Recensioni di dischi alla maniera di Luca Sofri

In altri tempi e insieme a certi cari amici finiti chissà dove, un primo aprile di tre anni fa si creò per scherzo il clone di Wittgenstein, il blog di Luca Sofri, allora come oggi celebre blogstar (e lui grazie a dio non se la prese anzi assai sportivamente ci rise su). Si trattava di ripetere il suo stile: io mi dedicai con particolare cura al reinventarmi recensioni di dischi, genere cui ancora oggi il nostro si diletta. Non me ne vorrà se, per ricordo, riporterò e custodirò qui alcune di quelle recensioni finte.

John Cale & Giuliano Ferrara – Unplugged
Uno stravagante esperimento dal fondatore dei Velvet Underground: ha obbligato il giornalista Giuliano Ferrara a mangiare cotiche e fagioli all’uccelletto per tre giorni, e poi ha registrato tutti i suoni che da Ferrara uscivano. In alcuni punti inascoltabile, in altri ricorda i picchi sinfonici di Mahler. Ospite inatesso, David Bowie al flicorno.

Infinite Sadness – Messa da Requiem
Un disco allegrissimo, a metà strada tra il chill out, la musica derviscia, il fado e le canzoni dei ciellini intorno al falò durante i campeggi col parroco. A sorpresa, interventi occasionali di sua maestà David Bowie al mandolino.

Deep Purple featuring Carla Bruni – Made in Japan 3
Remake dello storico concerto dei Purple ma con Carla Bruni al posto di Ian Gillan. Memorabile la nuova versione di Child in Time, con la bella Carla che muore di embolia durante la registrazione dell’acuto. Special guest: David Bowie alle maracas.

Jorgerson Hordvullosson – Boergwduungstav
Gruppo post-rock groenlandese dal suono estremo, in confronto ai quali i Sigur Ros sembrano i Dik Dik. Nella title track, straordinario intervento di David Bowie alla cornamusa.

Philip Glass & Brian Eno – Music for Unix servers
Nove settimane di lavoro per registrare e mixare la registrazione del fruscio della ventola rotta di un vecchio server IBM. Lisergia pura. Ospite d’onore: David Bowie, scatenato al violino tzigano.

Various Artists – Now That’s What I Call Music 342
Una raccolta dei momenti più originali della musica leggera del terzo millenio. Eminem ubriaco fradicio canta l’Aida. Aserejè delle Las Ketchup suonata al contrario contiene invocazioni sataniche e spot pubblicitari subliminali. I Massive Attack mixano Silvia Salemi. Bowie produce tutti i brani e nella ghost track suona da solo una batteria di pentole Lagostina.

The 3 Davids – The Drug Experiment
Un curiosissimo trio free jazzpoprock: David Byrne suona la chitarra giocattolo, David Sylvian ai campanelli e David Bowie dà il tempo schiacciando a ripetizione lo sciacquone del water.

David Bowie – T’amo Pio Bowie (Greatest Hits Vol. 9)
Uno pensa che David Bowie non ne indovini una buona da 25 anni, e forse ha persino ragione a pensarlo, e Bowie stesso deve aver capito che o si inventava qualcosa o non avrebbe mai avuto soldi per pagare le lussuose vacanze di sua moglie ai Caraibi né la Rolls Royce nuova: così ha costruito l’ennesima compilation, un disco fatto con scarti dei precedenti 8 “Best Of”. E siccome non sapeva più cosa metterci, per riempire ha aggiunto le registrazioni delle cantatine che si fa la mattina sotto la doccia e una interminabile ghost track di 35 minuti di silenzio assoluto: “Un tributo a John Cage” ha detto Bowie per giustificarsi.

37 Comments
  1. IRI

    i link che non funzionano sono una metafora del tempo che passa?

