POLPO ALLA LUCIANA

Chi frequenta i commenti di questo sito, ma anche chi non lo fa – e perfino chi manco sa cosa siano, i commenti di un sito – avrà forse udito parlare di una ricetta chiamata “Polpo alla Luciana”. E’ una pietanza molto saporita, condita con pomodori e prezzemolo, e a furia di sentirne dir bene ho pensato di provarla.

Mi sono dunque recato alla più vicina pescheria. Il titolare mi ha ricevuto in grembiule. Gli ho spiegato che mi serviva un polpo, un bel polpo da fare alla Luciana, e lui mi ha mostrato alcuni polpi morti (“ma morti da poco” – ha tenuto a sottolineare) e poi un polpo vivo. Il quale, ignaro del destino, faceva il bagno in un piccolo acquarietto spoglio. Ho chiesto al pesciaro quale fosse la differenza tra i due tipi di polpo, e lui mi ha risposto che, come si poteva ben vedere, i primi erano defunti e il secondo no, e che inoltre quello ancora in vita costava un 5 euro di più.
Ho sempre avuto una certa pietà per le bestie uccise, e così ho indicato al pescivendolo il polpo vivo: “Me lo incarti”.
Il venditore lo ha estratto dalla vasca e poi, tenendolo per i piedi, ha cominciato a sbattergli la testa sul marmo della vasca.
”Ma cosa fa, è impazzito?! Così me lo ammazza!” ho protestato io.

Dopo aver insistito parecchio perché il polpo venisse incartato vivo e vegeto, alla fine sono uscito dal negozio col mio sacchetto.

Arrivati a casa, ho liberato il polpo per terra, sul pavimento. Lui si è guardato intorno, e a cominciato a camminare, o meglio a scivolare esitante verso la cucina. Poverino, aveva già capito tutto, e vi si era rassegnato. Poi dice che i molluschi son stupidi.

Gli ho dunque indicato il tegame rovente e ingiunto di tuffarvisi. Non voleva, poveretto. Allora l’ho preso in braccio – con affetto – e amorevolmente l’ho immerso nella pentola rovente a 50 gradi.
Gli ho chiuso il coperchio sulla testa e l’ho lasciato là dentro.

Dopo un quarto d’ora, sono tornato a controllare la cottura. Ma era successo il miracolo. Il polpo era riuscito ad alzare il coperchio e a fuggire sullo scolapiatti.. Malconcio, ma vivo. Tossiva. Non ce l’ho fatta, l’ho tirato fuori con un mestolo, a cui lui si è aggrappato. Ci siamo messi a tavola (io seduto, lui solo posato sopra) e per far pace abbiamo mangiato i pomodori, il prezzemolo e gli altri ingredienti della ricetta.

Ora abitiamo assieme, lo tengo sempre con me. Di giorno lo porto in giro: se mi devo fermare da qualche parte (in ufficio, da amici) chiedo di riempire un lavandino per lui.

Di notte lo tengo sul comodino. Russa, ma piano.

Benchè il polpo viva completamente nudo, non posso dire se sia femmina, maschio o nessuna delle due cose (i polpi hanno un sesso? chi lo sa). Ma ho deciso di dargli un nome. E il nome non poteva che esser Luciana.

99 Comments
  1. catepol

    ma non ti si appiccica quando lo prendi?

  2. jame

    lo può mettere vicino al tonno che teneva sull’altro comodino….

    o lo ha messo …sott’olio?!

    jS

  3. utente anonimo

    Lunedì mattina mio marito è andato a pesca di polpi con un amico…. ne hanno presi sette, praticamente hanno spolpato il golfo 🙂

    Ora stanno beati nel mio congelatore in attesa di essere mangiati: si accettano consigli su come cucinarli.

    Ringrazio fin d’ora…

    Wellina

  4. greenwich

    bello.

    Ci puoi intingere la penna. E se è polpo donna, le piace pure.

