Antropologia del negoziante scortese
Il negoziante scortese è una razza assai diffusa: si tratta di un uomo o donna di mezz’età perennemente di cattivo umore, che odia il prossimo a priori, anche se ha scelto un mestiere che comporta la continua interazione con altre persone persone da cui peraltro dipende la sua sopravvivenza, ma per il negoziante scortese costoro non rappresentano clienti, bensì semplici scocciatori. Entri nel suo negozio e lui se ne sta seduto di spalle, occupato nei fatti suoi. Tossisci, strofini i piedi per terra, cerchi di produrre dei rumori per attrarre la sua attenzione, ma lui niente.
Allora lo saluti, ad alta voce, con tono squillante:
– Buongiorno!
– Buonasera, casomai, visto che è pomeriggio.
– Scusi. Ricomincio: buonasera.
– … (grugnito)
– Bella giornata, vero? Come sta? Bene?
– Si può sapere cosa diavolo vuole? Non lo vede che sto leggendo il giornale?
– Sarebbe così gentile da vendermi una scatola di quel prodotto là?
– Uffa, che noia.
– Abbia pazienza: mi serve.
– Fanno 2 euro e 37.
– Tenga… Oh, mi spiace, ho solo un pezzo da 10.
– Dieci??? Ma non ce l’hai i soldi contati?
– No. Altrimenti glieli avrei dati.
– Almeno i 37 centesimi, perdìo!
– Le assicuro, ho solo questa banconota da dieci euro.
– Ma pensa te! Ora mi tocca pure darti il resto! E devo persino calcolare la sottrazione e frugare tra gli spiccioli!
– Mi perdoni, non volevo disturbarl…
– A me gli spiccioli mi servono! Lo capisci questo?
– Giuro che non accadrà mai più, la prossima volta prima passo in banca a cambiare.
– Ecco, sarebbe ora. Toh, prenditi il tuo resto.
– Grazie.
– …
– Ehm, forse non mi ha sentito: grazie.
– (grugnisce, poi tira su col naso)
– Ah, guardi che si è dimenticato di farmi lo scontrino.
– Sèè, bravo, adesso pure lo scontrino.
– Bene. Allora, la saluto. Arrivederci.
– …
– Arrivederla!
– (silenzio tombale)
– Dicevo, arrivederci. Anzi: buonasera.
– Ohè! Ma te ne vuoi andare sì o no?
utente anonimo
maledetti besagnini 🙂
lofoten
Senta bloggarolo, poco sfottimento che qui il pizzo mica lo paga lei! Cosa c’è di stare allegri?!
Un commerciante di un’isola italiana.
utente anonimo
uno cosi’ e’ la cura ideale per chi soffre di shopping compulsivo.
blogexperiment
Lutherbell
Hi, Persol.
Ho sempre amato Milano.
Saranno le concrezioni di muffe, spore e funghi…
Luth
…..
personalitaconfusa
son cose.
shatzyshell
capita, eccome se capita. si programma una seconda visita al negozio, si chiede di vedere tutto, possibilmente anche ciò che c’è in magazzino, per poi andarsene con una faccia disgustata per non aver trovato nulla di abbastanza interessante. Ecco.
Effe
La benedico, signor Confuso.
C’è anche un’altra epistemologia da indagare, quella delle categorie protette (di cui mi onoro di far parte).
Ora, va bene assegnare un posto di lavoro nell’amministrazione pubblica a un muto (si dirà NonParlante?), ma metterlo allo sportello delle informazioni, insomma.
Accade, accade.
E risponde a gesti alle domande.
Sempre che al suo posto non ci sia il collega sordo, voglio dire.
batblackonga
per la regola della par conditio le consiglio il mio post denominato “il cliente rompicoglioni”
http://batblackonga.splinder.com/post/2984149
kush13
per esteso, il negoziante scortese nel 94% dei casi è edicolante o tabaccaio, e nel 72% possiede un arma da fuoco, e la tiene in negozio. Fonte Sarcazzo research.inc
alidivetro
Sempre meglio del commesso (inchini cinesi) denominato amichevolmente “colla”
che ti si appiccica come una sanguisuga ti segue come un segugio e ti sfinisce finchè non hai comperato qualcosa
Patty
utente anonimo
E che non ci sono più i negozianti incattiviti di una volta, quelli almeno…ti facevano lo scontrino
malessere
E poi si lamentano dell’avanzata inarrestabile dei supermeecati… 😉
utente anonimo
Preferisco i commercianti scortesi, che ne gli addetti (ignoranti) di una maxi libreria… Almeno sono più sinceri…
personalitaconfusa
Quelli della feltrinelli son famosi per i bei modi e la disponibilità.
