Antropologia della metropolitana di Milano

La metropolitana di Milano è quel luogo sotterreneo dove di mattina la gente aspetta il treno direzione Famagosta, Bisceglie o Molino Dorino, che non sono città ma capolinea di periferia.
Un piccolo schermo sul soffitto conta i minuti che mancano all’arrivo del treno, ma li conta un po’ come gira a lui, perché il suo minuto può durare 60 secondi come 6 o come 600.
La metropolitana di Milano è un bel posto: laggiù, nel buio, vivono creature strane, mai viste all’aria aperta.

La vocina di servizio – Un essere immateriale: puro suono gracchiante senza corpo, voce fuori campo diffusa. Passa il tempo a lanciare messaggi minacciosi dagli altoparlanti:
– “Bzz… Servizio, il pulicessi n.7697 è pregato di mettersi in contatto con l’ufficio H458ty2bzzzzzzz…”
– “Si ricorda che in stazione è vietato fumare anche di nascosto pena ammenda di euro centomila e reclusione fino a trent’anni”
– “Attenzione prestare molta attenzione si riscontra la presenza sui treni di borseggiatori, ladri e assassini”.
– “Attenzione non oltrepassare la linea gialla perdìo che se mi cascate sui binari venite rosolati vivi dall’alta tensione, uno spettacolo.”

Lo scompartimento zombie della mattina – Il treno arriva nella stazione, dalla banchina vedi sfrecciare i vagoni di testa semivuoti e allora pensi “Bene, così posso sedermi”. Invece davanti a te si ferma sempre questo vagone fantasma, con una sola porta funzionante e stipato di persone in piedi incazzate nere che dall’interno attraverso i finestrini appannati ti guardano feroci come se volessero dirti “Non c’è più posto, se provi a entrari ti meniamo.”
Dentro c’è una temperatura da mezzogiorno di ferragosto e odore di impiegati in ritardo che non si lavano le ascelle da mai: l’aria profuma di asparagi.

Il conducente di treni – Un uomo malvagio. Irrompe in stazione suonando la sirena, solo per spaventare la gente. Si diverte ad attivare la chiusura porte proprio quando ci sta passando la donna anziana zoppa con stampelle. Guarda nello specchietto e con precisione millimetrica, zac, preme il pulsante nel secondo giusto: la vecchia rimane stritolata, lui apre e richiude di scatto per finirla, lei urla pietà e le stampelle le cadono nella fessura sui binari. A volte il conducente parte lo stesso, trascinando l’anziana (o metà di lei) in galleria a tutta velocità.
Il sogno del conducente è guidare la metropolitana di Pechino, dove dicono che treni abbiano grandi lame al posto delle porte.

Lo Zingaro – La metropolitana di Milano è l’unico posto dove puoi assistere all’esibizione dello Zingaro. No, non il solito zingaro che suona male su una base preregistrata: questo è Lo Zingaro, lo Zingaro più grande di tutti.
Entra, altissimo e scuro, con un inchino si toglie il cappello per salutare, augura il buongiorno e nessuno gli risponde ma lui nel silenzio urla one two three e comincia a suonare una dietro l’altra tutte le danze ungheresi di Brahms in una indiavolata versione speed metal a 800 note al secondo. E le suona con i denti.
Per il gran finale si piazza lo stradivari dietro la schiena ed esegue un interminabile assolo bendato e in ginocchio. Quindi, mentre lo strumento oramai posseduto dal demonio ancora vibra e stride da solo senza esser toccato, lui lo posa per terra e gli dà fuoco alla maniera di Hendrix. Ma tra i passeggeri, nessuno si scompone, come se non fosse successo nulla.

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51 Responses to Antropologia della metropolitana di Milano

  1. cacophonic dicono:

    ma i controllori non ci sono a milano??

  2. gilgamesh dicono:

    È in forma nonostante il fine settimana, vedo.

  3. Marcellus dicono:

    Una volta nel metrò ho visto uno zingaro felice… suonava un Guarnieri del Gesù coi denti… poi finito l’assolo con calma colpì sulla nuca il conducente e si é seduto con lo sguardo perso, assediato da uno stuolo di vecchiette-fans allupate… finì così con un violino spezzato e nemmeno un rimpianto!

