PALEONTOLOGIA DEL PRESENTE

Amici archeologi che dal futuro che siete giunti su questo sito oramai abbondonato (il tenutario è defunto da parecchi anni, per la precisione nel lontano secolo XXI) ci premuriamo di lasciare a voi qui una descrizione delle tecnologie utilizzate in quel tempo perduto, augurandoci che tali informazioni vi siano utili onde comprendere il progredito livello scientifico cui la civiltà, dalla quale bene o male discendete, era giunta.

Cominciamo dalla lavatrice: una prodigiosa macchina elettrica di forma cubica, utilizzata per il lavaggio di capi d’abbigliamento quali mutande, calze, magliette, camicie, pantaloni. Per effettuare il lavaggio essa utilizzava come mezzi primari l’acqua e – pensate che roba – uno speciale sapone in polvere, chiamato in gergo “detersivo”. Il lavaggio poteva essere finalizzato alla rimozione di sporcizia e di macchie. La maggior parte delle lavatrici aveva uno sportello tondo posto sulla parte frontale della macchina a mo’ d’apertura, ed esso era chiamato in gergo “oblò”, per la sua somiglianza con l’omonima finestra delle navi dell’epoca.

Aspirapolvere era invece il nome di una bizzarra apparecchiatura piuttosto diffusa in questi tempi e destinata alle pulizie domestiche. Difatti, l’aspirapolvere era provvista di una pompa ad aria capace di aspirare dai pavimenti, appunto, polvere – da qui il nome – o altri piccoli oggetti come, ad esempio, le briciole. Incredibile a dirsi, un aspirapolvere era solitamente provvisto di ruote applicate al contenitore da cui fuoriusciva il tubo pieghevole alla cui estremità si trovava il becco di plastica a risucchio.

Il frigorifero fu un’altra delle meraviglie di allora: una sorta di grande armadio alimentato da energia elettrica capace di mantenere al suo interno temperature molto basse, adatte a conservare i cibi! Va ricordato che i modelli più evoluti di frigorifero erano altresì muniti di una speciale cella separata chiamata all’inglese freezer, scomparto ove si sviluppavano climi ancor più rigidi e inferiori – ci credereste? – ai zero gradi.

Ma la più straordinaria di queste tecnologie fu senz’altro la lavastoviglie, un dispositivo idraulico che serviva a lavare e poi asciugare stoviglie e altre suppellettili domestiche purchè di dimensioni piccole o medie. Consisteva in una grande scatola di metallo dipinta di bianco al suo esterno e dotata di apertura sul fronte: dentro di essa si trovavano alcuni carrelli in plastica pronti ad ospitare piatti, posate o pentole. Una volta che gli oggetti fossero stati ivi riposti, l’utente della lavastoviglie poteva introdurre nell’apposito vano un sapone in grani o tavolette per poi richiudere lo sportello e avviare il funzionamento del macchinario: al termine del processo le stoviglie così trattate risultavano più o meno pulite, e comunque pronte per un nuovo utilizzo.

E poi, cari posteri: potremmo stupirvi parlandovi di altri miracolosi ritrovati a voi ignoti quali il tostapane, la caffettiera, il telefono o lo scaldabagno, ma sarà per la prossima volta (che poi sarebbe ora che anche voi ci raccontiate qualcosa). A presto.

51 Comments
  1. utente anonimo

    E’ STATO RITROVATO PRESTIGIOSO DOCUMENTO RISALENTE ALL’ETA’ INDUSTRIALE

    parrebbe vero che gli umani di allora non fossero veramente in grado di fare nulla senza l’ausilio di macchiari diabolici- La prova, inconfutabile ormai, delle teorie che in questi ultimi anni si sono accavallate in dispute sempre più accese, è in un documento redatto intorno al 2006 da un acuto osservatore del tempo studioso delle umane virtù. (vizi?)

    Impensabile per noi evoluti immaginare un tempo in cui l’uso delle macchine fosse di tale portata! Rimane comunque da capire come a partire dall’anno 3000 o supergiù la totale mancanza di energia elettrica sia stata sostituita dall’attuale energia creativa che contraddistingue la nostra civiltà.

