Sociologia del conto in pizzeria

L’indagine si propone di indagare gli umani comportamenti di una piccola comunità di poveri cristi in pizzeria nel fatale momento in cui viene presentato il conto. Per comodità ai soggetti analizzati si son dati nomi immaginari quali Rino, Tino, Pino e così via, ma potrebbero essere anche Chiara, Marco e Giuseppe o X, Y e Z (o 1, 2, 3 ecc.).

Tina è a dieta e ha preso solo l’insalatina verde e una mezza naturale, Gino invece si è rimpinzato con un bove, antipasti, primo, due pizze alla salsiccia, sei birre, una costosissima bottiglia di rosso e il dolce. Alla fine Gino rutta e dice “Ragazzi paghiamo alla romana?”. Tina pensa porcogiuda 30 euro per due foglie di lattuga, avessi saputo che si faceva alla romana vaffanculo avrei ordinato pure io la pizza con ostriche e porcini e l’avrei lasciata nel piatto.

Rina, la fidanzata di Gino, dice che non è giusto dividere povera Tina ha mangiato solo l’insalata dai Tina tu paghi la metà. Nessuno la ascolta. Tina dice ma no dai lascia stare.

Mino si vanta di essere un habituè del posto e di intrattenere rapporti di antica amicizia col titolare, insomma, non preoccupatevi, ci parla lui. Si dirige verso la cassa.
Mino e il ristoratore parlottano e ridono, tutti pensano hai visto Mino lo conosce davvero il titolare, conosce tutti lui, meno male, sta a vedere che non paghiamo niente. Mino torna raggiante: il secondo giro di limoncelli li offre la casa.

Pino scruta nel portafoglio e scopre che dentro non c’è nulla a parte la patente. Sottovoce chiede al suo amico Lino se per favore gli presta i soldi che poi domani te li riporto. Lino dice ma no figurati non ti preoccupare me li rendi con calma la prossima volta.
La prossima volta non arriverà mai: Lino e Pino dopo quella sera si rivedono in mille altre occasioni ma niente da fare, Pino si è dimenticato del debito. Lino non sa come ricordarglielo, ogni ci prova con allusioni e frasi a mezza bocca che però Pino non coglie. Rientrando a casa ogni sera Lino cerca di convincersi che in fondo cosa vuoi che siano 30 euro.

Ma torniamo alla sera del conto. Nino chiede se si può pagare con i ticket restaurant, il cameriere gli risponde che i ticket restaurant li prendiamo solo a mezzoggiorno, caro il mio pezzente. Invece Rino vorrebbe lasciare una mancia. Gli altri commensali gli dicono Rino ma cosa cazzo fai lo sbruffone con noi che sei interinale e c’hai pure un mutuo.

Dino all’uscita del locale controlla il fogliettino del conto e si accorge che hanno segnato sei napoletane che nessuno ha mai visto, e sbraita che lui non si lascia prendere in giro in questa maniera, adesso rientra e prende a schiaffi il titolare. Qualcuno gli dice ok va’ pure ma ricordati che il  titolare è un pugile alto tre metri con l’hobby della lotta grecoromana e delle arti marziali. Altri dicono ma Dino sei sicuro fammi vedere lo scontrino, altri ancora dicono ma quale scontrino, è un foglio a quadretti scritto a penna con calligrafia incerta, altri dicono raga chiamiamo la Guardia di Finanza. Alla fine Dino decide di lasciar perdere, forse ha contato male, e poi lui è un signore e con certa gente non ci litiga.

97 Comments
  1. vampyr8

    aggiungici questa 🙂
    “Ah sei di Genova? Ma dai! Anche la mia ex ragazza abita a Genova! La conosci?”
    Peccato che sia vera sta cosa… ghgh

  2. infandum

    ecco vengo adesso dall’esilarante lettura del post sui mancini. Ebbene non solo, appartenendo io alla categoria, mi son sentita fare le medesime domande almeno 234 volte, ma mi è successo pure quanto segue:
    ero a cena con un tipo con il quale speravo di convolare a giusto orgasmo, ma haimè le cose non andavano assolutamente per il verso giusto. Ho avuto conferma dei miei tristi presagi, quando scrivendo un numero di telefono sulla mia rubrica, lui bel bello mi fa: cazzo, ma sei ANCHE mancina???!!!!