  5. utente anonimo

    Che “tenerezza” quando ti abbraccerà….

  6. utente anonimo

    Ma quando e’ moggiA la consolerai?! Ok ok era pessima…ma e’ rientrata il viceboss e piove, non si puo’ pretendere troppo da un’umile lavoratrice.

    M.

    P.S. ovviamente ho sbagliato a votare ma credo di aver riparato al danno prodotto ^^

  7. utente anonimo

    Eh avevo saltato una delle categorie, quella del miglior post (che poi pure li’ ti ci avrei visto bene), comunque me l’ero tenuto alla fine, no? e poi ho compilato tutto e ho spedito! Con una categoria vuota! Ma si puo’?! Ah noi 37enni giovani bloggers

    P.S. pero’ poi ce l’ho rispedita eh!

  8. utente anonimo

    certe volte credo tu sia completamente pazzo…

  9. Zephyr

    È un po’ come coi tori che sopravvivono alla corrida: meritano di vivere e di essere trattati alla grande!

    Il fatto che tu gli abbia dato un nome femminile un po’ mi preoccupa, non sarebbe ora di trovare una Mrs. Personalitàconfusa??? 🙂

  10. Antolla

    Anche i polpi, in fondo al mare, cercano le polpette. Per nutrirsi.

  11. utente anonimo

    Tenero il polipo in tutti i sensi,

    poi russa anche piano, questo si che è un vantaggio in una vita di coppia, che dire da farci una storia illustrata.

    Se volete combiniamo io non scivo così

    bene ma illustro.

    Sta per piovere tutto va bene .

    Laura t

  12. LucaMarja

    E’ una storia bellissima, confidenziale Confy. Questo polpo che suda, sbuffa e alfine tracima oltre l’inferno pentolaro vale cento Piperni, ma che dico Piperni, vale un PrimoLevi! In conclusione: se ci sei sbatti un polpo.

  13. keketi

    Mia cognata si chiama Luciana e a pernsarci bene assomiglia proprio ad un polpo. Abiti con lei? ;)) Trovo cmq la storia molto tenera oltre che surreale, ma a quersto ci avevi già abituato.

    K.

  14. LaDistratta

    Non so perchè, ma il polpo che prende a testate la vasca mi ha ricordato tanto Zidane…forse perchè hanno la stessa acconciatura.

  15. mello

    mi ricorda un po’ quel film di woody allen con la pecora…

  16. keketi

    Sconsiglio di nominare pecore. PC ha una ben nota avversione per ovini.

  17. utente anonimo

    questa non è una storia da polipo, ma da capitone!

    ma va bene lo stesso

    F.N.

  18. lofoten

    Che bello, finalmente un forum di cucina. Come ci si registra?

  19. edi

    il polpo alla luciana lo cucina mia mamma…

  20. palladipelo

    hai rischiato anche oggi di farmi licenziare per le risate!!!!!!!!!

    Io invece cucino il Polpo all’Elisa!

  21. utente anonimo

    questi tuoi periodici filarini zoologici sono uno spasso.

    Credo che a breve all’ingresso del tuo appartamento in Lambrate sosterà una guardia del Wwf…

  22. utente anonimo

    ha ha ha e io che credevo di aver dato il meglio quando alla mia festa di laurea ho baciato un moscardino (bacio immortalato da foto compromettente) ma tu e luciana addirittura convivete!!! che tenero

    vania

  23. jame

    20 lofoten non ci si registra…

    si indossa solo il cappello da chef e ognuno porta i vari coltelli e pentole da casa.

    jS

  24. PiccoloKin

    Cosi’ Luciana va a fare compagnia al tonno che hai nella vasca da bagno se non ricordo male.

    (^o^)

    p.s.

    Ed alla mosca… (o era una zanzara?)

  25. pm10

    devi avere incontrato il cuoco dell’albergo in cui sono stata questa estate, oltre al POLPO ALLA LUCIANA cucinava anche gli spaghetti alla luciana e il “pangasio al forno con naomi”.