    Ulteriori approfondimenti nel prossimo collegamento delle 14:00 che vi ricordiamo sarà a tamburi ridotti causa lo sciopero dei suonatori che rivendicano aggiornamento salariale da 2 a 3 piccioni la settimana.

    da gallina moderna questo è tutto –

    linea allo studio-

  2. stone

    La cosa più strana è che siamo circondati da “cose” tecnologiche che usiamo quotidianamente e di cui ignoriamo totalmente il funzionamento o la composizione.

  3. utente anonimo

    Ma che sono le strane cose di cui parli? Io la mia pelle di capra non la lavo mai. L’animale che ho cacciato con la clava me lo prendo direttamente dal fuoco e me lo pappo. Purtroppo ce ne sono pochi in giro, e quindi che devo conservare? La polvere della mia caverna, mischiata con altre mie produzioni che fermentano e mi tengono al calduccio, è un confortevole letto. E poi qui da noi non esistono gli archeologi. Ma che sono questi archeologi, animali da mangiare? Io con la clava me la cavo benissimo, il guaio è che c’è poca selvaggina. Posso essere tuo amico anche se non sono un archeologo?

    Essendo molto più evoluto di te potrei aiutarti.

    Che brutta vita devi aver vissuto con tutti quei marchingegni.

    Tuo ueuè

  4. utente anonimo

    Bellissimo nel film ‘Man in black’ la spiegazione che le sovvenzioni arrivavano dai diritti su apparecchi ‘alieni’ come il forno a microonde o….. non ricordo più.

    E’ vero, ma comecaxxo funziona il microonde? E se mentre è attivo mi avvicino per vedere cosa succede dentro, mi bollisco il cervello???

    Posteri, diteci voi…

    Alberto

  5. personalitaconfusa

    Caro ueuè (#5),

    dunque nel futuro siete tornati allo stato di cavernicoli: me ne compiaccio. Solo mi chiedo come possiate collegarvi a questo sito: nel vostro millenio internet esiste ancora? Possibile?

  6. kush13

    dì la verità che ti sei ispirato a quel racconto di Gianni Rodari

    che si chiama

    eh non mi ricordo cazzodibudda

  7. Ellen80

    Forse dovrei tacere, visto che sono l’unica persona in Italia a non possedere un I-Pod. Pero’ spero che la tecnologia un po’ si arresti, i prototipi giapponesi dei Robot tutto fare mi fanno un po’ paura.

    Ma io non mando nemmeno più gli Sms, meglio un più sano piccione viaggiatore, così eliminiamo pure il problema delle tanto temute onde elettromagnetiche!

  8. simoneonline

    Magari agli occhi di chi “disseppellirà” questo blog, tutto questo apparirà estremamente antico e di notevole valore archeologico. Invece, nel caso l’umanità dovesse – per chissà quale motivo – tornare all’età della pietra, non sapranno comprendere… Oppure sarà una via di mezzo, tipo una civiltà di bloggers con i piccioni viaggiatori. E manderanno uno stormo a fare un trackback. Sto straparlando. Torno a dormire.

  9. PiccoloKin

    Dopotutto qualcuno ha detto: “la tecnologia sufficientemente avanzata e’ indistinguibile dalla magia”.

    (^o^)

    p.s.

    @Ellen80 cosi’ risolviamo anche il problema di cosa farne dei piccioni. 🙂

    p.p.s

    Confuso potresti anche parlare del vibratore la prossima volta. Credo che le posteri sarebbero interessate.

  10. kAy979

    e tu, dopo tutto l’alcool di ieri sera riesci a postare oggi parlando di lavatrici, aspirapolveri, frigoriferi??

    tu non sei un uomo sei un computer generatore di post!! 😀

  11. lofoten

    EraloS ametsiS irouf ehcna inoizidepS. Stlov 21 a o elip a anoiznuF. Orbil leb nu opmet ossets olla ereggel e oihcceps olla itradraug ioup retrevni odotem ovoun li noC

    netofoL

  12. utente anonimo

    Da Blog Confuso, GallinaModerna ancora in diretta dal luogo del sensazionle ritrovamento archeologico di stamane!

    oltre al documento principale ve ne sarebbero numerosi altri correlati al primo. Tutte sensazionali testimonianze di un’epoca che oggi ci appare di “massima confusione”: si sa però come dicono gli esperti che la comprensione di un periodo buio e decadente come quello industriale può passare solo da una profonda conoscenza -trapela inoltre la supposizione di interferenze aliene:alcune steli sarebbero infatti redatte in lingue apparentemente estranee a quelle comunemente in uso- altre ancora ripoterebbero un linguaggio sicuramente criptato ove si fa riferimento ai piccioni: ma la moneta non risulterebbe in uso all’epoca.