    (lo so che non c’entra col post di cui qui i commenti, però…)

  3. utente anonimo

    Soccia è proprio così. Tendenzialmente io sono quella che si mangia pure la polenta fritta e al momento del conto cerca disperatamente il portafoglio nella borsetta per dieci minuti finchè qualcuno si decide a sfoderare la carta di credito…

  4. utente anonimo

    Tu sei Nino, nevvero?
    In verità è perennemente in corso un dibattito sul significato del “pagare alla romana”… C’è chi con la stessa espressione intende l’esatto cotrario di quanto descritto nel post (ognuno paga ciò che ha preso)!

  5. _Maxime_

    Svegliarsi una mattina e scoprire di essere un GINO! Come al solito un post eccezionale, nella mia comitiva queste figure ci sono tutte, e anche di più.

  6. badgi

    Fortuna che al momento del conto siamo solitamente talmente sbronzi che se ci chiedi chi ha pagato, e quanto non siamo in grado di risponderti,il giorno dopo.
    Fortuna che solitamente i ristoratori si siedono con noi a bere…. magie del Sud!

  7. utente anonimo

    Caro Confuso,
    nel suo post c’è un errore di fondo: pagare alla romana significa che ognuno paga per sé.

  8. shirker

    “facciamo una frizzante ed una naturale?”

  9. utente anonimo

    primo…è veramente della brutta gente quella descritta!!!secondo…anke dalle mie parti “alla romana” significa che si somma tutto e si divide (e non mi è mai piaciuto pagare così!!!)

  10. personalitaconfusa

    sor SUCCO, a me pare significhi dividere il conto in parti uguali, ma ad ogni modo attendo il parere del saggio Gilgamesh, che tutto sa, o di altri pronti all’esegesi dell’espressione “pagare alla romana”. 🙂

  11. ex-xxcz

    Io sono quello della carta di credito… 🙂

  12. ex-xxcz

    (E confermo che “pagare alla romana” = dividere il conto per il numero dei partecipanti)

  13. gilgamesh

    Esegesi semplice: a Roma fare alla romana significa in genere che ognuno paga quel che ha preso, fuori Roma che si divide il totale in parti uguali. Il bello è che vale anche per i romani in trasferta, sta distinzione :o)

  14. gilgamesh

    Ci sono poi anche le varianti:

    – alla napoletana: paga tutto il più ricco

    – alla siciliana: le donne non pagano (soprattutto se c’è prevalena di scapoli nella tavolata)

    – alla genovese: si finge un malore e si minaccia denuncia all’ufficio igiene

    – alla sarda: il conto delle bevande (e soprattutto delle birre) a parte, per favore.

  15. gilgamesh

    sotto era prevalenZa* of course.

    Dimenticavo:

    – alla piemontese: si finge di litigare per chi paga il conto all’altro

    – alla milanese: si chiede la fattura o ricevuta fiscale e si mette in nota spese all’azienda anche se è sabato e/o si scarica come spese di rappresentanza

    A qualcuno vengono in mente altre varianti?

  16. gilgamesh

    Ah, esimio X§°, devo benevolmente rintuzzarla: io ho solo “visto” ogni cosa, ergo so un po’ di tutto (si può definirlo eclettismo), dire “saper tutto” è una contraddizione controfattuale (la gran massa delle possibili informazioni esistenti rientrano nelle categorie dell’ignoto e dell’inconoscibile) alla base della teoria delle informazioni medesima, che ha come assioma tra l’altro l’unidirezionalità cronologica del flusso informativo, ovvero le informazioni non viaggiano dal futuro verso il passato ma solo viceversa.. interessante, nevvero?

  17. Potamina

    .. alla romana (chiesta consulenza telefonica. che scandalo!!): ognuno per sè!!! 🙂

  18. maredinverno

    GILGA: ma sei vero? a volte fai davvero paura e avrai anche “visto” tutto ma te ne ricordi decisamente bene :]

  19. marinamaris

    alla molisana….paga sempre il solito fesso…”ma non perché sia il più ricco”….
    comunque io approfondirei il sistema alla siciliana…….e lo renderei nazionale!