  26. consu85

    fortuna che la ricetta era a base di polpo e nn di qualche altro animale più ingombrante…

  27. utente anonimo

    Ciao era piu’ semplice affettare una soppressata… eh eh

    ciao kermit…. saluta il polpo Luciana….

  28. lofoten

    Attento agli spruzzi neri specialmente quando lo tieni sul comodino. Marca il territorio.

  29. lofoten

    Vorrei regalare una piccola chicca a questo splendido forum di culinaria.

    I “Luciani” abitanti di Santa Lucia, il più antico Borgo marinaio di Napoli, oltre ad essere esperti nella pesca dei polpi, hanno la prerogativa di cucinarli in un modo singolare e, con la salsa che ne ricavano, di preparare uno tra i più elogiati piatti della gastronomia napoletana. Importante è preparare bene il mollusco. Strofinare con energia i testicoli del polpo tenendoli sotto il getto d’acqua corrente per eliminare ogni residuo di sabbia. Al momento dell’acquisto del polpo, informarsi se sono già stati battuti dal pescivendolo in modo da rompere le fibre e renderli più teneri; in caso contrario bisogna snervarli battendoli con un batticarne per almeno 10 minuti.

    p.s. a che pagina trovo la ricetta del caciodestriero all’argentina?

  30. personalitaconfusa

    Ohibò, dunque i polpi hanno testicoli? Questo – fammi controllare – sì, sembra esserne privo. Dev’essere femmina.

  31. IlaLuna84

    Hai capito che cuore d’oro, il Confuso? Ti nomineremo protettore dei poveri molluschi indifesi! 🙂

  32. ayurvamuca

    Che immagine poetica, tu e il piccolo polpo Luciana finalmente insieme a consumare il vostro pasto frugale… come avrei voluto esserci. Un saluto a tutti e due. 😉

  33. utente anonimo

    ed il tonno?non è geloso? dividono la baignoire anche nella casa nuova?

  34. utente anonimo

    Nel caso in cui tu scoprissi che la Luciana è un Luciano, continuereste a vivere more uxorio o ti passerebbe la cotta e il mollusco finirebbe cotto?

  35. lofoten

    …Ci siamo messi a tavola (io seduto, lui solo posato sopra)… Allora l’ho preso in braccio – con affetto… Ora abitiamo assieme, lo tengo sempre con me…Di notte lo tengo sul comodino…completamente nudo…Ma ho deciso di dargli un nome. E il nome non poteva che esser Luciana…

    Non è il caso di telefonare a “Tentacolo Azzurro”?

  36. utente anonimo

    Ricetta (peddavvero): Polipi Affogati.

    Ingredienti: polipetti piccoli, anche surgelati (n.b: NON moscardini, distinguibili da polipo propriamente detto grazie al fatto che i moscardini hanno 1 sola fila di ventose per tentacolo e so’ meno buoni e costano meno); aglio; olio; prezzemolo; peperoncino; un po’ di vino bianco.

    Esecuzione: Pulire i polipetti e, magari, farli a pezzetti. Far soffriggere aglio, prezzemolo e peperoncino in olio. Schiaffarci dentro i polipetti all’uopo preparati e farli rosololare 1-2 minuti. Bagnare con il vino bianco. Alzare la fiamma ed aspettare che il vino evapori. Coprire la pentola per bene ed abbassare la fiamma. Far sobollire il tutto per almeno 3/4 di ora. Servire con pane abbrustolito e una bella spruzzata di limone.