  4. figliaunica dicono:

    A Roma le vocine di servizio sono ancora più surreali, gracidano in inglese maccheronico per annunciare quale sarà la prossima fermata e da che lato si deve scendere. Invece dello Zingaro abbiamo il gioviale Latino-americano, che a qualunque ora canta “Cielito lindo” e “Comandante Che Guevara”: ammetto che a volte riesce a mettermi di buon umore. Un po’ in ribasso invece le ragazze “da Bosnia”: “ho tre frateli – ma sempre tre?! – non abiamo da manciare, siamo scapati da Bosnia…”. Deve trattarsi di un copyright collettivo.

  5. scusate di disturbare?

  6. GILGA: accolgo il suggerimento su gaiman.. sì, forse mi aveva già segnalato codesto autore..;)

  7. utente anonimo dicono:

    io tifo per lo Zingaro :)

  8. fantamoni dicono:

    oddio… oddio… non riesco a smettere di ridere… a me hanno raccontato di un tizio arrivato di corsa al binario che vedendosi chiudere le porte davanti ha buttato la valigetta, al volo, dentro al vagone. lui è rimasto sul binario, la valigetta chissà dove sarà adesso.

  9. sarà a famagosta, con gli artificieri.

  10. utente anonimo dicono:

    qui niente metro… però sugli autobus urbani ho assistito a: una rissa tra tre controllori e un 18enne (niente biglietto, penava di scappare in corsa ma è stato placcato dai tre con un’azione da commando), una lite tra una signora, un uomo con le stampelle e un prete (la signora insisteva nel dire che era il prete a doversi sedere in virtù della vocazione!), svariate liti tra le signore che andavano al mercato e gli autisti, eventi tipo carramba (gente che socializza sull’autobus e poi si riscopre amici d’infazia, nuore di fratelli dispersi, compagni di studi, cugini, emigranti etc etc)… un bell’ambiente ^^ Cnz

  11. fantamoni dicono:

    eh sì, come la bottiglia di olio d’oliva, incartata in una pagina di giornale con la foto di Bin Laden, che ha terrorizzato mezza Milano, poi scommetto che la sera gli artificieri si sono fatti matte risate di fronte a un bel chilo di aglio, olio e peperoncino.

  12. boinz dicono:

    Signor Confuso, volevo dirle che l’immagine dello zingaro che da fuoco allo stradivari (immagino facendo con le dita il gesto delle fiamme che attaccano) è uno delle vette della sua già ricca letteratura.

    Per contro qui a Augusta Taurinorum la metropolitana non ce l’abbiamo ancora: per il momento dobbiamo accontentarci dei cantieri e non è esattamente la stessa cosa. Però in piazza Borromini seduti sulla panchina, ci sono già tre suonatori tzigani in attesa del primo vagone atteso per Ottobre 2005. Ogni tanto quello con la fisarmonica butta un’occhiata all’orologio, si stringe nelle spalle guardando gli altri e poi riprende a fissare il vuoto. Va così già da un paio d’anni. Mi chiedo se i biglietti saranno ancora validi.

  13. utente anonimo dicono:

    sarò stronza, ma a me la suonata mi infastidisce… arriva sempre quando mi sta definitivamente crollando la palpebra. e st’infame vuole anche soldi dopo che ha disturbato il mio sacro sonno? ma va vavavava!

  14. utente anonimo dicono:

    CACOPHONIC – sui controllori X§ dovrebbe scrivere un post a sè (e forse l’ha già fatto)…
    2 categorie:
    – il controllore della metro che ti aspetta davanti ai cancelli e si erige a saracinesca controllando ogni persona ogni.
    – e il controllore del bus/tram che provvisto di due cloni sale da tutte le porte e sparge panico in ogni ordine di sedia e sostegni appositi cui reggersi.
    X§- a quando il motore di ricerca per argomento e data su questo blog?

  15. Effe dicono:

    basta con questo senso di sudditanza della Sabaudia nei confronti della Madunina.
    Si sappia dunque che il Comune taurinense ha già ingaggiato, per la metro prossima futura, l’intero ensamble dei Berliner Philarmoniker. I valenti musici salirànno sui vagoni ed eseguirnno un quattro, cinquecento suonate per zingaro e orchestra. Zubin Metha passerà quindi con il bicchiere vuoto della coca cola a chiedere l’obolo ai due passeggeri (il resto dei presenti è stato spintonato fuori all’ultima stazione per far posto agli orchestrali)

  16. soucoupe dicono:

    ma dove li trovate gli zingari così?
    l’ultimo che ho beccato mi ha chiesto gentilmente se non potevo dargli 2’800.- fr.