  20. utente anonimo

    scusa ma come fa R-ino ad essere interinale ed aver-ci pure il mutuo? Non dico che le due condizioni si escludano ma…

  21. mascia

    uff penso che ancora peggio sia quando tutti voglion pagare il loro..immaginiamo una tavolata di venti persone, arriva il cameriere col conto ed i commensali, in processione alla cassa, iniziano a fare “una 4 stagioni ed una birra quanto?” Come finisce? Che l’ultimo beota paga il coperto per tutti.. sempre se al cameriere non piglia il raputs, non tira fuori il kalasnikov dal sotto il bancone e, per una volta, offre lui…

  22. utente anonimo

    Sor Confuso,
    dopo il chiarimento di Gilgamesh sono io ad essere confuso: io sono di Milano e quando si dice si fa alla romana, ognuno paga per sé. Dipenderà forse dal quartiere o dal flusso migratorio di appartenenza?

  23. CarolineH.

    Mamma mia, che brutte storie. Ma che gente c’è in giro! Al ristorante, alla fine del pranzo o della cena uno dei commensali (mai una donna) si alza con discrezione e va a pagare. Quando si è in pochi a tavola il conto arriva a chi l’ha richiesto e quest’ultimo, sempre con estrema discrezione, darà un’occhiata veloce al totale e tirerà fuori la carta di credito senza commentare l’entità della somma.

  24. gilgamesh

    Succo, è probabilmente una questione controversa come la pizza napoletana: a Napoli la pizza con le acciughe e i capperi si chiama Romana :o)

    (Fuori Napoli è quasi universalmente nota come Napoletana.)

    Probabile comunque che ci siano più romani a Milano che milanesi a Roma.

    Maredinverno, m’ha detto la stessa cosa Fainberg tempo fa, e solo perchè sapevo il significato della parola ecfràsis.

  25. Effe

    nella bloggsfera pagano le blogstar, che diamine
    (dott. Confuso, so che questa è una brutta notizia, si faccia forza)

  26. gilgamesh

    Non c’è problema, per la BlogFest, il free-drink (limitato a 250 persone) è offerto dal Neri.

    Io però non credo potrò esserci, quest’anno. Verrò già a Milano nel week-end precedente, quello di Halloween, con Mistràl saremo ospiti del prode Zu, causa impegni lavorativi dubito di riuscire a replicare a così breve distanza.

    Abbiamo comunque messo in conto perlomeno un’ape al Movida.

    Si paga alla romana, qualunque cosa voglia dire :o)

  27. utente anonimo

    La mia esperienza: trovarsi ad una tavolata enorme con arrivo di conto esagerato, cominciare (trovandosi “messa in mezzo”) a raccogliere i soldi, rendersi conto progressivamente – e sudando copiosamente – che non ce la farai mai ad arrivare alla cifra, ergo indignarsi perchè sicuramente qualcuno se l’è svignata, indi rimetterci facilmente quei 50-60 euri.
    Lizzi

  28. soucoupe

    troppo cattiva per essere letta, ‘sta storia… X§° ti sei superato…

  29. maredinverno

    Caroline: beata lei che frequenta gente con la carta di credito, noi ceto medio- basso 8diciamo basso) si stecca il paninazzo da mac 😀

    Gilga: solo? ecfrasis (neanche so se lo sto scrivendo giusto) è una malattia, un dolce francese, una nova droga, un pittore polacco?…..
    cmq, sempre, onore a lei o grande!

  30. utente anonimo

    Non c’è dubbio. Va sempre così.

  31. LadyK

    CarolineH, ma in che pianeta vivi? 😉

  32. utente anonimo

    per me CarolineH vive nel paese di Lina Sotis, eh, eh
    ciao confuso!
    isabeide

  33. CarolineH.

    Sono stupita di tanto stupore.
    Lina Sotis? Una parvenu.

  34. maredinverno

    OT: quesito tecnologico per voi veterani dei blog e stars della blogosfera..come si fa a far visualizzare i commenti in una finestra a parte? a me li splama tutti insieme a seguito del post ed è davvero scomodo

    please..help me!

  35. mu

    lina sotis la detesto come detesto poche altre persone…

  36. utente anonimo

    I veri numeri uno sono quelli che, ad una cena, ordinano magari un piatto in più, costosissimo (ad esempio un ROMBO AL FORNO CON PATATE) ed un Sassicaia del ’97 che berrà solo lui.