    Cia’

  37. t0r3

    ———————————-

    More visionary than your common ambient techno producer, Sandro Perri synthesizes real instruments with dark ambience and comlements the resulting music with suitable rhetoric and visual art on his sensory rich productions as Polmo Polpo. The Toronto producer and one-time jazz student debuted as Polmo Polpo in 1999 on a split 12″ alongside Cog. He released the record on his own Audi Sensa label and limited the pressing to only 100 copies. After a brief stint collaborating with the late Todd Fox as Dot Wiggin, Perri returned as Polmo Polpo in January 2001 with Acqua/Oarca and then again in March 2002 with Riva/Rottura, again limiting both 12″ EPs to small pressings. Later that same year, he compiled these four tracks, several ambient interludes, and some accompanying visual and rhetorical elements as The Science of Breathing, a full-length album released by Alien8 Recordings sublabel Substractif.

    ———————————-

    sono piuttosto bravi, potresti utilizzarli come colonna sonora per le vostre serate romantiche

  38. sagami

    …è nata un’amicizia.

    Commossa…

    s.

  39. utente anonimo

    ma x sapere se il polpo e’ morto da poco l’hai toccato x vedere se era ancora caldo???

  40. utente anonimo

    No, gli/le ha avvicinato uno specchio alla bocca e questo si è appannato. La polpa era viva e lottava insieme a lui.

  41. BassTest

    ..un giorno ci farai un riepilogo dello zoo che tieni a casa? 😀

  42. utente anonimo

    #40, che mancanza di sensibilità.

    confuso, allora funzionano i post on request!!!!

  43. LaToby

    io controlleri che non sia cthulhu in incognito…

  44. mariannaborella

    E io che pensavo di essere matta… Da piccola avevo due amici immaginari che vivevano nel mio astuccio di scuola e, quando ero a casa nella casa di barbie.

    Dormivano in una scatola di fiammiferi e erano due micro topi.

    I miei, per sopperire alle mie chiare sofferenze mi hanno comprato un cane e poi ora, regalato un gatto.

    Spero che d’istinto ritrovi i miei micro topi, e con loro la mia infanzia.

  45. utente anonimo

    il polpo dice ‘ma cazzo proprio con

    un blogger, dovevo capitare, uno

    che racconta tutti i cazzi miei!’

    egine

  46. utente anonimo

    Il mio piatto preferito, io porto il vino. A che ora si cena?

  47. lofoten

    Senti Confuso.

    Quella creaturina viva che hai sul comodino.

    Dico io non è raccapricciante farla al ragù? Leggi un po’ come comincia questa ricetta.

    Eliminare il becco e gli occhi al polpo. Lavarlo. Staccare i tentacoli con le forbici. Rovesciare la sacca del corpo e togliere la membrana che la riveste. Rimettere la sacca nella posizione originaria e tagliarla ad anelli…

    Ti consiglierei di riprovare a farlo lesso. E’ un attimo, penso proprio che neanche se ne accorgerebbe.

  48. violiz

    adesso il polpo al ragù…no vi prego io mi ci ero affezzionata…saperlo sul tuo comodino a vegliare il tuo sonno…se proprio vuoi liberarti di lui..lo prendo in affido io…vio, liz e luciana…

  49. utente anonimo

    Sei un mito.

    Miammiam

  50. utente anonimo

    ot: Confusello, lo so che sono la solita ritardataria (mica pigra penniente) ma scrittomisto è off-line. Quando tornate?

    la reine

  51. utente anonimo

    La prima cosa che mi è venuta in mente è che sei fortunato!

    Tu vivi con un polpo, c’è chi vive con un Str***o! Vuoi mettere la differenza?

  52. magicamentelena

    si vabbè. Bella storia. Ma la ricetta dov’è?

    io voglio la ricetta.

    🙂

  53. utente anonimo

    Ciao,

    ho segnalato questo post nella selezione dei post della settimana che pubblico sul mio blog. A rileggerci

    Francesco C.

  54. utente anonimo

    lascio una poesia dedicata al polipo barese..e al suo destino..

    La malasort du pulp bares

    ‘Mmènz a tutt l’anmàl ca stònn o’mùnn

    stè iùn ca ind a’mmàr, a’ffùnn a’ffùnn,

    pass la vita sò jìnd a nu mod stran,

    dìscjn ca iè fess e ca mà advent’anziàn…..