    I massimi esperti del settore hanno ora al vaglio ricchisssimo materiale che li terrà occupati per i prossimi mesi – a noi non resta che attendere le conclusioni degli archeologi-

    da BlogConfuso è tutto per il momento- linea allo studio

  13. PabloOffline

    E’ un racconto che funzionerebbe benissimo scritto nel 1936 per gli ardimentosi “esploratori spaziali” del 2006.

    Anzi, sa proprio di retromodernismo. Ci aggiungerei ante litteram perchè ci sta sempre bene dopo qualche -ismo.

    Qualche descrizione di una tecnologia posteriore al 1912? Vi rimembro che lo spazzolino elettrico è del XIX sec.

  14. IlaLuna84

    Sì, però mica giusto: tu lasci queste succulente testimonianze agli archeologi del futuro. Ma loro potrebbero almeno mandarti una lettera di ringraziamento, no? 😀

    L’avranno pur inventata, la macchina del tempo, per allora! O no? 😀

    Tzè. Maleducati! 😀

  15. utente anonimo

    mmhmm, mi sono abituata a pensare il peggio (che non è il meglio per me), tu, caro il mio pigro vicino, stai (improvvisamente) postando da un x tempo =troppo tempo.prossimo. Ho improvvisamente/improvvidamente (una bella barra anni ’70 ci sta bene, ogni tanto) valutato che forse corri per qualche corsa. Dimmi di no. Dimmi che è vero vero dimmi che è vero verooo dimmi che

  16. personalitaconfusa

    #19: gentilmente, puoi tradurre in linguaggio un filo (ma giusto un filo, eh?) meno ermetico la tua domanda? 🙂

  17. utente anonimo

    Cara personalitàconfusa, come si vede che sei un primitivo! Noi non abbiamo bisogno di macchine per avere notizie, anche perchè delle notizie ci importa molto poco. Conta molto di più la legge di sopravvivenza costituita dal mangiare, bere, dormire, liiberarsi l’intestino e accoppiarsi, attività che non richiedono l’uso di macchinari. Comunque, visto che mi hai risposto, ritengo che tu mi abbia accettato come amico anche se non sono un archeologo. E allora ti spiego come facciamo a cercare notizie nel tempo libero, (privilegio di pochi che cercheremo di eliminare con una bella rivoluzione).

    Un giorno, in un lontano passato, uno di noi ha sognato tale William Shakespeare che gli ha detto:”Noi siamo fatti della materia dei sogni.” e gli ha spiegato come accedere nell’archivio durante il sonno. Tutto qui.

    tuo Ueuè

  18. chicken

    Caro Sig. Confuso,

    devo dirle che da qualche post in qua non riconosco più il suo solito stile.

    Oibò, sembra quasi che altre personalità scrivano al suo posto.

    Me ne dolgo profondamente.

    Distinti saluti,

    Sig. Pollo

  19. utente anonimo

    concordo con il commentatore qui sotto .

    non ne hai voglia o hai un gostwriter?

  20. personalitaconfusa

    Gent.mo sig. pollo (#23) è che il generatore automatico di post sembra impazzito, pensi che per domani è previsto un articolo sull’urbanistica nel sudamerica precolombiano e uno sul problema dell’obsolescenza dei polli allo spiedo nei grill dei supermercati (ogni quanti giorni li rinnovano?).

    Distinto sig. Ueuè (#), invidio la sua quotidianità primitiva del IV millennio. Dunque in questo momento lei sta dormendo in banda larga?

