Oh mamma

(Da un’idea di lui).

E quando sei lì, sull’autobus. Lo hai preso in tutta fretta, di corsa. E non hai il biglietto, un po’ come quando eri adolescente. Tanto cosa vuoi che succeda, per una volta. Ma dopo un paio di fermate, dal finestrino vedi salire i controllori. Tre uomini malvagi e blu, armati di borsello e in divisa con tanto di berretto a visiera e giacca dalle mostrine dell’azienda tramviaria. Ognuno di loro sale da una porta diversa, in modo che tu non possa scappare.
Oh mamma…

E quando esci a tarda notte da una casa altrui, poco conosciuta, una casa visitata per la prima volta. Saluti, infili l’ascensore, piano terreno e ti avvii verso il portone. Chiuso, serrato con dio sa quale congegno elettrico a scatto.
Ma non trovi il pulsante per aprirlo. Tasti la maniglia, esplori tutte le pareti dell’atrio alla ricerca del bottoncino. Niente. Torni indietro fino alle scalette. Niente. Non si trova, o non esiste. Sembra impossibile, eppure sei prigioniero di un portone da condominio.
Oh mamma…

(continua nei commenti)

56 Comments
  1. chickcorea

    E la notte d’inverno, quando vai a letto stremato e pure sbronzo e ti svegli alle tre del mattino con la voglia di andare in bagno ma tra te e lui ci sono venti metri di corridoio gelido…o mamma!

  2. utente anonimo

    … a quel punto usi il trapano del vicino per aprire il portone e scappare insieme ai controllori …

  3. utente anonimo

    Appena letto il titolo del tuo post mi è passata un’immagine davanti agli occhi: una scatoletta rossa contenente carne in scatola vista dallo spioncino di una porta, io che esco dalla porta, faccio entrare mia mamma e la faccio accomodare in cucina. Metto la carne in scatola sopra la tavola apparecchiata con quella bella verdurina bella da far impressione, prendo un apriscatole e apro la testa a mia madre ricordandole che sono studente e che non può venire a trovarmi portandomi roba in scatola!

  4. Effe

    uscito dal condominio dopo aver svegliato (erano le tre di note) la custode, arrivi finalmente a casa. Il vicino lo hai già soppresso ieri sera, pria di uscire.

    Puoi finalmente entrare in casa (strano, non ricordavi di avere lasciato la porta aperta. Meglio così, che in questo momento le chiavi non le trovi) e accasciarti sul letto. Dopo otto ore di sonno ristoratore, apri gli occhi. Ne sei certo: tu non hai mai acuto un letto con baldacchino. E neppure il poster dei Guns’n’Roses alla parete. Per non parlare del paralume di pizzo.

    O mamma…

  5. personalitaconfusa

    (il precedente era per la madre di lord byron).

    Herr Effe, cosa ci fa nella mia camera da letto?

  6. KIMARG

    O mamma…detto alla maniera di Gaber in un suo spettacolo…perfetto!

  7. utente anonimo

    rilancio con vicino di casa che russa-tromba-litiga con la figlia e pareti modello cassa di risonanza!

  8. utente anonimo

    E quando salgo (fichissima) in moto con i boccoli biondi che escono dal casco, la accendo e la scaldo (facendo tremare tutto il quartiere), tutti (magut – passanti – camionari) mi guardano innamorati, alla fine mi accorgo di aver lasciato il bloccadisco nella ruota. O mamma…che bionda!!!!

  9. personalitaconfusa

    VALE: non ho capito se il tuo vicino, con la figlia, si limita a litigare o ci fa anche le altre due attività da te descritte. si attende chiarimento.

  10. utente anonimo

    russa solo, litiga con figlia, tromba con moglie (o meglio, si presume per quanto si sentono solo gemiti -urla- di lei e cigolii del letto, per cui potrebbe benissimo essere che lei stia saltando sul letto da sola e divertendosi come una pazza)…
    certo che sei oprecisino, eh?

  11. mysushi

    e quando sei in ritardo per la tua lezione di p.yoga. corri come una pazza a casa. raccatti la sacca. ti infili in auto. sfidi gli infiniti “uomini col cappello” che lumacano davanti a te su quella circonvalla a 1 corsia. ti ietti sul primo posteggio libero. si. anche se quel posteggio è disposto su striscioline di colore bianco, tutte parallele. ma che simpatia. ti scaracolli nel portone. le scale. lo spogliatoio. un armadietto libero percaritadidio. il top. la maglia. ti fai la coda di cavallo. ci sei. si. ci sei? no. aspetta. ma le braghe…?

    uhmamaaaaa

  12. fantamoni

    …e quando in ufficio cerchi di sfangare il venerdì pomeriggio e hai un sacco di cose da fare ma hai dormito due ore e sei in pieno stato di paranoia per la continua attesa di un messaggio da un persona che non sentirai mai più… comunque a casa mia il bottone per aprire il portone si vede benissimo, è proprio sulla porta… no così, casomai facesse punteggio.