    ……U pulp!Tìnr d’cor, d’la plòs iè‘nnamràt

    e stu fatt, sop alla terr, tant s’ha sputtanàt,

    ca p’pizzcàu non gj’vol tand’esperiènz,

    avàst nu spag, nu stezz d’plòs e la pascènz.

    La chèdd du pulp,allòr, iè na vit’amàr,

    ma u’chiù sfrtnàt iè cudd ca nàscj a Bbàr:

    la vita so, iè normàl, all’ald vànn d’la tèrr,

    ma ddò p’jìdd iè na traggèdj, iè pèscj d’na uèrr.

    Appèn ven pizzcàt, accòm ved la prima lùscj,

    all’anvàm nu muèzzc’ngàp, angòr s’n’fùscj;

    e minz stirdsciùt, pu dlòr e pu scjkànd,

    ind a’nnudd s’send’trà tutt l’malàndr.

    Non fàscj’attìmb a pnzà: ”Ma cuss iè mmàtt?”…

    Ca u’Barès u’auànd e u’accmmènz a sbatt

    k’tutt la forz e l’nirv sop all chiangùn,

    l’cirr s’arrzzèscjn e ièss tanda scjkùm.

    La tortùr non ha frnùt, u Barès insìst

    e fort scduèscj u’pulp ind o’canìstr:

    cert, p’tutt esìst la nascìt, la vit e la mort,

    ma chedd du pulp barès iè na vera malasòrt!

    Traduzione in italiano

    La malasorte del polpo barese

    Fra tutti gli animali che esistono al mondo

    ce n’è uno che, nel mare più profondo,

    vive la sua vita in un modo strano,

    dicono sia un ingenuo e che mai diventi anziano.

    …..Il polpo, tenero di cuore, è,del gambero, innamorato

    e sulla terra, questo, è tanto noto,

    che, per pescarlo, non occorre tanta esperienza:

    basta uno spago, un pezzo di gambero e la pazienza.

    Quella del polpo è, allora, una vita amara,

    ma il più sfortunato è quello che nasce a Bari:

    la sua vita è normale, nel resto della terra,

    ma qui,per lui, è peggio di una guerra!

    Appena viene pescato e vede la prima luce,

    subito un morso in testa, perchè non scivoli via;

    e, mezzo stordito dal dolore e dallo spavento,

    in un attimo si sente già svuotare il ventre.

    Non ce la fa più e pensa:-Ma questo è matto!-

    Ma il Barese lo afferra e comincia a sbatterlo

    con tutta la forza e i nervi sugli scogli,

    i tentacoli si arricciano e fanno tanta schiuma.

    La tortura non è finita, il Barese insiste,

    e con forza muove il polpo dentro un cesto;

    certo,per tutti esistono la nascita, la vita e la morte,

    ma quella del polpo barese è una vera malasorte!

    ciao..

    Monica

  55. utente anonimo

    Il poilpo a le tentacole che succhiano e si appicciccono in nel dappettutto e cuanno lo pesco ci infilo una forchetata nellocchio che ne a uno solo.

    Alfiero

  56. lofoten

    E ora….taratatà, una poesia di alessandro manzoni sull’adorata creatura.

    Il Polpo Manzoniano

    Dagli antri melmosi, nei forni roventi

    da scogli, nell’arse cucine stridenti

    nel rame bagnato di mitile odor,

    un polpo dimesso repente si desta,

    intende l’inguacchio, solleva la testa

    precotto da novo crescente bollor.

    Dai ricci spinosi, dai totani sciolti,

    qual raggio di sole tra nuvoli folti,

    trasuda l’umore nel fiero ragù:

    il polpo, nei guardi confuso ed incerto,

    si mesce (e discorda lo spregio sofferto)

    col misero brodo del laido menu.

