomo e sesamo a tua scelta. Sottofondo una deliziosa musica tunisina, mentre le hostess scramignano gomma americana e ballano piano piano come Shakira ma non si vede perché hanno il bancone davanti.

    Esci di lì che sei un fiore.

  28. kontrasto

    cos’hai contro l’indie rock live shoooooow???? ahah

    partecipa al SDSM 10.0! ;)

  29. LINOeDOME

    si esiste ancora il for lady lo fanno in molti locali

    definizione:

    forlady:”il proprietario essendo in carenza di affetto fa entrare nel suo locale le ragazze gratuitamente almeno si rifà gli occhi e attira mandrie di mandrilli”

  30. utente anonimo

    blindig restaurant???

    ristorante senza luce in cui mangi anche purè di cavallette perchè tanto non ci vedi nulla e magari ti piace pure… e per andare in bagno devi chiamare la badante

  31. profondoblog

    allora posso proporti una theme soirée al longe-cyber-café “cocktail brain” con vj Ericsson ‘n’ blues rythm con me visto che esci di rado come me? :-))))

  32. utente anonimo

    Qui da noi nella riviera adriatica ci sono gli “After Hour”, raduni di reduci di notti strafatte in disco presso locali semi-segreti che aprono alle 5 del mattino. Un passa-parola diffonde le informazioni necessarie.

  33. utente anonimo

    sto ridendo sguaiatamente… tutte cose maledettamente “trendy”…

    la reine

  34. utente anonimo

    Non mi toccare Vercelli… facile fare gli alternativi a Berlino, prova tu a essere “off” in questo buco di culo di città!!!

    😉

  35. tantecarecose

    Dimenticavo… Svariati locali romani si sono piegati ormai al free food on sunday. Alle sette in punto di una apatica domenica compaiono sui banconi piatti di pasta durissima con i pomodorini e le olive nere, improbabili torte rustiche piene di roba verde in incognito, tartine con paté vari e, immancabili, le ovoline e – soprattutto – il vero protagonista: il kuss kuss. Manco a dirsi che tutto istiga al vomito, ma è gratis e come per magia si genera la ressa tipo mensa dell’intramontabile “Pappa e ciccia”.

    Un bicchiere di vino della casa: 10 euro

  36. lofoten

    Salve, qui c’è Pino Vini.

    Ti bevi il vino della Valle dello Jato nei bicchieri di vetro spizzicati e butti giù un uovo sodo. Chiude alle 19,30. Non ci sono santi.

    zia Lò

  37. mariodesantiss

    zia Lò

    suggerisci al gestore di ribattezzarlo

    “pane al pane e Pino al vino”.

    per il “blind restaurant” suggerisco un mix con la dark room, da chiamare

    “Dark food” (dove si mangia al buio e l’unica inc****ta è quando ti portano il conto)

    (scusate forse questa non è granké…)

  38. utente anonimo

    io ce ne ho unaltra.

    blogfestival festival del blogger che la gente ci vanno per limonare ma invece si ubbriacano come non sanno, che poi dopo nel blogger però mica ce lo scrivono però nei commenti qualcuno lo dice.

    L’ombroso.

  39. kj

    Qui ci si scorda i “Nail Bar”: ti fai la manicure in un bar (si ma trendysssimo eh) che se non ti basta puoi noleggiarle (le estetiste delle unghie) anche per rutilanti party a casa tua. Così via di nuovo tutti a rifarsi le unghie con allegati i sushi, i cocktails e il finger food.

    Come sono lontani i tempi degli Spritz veneti…

    -Una prece-

  40. sw4n

    Meraviglioso cinismo.

    A quanto pare, però, fai vita notturna… Devi averle provate tutte, per parlarne. Preferisco immaginarti sulle canne di bambù con la massaggiatrice. Idillio.

  41. utente anonimo

    Ma allora i dancing e i night club non ci sono più?

  42. lofoten

    Scusi. Sì, lei al 50° piano.

    Ma che schifo quelli che si fanno la manicure al bar.

    E se i pezzettini di unghia vanno a finire sui cannoli come delle piccole bucce d’arancia candite?

    Oppure dentro al bicchiere del martini a fare compagnia all’olivetta bianca?

    Una volta ho visto un’unghia di piede infilzata nella palla di gelato al cioccolato come un biscottino.

    Ho sentito anche che ci si potrà fare la piastra ai riccioli mentre t’inforchetti un piatto di tagliatelle alla norma.

    Son cose (schifose).

  43. kj

    hey Lei, si proprio Lei qua sotto: se torna dalle Isole Lofoten faccia un giro a Milano, in Via SanGiovanni S.M., vedrà che esistono davvero i barman che si occupano sia del Suo drink che delle Sue mani…(per la piega a riccioli ninzò)

  44. nosacher

    una di queste sere ti invito ad un indie rock live show ad Ankara !

    altro che berlino e londra…

  45. pulc3tta

    alla 7a riga c’è un refuso, una parentesi chiusa che non è mai stata aperta.

  46. lofoten

    Kj.

    Ma neanche per sogno.

    Le credo sulla parola.

  47. utente anonimo

    Ed io che credevo non ci fosse più un posto dove andare la sera! Ma forse hai dimenticato di aggiungere l’indispensabile scorta armata.

    sempre tuo Ueuè

  48. galloz

    l’altra sera mi son messo le finger food nel naso…

  49. strolippo

    Esiste una band indie rock dal nome: !!!

    Si pronuncia ks ks ks.

    Sono quattro geniali ragazzi di Sciarborasca, fanno fischiare te per risparmiare sugli amplificatori.

  50. utente anonimo

    …..e solo chi è veramente cool può fare people watching in locali radical chic con gente del suo target

    vale_p

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