DIALOGO CON L’INSETTO VOLANTE CHE NON VUOL USCIRE DALLA FINESTRA

Sarà capitato anche a te di esser sul punto di andare a domire, di aver indossato il pigiama, di esserti lavato i denti, di aver spento la luce e di esser pronto a cascare nel sonno: è a quel punto che si manifesta l’importuno insetto notturno.
L’insetto notturno è una bestiola con la seguenti caratteristiche: vola, emette flebili suoni, ama volarti in faccia e non vuole farti dormire. Di solito è una mosca, una falena, d’estate una zanzara, d’autunno o d’inverno una farfalletta. Non vuole saperne di andarsene:

– Avanti! Esci.
– Ma non ci riesco, cribbio.
– Ma non da lì! Da qui!
– A me anche questa finestra pare aperta, eppure appena tento di uscire qualcosa mi ferma, come se dentro ci fosse una barriera invisibile.
– E ci credo. Quello è un vetro, capisci?
– Vetro? Sarebbe a dire?
– Vetro, porcogiuda! Un minerale, un solido, insomma non so di cosa diavolo sia fatto ma anche se ci vedi attraverso, non ci puoi passare.
– Ohibò, che razza di prodigio è questo?
– Ma quale prodigio e prodigio. E’ tecnologia: lo abbiamo inventato noi umani così possiamo vedere cosa succede fuori senza dover tenere aperte le finestre.
– E allora come fo a uscire?
– Non devi uscire da lì, ma da quest’altra finestra, questa spalancata! La vedi?
– Ohè, sarò scemo ma io non riesco a cogliere la differenza tra le due.
– Te lo rispiego di nuovo, allora. Vedi quella finestra? E’ chiusa. Sì, lo so, sembra aperta per via della storia del vetro che ti ho già spiegato cento volte, ma non lo è. E smettila di darci delle zuccate perché non ce la farai mai.
– Uhm.
– Tu devi uscire dall’altra finestra, quella aperta.
– Boh, a me paiono uguali.
– No che non sono uguali, testa di rapa!
– Senti, è troppo complicato. Perché non le apri tutte e due? Così non mi sbaglio.
– Hai ragione. Ecco, ora vattene.
– Mmm, no. Ho cambiato idea. Fuori fa freddo. Io me ne resto qui a volare sul soffitto. Che fastidio ti do? Poi domattina, esco.
– Per l’amor del cielo: tutta la notte con un arnese che ronza e mi vola sulla testa io non ci dormo.
– D’accordo: mi metto qui, sul soffitto e me ne sto muto e fermo.
– No. Tu te ne devi andare.
– Sì, marameo!
– E va bene, lo hai voluto tu: adesso t’ammazzo.
– Bravo, prova a pigliarmi e poi ne riparliamo.

Due ore di inseguimenti e lanci di pantofole, cuscini per aria, fucilate, pezzi di intonaco che cadono a terra. Tutto inutile. Egli è imbattibile. Forse immortale:

– Oh oh, che risate. Non mi prendi, non mi prendi, gnè gnè gnè.
– Mi arrendo. E’ tardissimo, basta, sono sfinito. Fai quello che ti pare. Io spengo.
– Buonanotte.
– Crepa.
– Senti. Posso appoggiarmi qui sul cuscino accanto a te?

45 Comments
  1. loska

    ahahahahahahahahahhahahaahah!

    Quanto c’hai ragione!

    XD

  2. utente anonimo

    signor confuso i suoi post sono esilaranti e/o illuminanti… allietano le mie altrimenti tristi ore in ufficio!

    sentitamente ringrazio

    v.

  3. hidra

    un te proccupà te l’accoppa il polpo!

  4. utente anonimo

    copio e pasto, cosí per la precisione

    il vetro é un liquido sottoraffreddato in uno stato di non equilibrio termodinamico, e caratterizzato da una viscositá enorme.

  5. utente anonimo

    conosco uomini così…:D

  6. diciche

    Essenza di commento: minchia, che bel blog :)))

  7. LaDistratta

    Cimici, questo è il periodo delle merdose cimici, che non puoi azzardarti neanche a pensare di ucciderle, sennò ti tocca traslocare.

  8. diamonddog

    Io ti vedo male…..a quando il coniglio rosa gigante di nome Harvey?

  9. utente anonimo

    Prova a fare il lanciafiamme casalingo con un accendino ed una bomboletta di Viavà. Scommetti che poi non ride più??

  10. PiccoloKin

    Il vetro e’ silicio. Lo stesso materiale dei cips.

    Scusa, dei microchip.

    (^o^)

  11. epimenide

    E se prendessi un ranocchio per far compagnia alla Luciana? Quelli se ne stanno buoni buoni nell’acqua, e quando passa il ronzante scocciatore… slurp!

    Pensavo anche a un bel camaleonte (hanno la lingua anche più lunga), che però poi ha due difetti:

    – Quando ti serve non lo trovi, per poi scoprire che è il cuscino.

    – Se non ci sono insetti, ti tocca nutrirlo a sofficini (bleah)!

