TASSONOMIA SUI CINEMATOGRAFI

[Premessa – Dall’indagine scientifica sul campo circa lo stato delle sale cinematografiche esistenti è emerso che esse sono in sostanza riconducibili a 4 modelli -insomma, rieccoti la solita tassonomia d’accatto:]

Il glorioso Cinema Corallo (ma potrebbe chiamarsi anche Apollo, Centrale o Ambasciatori), si trova ancora nel centro storico della città. Un tempo, il centro era il luogo dei cinema: al sabato sera, la gente arrivava da tutta la provincia, perchè le uniche sale fuori dal centro erano quelle a luci rosse e i cinemini parrocchiali. Bei tempi, per il Corallo. C’era la fila fuori fino in strada. Poi, il lento e inesorabile tramonto. La decadenza si fiuta fin dall’ingresso, con i neon intermittenti. La proprietaria del Corallo sta alla alla cassa, ha l’aria triste mentre scarabocchia le parole crociate, più in là suo marito strappa i biglietti. Il Corallo non ha più il bar, hanno dovuto licenziare anche il bibitaro ambulante nigeriano che vendeva i cornetti all’intervallo. C’è un solo bagno, per ambosessi, con la maniglia rotta e i numeri di cellulare scritti sulla porta. La sala, nel seminterrato, è grande ma semivuota.
I proprietari del Corallo non lo sanno ancora ma fra sei mesi il loro cinema chiuderà per diventare un megastore di scarpe.


L’Areacinemaexpoteatro "Wim Wenders", nel quartiere trendy, cioè il quartiere dove il traffico è limitato, le case sono belle e l’affitto costa un rene al mese. Programmazione rigidamente riservata a film di spessore, meglio se candidati al festival di Berlino. Le sale hanno nomi di registi morti. Non chiamarlo cinema, si offende: è uno spazio polifunzionale, che poi è solo un modo figo per dire che dentro c’è anche una libreria, la mostra di fotografie in biancoenero e un ristorantino con mezze porzioni di carpaccino+rucola a 20 euro.

L’Antico Cineforum Santa Qualcosa. Aperto fin dai primi del novecento. Sedie pieghevoli in legno, abbastanza scomode. Lo schermo è poco più di un televisore. Ristrutturato da poco ma l’architetto ha sbagliato: ha dimenticato un pilastro in cemento davanti allo prima fila e il pavimento è in salita. No aria condizionata, se fa caldo si possono aprire le finestre – sì, ci sono delle finestre, in sala). Specializzato in film asiatici e proiezioni mattutine per scolaresche. Agevolazioni per anziani e militari (che tanto quelli non ci vengono).

Il Multisala Superplex è stato appena costruito in periferia ma ha 45 sale da mille posti ciascuna. Come tutti i multisala di periferia, il Superplex vanta di essere il più grande multisala d’Europa, straordinario record vantato da ogni multisala che si rispetti. Il Superplex è un edificio in cristallo e acciaio alto 6 piani con parcheggio grande come quello di uno stadio, la biglietteria che sembra il check-in di un aeroporto, gli orari sui monitor ultrapiatti e hostess in divisa che ti aiutano a scegliere il posto dal palmare, e poi dentro negozi, pizzerie, macdonald, snackbar, sushi takeaway, hotdog takeaway, texmex takeaway, friggitorie e rivendite di bidoni di popcorn in quattordici misure diverse. La toilette del Superplex sono immense, tremila fra orinatoi e cessi a chiusura elettronica, tutti pulitissimi. Ogni sala ha uno schermo di cinquecento metri quadri e l’impianto ultrastereo 3D Megabass Extraviolent DTS Sonicwall Thx Dolbysurround in digitale multitraccia con spaventosa demo dimostrativa all’inizio dello spettacolo. Al posto delle poltrone ci sono dei divani reclinabili col fustino di popcorn incorporato nei braccioli. Il Multisala Superplex ha un unico difetto: poca scelta nella programmazione. Dice: ma come, poca scelta con 45 sale diverse? Eh sì, perchè tutte le 45 sale proiettano a rotazione, in orari diversi, gli stessi tre film americani di cassetta. Tre film e basta. E tutti e tre fanno cagare.

73 Comments
  1. utente anonimo

    In via Oxilia c’era davvero 20 anni fa un cineforum a 12 posti col pavimento in salita.

  2. beatrice1973

    io continuo a preferire i vecchi cinemini d’assai di una volta, quelli scomodissi, con l’audio scarso…sono una vera nostalgica

  3. gilgamesh

    Tassonomia mirabile, caro X§°

    Soprattutto l’ultimo articolo.

    Ma davvero Concita non le ha ancora dato riscontro del suo pezzo, via mail o in qualche altro modo? Chè pare abbia gradito alquanto :o)

    Mi autorizza a comunicare alla signora Di Gregorio la sua email e/o numero di cellulare per una comunicazione diretta?

  4. lotrovassi

    Trovata la ragione per l’ampiezza e l’offerta di toilettes nel Superplex…

  5. lofoten

    Nella mia città il cinema Finocchiaro è stato uno dei primi a proiettare film osé, per poi specializzarsi in quelli veramente porno. Da un bel po’ di anni ha cambiato programmazione, ha rinnovato la sala, ha ricostruito i cessi e alla cassa ci sta una signora gentilissima con tailleur bleu e mocassino in tinta. Ma quando la mia minorenne mi comunica che va al cinema Finocchiaro a vedersi “7 spose per 7 fratelli”, l’urlo che esce dalla mia bocca di madre chioccia è sempre:- Noooooooooooo…il Finocchiaro noooooooo, ma vai al Lubitsch Cinema D’Essay che lì i maniaci non ci sono!-

  6. giorgia_v

    adoro quando ci snocciola con grazia le sue affrescate sociologiche postmoderne. mi rendono il delirio più confortevole. gliel’avevo già detto?

    giorgia v

    (il foleto non c’è. a quest’ora, la creatura, già dorme).

  7. utente anonimo

    aabbe’ ma tu non sai che vicino roma, nel multisala, c’è il bowling ( o una pista di pattinaggio? si paga per entrare , ho sempre evitato)

    epppppppoi la libreria eppppppppoi il negozio di cose di legno africane, di vestiti napoletani e 2 o 3 pub…:|

    ma rimpiango i bei tempi del cinema del paesino di quando ero piccola

    sara

  8. utente anonimo

    Quali sono gli Areacinemaexpoteatro a Milano? Forse il De Amicis, ma battaglia con L’Antico Cineforum…

  9. utente anonimo

    Effettivamente manca il Cinema tipo Cittanova, alla fine di via Giambellino. Sei programmazioni giornaliere, pubblico di una certa età con in mano il sole 24 ore da appoggiare sulle gambe, anziana signora rumena sulla porta.

    A proposito… al Mexico proeittano ancora il Rocky Horror?

  10. personalitaconfusa

    SARA: o tempura, o mores.

    GIOR_V: svelia, foleto!!

    LOFOTEN: sì ma dai come si fa a chiamare un cinema “Finocchiaro”?

    BEA73: direi che rientra in quello descritto al terzo paragrafo.

    GILGA: ah ah, la smetta di canzonarmi…

  11. utente anonimo

    Dunque, del superplex ci si dimentica un paio di cose:

    è situato in ex aree industriali degradate e farsi un giretto per la zona dopo il film è cosa improponibile;

    dentro c’è un ristorante argentino con bistecche da 50 euri a testa, dove nessuno si siede e dio sa come si procurano la carne;

    nei pressi sono situati, obbligatoriamente, un centro commerciale ed una rotonda.

  12. Effe

    faccio rispettosa domanda per un multisala con Blockbuster incorporato, così posso evitare questo e quello in un sol colpo.

  13. PabloOffline

    sarà, xò una volta che ci si abitua alle megapoltrone del multiplex, avoglia a fare gli snobboni della sediolina di legno, si comincia proprio a ragionare “con il sedere” … e vai con gli UomoRagno …

  14. utente anonimo

    inserobile

  15. Franfiorini

    Oh, meglio del cinema di Viterbo con annessi pipistrelli che ti impallano la proiezione (oddio, forse se guardavi batman faceva atmosfera..)

  16. utente anonimo

    belli i cinema piccoli con il gelataio vicino a Santa Margherita c’è!!!!

    Carla

  17. utente anonimo

    anche a forte dei marmi. che milanese…

  18. utente anonimo

    nata e vivente in liguria

    carla

  19. carlitos_rojos

    La tecnologia avanza e presto avremo tutti in casa lo schermo ultrapiatto al plasma con risoluzione 4000 x 2000 a 5 euro al mese, e allora le affollate Multisale Superplex diventeranno i tristi cinema Apollo di adesso. Tutto si trasformerà in enormi megastore di calzature. Ma cosa ne faremo di tutte quelle scarpe?

    Carlos

  20. Viscontessa

    e poi c’era l’Universale dove entravi dando una mancia a quello che staccava i biglietti e dentro potevi fumarti tutto quello che volevi.

    I film però andavano commentati ad alta voce da tutto il pubblico e una volta entrò uno direttamente con la vespa.

    Adesso è diventato un locale da fighetti, ci passo davanti tutti i giorni ma non ci entrerò mai più.

  21. utente anonimo

    ma perchè max power paga per scrivere sul tuo blog se ne ha già uno suo?

  22. ellea

    Per le arene all’aperto segnalo cinemino estivo con topolini che scorrazzano da un lato all’altro dello schermo nella città natale della Concita, oh mia concittadina!

    (però mi piacciono anche con i topi, i cinemini all’aperto)

    ciao!

  23. utente anonimo

    E’ mio preciso dovere difendere il multisala superlplex (che poi non è un multisala ma un multiplex). La varietà della programmazione e migliorata molto ultimamente.

    videogirl

  24. amarcord69

    che tristezza che mi ha messo sto post…

    saluti

    marietta

  25. La_Sposa

    Ma manca l’ex cinema porno della città riconquistato dal sindaco riformista e trasformato in sfigatissima sala d’essai…

  26. diamonds

    in riferimento al tuo ” E tutti e tre fanno cagare”,mi sono sempre chiesto se il verbo dissentire avesse una qualche attinenza alla dissenteria.Ai pointer l’ardua sentenza(cinofoliès)

  27. personalitaconfusa

    NONSOCOSA: spiacente ma a partire dal 19 aprile u.s. abbiamo tagliato ogni rapporto con la santa sede. Son cose.

    (ELLEA: e quale sarebbe, la città?)

    VISS: son cose.

    CARLOS: bella domanda.

  28. sphera

    Dovrebbe però fare un inciso per chiarire in quale delle suddette tipologie si limona meglio.

  29. utente anonimo

    …in effetti in questa tassonomia manca il cinemino porno che fa classe a sé.

    Inoltre chiedo aiuto alla blogosfera: che cazzo di differenza c’è tra multisala, mutiplex, europlex….?

    momentidigloria

  30. utente anonimo

    A ROma c’e un cinema che si chiama “il labirinto” dove la sala 3 e’ detta anche l’aereoplano.

    Ovvero sembra di vedere un film dalla poltrona di un aereo 🙂

  31. utente anonimo

    a Cagliari c’e’ uno di quei minuscoli cinemini elitari da festival di berlino con cinquanta posti in tutto e struttura realizzata in legno che sembra di stare in una stalla. Ha solo 2 sale, ovviamente intitolate a registi morti (che tra loro non c’entrano nulla, ovvero kubrik e truffaut) dove le sedie sono tutte allo stesso livello e non si vede niente. Eh, pero’ è il prezzo da pagare per la cultura

  32. utente anonimo

    @momenti di gloria: Multisala è quella cittadina, di solito ricavata dal frazionamento di una sala grande. Multiplex è una struttura costruita ad hoc con una serie di servizi correlati (parcheggio, fast food, ecc…) e un minimo di 8 sale, Europlex è il nome di una catena di multiplex (esattamante come warner village).

  33. Viscontessa

    Con te son sempre cose :-))))

    Un giorno o l’altro finiremo per cosarci tutti e arriverà qualcuno e ci chiederà: ma cosa fate? cose……

  34. utente anonimo

    Grazie Valeria!

    Quindi la differenza la fanno le porcate che puoi comprare intorno alla sala del cinema.

    Ma è troppo contorto pensare che i multiplex li costruiscano come cattedrali nel deserto di modo che una volta che ci arrivi puoi passare il tempo SOLO li dentro? Esagerato vero? … a me dà questa sensazione.

    Lostinfriuli…esattamente dove?

    momentidigloria

  35. utente anonimo

    caro momenti, io ragiono da ragazza di provincia (abito a pochi km da milano, oltre che a gorizia, dove ha sede il mio dottorato). prima dei multiplex noi abitanti in provincia (che non siamo proprio pochi) si doveva intraprendere un lungo e scomodo viaggio in centro per vedere un film. ora in centro ci vado ancora ogni tanto per vedere cose non proiettate nei multiplex, ma sempre meno, la programmazione sta diventando lentamente più varia. il fatto che queste specie di centri commerciali del divertimento siano progettati per farti spendere più soldi possibile è un fatto. ma il cinema è industria. e le sale cinematografiche esercizi commerciali.

  36. orsodingo

    al warner village di vimercate le caramelline gommose che si acquistano a peso (dalle mie parti si chiamano asabesi, non so da voi) hanno raggiunto le quotazioni del platino ad amsterdam…

    per foruna che leggo ilsole24ore così so quando posso permettermi di andare al cinema….

  37. utente anonimo

    Valeria.

    Hai perfettamente ragione! la corsa al cinema in centro mi ha avvicinato all’esaurimento più di una volta e ti dirò di più: levarsi il gusto di scegliere tra 18, dico 18 proposte diverse (europlex di viale Sarca MI) è bello ogni tanto…magari non hai neanche un’idea precisa di cosa vuoi andare a vedere al cinema e ora puoi farlo!

    Nel post precedente esprimevo una mia sensazione, del tutto personale…e sono il primo a cedere alla tentazione di spendere, spendere, spendere! ;-D

    Però vuoi mettere con un buon bicchiere di vino al Cappello li a Gorizia e poi cinemino al Vittoria? Zo dèi xe tuta n’altra roba!

    Orsodingo.

    Hai notato che però non ci sono mai i mash mallows, che sono ultraleggeri, ma solo gommose dal peso specifico vicino a quello del mercurio…com’è?

    son cose.

  38. Marcellus

    il mio “Corallo” si chiamava “Eden”, poi come tutti i paradisi terrestri si é perduto rincorrendo il peccato originale McDonald… infatti ora c’è un “I love it” con tanto di musichina

  39. Marcellus

    d’altro canto conosco anche un impianto pollifunzionale pronto a spennare galletti in giacca e cravatta rigorosamente griffati…

  40. utente anonimo

    Ma quale maggico assist per esporti la mia idea sui cosiddetti “plex”. Secondo me sono costruiti coi soldi riciclati non so da dove non so da chi non lo voglio sapere, non possono edificare questi mastodonti e guadagnarci (che i padroni non guadagnimo mi frega poco, mi interessa ci guadagni certo Cinema in termini di condivisione e visione e anche di denaro perché no? D’altra parte senza non si va da nessuna parte altrimenti si produrrebbero solo corti sui telefonini ultima generazione per chi ce l’ha tra l’altro e detto fra noi per alcune pellicole sarebbe l’ideale ma questa è un’altra storia) con le sole proiezioni e la vendita di cibo spazzatura. Ho già dichiarato la mia sociopatia ma sono affetta anche da disperato lucido amore per il Cinema: concilio tali estremi visitando molto spesso un plex lungo viale sarca. Sala da duecento posti e sei sette persone al massimo. Egoisticamente per me è l’ideale. Ma il mio pensiero va sempre allo schermo e quei cinque minuti prima che scatti l’inizio della pellicola tempo fa mi venne quest’idea. Sennò come fanno a tenere in piedi ‘sti dinosauri di cemento? Ho scritto un po’. L’argomento mi pizzica le corde giuste. 🙂 La Reine Paresseuse

  41. utente anonimo

    che tipo che sei Reine!

  42. brule

    Appunto:cinema dove cazzo stai andando?

  43. ellea

    Confuso, se non sbaglio, anche la Concita è di Livorno.

  44. utente anonimo

    nessuna menzione per i cinema all’aperto, altrimenti detti “sotto le stelle”, dove la possibilita’che si metta a piovere crea quel non so che di ocmplicita’ con gli altri spettatori??! e l’audio scarso, e le sedie portate dall’oratorio, e i minuscoli biglietti rosa ??!!

  45. tremori

    I cinema all’aperto, le “arene”… all’ingresso bisogna prendere i cuscini accatastati in una cesta, meglio se fingendo di niente ne prendi 2, malissimo se te ne dimentichi: perirai di dolori inizialmente lombari ma che pian pianino arriveranno sino alle unghie stupendoti di scoprirle così sensibili, ricordavi con scemata certezza d’averne mangiato copiosamente senza provare alcun dolore, nemmeno fastidio se non quello provocato della tua ragazza che ti da un cazzotto perchè “ancora a mangiarti le unghie?”…

    Le arene, col sonoro che si mescola poeticamente con i clacson ed il sonoro ormai distruttosi nelle precedenti migliaia di proiezioni ringrazia il traffico pregno di cafoni clacsonanti perchè ti fan credere che non senti una mazza per colpa loro…

    Le arene, con quello che ci va e pensa, beato quello lì che abita in una casa col balcone proprio dinanzi allo schermo e quello lì che abita nella casa proprio dinanzi allo schermo che ormai odia anche l’ultima lettera dei titoli di coda, clacson compresi…

    Ah, le arene!

  46. utente anonimo

    bugia, al mexico fanno un film diverso ogni due tre giorni, più le rassegne, i quellidellanotte che vanno dopo mezzanotte e i giovedì o martedì in lingua originale. Al venerdì, trippa: due rocky, il secondo è quello con lo spettacolo live.

    su certe robe mi divento rottermeier da sola eheh

    V

    ciao eh

  47. NickCohen

    Mi dispiace Confuso, stavolta hai toppato: a Parma non ne abbiamo neanche uno, di questi. Mh, ora che ci penso però a Parma non abbiamo niente. occazzo.

  48. utente anonimo

    Confuso vengo a pizzicarti è uscito sacripante 3 e ci sono molti racconto di bloggers di virgilio pubblicati. Lo giuro non c’entro niente ma si vede che le noccioline hanno funzionato… La Regina Pigra

  49. beat

    qui a roma il cinema ambasciatori è un cinema porno. ed è anche non distante dalla mia dimora.. sarà un caso?

  50. enricobrizzi

    A Bologna, al vecchio Rialto, durante una proiezione mattutina per glis tudenti che si erano astenuti dalle lezioni, la leggendaria maschera, chiamata mi pare Gnagno, venne catturata da alcuni ripetenti facinorosi e scaraventata giù dalla galleria (episodio citato con qualche adattamento anche da Benni in Bar Sport)

  51. utente anonimo

    BEAT hai un cine porno sotto casa? Fantastico! Quando studiavo a Roma passavo spesso davanti il cine porno l’aquila ed i titoli erano esilaranti (così a memoria “Vengo anch’io”).

    Sono ancora siffattamente meravigliosi?

    M.

  52. melpunk66

    alcinema corallo, un cine porno, ci andavo a fare alcune lezioni universitarie. mi ricordo ancora i titoli: la prono pizzaiola e il nano erotico.

    saluti

  53. utente anonimo

    M: forse son cambiati i tempi ma ora le vetrine del cine porno sono oscurate e non si può guardar dentro e fuori non ci sono locandine, mi spiace.. però è inquietante vedere la gente che entra, garantito!

    unlogged beat

  54. personalitaconfusa

    se è per questo il cinema porno di viale monza, in milano, in vetrina teneveva delle marmotte vive (giuro, forse ci sono ancora, se qualcuno sa qualcosa).

  55. utente anonimo

    da quando hanno arrestato lo spacciatore all’angolo non le ha più viste nessuno

    alpeggiononc’èmaifine

  56. melpunk66

    Confermo personalità confusa. abito in viale monza a quattro passi dal cinema. purtroppo la marmotta non c’è più!

    mlpnk

  57. personalitaconfusa

    chissà se c’è un nesso tra l’arresto dello spacciatore e la scomparsa delle marmotte. il mistero si infittisce…

  58. utente anonimo

    chissà

    alpeggiononc’èmaifine

  59. utente anonimo

    A Venezia andai nel cinema più piccolo del mondo (almeno credo), con sedie assortite random, schermo effetto Brionvega 14″ a pois, sonoro in rigoroso Mono-gracchiante e colonne a pioppeto. Però vidi Ovosodo e quindi ne serbo un ricordo gradito, pur non rammentandomene il nome.

    Z

  60. stolat

    Tutto tristemente vero. Ma mi hai fatto sganasciare dalle risate. E più ripenso a questo post e più rido. Al punto che l’ho segnalato sul mio blog.

  61. utente anonimo

    Grande!!! Hai presente, in Bar Sport 2000 di Stefano Benni, la descrizione della coppia che deve scegliere il cinema? Questo post potrebbe esserne il complemento, e’ perfettamente in registro!

    [Pintecaboru]

    P.S.: vuole essere un complimento, spero che Benni non ti stia sulle palle! 🙂

  62. kreshatik

    questo tuo post mi è stato segnalato, e devo dire ogni tua parola merita una visita. davvero bello. il primo requiem del cinema corallo dà i brividi. e a nulla valgono luci e pop-corn della “multisala più grande d’Europa” forse più grande d’Europa.

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