  2. utente anonimo

    🙂

  3. babette

    Forse dopo anni ci sarebbe bisogno di un aggiornamento sulle novità discografiche, in particolare quel cofanetto della scorsa settimana uscito per il primo anniversario della scomparsa di Karol (per i lettori di Gente sconto di 5 euro presentando il coupon allegato) con la lettura a più voci delle sue poesie su musiche inedite di Ennio Morricone (i maligni dicono che quel scian scian si era già sentito in una produzione precedente) e special guest David Bowie al fischio.

  4. personalitaconfusa

    ce l’ho! ogni sabato sera lo sento in macchina a tutto volume, con i finestrini abbassati.

  5. Effe

    essì, cara Alessia, quelli erano tempi.

    Formidabili quei bit.

    (ah, per dire: sono poi tutti morti, quegli amici)

  6. Noeyalin

    ma che meravigliosi ricordi! Su, non si intristisca di nostalgia 🙂

  7. palladipelo

    Confuso mi complimento con Lei per la Sua genialità!

    Ma Bowie è veramente un talentuoso, non sapevo sapesse suonare tutti questi “strumenti”!

    Oh mi giunge voce che sa suonare anche il tamburello e ballare la tarantella… ma è vero?

  8. PabloOffline

    Quindi suodoro l’uscita di un cofanetto extralusso con i migliori post confusi delle origini dal titolo:

    “The Best of Confused Personality #001: The AlessiaOnLine Age”

    sono in fibrillazione…

  9. lotrovassi

    E chi è rimasto è incanutito, cara Alessia (di quand’è il post dell’outing, così, per aumentare la tristess ?).

  10. utente anonimo

    Leggendo cio’ che scrive oggi wittgenstein, l’imitazione resta ancora plausibile nonostante gli anni.

  11. Ellen80

    Meraviglioso! Mi sono spanciata dal ridere… e il gatto del vicino mi guardava come se fossi un’aliena…mah!

    Anna

  12. stone

    Alla ricerca del tempo perduto… ma che fine ha fatto alessiaonline?.

  13. oltrenauta

    Mino Reitano & The Strokes: mix epocale di pop-sludge-art-post-jurassickckckc-rock con voce impostata per canti “oratoriali” e garage dismessi di periferia.

  14. Pattinando

    Berlusconi tiè
    Clicca per ingrandire

    Mi ricordo anche quella pagina di Repubblica, che tempi per noi pionieri :-).

  15. cronomoto

    mi era sfuggito!!!

    I Sigur Ros “i Pooh del musical Pinocchio”, non so come ti vengano in mente certe cose :o)

    L.

  16. tremori

    Io ho visto suonare Bowie insieme a Mike Oldfield in “Tubullar Bells LXV Vs. Space Oddity XXXV” e siccome non bastavano più gli strumenti già esistenti se ne inventarono di altri creando la Ska music lì per lì. Pochi critici musicali, i soliti “saccenti” pignoli, dissero che l’esperimento “suonava” di già sentito… ma per i più fu una rivoluzione… davvero alternativo, con toni lounge senza cadere nel chill out. Molto grounge. Molto.

  17. IYIarco

    CONFUSO PERS, MI ASPETTO UN POST POLITICAMENTE CONFUSO: CHE COLPISCA NEL SEGNO : DAI CHE TI VOGLIO VEDERE IN TRIBUNA POLITICA SUL TG3 LOMBARDIA.

    p.s. sono andato subito dopo pranzo x saltarmi ogni qualsiasi tipo di coda elettorale: non parlarmene che mi fa girare le palle solo il pensiero …… Ciao Persy

  18. spad

    tra gli amici non vedo il nostro mentore e messia..

    giàssai chi dico..

  19. personalitaconfusa

    IYIarco: illuso.

    (sono appena andato, mi son pure fregato la matita, era bellissima, “lunga sottile, marroncina, perfettamente temperata…” )

  20. utente anonimo

    t’amo pio bowie? ma da dove ti escono? sono allibita, stupefatta, incantata.

    strichnina

  21. spad

    di più di Gesù, che detto tra noi, non aveva manco un blog.. pensa che figata un Vangelo coi commenti.. vabbè.. ma Sapo!