    S’arriccia pauroso, si sperde tremante,

    per rotti molluschi, con passo vagante,

    fra trema e bruciore s’avanza e ristà;

    e adocchia e rimira, scorata e confusa,

    de’ frutti di mare la turba diffusa

    che fugge l’agrumi, che sosta non ha.

    Ansanti li vede, quai trepide fere,

    serrate per tema le fulve cerniere,

    le note latebre del covo cercar;

    e quivi, deposta l’usata minaccia,

    le cozze patelle, con pallida faccia,

    i gusci pelosi pensose guatar.

    E sopra i fuggenti, con avido brando,

    quai cani disciolti, frugando frugando,

    da ritta e da manca, le fauci ruggir:

    le vede, e rapito d’ignoto spavento,

    con l’agile spruzzo precede l’evento

    e sogna la fine del duro soffrir.

    Uniti, quei forti che vengon dai campi,

    che a tordi, però, preferiscon gli scampi,

    son giunti da lunge, per aspri sentier:

    sospeser le gioie dei prandi festosi,

    assursero in fretta dai blandi riposi,

    armati repente di forche guerrier.

    Lasciar nelle sale del tetto natio

    galline spennate, già pronte all’oblio,

    farciti conigli che il piatto serbò;

    han carca la pancia di fame di ieri,

    han posto le selle sui bruni corsieri,

    volaron sul polpo che cupo schizzò.

    A torme, di cozza passaron in cozza,

    godendo giulive d’amata sgagliozza,

    ma il celenterato pensando nel cor:

    per valli petrose, per balzi dirotti,

    viaggiaron membrando l’arrosti stracotti,

    sognando d’amare del mare l’odor.

    Fra oscuri perigli di denti incresciosi,

    in groppa ad enormi respiri affannosi,

    il rigido polpo le pene passò;

    si vide le forche calate sui petti,

    a canto alla bocca, rasente agli occhietti,

    veloce coltello lo stentacolò.

    (E il premio sperato, promesso a quei forti,

    sarebbe, o delusi, rivolger le sorti,

    d’un polpo straniero por fine al dolor?)

    Tornati alle loro superbe galline,

    ai frutti di terra ed all’arse cucine,

    nel rame bagnato di mitile odor

    il polpo si mesce col vino nemico,

    di frutti di mare rimane l’antico

    rumore di guscio che vacuo ristà.

    Sparecchian i servi, dividon gli armenti,

    si posano insieme sui cirri morenti

    d’un polpo dimesso, che nome non ha.

  57. lofoten

    E ora ripetiamo in coro.

    Il primo polpo

    pelò patate

    pulì pelati

    e partì

    per i posti più impensati.

    Il primo polpo

    planò su pianeti lontani

    Piantò pompelmi

    e pitturò palme

    di pellicani.

    Poi però

    pianse un po’, perché

    si sentiva solo solo.

    Ecco come nacque il mare:

    dalle lacrime di un polpo

    che implorava un posticino

    un po’ più

    popoloso.

  58. lofoten

    Per i fini intenditori. Guillaume Apollinaire – “Il polipo”

    Avvezzo a schizzar verso il cielo il suo inchiostro,

    A suggere il sangue di ciò che ama

    E a trovarlo delizioso,

    Questo mostro inumano, sono io.

  59. lofoten

    E per i fans di Santina Trapasso ecco a voi…

    “La solitudine del polipo mi appartiene”

    …tu sei lì

    solo

    con i tuoi tristi tentacoli

    dentro l’acqua tua,

    tanto sai

    che prima o poi

    arriverà la cipolla assassina

    e tutto finirà…

  60. lofoten

    Uffaaaaaaa!! Visto che Confuso non c’è ci penso io. Ecco qui la ricetta.

    POLPO ALLA LUCIANA

    origine: Italia

    Tempo di Preparazione: 15 min.