    Per poi dividere il tutto con gli altri, guadagnandoci circa 15,00€…

  37. utente anonimo

    Una sera un genio di un amico venne a cena pur avendo non più di undici euro spendibili. Non di liquidità. Spendibili proprio in generale. Ottima situazione per uscire a cena, no? Dopo aver cenato da poveretto guardando tutti strafocarsi di pesce (a Ruta di Camogli, posto AFFATTO caro, peraltro), se ne uscì con l’ideona di calcolare LA BASE: ovvero il default della cena, ciò che tutti avevano preso, e poi aggiungere i singoli piatti più o meno costosi. Quando estrasse il fatidico Nokia per il conteggio minuzioso, a un’amica venne una crisi isterica e lo tacciò proponendogli di pagargli lei la cena, purché la smettesse. Genovesi 😉

  38. bleusouris

    In realtà quel tipo amava a tal punto la vostra compagnia da voler venire con voi a qualuque costo. In fin dei conti lui ha speso tutto ciò che aveva

  39. squeezeand

    a me è capitato a Torino: mitica mangiata la sera prima, dividiamo, pago uno sproposito:P. ero un po’ a corto di soldi, e il giorno dopo avevo un altro pranzo. Per una margherita e una coca non mi andava di spendere quanto un primo di pesce e ho pagato per i fatti miei. di solito, comunque, odio la romana (intesa come DIVIDERE). Cioè, dimmelo prima che almeno non mi tengo e mi scofano il rombo. Pero’ anche stare li’ a contare i centesimi…è di un pidocchioso incredibile.

  40. utente anonimo

    è molto romantica la tua visione di questa situazione, e forse in parte hai ragione. Diciamo che quando un amico mio è al verde e posso offrirgli la cena io non esito. Il fatto è che l’individuo in questione non mi sta affatto simpatico, perché ha un modo di fare viscido e un po’ scorretto, che ha adottato anche in alcuni frangenti di quell’occasione.

  41. squeezeand

    ah, ecco. avanzo cene offerte causa “mi sono dimenticato il portafoglio a casa”. Almeno fosse stata una donna….era un coinquilino.

  42. squeezeand

    il massimo è andare fuori con una tavolata di romani, e scoprire che non si è capito assolutamente un cazzo del modo di pagare (sempre per il malinteso della romana di prima), aver preso di tutto e di piu’ e doverselo ANCHE pagare. fanculo.

  43. lasgrigua

    Son problemi che si son ridotti con l’avvento dell’euro:
    1)si va molto meno a mangiare la pizza che costa troppo
    2)in un modo o nell’altro con tutti sti centesimi in tasca si arriva sempre a dare le monetine che con la lira mica si riusciva!!

  44. IRI

    che momenti imbarazzanti. ma la tipa dell’insalata non merita di pagare pure le ingordate degli altri

  45. utente anonimo

    bel post!

  46. Potamina

    .. a me capita di mangiare sempre di meno ma i miei amici, ROMANI, molte volte (anzi, sempre) mi escludono dal conto: io pago il mio e loro dividono a cranio.
    Alla romana in entrambi i sensi!! 😛

  47. severine

    Menzione d’onore per quelli che pagano con la somma degli scontrini ricevuti di resto a seguito del pagamento con i ticket.

    (salvo accorgersi troppo tardi della clausola scritta in corpo 0,2 che di solito limita la validità del credito a cinque giorni dalla data di emissione)

  48. MasterAndDisaster

    Il peggio del peggio: essere invitate fuori a cena in pompa magna. Lasciare che ti consiglino nelle ordinazioni, ovviamente bere un gran buon vino e dell’ottimo e carissimo pesce. Vedere il tuo cavaliere alzarsi a fine pasto e andare discretamente verso la cassa (che sta vicino al bagno). Quando torna farsi aiutare a indossare il cappotto, uscire con aria triofale e … venire rincorsi dal cameriere che ti accusa di non aver pagato il conto! E il tuo cavaliere indigniato ti guarda e dice: ” ma come non hai pagato prima, mentre ero in bagno!!” (veramente successa sigh) ciao MAD

  49. Potamina

    NooooOOOO MAD!!
    Incredibile..
    ..E io che già mi immaginavo il lieto fine………….. :DDD

  50. utente anonimo

    Allora alla romana significa che ognuno paga esattamente quelleo che ha mangiato, altrimenti si dice
    “fare ai mezzi”

  51. maredinverno

    MAD: ti prego diffondine nome e cognome così giriamo alla larga!

