IPOCONDRIA DEI MOLLUSCHI ALLEVATI IN APPARTAMENTO

Ricevo alcune email che chiedono notizie sul polpo che sto allevando in casa (se ne parlò in già qui e qui).

Bè, il polpo sta mica tanto bene. Ha la tosse. Eppure quando lo porto a passeggio gli metto sempre la sciarpa e il cappello. Ma niente, il poverino starnutisce, e di notte non riesce a dormire, forse perché respira male dal naso – ammesso che ce l’abbia, un naso. Pare sia la stagione, non c’è di che di stupirsene. Gli tocco la fronte – non che i polpi abbiano proprio una fronte, diciamo che gli tocco la testa, ecco – e sento che è fresca, persino umida. Nel dubbio però ieri ho telefonato al mio medico della mutua (“dottore, il polpo tossisce”) ma lui – il dottore – non capiva. Allora ci siam presentati lì, all’orario di ricevimento e quando è arrivato il nostro turno siamo entrati nello studio. Stavo sdraiando il polpo sul lettino (era già nudo, non c’era bisogno di spogliarlo) e intanto iniziavo a spiegare i sintomi, ma il dottore non l’ha nemmeno visitato, si è subito messo a urlare. E siccome insistevo e lui non voleva prenderlo in braccio, io glielo lanciavo addosso. A un certo punto il dottore si è arrabbiato di brutto, ha preso il polpo per i piedi e l’ha buttato fuori dalla finestra gridando ‘ma che schifo’; poi ha minacciato di chiamar la polizia.

Ho portato il polpo ai giardinetti pubblici, in modo che potesse distrarsi giocando con gli altri suoi colleghi animali domestici (cani, perlopiù). Al polpo ho messo un guinzaglietto al collo, poi l’ho condotto al parco che c’è qui vicino. Vicino sarebbe anche vicino – qualche centinaio di metri – ma ci abbiamo impiegato due ore e mezza, perché il polpo, a piedi, va abbastanza piano, e spesso fa delle soste. E dopo tutto questo viaggio, siamo dovuti scappare quasi subito, perché la gente ci guardava male, i cani volevano morderlo, i piccioni beccarlo, e forse lui ha preso pure freddo. Infatti ha ricominciato a tossire.

Il polpo sta proprio male: poco fa mi ha vomitato la merenda sul tappeto. Sarà stata la paura, o l’influenza, non so. L’ho messo a letto, sotto le coperte, ho anche tentato di dargli l’aspirina ma lui si voltava dall’altra parte. Sembrava cupo. E allora ho avuto l’illuminazione: esso non era malato, voleva soltanto comunicarmi qualcosa.

Desiderava tornare a casa sua. Nel suo ambiente. Non è giusto, non è morale allevare un polpo in una casa di città. Non è questo il suo posto. Lui deve tornare in mezzo ai suoi simili. Là deve stare. Come ho fatto a non capirlo prima?
E quindi adesso lo prendo e lo riporto dal pescheria.

53 Comments
  1. cicha

    no in pescheria no! Al mare, Al mare!

  2. plasticaSerena

    portalo a casa mia.

    ombretto e cipria (rossi pesci sorridenti)

    gli vorrebbero molto bene.

    S.

  3. loska

    nnoooo povero ;_;

    (solidarietà ad un collega di malattia)

  4. AleSegretaria

    Crudele, in pescheria no!

    Portalo al mare…o all’acquario…però attento a trovare la vasca giusta!

  5. utente anonimo

    Io consiglio un veterinario. Come medici sono i migliori. Il mio mi cura benissimo. Se però dovesse dirti ” me lo lasci, ci penso io ” diffida. Sta già pensando chi invitare a cena…G

  6. verdementa

    Che pena, povero polpo Luciana!Perchè non gli cerchi un altro polpo?

    Sarebbe il miglior rimedio contro la depressione… E magari fanno insieme le polpette!

  7. LaDistratta

    portalo a casa mia…..le braciole di maiale mi sono venute un pò a noia 🙂

  8. Ellen80

    No, mi oppongo: piccolo polpo. Posso adottarlo io, e sistemarlo fra pesci rossi e tartarughe.

    In pescheria no. Altrimenti fondo una associazione con un logo con la tua faccia con su scritto “aiutalo a non abbandonarli in pescheria”.

    Just take care

    Myra Ellen

  9. marisyn

    tagliato a pezzettini con maionese prezzemolo e limone è ottimo come antipasto!

  10. samuelesiani

    Ma scusa, già che sei di Genova, no?, una volta che torni a casa… abbandonalo in autostrada!

  11. utente anonimo

    Un polpo in guazzetto? 😮

  12. Mezzaruggine

    NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! IN PESCERIA NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

    ORCARUGA NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

  13. utente anonimo

    no ti prego, non in pescheria, portalo al mare e trasferitisciti lì con lui…la vostra love story è troppo bella per finire così..

    Pop

  14. PonteMammolo

    che ansia.

    con un ragionamento così domani mi ritrovo il banco pieno di maiali in libertà

  15. utente anonimo

    come cambiano le cose

  16. utente anonimo

    Salve signor confuso, vedo che hai avuto a che fare con i polpi,e per questo mi rivolgo a te…dato che io stessa ne sono uno. Conobbi un uomo tempo fa, che mi ospitò tanto gentilmente a casa sua e con lui ho vissuto il periodo più emozionante della mia vita. Ma ora qualcosa sento che va incrinandosi…egli sembra non capire più le mie esigenze…e io comincio ad ammalarmi.L’altro giorno lo vidi con uno sguardo triste, non so cosa abbia deciso di me…come faccio a farmi capire??