  17. utente anonimo dicono:

    A queste figure io aggiungerei:
    a) la vecchietta sulla quarta porta che fa chiudere l’unico finestrino aperto della prima;
    b) il tipo con l’impermeabile sul braccio (ad agosto) che armeggia sulle borsette vicine,
    c) lo studente con incorporato invicta che usa come stendivecchiette.
    Da notare invece l’assoluta assenza di strafighe (specie omologata per i taxi) ad esclusione dei vagoni per cologno monzese frequentati dalle aspiranti veline.
    Tutto ciò farebbe ridere, se non fosse tragico…

  18. fantamoni dicono:

    x anonimo: come dice giustamente una mia amica, le strafighe sui mezzi pubblici non ci sono perchè c’è qualcuno che le va a prendere a casa. comunque, facendo parte delle restanti posso affermare con certezza che non ci sono nemmeno gli strafighi, i quali probabilmente sono impegnati ad andare a prendere le suddette.

  19. spad dicono:

    ah, ma quello bendato in ginocchio era il suonatore?.. meno male, crdevo fosse uno trovato senza biglietto..

  20. gilgamesh dicono:

    Fantamoni, si consoli, la bellezza è caduca e solo superficiale, qualunque stra-* dopo una ventina d’anni cede agli impietosi strali del tempo. Selvaggia appena trentenne già si lamenta di cedimenti strutturali dell’abbondante décolleté, magari per vezzo, ma prima o poi la gravità inesorabile.. non parliamo poi di pelli perfette e carni sode.. basta leggere e meditare l’Ecclesiaste, anche per i non cristiani un ottimo testo, e capire la vanità delle vanità. E come dice Qoeleth, tutto è vanità…

  21. gilgamesh dicono:

    ..e come osservava qualcuno pensando probabilmente a Previti, finchè s’è giovani è merito o colpa della natura, mentre dopo una certa età, ciascuno è responsabile della faccia che ha.

  22. utente anonimo dicono:

    arrivi alla tua stazione metro, si aprono le porte, scendono i cinque davanti a te, poi tu, poi i quattro dietro di te. siete un trentina sulla banchina. cerchi nelle tasche il tuo cellulare, tra poco sai che vivrà di nuovo,nel frattempo, colla testa verso le tasche,cammini, ma più lento del solito,trovi il tuo aggeggino, controlli se per caso non prenda di già, rialzi lo sguardo:dove cazzo sono quei trenta che erano qua un momento fa?
    Ecco, rallenti un attimo e sei s o l o in metro…

  23. fantamoni dicono:

    gilgamesh: Sì be’, però per vent’anni sai che pacchia!!

  24. scott.ronson dicono:

    Splendido… tutte le volte che capito a milano sulla metro attivo tutti i sensi al massimo. Mi domando perché milano non sia abitata unicamente da scrittori: prendendo la metro due volte al giorno per un anno credo si accumuli materiale per millanta romanzi.
    Ah, mi associo a chi ha consigliato Gaiman…
    a.

  25. sphera dicono:

    A me piace quando sale il terzetto di violino fisarmonica e chitarra. Il repertorio di canzoni è limitato ma ormai so ballarle benissimo.

  26. fantamoni dicono:

    poi smetto: venerdì sera sono stata bloccata dai controllori che ero a dieci metri dall’ambito binario. Sono stata lì quindici minuti a cercare il biglietto, scuotendo e ribaltando tutta la borsa. Alla fine il controllore che mi era stato assegnato dalla sorte aveva in mano: il mio portafogli, due agende, un libro di Aldo Nove, tutte le altre parti del settimanale più due biglietti usati e uno scontrino. Grazie al cielo preso anche lui dalla disperazione mi ha suggerito “PROVI A GUARDARE NEL PORTAMONETE! Lì NON CI HA ANCORA GUARDATO!”. Il biglietto era lì! “BRAVISSIMO!” gli ho detto. Sono certa che in quel momento tutti e due abbiamo avuto la stessa tentazione: abbracciarci e saltellare contenti per festeggiare il ritrovamento, poi meno male abbiamo desistito ed ognuno è tornato alla sua vita.

  27. questo risponde alla domanda del sig. cacophonic, primo commento: i controllori ci sono, e con la scusa del biglietto molestano le giovani viaggiatrici.