  52. personalitaconfusa

    MAREDINVERNO (“OT quesito tecnoogico..”): boh.. qi è sempre stato così. chiedi a gilgamesh 😉

  53. severine

    Il problema è dei nuovi template di splinderland. Io avevo aperto un nuovo blog, ma l’ho chiuso subito perché non mi piaceva la gestione dei commenti…
    non sanno cosa si sono persi 🙂

  54. BELYNDA

    Generalmente quando si è in compagnia si paga alla romana ma si dovrebbe tener conto almeno di chi ha mangiato poco o niente, togliere eventualmente la sua parte, visto che al massimo sono sempre una o due persone, e dividere il resto.

  55. Franfiorini

    Mi ha toccato un nervo scoperto, confuso.
    Mi rifaccio al post di squeeze, visto che fummo a cena assieme.
    [A pranzo ho insistito io a pagare ognuno per se perchè c’era chi si era scofanato una fiorentina e io la prosciuttoefunghi].

    Torino mi andò anche bene, ma in trinacria a Palermo pagammo 40 euro a testa per dividere “alla Romana”.

    C’era anche il Rino di turno, che ha desistito causa mia occhiataccia alla dobermann.
    D’ora in poi chiedo prima, si sa mai. Il mio portafoglio letteralmente vuoto potrebbe risentirne.

  56. arduous

    e picchè solo a mezzoggiorno prendono i tickckhhet? boh

  57. severine

    Mannò, io non ci posso fare nulla perché sono praticamente analfabeta in questo campo, ma qui tra i commentatori confusi c’è sicuramente qualche genio del template disposto a darti una consulenza.
    VERO??

  58. ex-xxcz

    Maredinverno a me piace molto di più la disposizione dei tuoi commenti che quella classica di Splinder come quaggiù…

  59. maredinverno

    ex-xxcz: Lei dice…guardi che io mi fido eh? vabbè andata mi fido rotiro la domanda e mi tengo i commenti così come sono, in fondo uno a favore è sempre più di nessuno (che logica stringente e geniale eh?)

    oddio ci sarebbe l’opinione di SEVERINE che ha addirittura chiuso un blog causa commenti a cascata…

    mmmhhhh che fare?
    quasi lancio un sondaggio

    CONFUSO: scusi se ho approfittato troppo del Suo spazio, mi ritiro in buon ordine

  60. utente anonimo

    Simpatico il conto alla siciliana. Peccato che quasi sempre si esca in 20, con 5 donne e una sola single :(.
    Piuttosto bisognerebbe aprire una parentesi sulle donne che vanno in pizzeria “gia’ mangiate” e incasinano ulteriormente il conto: pagano il coperto? E’ da pezzenti chiedere loro i due euro?
    kaos

  61. Dracul-Nu-Imbatraneste

    Jack sta in cucina con Tina…Jack sta in cucina con Tina…Jack sta in cucina con TIna e suona il suo vecchio banjo, bombombom…

    Questa è una delle canzonette che facevamo cantare ai bimbi rumeni!!!

  62. chiarulli

    alla brit: si paga a turno
    oggi io domani gino dopodomani rino e cosi’ via

  63. utente anonimo

    a dracul la cantavo pure io a vendaso
    20 anni fa pensa te

  64. ilTossico

    Personalmente considero Gino il più bieco dei personaggi. Talvolta riassume in sè anche la personalità di Mino. In questo genere di situazioni Gino si abbuffa come Obelix nelle “12 fatiche di Asterix” (oltre al rombo già citato, un altro suo classico è il filetto, sprezzante delle ordinazioni degli altri commensali che pensavano a una semplice pizzata). Diversamente, quando preventivamente sa che gli tocca pagare per intero, o se addirittura deve offrire, Gino diventa momentaneamente parco e morigerato come un muezzin durante il Ramadan (e in seguito va avanti per anni a menarla che quella volta ha offerto lui).
    Veramente insopportabile!

