IN DIFESA DELLA COPPA DEL NONNO
Vorrei porre la tua attenzione su un gravissimo, improcrastinabile problema. Mi riferisco alla Coppa del Nonno. Sì, il gelato. Era un bel po’ che non la vedevo in giro, finchè mi si è manifestata in offerta del 30% proprio in questi giorni al supermarket sotto casa, e mentre ne mngiavo mi sono accorto che essa non solo è ancora buonissima, ma anche – ahimè – di proprietà dalla multinazionale svizzera Nestlè.
Ora, non mi fraintendere: io non ho nulla contro gli svizzeri (per carità, son brava gente, troppo spesso vittime di luoghi comuni) né contro le multinazionali (poverine, tutto sommato fanno il loro mestiere: produrre, innovare, cercare il profitto, licenziare migliaia di persone, ecc.). Ma la Coppa del Nonno, quella no, santodìo! Quella devono ridarcela indietro! E’ come se la Nestlè avesse il copyright sulla pizza, o sugli spaghetti al pomodoro.
In primis la Coppa del Nonno esiste da sempre, quasi come l’acqua o l’aria. La sua ricetta è di una semplicità sconcertante. Poco più di un caffellate surgelato, stop. Gli altri semifreddi, viceversa, sono molto più complessi, hanno mille ingredienti (praline, nocciole, anacardi, cacao afrodisiaco, cialde ergonomiche, biscotti con barzellette disegnate sopra, ecc.). Quindi, la Coppa del Nonno non può essere nè del Nonno nè di un’azienda ma di tutti: ci appartiene.
Se non ricordo male, già anni fa la si voleva affossare. Per un certo periodo, inspiegabilmente la Coppa del Nonno sparì dai mercati, divenne introvabile. Andavi al banco, chiedevi una coppa del nonno perfavore e ti rispondevano che si era estinta: “Mi spiace, però abbiamo il gelato al peperoncino con lo stecco di liquirizia, il ghiacciolo alla coca cola light o il calippo con il kebab ai mirtilli dentro”. Un direttore marketing assai lungimirante aveva deciso che quella coppetta marrone non aveva futuro, e che il di lei budget andava destinato a nuovi prodotti – più moderni, più trendy. Ma il prodotto trendy, alla lunga, non ce la fece, il direttore marketing fu licenziato e a furor di popolo la Coppa del Nonno – seppur alla chetichella, quasi vergognandosene – fu lasciata rientrare nei frigoriferi dei bar. Con un tocco di esotismo ci piazzarono sopra un paio di chicchi di caffè decorativi, poi si decise che pure quella era una cazzata e si tornò alla vecchia formula: gelato, tazzina e amen.
Va detto che il nome è pochissimo a la page e mal si presta alle logiche pubblicitarie contemporanee. “Coppa del Nonno” evoca la terza età, i pensionati sulle panchine, i cessi delle case di riposo. E’ peraltro vero che la questione del nome, per così dire, sfigato accomuna la Coppa del Nonno ad un altro celebre gelato: il Cornetto. Ma questo ultimo nell’immaginario collettivo risulta comunque più giovanile, per via dell’involucro colorato e forse della fruizione (senza cucchiaio ma subito per via orale, che ha un non so che di erotico). Eppoi per lui, per il cornetto, da tempo è stata adottata una marketing strategy di svecchiamento ben precisa, con spot televisivi e concerti rock – il famoso Cornetto Free Music Festival. Tutto ciò, per la Coppa del Nonno è impensabile. Te li immagini i Subsonica al “Coppa della Nonno Free Music Festival”? E’ inutile, non funzionerebbe mai. I musicisti si rifiuterebbero di cantare, la gente penserebbe a un torneo di ballo liscio, diserterebbe le piazze.
Insomma, prima che ce la portino via di nuovo, salviamo la Coppa del Nonno. Essa è del popolo, e soprattutto è del popolo italiano. E’ un bene pubblico.
Che almeno venga nazionalizzata, o che intervenga il governo.
E’ di una bontà sconcertante..
eppure al mio nonno non è mai piaciuta :(
a me non piace proprio per niente scusa ^^ XD aauhauahuah XD
Appoggio in pieno la causa di protezione del prodotto valido ma con immagine sfigata. Ma trovo l’ambito troppo limitato. Dovremmo includere perlomeno il chinotto. Ma perlomeno. Ché anche la Cedrata Tassoni ha il suo perché.