  28. rossella. dicono:

    in realtà lo zingaro è un sòla, perché suona unicamente nel momento in cui la metro passa nei punti rumorosissimi e produce ultrasuoni che sentono solo i delfini in giappone. lo zingaro, si agita moltissimo, e tu non sarai mai in grado di sapere se stava suonando o no

  29. boinz dicono:

    Comunque le vecchie che vengono squartate dai controllori non meritano alcuna compassione. La vecchia da metropolitana è infatti uno degli animali più cattivi dell’universo. La si nota già nelle scale e nei corridoi che portano ai binari perché nonostante sia un metro e trenta per sedici kili riesce, grazie a un sapiente uso del carrellino e a traiettorie impercettili di battiatiana memoria, a bloccare i flussi di marcia in entrambe le direzioni, al punto da venir segnalata dal CCISS “Viaggiare informati”.
    Tuttavia la vecchiazza non trova il suo autentico perché fino all’arrivo del convoglio: qui con un sapiente gioco di gambe degno di Ronaldinho, lei ultima arrivata, riesce infatti a mettersi in testa alla coda dei viaggiatori in attesa magari da venti-trenta ore. A questo punto con una manovra diversiva finge di incespicare o che il suo carrellino sia incastrato in una sporgenza immaginaria, per bloccare l’accesso alla carrozza fino a quando tutti i posti disponibili siano stati fregati dai viaggiatori entrati dalle altre porte.
    A questo punto inizia un pellegrinaggio che attraversa tutti i vagoni, trascinandosi dietro il suo carrellino carico di incudini e massi di granito, in maniera da andare a sbattere con gli spigoli in ferro battuto contro il filo delle tibie degli astanti, finché qualche anima pia (o qualcuno che ha già subito un intervento di riduzione della frattura di tibia-perone e non ci tiene a replicare) mossa a compassione le cede il posto, ma la vecchiazza rifiuta con un sorriso feroce perché in realtà il suo scopo non è viaggiare ma fare il maggior numero di storpi possibile.

  30. utente anonimo dicono:

    A Pechino non ci sono lame in metropolitana, ma un’aria che si taglia, quella si!

  31. fatboy dicono:

    siori pe’ faoe sono una poera familia di kosovo ho tre frateli e gniente di mangiae. aiuta me pe faoe. grasie tanta di fotuna. grasie.

  32. cacophonic dicono:

    “sig. cacophonic”? chi ti ha detto che non sia la sig.ra cacophonic?
    ;-)

  33. skyclad dicono:

    e io una volta ho preso per sbaglio l’underground 666 e tre quarti e sono finito a Hogwards…

  34. gilgamesh dicono:

    Ormai sig.na invece non si usa più, salvo nelle presentazioni per comunicare che una è ancora sulla piazza, eh?

  35. gilgamesh dicono:

    Comunque cerchi di capirlo, dopo essere stato/a AlessiaOnLine per oltre un anno, non ci si pensa proprio, a certe distinzioni..

  36. fantamoni dicono:

    pensavo che sign.na si usasse solo per le vecchiette.. tipo quelle con le rotelle!! boinz organizza un match ape piaggio/vecchietta con carrello! io scommetto sulla vecchietta!

  37. lasgrigua dicono:

    A Parigi,durante le manifestazioni studentesche una decina di anni fà chiusero le fermate del centro e milioni di persone alle 17 erano sulla metro periferica dove mi trovavo con i compagni in gita.
    Bastò uno zaino che urtò una signora per far partire un coro”italiani terroristi”.
    Da allora la metrò mi angoscia.

  38. spad dicono:

    cosa???..
    x§, tu non sei una signorina??..
    sgualdrina!!..
    (non ho capito cosa?)

  39. maxpower dicono:

    Tutti i giorni nella metro milanese, con zingari, sirene e voci dall’oltretomba delle cabine blindate metropolitane.
    Di controllori nemmeno l’ombra. O qualche volta. Puoi fargli vedere il biglietto di 2 mesi prima, il nulla. E poi basta pubblicita’ occulta dello zingarello: passa a chiedere monetine, dopo l’esibizione, con un bicchiere di carta di una famossissima bevanda…

  40. lotrovassi dicono:

    Nel metro, prima o poi ci passano tutti, belli e brutti, ricchi e poveri…

  41. come in ‘a livella (“metro” è l’anagramma di “morte” – underground 666)

  42. lotrovassi dicono:

    In realtà pensavo ai Ricchi e Poveri e me li vedevo cantare nel mezzanino di Cairoli…

  43. utente anonimo dicono:

    non ho ancora capito PERCHE’ ogni volta che entro qui dico: lo amo.

  44. utente anonimo dicono:

    Si !!! ….. come mi fa ridere lui non mi fa ridere nessuno.
    ^_^

  45. utente anonimo dicono:

    l ho letto per caso poco prima di uscire dall ufficio e di prender la metro…. credo che oggi tornerò a casa a piedi…e come al solito pioverà!

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