  22. Lutherbell

    Il marketing discografico langue, Pertz. Le tue idee ne ravviverebbero i dividendi.

    Parlando di scoop discografici.

    Ti mando il testo di una conversazione telefonica che ho intercettato. Credo riguardi la pretesa reunion dei Genesis.

    Driiiin…

    – Eh?

    – Peter…

    – Eh? Chi è…

    – Sono Phil, Peter. La riunione. C’era la riunione stasera.

    – What riunione? Auungh… ah. Stasera. Mmm… faccio in tempo?

    – Sono le stracazzo di quattro di notte, Peter. Avevamo prenotato La Royal Albert… e la London Synfonietta e non ti sei fatto vedere.

    – Uh?

    – Avevo eliminato i piatti. Come mi avevi implorato di fare.

    – Ah.

    – Avevo lasciato a casa in reversed gate che ti faceva girare le palle (perchè avresti voluto pensarci tu per primo).

    – Steve aveva cambiato la pila al e-bow…

    – What?

    – LA RIUNIONE DEI GENESIS, PETER! Cazzarola!

    – Magari alla settimana prossima, Phil.

    – Ah. Okkei Peter.

    – Ciao Phil.

    – Ciao Peter.

    Click.

    …..

  23. utente anonimo

    no questo commento non c’entra con questo post ma con quello dell’apocalisse e non c’avevo voglia di andarlo a ricercare…sei il solito cazzaro!!! adesso cosa ci faccio con il rifugio antiatomico che avevo costruito fidandomi della tua tripla visione??? tra l’altro per stare rintanato nel rifugio non sono nemmeno andato a votare…puoi dire alle tue 3 amiche se ce le fanno rifare le elezioni?

    solitoanonimo

  24. Perdincibacco

    Confuso, sono molto confusa.

    Non ho capito chi sei. Pensavo fossi uomo? Ma scopro che forse sei donna? Alessia? Transgender? Vabbè il mistero, ma non facciamo come in politica. Almeno qui facciamo chiarezza.

    Forse in qualche post vecchio c’è la spiegazione dell’arcano, ma sono vecchia, pigra, stanca e (oggi) anche depressa. Rasserenami l’animo.

  25. utente anonimo

    Farei follie per “Unplugged” di Roger Waters & Giuliano Ferrara… se penso che ieri -ahimè- ci siamo persi lo spogliarello…

    F.

  26. utente anonimo

    Mi hai davvero deluso, xs: hai dimenticato di recensire “Early gays & Latter gays” dei Led Zeppelin…

    un fantastico cofanetto doppio, dove Jimmy Paige, stufatosi di suonare chitarre con gli archetti di violino, arpeggia a capocciate facendo gli accordi con tutti i mignoli di cui è dotato, mentre Robert Plant dà prova delle sue capacità di ammaestratore facendo cantare ogni singolo pelo del suo corpo falsamente glabro.

    Uscita a sorpresa di David Bowie che racconta, stornellando, tutta la storia de “I ragazzi dello zoo di Berlino” con sottofondo musicale plagiato dalla celeberrima “Daje de tacco, daje de punta”; conclude affermando che “non è vero che quel film sia un’immensa pubblicità regalatami dai berlinesi”. Audace il finale, dove le successive trentasei Ghost Track non sono altro che registrazioni campionate delle stridenti e femminee urla di dolore esplose dalle gengive di Bowie mentre i Led Zeppelin, aiutati dai Guns’n’Roses, dai System of a Down, dal cugino metereopatico di Manuel degli Afterhours, da Donatella Rettore e dal cembalista dei Talk Talk lo lividano a catenate sulle unghie, fino agli spasmi e al coma per raffreddore da onicofago.

    Tanto poi Bowie esce dal coma perchè la defunta sorella, azionando il famoso “I-Poddell’aldilà”, gli fa ascoltare “Dancing Cheek to Cheek” di Fred Astaire cantata dagli Slipknot.

    [Red_Sanzo]

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