    Tempo di Cottura: 2 ore

    Calorie:

    Costo: medio

    INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

    – 1 kg di polpo

    – 3 spicchi d’aglio

    – 2 cucchiai di prezzemolo tritato

    – il succo di un limone

    – 4 cucchiai di olio di oliva

    – sale

    – pepe

    1. Pulite il polpo, eliminate gli occhi, il becco, svuotate la sacca dall’inchiostro, lavatelo e battetelo con il batticarne in modo da renderlo più tenero.

    2. Lessatelo in acqua bollente salata per circa 2 ore su fiamma bassa. Quindi scolatelo e riducetelo a tocchetti; tritate l’aglio e insaporitene il pesce, spolverizzatelo di prezzemolo, poi conditelo con olio, sale, pepe e succo di limone. Mescolate per bene e servitelo ancora tiepido.

  61. utente anonimo

    Aaah! Sacrileeegio! Battere un polpo col batticarne… tsè. Per intenerire il polpo (in linguaggio appulo dicesi “arrezzà u pulpe”) bisogna scaraventarlo ripetutamente su una superficie dura, possibilmente uno scoglio.

    Pepper

  62. utente anonimo

    E se uno vive in appartamento?

  63. utente anonimo

    ahahahahaha!

    paolaGi

  64. utente anonimo

    sono commosso.

    Mox

  65. utente anonimo

    giovedì gnocchi

    sabato trippa

  66. utente anonimo

    Ma allora com’è questa vita con il polipo? Si sa che al giorno d’oggi la convivenza è difficile anche fra esseri umani! Ma penso sia difficile rispettare gli spazi altrui per un tipo con tutti quei tentacoli!o sbaglio?

    Storico

  67. hidra

    lofoten! non per far polemiche, il polpo alla luciana l’ho cucinato sul serio.

    il mio amico erio grande gastronomo mi dice che la ricetta del polpo (ammette che ci possono delle varianti) è una sola ed è questa, se vai indietro nei commenti dell’acquario era gia stata comunicata:

    POLPO ALLA LUCIANA

    Ingredienti per 4 persone:

    polpo (1000 g)

    pomodori (n. 4)

    aglio (n. 3 spicchi)

    olio di oliva (n. 2 cucchiai)

    peperoncino (q.b.)

    prezzemolo (n. 2 ciuffi)

    sale (q.b.)

    pepe (q.b.)Preparazione:

    – Battere il polpo con un batticarne insistendo sulle parti più spesse

    – Pulire, spellare e lavare il polpo

    – Tritare grossolanamente il prezzemolo

    – Spezzettare e togliere i semi ai pomodori

    – Accomodare il polpo in una casseruola salare, pepare e cospargere di prezzemolo, unire i pomodori, l´olio, il peperoncino e l´aglio

    – Chiudere l´imboccatura della casseruola con un foglio di carta oleata (per non fare uscire il vapore) e fermarlo con un giro di spago

    – Incoperchiare mettendo un peso sopra il coperchio

    – Cuocere a fuoco debolissimo per 2 ore

    – Lasciare intiepidire e servire nello stesso recipiente di cottura

    poi parleremo del gattò di patate.

  68. utente anonimo

    Mi sembra ormai inutile proporre ricette alternative: la creatura, giorni fa,è stata trasformata in ragù. Il polpo ha carni piuttosto fibrose e di non facile digestione, forse è per questo che da giorni personalitaconfusa latita….

  69. lofoten

    Ellosò cara Hidra che la ricetta era nell’acquario. Ma sai, Confuso non c’era, gli ospiti bussavano e chiedevano ed io ho copioincollato la prima che ho trovato in rete.

    Della tua ricetta mi piace tanto il pezzo dove dice “accomodare il polpo in una casseruola”. Anche il polpo ha una sua dignità.

    Riguardo il gattò di patate, la cosa mi piace da impazzire. Non è che per caso sei della mia isola a tre punte? Anche da noi si chiama cosi. Gattò.

    Un’ultima cosa. Ancora non ho capito come ci si registra in questo forum di cucina.