Confuso, mi stai confondendo. Ma non avevi proposto di far crepare tutti i nonni giunti all’età pensionabile? E allora ‘sta coppa che “è del popolo italiano” (u’ anema!) chi la consumerebbe? Forse piazzando sulla confezione una cannuccia, o una cannetta?, tanti bravi ragazzi passerebbero sopra anche ai cessi delle case di riposo.Viva l’Italia!
Ueuè
http://www.tantopercapirci.blogspot.com
ueuè (4): bè, io la consumerei.
bostoniano (3): giusto, hasta siempre la compagna cedrata tassoni.
pulcyc (2): ^XD?
consu (1): egli è un agente segreto al soldo delle plutocrazie elvetiche.
sottoscrivo tutto a me piace da morire sopratutto se giro con il cucchiaino e dopo un pò comincia a scigliersi e diventa ancora più morbida è un orgasmo per il palato facciamo qualcosa la Nestlè no! come si fa a conciliare l’etica con la gola? sono pronta a tutto
mi fa impazzire quel caffelatte surgelato!
ma che “coppa del nonno”… ormai nei congelatori di mettono i nonni in carne e ossa!!! :-O che mondo!!!
Primo segnale dell’apocalisse: hanno fatto la coppa del nonno al cappuccino.
“Coppa della Nonno Free Music Festival: sei geniale.
oh, se lo fanno io ci vado.
Ho capito dove vuoi arrivare …
Vorresti istituire la coppa del nonno
come concorso a premi trasversale governo-camera-senato. Partecipano, ovviamente, solo i “nonni” previe dimissioni dagli incarichi della politica. Tolti di mezzo i “nonni” con il concorso a ricchi premi: “La coppa del nonno” si recupererebbe il ritardo culturale e l’Italia diventerebbe europea! Diabolico ma geniale. :)
proporrei un
Six Day Sonic CoppaDelNonno sul castello medioevale di Guardia Sanframondi..
Pensateci..
Spiacente di darti questa ferale notizia ma quasi tutti i nostri marchi alimentari sono in mano a multinazionali estere. La Nutella però no.
#5
Non avevo dubbi.
Ueuè
appoggio la tua mozione!
Son cose.
coppa del nonno forever!!!
ma sai che forse non l’ho manco mai assaggiata? Sacrilegio!!!
Dalla Coppa del Nonno una nuova rivoluzione culturale. Adeguiamo i media all’età media (nazionale). Smitizziamo i giovani, degiovanilizziamo i miti. Un Cacerolazo di pappagalli, padelle e mitiche Coppe del Nonno!
E’ dal 1991 che è della multinazionale svizzera.
Maglio tardi che mai.
firmo la petizione anche io,…ci che interveng ail governo forza
grande X§ . cmq un bel Coppa del Nonno Free Music Festival nn sarebbe male. :D
No signori miei, non ci siamo. Confuso non capisci che così la coppa del nonno torna di moda e ne alzano il prezzo? Abbiamo un tesoro di cui solo noi ne carpiamo il valore…io dico che dobbiamo solo evitarne l’estizione mantenendo il prodotto quasi verso la fine del famoso “ciclo di vita”…così i giovani continueranno a ciucciarsi i cornetti (stolti!!) e io potrò gustarmi la coppa ridendo della loro ignoranza…non convieni? Non parliamone troppo quindi…
Per dire, tantissimi anni fa ho visitato la fabbrica della Coppa del Nonno, a Parma, e mi hanno fatto provare l’essenza di caffè iper-concentrato che ci mettono dentro.
Ne ho assaggiato mezzo sorso e ho avuto nausea fortissima per due giorni. Con le palpitazioni.
Gaspar
A me piaceva la canzone della pubblicità…I feel good, I feel fine…
In realtà, considerando l’età media del nostro paese, la Coppa del Nonno ha un target di vendita decisamente più ampio dei gelati Trendy.
la coppa del nonno è buonissima, la panera è anche più buona
il cornetto è più pop, la coppa del nonno è radicalchic.
a me fa pensare a degli intellettuali che discutono di letteratura seduti attorno al tavolo di un caffè.
insomma, che diavolo, è un’icona. io sottoscrivo a pieno la tua petizione: noi italiani la dobbiamo smettere di svenderci al miglior offerente!eccheddiamine!
a.(amantedellecauseperse)
facciamo un bannerino e avviamo una campagna! Io ci sto! W la coppa del nonno!