  65. utente anonimo

    Lo so che non c’entra niente o Confuso ma Le sarei molto grata se mi rispondesse: è vero che è nato il 9 di luglio? resto in attesa di conferma.
    Ahimè in questo periodo mi è impossibile dedicarmi alla piacevole lettura del suo blog, ma la penso comunque
    Sempre ammirati saluti
    Paolagi

  66. mistral63

    Confù, le è mica venuto in mente il fine pranzo di quell’ultimo giorno a Napoli?! ;o)

  67. biancaneve

    vent’anni fa ad un pranzetto con due faligliole di amici siffaperdire: io ho bevuto un cappuccio e basta, il bambinaccio s’è fatto pranzo di porco, spaghi, cetrioli, patate,arrosto di bove, dolce e forsanco il vinello ‘sto piccolo obeso….si è pagato alla romana, ma senza pensare che che io non avevo mangiato un cazzo anzi magari, han pure NON CONSIDERATO il pupone dicendo che era solo un bambino e dunque esente…GRRR….io ho taciuto per sempre, ma ho l’ulcera e sono diventata anoressica totale

  68. utente anonimo

    in pizzeria già mangiate? anoressiche, fidatevi. sono quelle che a casa dicono “no, non mangio con voi, vado in pizzeria con i miei amici”.
    ahimè, già visto e già sentito
    isabeide

  69. vouvoltar

    ho le lacrime agli occhi, un po’ (soprattutto dal ridere) un po’ perchè giri il coltello nella piaga. l’ultimo pino di turno mi deve 17.50 per cena alla festa della vendemmia avvenuta ormai il 25 settembre… che dici sono perse?

  70. maredinverno

    VOU: temo prorpio di si, però puoi provare con una sana ritorsione o…sperare che si sloghi una caviglia anche lui 😛

  71. utente anonimo

    Quindi lei è un Cancro….come sospettavo…con la scorza dura ma all’interno tenero, dolce romantico ipersensibile e parecchio lunatico…
    ma mi dica lei è fidanzato?????
    Cordiali saluti
    Paolagi

  72. utente anonimo

    Paolagi, sai cosa puoi fare? visto che sai la data ed il luogo di nascita, fatti dire anche l’ora così calcoli il suo tema natale. Il tema natale di una blogstar… che figata!
    Potresti anche cercare l’affinità col tuo segno, pensa un po’…

  73. severine

    I nati il 9 luglio hanno la grande capacità di concepire insolite ipotesi di lavoro e insieme l’abilità pratica di vederle realizzate in prospettiva: per questo esercitano un forte influsso sul mondo che li circonda. Per tutta la vita i nati in questo giorno sono affascinati dalle coincidenze, dai poteri nascosti e dai fenomeni naturali apparentemente inspiegabili; molti si accontentano di leggere ciò che già si sa di tali misteri, ma alcuni si spingeranno fino a cercarne in prima persona una soluzione.

  74. vouvoltar

    minghia! attento confuso, ‘ste fanciulle ti stanno facendo la radiografia!!!!!!

  75. maredinverno

    AH……….la data di nascita del mio ex storico…questo non me lo doveva fare…anche se sento che lei sarà in rado di riscattare questo giorno

  76. Potamina

    .. Confuso..
    Sono una cancerina anche io.. Io del 30 Giugno però.. 🙂
    .. ma a ‘ste cose non ci ho mai creduto…. :DDDD

  77. utente anonimo

    qua si dimentica il tizio o tizi che immancabilmente arrivano alla fine della cena mentre arrivano gli amari e i caffè (aspettano due ore fuori dal ristorante e fanno chiamate ai vari commensali per sapere a che punto sono) e invitati dagli altri ordinano dopo aver declinato l’offerta un paio di volte, numero 3 vodke sei caffè e montenegri a raffica per poi offrire di pagare il consumato, ma ormai si è diviso per chi c’era a cena dai lascia stare…

  78. utente anonimo

    il sistema “alla siciliana” è decisamente il migliore esistente…

  79. utente anonimo

    Silvia: buona idea
    Allora: 9 luglio 1971 a Genova, potrei o Confuso sapere anche l’ora? Però non vorrei turbarla con queste mie richieste: qualora scoprissi troppo su di Lei non divulgherei sui commenti ma Le invierei una discretissima mail!
    Con assoluta deferenza e rispetto per la Sua persona,
    Paolagi

  80. utente anonimo

    Paolagi, senza l’ora ti mancherebbe solo di conoscere l’ascendente. Con il resto puoi ottenere una descrizione abbastanza esauriente e… a questo punto pubblica, del Confuso su oroscopi.com (scusa, Personalità Confusa… ma tanto su oroscopi punto com non c’è la sua foto e probabilmente la descrizione non farebbe altro che renderci più confusi riguardo alla sua personalità…)

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