  70. Effe

    senta un po’: il polpo canta il po-po-po-po-po-pooo-pooo se lo porta sul Po?

  71. utente anonimo

    Ho gli occhi lucidi e non scherzo, che la tua storia sia vera o di pura fantasia. Mi prende un dolore fisico e sto uno schifo.

  72. hidra

    lofoten purtroppo sono toscana. ma vorrei essere tanto d’ò sudde.

  73. utente anonimo

    ahahah a me è successa una cosa simile con delle aragoste che andavano impalate vive… ma questa è un’altra storia.

  74. utente anonimo

    Non sapevo fosse diventato un blog di killercucina. Con divertenti ricette per esercitare la tortura…

  75. picccina

    Sono preoccupata per il silenzio di Personalitaconfusa. Luciana

  76. citofonaregiusy

    io lo so

    sì sì l’ho visto

    ho visto due polpi che lo facevano

    lui aveva un coso lunghissimo e lo ficcava sotto il mantello di lei

    i polpi ce l’hanno il sesso e anche bello lungo

    ecco dovevo dirlo

    laGiusy

  77. utente anonimo

    prova

  78. utente anonimo

    Cosa dice il polpo alla polpa che palpa?

    .

    .

    .

    .

    “Facciamo le polpette?”

    .

    .

    .

    .

    Bah… scommetto che nno avete riso neanche un po’ 🙁

  79. diamonddog

    Ora, io se fossi personalità confusa sarei dimorto ma dimorto incazzoso.

    Lui lancia il tema.

    E poi una pletora di post con corollari e postille che neanche la legge di Murphy.

    O triti, non lo meritate.

  80. lofoten

    Orbene, visto che il Confuso manca da tempo, prendo io in mano la situazione.

    @81 finiamola con le ferie da rivendicazioni sindacali stantìe.

    @82 su, si soffi il naso.

    @83 e 80 quand’è che la finite di pomiciare?

    @84tranquillo si accettano anche O.T.

    @85 bravo!

    @86 se hai capito come ci si registra sul forum dillo a Lofoten.

    @87 anch’io.

    @88 ovvio.

    @ 89 son cose.

    @90 lo so, sei Confuso.

    @91 son palpeggi.

    @92 hai ragione, minchia.

  81. jame

    lei lofoten è pagata con piatti di scrittomisto?

    lo dica che è la nuova “assunta” del confu§o.

    e che cose…

    jS

  82. personalitaconfusa

    scusate, il polpo richiede più attenzioni del previsto: lofoten, la sua moderazione dei commenti mi pare in linea con la politica di autogestione già delineata nei commenti al post precedente, faccia pure. ci si vede domani, ora vado a mangiare polpo in insalata.

  83. black-eyed

    Sabato ero in libreria e ho visto il tuo libro. Mentre mi si lussava la mandibola per lo stupore, mi si chiese il perchè di codesta reazione. Suppongo che raccontando la storia del polpo alla Luciana ti ho tolto un potenziale acquirente ._.

  84. utente anonimo

    Ieri ho portato mio figlio a vedere i “Pirati dei caraibi” con protagonista Johnny Depp. Vedendo il capitano “Davey Jones” del vascello l’olandese volante, con la faccia ed il corpo da polpo, mi veniva in mente il polpo alla Luciana. Mi sono concentrato sul film per cercare di smettere…

    Adry

  85. picccina

    A Milano è stato smarrito un polpo, lauta mancia a chiunque possa dare notizie per rintracciarlo VIVO. Astenersi pescherie e perditempo.

  86. personalitaconfusa

    piccina#98: soprattutto pescherie (e ristoranti di pesce).

    adry#97: non ho capito, johnny depp interpreta un polpo?

    blackeyed#96: son cose.

  87. utente anonimo

    Johnny Depp è il capitano del vascello “Perla”, Davey jones è il capitano – uomo-polpo – del vascello l’olandese volante, il nemico del protagonista. Adry

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