(Concordo sui tabaccai)
utente anonimo
avevo letto episiotomia…
ila
brule
beh per due euro e 37 che volevi pure un bacio sulle guance?
LadyK
Vabbeh, lo scontrino non è più obbligatorio.
Ma gli spiccioli, a che altro gli servono, se non a darli a noi di resto?
personalitaconfusa
quello è un mistero.
diamonds
Tema:descrivi lo scenario delle primarie da una preventiva posizione privilegiata(“con calma,senza sudare,senza fretta”)
personalitaconfusa
primarie? primarie de che?
diamonds
di preciso non lo so,ma ormai vanno così di moda..(fra poco bisognerà sottoporsi al giudizio dei familiari per sapere se si possiede il diritto per andare in bagno per primi,indipendentemente dalle esigenze individuali.Ancora roba da chiodi)
personalitaconfusa
Diamonds (fuori tema) Eh sì. Oh, potremmo aprire un seggio per le primarie anche qui, tanto per fare un po’ di casino in più.
utente anonimo
ma si puo sapere perchè lei confuso, non porta mai il portaeuri con tutte le monetine del cazzo che manco io che ho 10 decimi riesco a distinguerle, e non fà perdere tempo a quell’adorabile negoziante…
jameS
personalitaconfusa
più che il portaeuri mi mancano proprio gli euri.
custodedellenuvole
alla biglietteria della stazione mi sono sentita dire:”…Ma come si fa?!Ma come si fa a venire a farsi un biglietto da 6 euro, con una banconota da 50?!”
utente anonimo
interazione fa pensare ad una funzione.
L’uomo inteso come una scatola di variabili.
matteo
utente anonimo
EPISTEMOLOGIA DEL NEGOZIANTE PERUGINO.
Jezebel
utente anonimo
a genova sono tutti così
diderot1
a volte mi diverto a chiedere una pizza da portar via quando stanno per chiudere…
🙂
diamonds
(sempre fuori tema:”manca l’analisi e poi non c’ho l’elmetto”)
DevilsTrainers
Luttazzi ironizzava sul fatto che con la crisi economica anche i negozianti sono diventati gentili…
Peter
chevelle
ciap’el sù e port’a ca’
utente anonimo
no, ciccio dai. questa è proprio buttata via, potevi fare di meglio, specialmente sui dialoghi (troppo pedagocici, c’è di peggio, ma più sottile) tua sempre scarlett
lofoten
Cortesemente, una definizione chiara e stringata di epistemologia.
Tenchiù Prof. De Confusis. Lei è qui per insegnarci.
utente anonimo
Per lofoten dal Garzanti online:
epistemologia: s. f. nell’ambito della teoria generale della conoscenza, studio critico dei fondamenti, della natura, delle condizioni di validità del sapere scientifico; filosofia della scienza | epistemologia genetica, disciplina introdotta dallo psicologo svizzero J. Piaget (1896-1980) che mira a spiegare i processi cognitivi umani ricostruendo le fasi del loro sviluppo nell’individuo.
Per servirvi.
Pacopedro
vouvoltar
hai controllato che a posto dei due euri di resto non ti abbia dato le cinquecento lire?
personalitaconfusa
LOFOTEN, qui ovviamente come spesso accade il termine viene usato a sproposito, proprio per disorientare gli incerti (le -logie fanno sempre il loro bel effetto).
VOUVOLTAR acciderba, no.
vouvoltar
sei un fortunello perbacco, quest’estate ho fatto la collezione…
personalitaconfusa
Bè, puoi sempre usarli per i carrelli dei supermercati.