  12. Effe

    il fatto che il suo blog sia l’unico in questo momento visualizzabile su splnder, ci avrà il suo bel perché, o Sommo (potevo appellarla O Totale, ma non dà la stessa soddisfazione)

  13. Dania78

    Non mi è mai capitato di indossare un pigiama per andare a dormire…

  14. utente anonimo

    ma confused personality è veramente un big. Chissà perché per fare figo, tutti i nick nelle chat sono in inglese – ma questo è off topic. Volevo dirti che sei così grande che mi ricordi – non so se da vicino o da lontano – il mitico Altan, Francesco Tullio Altan. beh beccate sto complimentone wee

  15. utente anonimo

    Vorrei sapere se ha un senso il fatto che ogni bestia volante o strisciante che si trova a casa tua finisce a letto con te.

  16. Lo1988

    io di solito ce la faccio a spiaccicarlo..poi lascio i trofei di guerra spiaccicati sul muro (mia madre non è molto contenta poi, però…)

  17. elica2099

    Guarda, uguale uguale a come faccio io, con la differenza che riesco a farlo uscire. Però poi mi volto e vedo le facce dei miei famigliari che mi guardano con l’aria “è matto, interniamolo”.

    Mai io li frego tutti e mi sento ogni volta meglio!!

  18. violiz

    vorrei informare la gentile clientela che al reparto tre troverete la nuova collezione “zanzara” autunno inverno, l’unica che nn muore con il freddo e trasloca a casa tua con armi e bagagli…

  19. ottaluna

    casa tua è più affollata di times square… tra insetti, polpi, divinità, mosche, tonni e quant’altro, certo non ti puoi sentire solo.

  20. utente anonimo

    …la vignetta di Andrea Pazienza con la mosca che fa toc! toc! alla lampadina, poi si ferma e, toccandosi la capoccia, commenta con un amaro ed universalistico: “…vita di merda….”

    Ciao

  21. Irrisolto

    Uh.

    E quando d’estate senti quel ronzìo acuto, secco e affilato che ti passa vicino all’orecchio, ambasciatore di punture in zone improponibili del corpo, tipo l’attaccatura delle dita?

  22. Lenotedipoldina

    Io settimana scorsa, dopo 2 ore di vani tentativi di zanzaricidio, ho lasciato all’amico insetto l’intero lettone e ho dormito sul divano del soggiorno!

    Dicono che se non puoi batterli ti devi alleare a loro, quindi ho trovato un accordo, e io e Zz usufruiamo della stanza a giorni alterni.

    Ora devo solo convincerla a pagare metà affitto!

  23. ellenpeppers

    Io, modestamente, sono un’infallibile ammazzazanzare… se hai bisogno.

  24. utente anonimo

    ti posso dire che per come scrivi mi ricordi molto Altan? mi sbaglio?

    L’insetto : Antonio Cane link

  25. palladipelo

    a me invece danno ascolto… gli indico la finestra e se vanno tranquillamente seguendo le istruzioni… “ehi te lassù scendi un pò… ecco brava… a destra.. un pò di più… vai vai.. si … no ho detto detsra capocciona… ecco.. ecco .. vai… brava.. ti sei levata dai coglioni!”

    Giuro che lo fo davvero e non per battuta!

  26. orsodingo

    sono insetti a caccia del loro quarto d’ora di celebrità…

    vuoi mettere essere pubblicati su “personalitàconfusapuntoslinderpuntocom”???

  27. ragaqualunque

    caro sig. personalitàconfusa, i suoi post sono illuminanti…. dico sul serio!

    ragaqualunque

  28. lofoten

    Alla biennale espongono un quadro fatto di ciabattate su zanzare sazie.

  29. utente anonimo

    io mi son fatta furba e ho messo una zanzariera sul letto…funziona! te sei dentro che ronfi e quella/e ZzzZZZ e ZzzzZzzzzzzzz e ti prendi anche il giusto di fare dei gestacci..a meno che, meno furbescamente, tu non chiuda la zanza DENTRO la zanzariera, cosa che è capitata…e, son sicura, prima del -mio- massacro ho visto un ghigno sinistro sul suo muso

  30. pinkaholic

    caro personalità confusa, bel blog davvero. mai pensato di scrivere un libro? o me lo sono perso io?

  31. utente anonimo

    E’ dolcissima e scritta benissimo! Mi ricorda, non so perché, le Favole di Andrea Pazienza, per la semplicità con cui è scritta, forse, o per la tenerezza del dialogo fra i personaggi…non so! Resta il fatto che è stata proprio una bella lettura! Grazie!

    Michè!

  32. artemidoro

    Scusa ma quale differenza c’è con una moglie (ma vale ovviamente con un marito, non vorrei mai….) dopo tanto parlare e inutiile combattere, lo stesso finale:

    -“Senti posso appoggiarmi sul cuscino accanto a te” (ad essere sinceri togliamo pure quel “posso” ) E russarono infelici e scontenti….

  33. t0r3

    a me l’estat scorsa è successa la stessa cosa, ma con un pipistrello, animale non così ragionevole come l’insettino di x§.

    dopo ore passate a cercare di indicargli la strada per la finestra sono riuscito a colpirlo al volo tipo palla da baseball con la scopa e lui finalmente è riuscito ad uscire. il giorno dopo ha raccontato tutto sul suo blog.

  34. Sienda

    indìco (vece del verbo indìre che senno non si capiva) una campagna per l’adozione delle moschine/zanzarine.

    una campagna moooooolto moooooolto lontana.

    bac.

  35. utente anonimo

    troppo brava!!!!

  36. utente anonimo

    anzi, bravo!!!

    davvero, per un bel po’ ho creduto fossi una donna! Ma che cambia, in fondo!

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