  21. Effe

    E pensi che anche i posteri avranno ancora, almeno una volta l’anno, un nuovo libro di Bruno Vespa

  22. Dania78

    Le femmine della nostra specie utilizzavano numerose apparecchiature elettroniche per la cura del loro corpo ancora poco evoluto: il silképil per eliminare il pelo superfluo, la piastra per lisciare i capelli mossi o crespi, il vibromassagiatore AmerikaStar per levigare l’accumulo di adipe, il vibratore semplice per eliminare l’accumulo si stress.

  23. jame

    immagino quando vedranno gli idromassaggi…

    jS

  24. utente anonimo

    Ho notato che tra gli utensili non è stato annoverato il libro. Ormai è da considerarsi un reperto archeologico che solo pochi umani conoscono e continuano ad utilizzare assiduamente. In passato veniva utilizzato come fonte primaria di acculturamento generale, attività che attualmente viene svolta da reality-show e programmi pseudo culturali (per aprofondimenti vedi “Buona Domenica” e “La pupa e il secchione”). Ritengo che un ritorno al libro potrebbe però rivelarsi alquanto produttivo per l’evoluzione della specie! A questo proposito mi sovviene un dubbio: siamo sicuri che le mancate risposte dai posteri non dipendano dal fatto che questi hanno perduto la facoltà di scrivere? A presto…Susanna.

  25. utente anonimo

    Poi scavano a Villa Certosa e gli sballano tutti gli studi archeologici… bah!

  26. samuelesiani

    Credo possa esser utile segnalare che l’oblò della lavatrice è la TV dei gatti. Ovviamente quando e se avrai coraggio di descrivere quest’ultimo periglioso aggeggio.

  27. utente anonimo

    me u’ì, s’vremaent giust che gie te lasse un(e) sintetize: tu corre par le soleil, le soleil 24? m(o)un scer, je te sgiour che te donn tut -tut mua, a tu sual (cancelletto 19 -cancelletto?)

  28. diamonddog

    Spezzo un lancia ipsilon per difendere il sig. confusa.

    Non sempre si possono toccare le vette.

    Ogni tanto anche un numerodieci fa un passaggio normale, eccheccappio.

    Ma resta un “numerodieci”.

  29. keshjira

    Il frigorifero è inutile. Se ci pensi bene concorderai con me!

  30. utente anonimo

    Posteri, ma voi ce l’avete il fon? O phon? E’ una pistola ad aria calda. Ma voi ce li avete i capelli?

  31. utente anonimo

    Il fatto è che la nostra banda è molto stretta. Infatti è composta di tre soli elementi: una conchiglia, un tamburo di pelle di bisonte e un flauto ricavato da una canna (nulla a che vedere).

    Quando la banda suona, ad ogni plenilunio, credimi, nessuno riesce a dormire.

  32. catepol

    ciao sono un postero e ti postero l’ardua sentenza se posso ehm se postero…

  33. catepol

    sai niente di quell’aggeggio millepulsanti da tenere in mano per cambiare canale? ricordi mica come si chiamava oh tu postero?

  34. utente anonimo

    Illustli kolleghi, fi spetisko fomula per fuzione fredda nucleale:

    FRh*A748-gsalkshdf(okdhd!) = a&b+$+£+/+()!%(-@łþđþ[€đðłđ)

    solo ke non essle stato poszibilen tladlurlo

    in fostra matremarikan

    Sprero capiren foi qualkos.

    Doctoren Hutten B.

    Nofembre 19 3006

  35. utente anonimo

    se mi posso permettere c’è un che in più nella prima frase e nella parte dell’aspirapolvere “questi tempi” andrebbe sostituito con “quei tempi”.

    bisogna stare attenti…i pignoli sono dappertutto

  36. utente anonimo

    ehm, tale pubblicatore dimostrossi in seguito poco abile nell’uso del target e del link all’interno dei commenti, ragion per cui, dopo lungo mea culpa decise di pubblicare indirizzo completo del succitato sito senza collegamento ipertestuale:

    http://presspack.blogspot.com

  37. orsodingo

    pare riuscissero già da tempo a inscatolare il cibo. Pare.

  38. Millashokking

    Proprio in questi giorni pensavo all’ipotesi di un museo in progress di oggetti contemporanei.

    I più penseranno a una semplice casa. Ma è qualcosa di più.

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