Marcellus
il mio verduriere Potito l’unico “scontrino” che ha fatto in vita sua é quando é andato a sbattere col “porschettino” contro una “seicentina” così chiamata per il numero di immigrati clandestini che trasportava…
schiele24
e che cavolo dovevi chiedergli scusa, entri nel suo negozio compri una cosa e gli dai i soldi…ma io non so. la prossima volta, rapina. oppura è stata una scusa per beccarsi la banconota da dieci euro. o forse questi commessi hanno tanto bisogno d’affetto e considerazione. ma tanto. tanto. mi scusi se sta facendo il suo lavoro!!
spad
non ci son più i blockbuster di una volta..
utente anonimo
sul fronte opposto, ma ugualmente da evitare, il negoziante ipergentile-sempredisponibile-checomefaiadirglidino…
e così te ne torni a casa sempre con quei 20 euri di “assaggi questa caciottina e mi saprà dire”, “questo prosciutto lo faccia provare al suo fidanzato”, ” e “l’arrorostino l’ho messo da parte solo per lei”…
paola
diamonds
l’unico commerciante scortesissimo e adorabile al tempo stesso è cinematografico,ossia il Felice Andreasi di Pane e Tulipani
diamonds
in effetti l’ipercortese mi da ancora più sui nervi.Un tempo evitavo rigorosamente un tabaccaio vicino a casa solo perchè quella disponibilità e quel sorriso si sposavano male col cibo per granchietti bronchiali che acquistavo
utente anonimo
A mio parere raggiungerebbe lo zenit se dicesse “Ecco 7.62 di resto… le devo un centesimo”
Dnl
noantri
Si vede che non stai a Roma.
Qui a Roma il negoziante scortese non dice niente, assolutamente niente, se non un «Dica?» iniziale.
Il problema è che non è scortesia: è normalità. Si salvano i marocchini del benzinaio: loro sono sempre simpaticissimi.
[Ste]
utente anonimo
Soffro di restare anonima, ma il blog nuncellò. Cortesi alla libreria Feltrinelli? Vieni a Parma e resterai confuso, o confuteremo la tua opinione. Allora vado da Fiaccadori, la libreria dei preti e non va bene nemmeno lì. Premesso che NON sono antipatica, o non leggo più o dò perle ( euri ) ai porci ( scortesi ). Gabriella
utente anonimo
E non facciamo un dramma sui poveri commercianti che ogni giorno lavorano. Credo che ognuno ha il suo carattere; ma quando siete al lavoro vi credete veramente agli occhi degli altri delle persone cortesi e rispettose? mah io ho i miei dubbi. Nel mio caso io sono giudicato come uno st….. con l’unica accusa di compiere il mio lavoro in modo esauriente.
Ciao
CyberGigi
vabbè i 3 centesimi di resto si potevano anche evitare…
personalitaconfusa
e no.
lasgrigua
E’ vero che a noi liguri il mugugno lo forniscono alla nascita,ma quando noi commercianti abbiamo a che fare coi milanesi “lavoropagopretendo” un pò di scortesia dovete concedercela.
kaktus
consiglio per la par condicio, di andare dall’edicolante di piazza bernini, l’uomo più squisitamente gentile, l’arcangelo gabriele del quotidiano, lo faccia per me, e gli porti i miei saluti, visto che ora sono lontana 350 km…
Lathi
Linkato!
*M*
utente anonimo
I luoghi comuni e coloro che sio nascondono dietro ad essi, vivendoli o descrivendoli quali estranei a loro, mi danno la nausea.
Un saluto giovin ragazzo
A
utente anonimo
ho notato anchio questi comportamenti, per fortuna abito in un paesello e la maggior parte dei negozianti sono gentili e cordiali.
Ho studiato il comportamento di certi negozianti “burberi” ed è stato dimostrato (per così dire, per la mia strampalata teoria) che abita principalmente in una grande città, pensa che tutti gli acquirenti siano c*gli*ni e di un’ indefinita razza inferiore, non ha molti rapporti sociali al di fuori del negozio e se deve uscire a fare la spesa (cosa che è compito della partner) va in grandi supermercati (nel quale non può incontrare un commerciante “non burbero” ma tanti acquirenti da disprezzare) e quando si trova di fronte ad un altro commerciante “burbero”… gli lancia tanti di quegli insulti per il modo in cui viene trattato
(studio effettuato per esperienze personali)
Ps:non me lo spiego ma ho un ottimo rapporto con gli edicolanti ed io adoro loro 🙂