Eddai non fate gli esagerati!
Io ho la ricettina per farla a casa uguale uguale.
zia Lò
w la coppa del nonno ….
Uh. Voglio quella ricetta. Sono anni che non mangio più la coppa del nonno, sto andando in crisi d’astinenza. Maledetta Nestlè…
zia lò, me la mandi??? *.*
Non ricordo il periodo di “introvabilità” della coppa del nonno.
Al bar del centro storico, per me, è appuntamento fisso da sempre.
Ingredienti per la coppa del nonno fatta in casa: 1 uovo 100 gr di zucchero 20 gr di nescafè 500 ml di panna
Preparazione: Frullare 100gr di zucchero, 20gr di Nescafè e 1 uovo. A parte aggiungere il composto alla panna e montare il composto…. servire freddo!!!
Tempo di preparazione: 10′
Provateci!!!
utente anonimo al 37° piano.
Mi hai fregato sul tempo. Sarei stata felice di dare a questo gruppo di avventori la mia ricettina, ma tu mi hai tolto questa soddisfazione…
Vabbè, il prox post di Confu§o sarà sul ghiacciolo all’amarena, spero di fregarti io la prossima volta. Tsè.
zia Lò che dice non si fanno queste cose non si fanno
Questa cosa che nella coppa del nonno c’è l’uovo mi mette un’infinita tristezza.
Nella mia ricettina non c’era…
zia Lò
ah, ecco.
Abbiamo appena scritto una lettera a Luxuria per sollecitare/solleticare l’interesse verso questo Tradizionale Bene di Piacere.
ma la versione della coppa del nonno al cappuccino non l’avete mai assaggiata? io preferisco la classica..è inimitabile, pero anche quella non è affatto male
talìa
A mia nonna fa vomitare la coppa del Nonno: troppo post-moderna per i suoi gusti, predilige un più rassicurante e paolocontiano gelato al limone…
la coppa del nonno si meriterebbe il bollino dop, altroché.
La coppa del nonno possiede la medesima valenza gustaiola del dolceforno.
dico io.
la reine
dal sito http://www.animamia.net/JANIMA_CONTENTS/JANIMA_CIBO/JANIMA_CIBO_CONTENTS/GELATI.HTML
“I gelati degli anni ’70”
La Motta produceva un curioso gelato alla crema e cioccolato, il Razzo, il cui contenitore era un cono in plastica bianca con due alette laterali. Assieme al gelato venivano forniti due elastici, che a consumazione ultimata si potevano agganciare alle alette permettendo così di lanciare il contenitore come un piccolo missile.
Simpatico post, anche se di prodotti ormai perduti che mi mancano da morire ce ne sono tanti, troppi, a cominciare dai matoncini di marmellata della Zuegg, quelli icartati con del sotile collophan trasparente….. per arrivare ai mitici Hurrà Saiwa….
ma non credo che sia il momento di andare a scomodare il governo… purtroppo oggi ha qualche problema un attimo più importante e più grave da risolvere.
Infatti Prodi sta mangiando la Coppa del nonno.
consiglio l’ascolto della canzone “tatranki” degli offlaga disco pax. è estremamente inerente a questo post
è troppo buona la coppa del nonnetto. ma la vecchia sua pubblicità, quella con la musichina “i feel good, i feel fine…” era graziosa, no???
Tutta quella fatica per fartela in casa e ci metti il nescafè? BohBùBù
Vabbé, allora io metto ai voti la mozione Coppa Paciugo, per il rilancio di un prodotto rimasto di nicchia, forse anche per causa di un nome discutibile.
la coppa del nonno non deve andare in pensione… anche perchè non ci sono i soldi per la sua pensione
E la coppa dei campioni? Non fa ancora più vecchio?
Ti giuro caro Confuso che ci hi provato a rubergliela e a tornarla al popolo italiano, la Coppa del Nonno, quando lavoravo alla Nestlè. Purtroppo è più custodita della coppa del mondo ahimè! Ciao MAD
Giusto l’appello. Aggiungo altro motivo di preoccupazione: la difficile reperibilità del Ciocorí e la quasi scomparsa della Pasta del Capitano. Tutti gli altri dentrifirci mi fanno vomitare all’istante.