    Luciana

  17. utente anonimo

    embè ma queste tronche?: siam, chiamar? ma che il polpo t’ha fatto la fattura carducciana? (nessuno vieta che ai due punti segua interrogatia, lo dico perchè mi ponevo la risibile questio, pensa come sto messa)

  18. inquiline

    caro personalitoso,

    prima di riportare il polpo il pescheria, assicurati che sia una pesheria che si confà al suo abitat. Non tutti sanno, infatti, che le pescherie non sono uguali. se un polpo proviene ad esempio da una pescheria di provincia, conun piccolo bancone, allora egli sarà abituato a una vita di tana (la loro preferita è quella che si forma tra la cernia e il pescespada). Altrimenti, se la sua casa riginale era una grande pescheria di città con un bancone di sette metri e un icberg intero al posto del ghiaccio, allora il polpo sarà un polpo di passo, abituato a percorrere grandi distanze durante il giorno.

    differente ancora, infine, il caso dei polpi trendy. questi ultimi vivono in pescherie modello “da claudio” (a milano), dove si effetuano aperetivi alla moda a base di pesce. i polpi che vengono da questi luoghi sono molto vanesii e non si accontenterebbero mai di di una pescheria qualunque!

    ciao Samot

  19. popfil

    Peccato, questa storia sarà usata da chi nega il diritto d’adozione ai single.

  20. custodedellenuvole

    Molto toccante, son profondamente scossa dalla storia del tuo polpo. Non hai provato a portarlo da uno psichiatra per polpi?

  21. sw4n

    Cavoli povero polpino però, magari si era anche affezionato…adesso starà lì tra i cubetti di ghiaccio…con sto freddo poi…salutamelo…

    Captain’s Charisma

  22. utente anonimo

    sono certo che lo rivedrai per cena XS… Avrà almeno una bellissima cera…

  23. utente anonimo

    ma questo luogo è SPAZIALE!!! Urrà!Ho scoperto l’acqua calda!!!

    Ciao a tutti, qui,

  24. dree

    Caro Babbo Natale, quest’anno sono stata buona buonissima per questo ti chiedo un regalo regalone. Potresti portarmi un polpo? Mi raccomando, se sì, sii puntuale per la vigilia. Che noi a casa si mangia di magro. Tanti baci bacioni, tua G.

  25. utente anonimo

    o la vasca del pesce fresco al supermercato, ecco.

  26. utente anonimo

    Avresti dovuto prima cercargli una polpetta. Almeno non restava solo…

  27. stone

    Certa gente è proprio senza cuore! Come si fa a non curare un povero polpetto che tossisce? Io avrei radiato dall’ordine il medico! Che tenerezza la tua storia, spero che Luciana stia meglio una volta tornata tra i suoi simili (anche se ho la leggera sensazione che finirà assieme a loro in una insalata di mare!) Ciao…Susanna

  28. lofoten

    lo dia a me che col sughetto, la cipolla e il peperoncino viene un amore.

  29. medo

    ma che schifo il polpo che vomita!

  30. medo

    Sto cercando degli amici bloggers… se ti va passa da me, possiamo anche linkarci!! Baci

  31. youmoveit

    #42 ->

    Appunto, dicevo: “il modesto fascino del vuoto”.

  32. loska

    Ho creato un blog (http://youmoveit.splinder.com) che ha una piccola pretesa: raccogliere tutte le idee che ci passano ogni giorno per la testa ma che per un motivo o per l’altro non riusciamo (nè riusciremo mai) a realizzare…insomma, un database di tutte le idee…per non sprecarne nemmeno una…e chissà che non ne esca qualcosa di buono!

    Questo è solo l’antipasto, se l’iniziativa avrà successo in breve sarà lanciato un sito web ugc a riguardo (tipo un youtube delle idee). Quindi se vi piace questa IDEA vi invito a partecipare, sicuri che anche voi avete delle buone idee quotidiane!

    You move it!

  33. ABS

    abbi pazienza, confuso, elimina quel d’alessio che fa male al cuore.

  34. zappare

    Voglio D’Alessio in pescheria e il polipo in sala d’incisione (sicuramente tirerà fuori qualcosa di meglio)!

  35. trippete

    buonasera a tutti,siete sempre tutti un po tesi qui e preoccupati delle problematiche sociali cosicchè vorrei alliettarvi raccontadovi una bella barzelletta divertentissima,perchè non conta solo zappare la terra per me coltivo anche il sociale,dunque eccovela ;

    C’ERA UNA SIGNORA CHE AVEVA UN CANE

    QUESTO CANE SI CHIAMAVA MI DAPRURITO.

    ALLORA UN GIORNO QUANDO QUESTA SIGNORA HA PORTATO IL CANE A FARE LA PIPì IL CANE è FUGGITO,

    LA SIGNORA LO HA CHIAMATO RIPETUTAMENTE : MIDAPRURITO QUI !

    MIDAPRURITO QUI !!!

    MIDAPRURITO QUI !!!

    allora un passante

    gli ha risposto:

    SIGNORA E SI GRATTI !

    AH AH AH AH AH HAAHHHAHHAHAH

    HAHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHHA

    AHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAH

    AHUAAGAGAGAGAAUAUAUAUAUUAU

    AUAUAUAHAHAIUHAUAHAUAHUAHAUAHAUAU

  36. ilbambinonEro

    (cancellato un commento fuori tema ove si faceva pubblicità al nuovo cd di tale g. d’alessio…)

    #44: ok, ma la fattura per lo spazio autopromozionale dove te la mandiamo?

    #42: sì dai linkiamoci tutti. 🙂

  37. utente anonimo

    no!

Write a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *