O MAMMA
E quando sei lì, succede quella cosa là, puntuale e inattesa come un dispetto soprannaturale, forse un segno, e tu pensi: " O mamma…"
E quando – l’ho già detto altrove – e quando la giornata è finita, sei in pigiama e vai in bagno a lavarti i denti. E allora prendi il tubetto, lo spremi e lasci scivolare la strisciolina di pasta in equilibrio sulle setole dello spazzolino. Poi come sempre, per ammorbidirlo, passi lo spazzolino sotto lo scroscio del rubinetto. E a quel punto l’acqua, zam, si porta via la strisciolina di dentifricio, e la fa cadere sul fondo del lavandino.
O mamma…
E soprattutto. Soprattutto quando di mattina presto ancora assonnato e in pigiama fai colazione da solo in cucina. E inzuppi il biscotto nel caffellatte. Ciuff ciuff. E a quel punto il biscotto immerso si spezza in due, a te ne resta in mano la metà asciutta mentre quella bagnata affoga nella bevanda calda. E allora tu cerchi disperatamente di recuperarla col cucchiaino, quella metà, ma intanto lei ti sfugge, l’hai quasi tirata fuori ma lei molle si tuffa di nuova nella tazza e si spatascia, perde tutta la sua solidità. E si dissolve.
O mamma…
Molto Carino questo Blog.
Davvero.
Nikkel.
o mamma…
quante di queste cose!
o mamma…
e quando temperi la matita, finchè non diventa appuntita come una spada, ti accingi a scrivere e la mina si accascia sul foglio, abbandonando il resto lasciandoti con un bastoncino monco, la ri-temperi e si riaccascia…omamma
mariasole
…e quando scrivi un post figo, e poi arriva il solito pistino e ne puntualizza l’ispirazione… o mamma…
P.S.
Qualcuno doveva ben dirlo, al popolo blog, che stai omaggiando l’immenso Gaber ;-)
Molto carino il post sulle piccole cose di tutti i giorni!…
pero’ resto dell’idea che ti fai troppe canne…
;-)
In genere, quando cade il pezzo di biscotto, a me capita che si alza uno tsunami di caffelatte che mi macchia la camicia.
la vita, a volte, sa essere veramente cinica e bara.
Mi succedevano le stesse cose, ma col dentifricio ho imparato che devi prima strizzare bene gli occhi prima del tubetto, spalancarli quei due tre millimetri che servono giusto giusto per centrare lo spazzolino e infilarlo perfettamente perpendicolare al getto.
Col biscotto ho fatto uno studio preliminare sul tempo di assorbimento del liquido nella materia del frollino, cosi’ non si spezza. Ci si potrebbe fare una blogstatistica per “modello”.
Altrimenti adottare il sistema di mio padre: lanciare una decina di biscotti nella tazza in una volta sola, di modo che, con la classica sensazione come di…assorbimento, diventi uno zuppone unico, e papparsi il tutto (è anche più rapido…).
dipende dalla consistenza del biscotto (provate le gocciole!! con loro ‘ste cose mica capitano).
e non bagno il dentifricio sullo spazzolino per ammorbidirlo: che sia un problema?
Con le “Campagnole” del Mulino Bianco non succede. Poi ho scoperto, leggendo sulla confezione l’apposita tabellina colorata, che ciascun biscotto ha 80 calorie. Allora sono passata alle fette biscottate e anche queste non si spezzano. Però preferivo le Campagnole…
Gattasorniona
coi rigoli sì, e anche con gli oro saiwa.
quando pucci il condimento dei pomodori…e si stacca il pezzo di pane zuppo e con il clamoroso PLAFF ti ritrovi Oronzo in fase di posso ungervi tutto il 2005…
mica cazzi!
Ecco, invece le Macine sono a fregatura, a volte si spezzano e a volte no.
Cmq dipende molto dalla temperatura del latte..
la temperatura, a questo non ci avevo pensato.. esiste un’equazione?
preferisco il frullato di plasmonn
(ma si scrive così?)
col latte bollente.
di notte però.
quando torni da chissà dove e hai bisogno di infanzia…
è una meraviglia,
ma mi scotto sempre la lingua…
amore primaverile
(oggi è primavera),
dita von teese.
mi piace molto questo blog, la tua “pazzia” mi fa sentire, oltre che a casa mia, a casa di Gaber… oh mamma!
e quando (accaduta) partiti per un lungo viaggio nelle terre del nord europa dopo tre faticosi ed estenuanti giorni di guida lei sobbalza e fa “il latte! l’avevo lasciato al fuoco!” oh mamma!
Il fatto che non si dica “O papà” la dice lunga sulla possibile utilità di questi ultimi nelle situazioni problematiche.
e quando con volo radente vai a sbattere contro una funivia di sciatori
O mamma
e quando all’aeroporto spari ad un giornalista del manifesto
O mamma
al commento di sphera
il verso s’inchina
e il folletto, pure,
si leva il cappello! :)
poetafolletto
invezie qui a torino dicono: ziofà!
pensavo lei dicesse: o figieu
e quando sei in bagno e solo dopo che hai fatto quello che dovevi fare ti accorgi del rotolo della carta igienica nudo che ti sorride…
oh mamma…
ma mamma la tua o quella di gesù?
A scelta, in questo caso.
A noi ci ha rovinato la pubblicità della Colgate.
E nessuno mai che pensi ai figli di NN
E quando cerchi le cose perennemente DIETRO e ti cadono tutte quelle davanti (fialette dei medicinali costosissime comprese)?
O mamma!! :/
L’equazione del rapporto fra gradiente termico del caffelatte e punto di rottura del biscotto è un noto corollario alla Legge di Murphy.
Z
E QUANDO GIOCHI A RISIKO,QUANDO IL TUO AVVERSARIO FA 1+1+1 E A TE(CHE TI SONO RIMASTI SOLO 3 CARRI ARMATINI)BASTEREBBE FARE UN 2,E INVECE VEDI I TUOI DADI ROTOLARE,ROTOLARE …1…..+1…..+1… O MAMMA.
oh, santa borsetta!
questo mi piace di più, da dire.
dita.
questi sì che sono i veri problemi della vita :annuisce:
vabbè…te compri i biscotti di una certa qualità… compra quelli del discount e vedi che non si spezza…(lo si potrebbe usare anche come martelletto)
stone
Col pane vecchio di 7 giorni non accade, ma accade che il latte sparisca nel pane il quale, come elemento puntiforme di massa infinita, comincia ad inghittire la tazza, il tavolo, la sedia, la cucina, l’isolato… rimaniamo soli ad osservare il vuoto e a maledire il momento in cui volemmo risparmiare sui biscotti di buona qualità… ma poi ci accorgiamo che, tutto sommato, basta non rompere gli occhiali e si può sopravvivere…
Cazzo, è pieno di MulinoBianco-dipendenti. O mamma.
E’ una questione di velocità…
e quando ti metti davanti al tuo computer e ti ritrovi a leggere un post cos
minchia che angoscia…
Peter
perchè il latte caldo fa cagare e il biiscotto preferisce morire affogando in quello schifo.
ecco perchè.
r = α (1/T + 1 / t²) K
r = resistenza a taglio del biscotto
k = costante di riferimento dipendente da Marca, Peso specifico del biscotto
alpha = angolo di immersione del biscotto ripsetto al piano orizzontale
T = tempo di emmersione
t = temperatura del latte o del liquido in questione
[scusa gli errori di battitura, ma mentre scrivevo mi ero bagnato col cappuccino per riprendere il biscotto caduto…]
;-)
E quando sei lì,tutto gasato,con la di lei in estasi e stai per infilarti il cappuccio ed il penis si smoscia inesorabile…o minchia…
… alcuni però dissimulano con: ziofanale :-[
una bestemmia?
e comunque, caro direttore marketing della barilla, i rigoli dovete farli più resistenti, anche stamattina a casa mia uno di loro è perito per annegamento, povera creatura, mi è rimasto in mano solo l’angolino.
il 14 maggio voglio il xso sul naviglio!
…quando stai cambiando lavoro, un momento vedi tutti i buoni motivi per cui lo fai e un momento dopo vedi tutti i buoni motivi per restare. O mamma mia!
alcuni torinesi usano così. per quanto mi riguarda – se proprio devo – preferisco ascoltare imprecazioni avanguardiste, come *iotopo. tenerissimo, oltre che panteista. squit.
o mamma sotto la doccia con lo shampoo colato negli occhi e qualcuno apre l’acqua fredda
o mamma
E bastaaaa co sto mammaaaa!!! E’ ora di finirla di invocarci sempre nel momento del bisogno! Chiedo asilo politico al Mulino Bianco e alla Palmolive!
p.s. inoltro anche una denuncia al codacons
Una Mamma
vieni sull’Arcanave
… mentre nel resto del piemonte è abbastanza diffusa l’esclamazione: USSIGNUR!!!
In Calabria si dice malanova…
sei proprio un ragazzo educato devo dire. ecco perche’ sei amico del papa. a me scappano altre paroline in casi simili… :) g.
del papa di prima, mi pare!
alpeggiononc’èmaifine
la buonanima, insomma.
o mamma….
Gaber, eh?
op. cit., per dire.
Riconosciuta citazione gaberiana.
Approvo e saluto.
anche io ho riconosciuto Gaber. Mi piace moltissimo il tuo blog.
beh, è proprio un affettuoso omaggio.
Come sai dire bene le cose banali te non lo fa nessuno