  13. mysushi

    e quando [giuro storia vera ma grazie al cielo non è capitata a me]

    e quando [racconto d’annata] sei in Sormani a studiare con amici, esci e vai un attimo in bagno, torni, apri la porta della sala lettura e fissi quelle 150 teste che sollevano la faccia dai loro libri sonnacchiosi, deglutisci e affronti la lunga passerella che ti conduce alla tua postazione, in fondissimo alla sala. sfili tra i banchi, guardi con fierezza un punto vago davanti a te, educhi la tua timidezza a fregarsene degli sguardi e delle risatine. cacchio ridete voi scemi. studiate che vi conviene. braccia rubate alla raccolta di mele in val di non. prosegui. eretta. passo deciso. ammazzate ma questi sghignazzano proprio eccheddiamine. vai avanti incurante delle dita puntate verso di te. ma non avete un paio di esami da preparare gnurantoni che non siete altro. forza manca poco. 2 metri e potrai sprofondare nell’anonimato. risatine contratte diventano sempre più acute. avanti ce la puoi fare cammina. cammina. fino a che un pischello del primo anno seduto accanto a te ti guarda negli occhi e ti dice:

    “Senti, hai una striscia di carta igienica lunga un metro che ti pende fuori dai pantaloni….”

    voglio la mia mamma

  14. utente anonimo

    o quando esci con un altro e incontri in un posto assurdo il tuo fidanzato con la macchina che ti guarda …ma non ti vede???!!!

    o mamma!

  15. utente anonimo

    Ah bello, una volta siamo rimasti chiusi tra porta, portina e portone, consci che a quell’ora non avremmo potuto disturbare gli anziani genitori del nostro amico che abitavano al piano di sotto. I telefoni dei nostri amici erano tutti spenti… non ricordo se alla fine sono state le nostre risate ad attirare l’attenzione… per sicurezza non ci siamo più tornati!

  16. utente anonimo

    e tornando al lavoro..quando sei talmente tanto incazzata per il fatto che non riesci ad ottenere un aumento, un po’ piu’ di rispetto, piu’ indipendenza sul lavoro e giri con una faccia nera e il tuo capo ti dice che sei infantile???o mamma…ma non lo sa che ho manie omicede??’

  17. utente anonimo

    A una mia amica, uscita dal bagno di un bar al Vomero (Napoli), era rimasta la mini infilata DENTRO al collant. Fu un giorno memorabile.

  18. bartleby

    ma perchè su fuffa aggregator viaggi in incognito? ho letto alessiaonline e ho trovato te! è una nuova strategia del direttore marketing?:)

  19. boinz

    E quando fai quaranta minuti di coda al casello, sotto il sole cocente perché le corsie con la carta di credito non funzionano e finalmente tocca a quello davanti a te e dopo un breve dialogo con il casellante vedi che inizia a mettere tutto sotto sopra e con lui la moglie e i figli a cui arriva anche qualche manrovescio e tu sei lì che friggi e non succede niente, qualcuno di dietro si fa prendere dal nervoso e claxoneggia e tu sei lì che dici: “Mo’ gli suono anch’io” e lui nulla finché alla fine lui si alza, apre il baule, scava un po’ e finalmente tira fuori il portafoglio? Altro che “O mamma…”

  20. Marcellus

    E quando la notte pulsa nelle tempie. I cristalli liquidi rossi della sveglia sono le tue luci guida. L’oracolo recita: 3:43 e quella non é venuta…e queste stupide lenzuola spiegazzate che se la ridono “Ti ha lasciato solo, gonzo!” E le parti basse che girano, anzi mulinano!

    O nonna!

  21. sphera

    E quando su un treno di ritorno dalla Francia, nel cuore della notte, ti rubano portafogli e cellulare e il treno ti sbarca alle quattro del mattino a Porta Garibaldi, da sola, senza telefono e senza una lira, e tu abiti a Monza.

  22. mysushi

    ma per esempio – io neofita dei blog – come si fa a capire chi risponde a chi?

    no, giusto per capire: se io posto un post, con quello rispondo al post subito precedente al mio? oppure posto un post, con questo automaticamente rispondo al Boss del blog? oppure posto un post e devo indicare un riferimento [numerico, temporale, gnoseologico] al quale mi sto riferendo?

    (O_o)

    no comunque dico sul serio…

    MyS

  23. personalitaconfusa

    MYUSHI, ma che dici? qui non esistono regole, ognuno dice quel gli pare. [e cmq, credo che quando qualcuno nei commenti risponde o si rivolge ad un altro dovrebbe usare un vocativo. per chiarezza. capito, myushi?;)]

  24. mysushi

    Pers.Conf. oks…mi hai risposto! 😉 buon f.s.

  25. mysushi

    A Tutti gli altri: buon f.s. Riposatevi e Divertitevi.

  26. Marcellus

    scusami nonostantelapigrizia, ma lascia perdere gerry scotti rimaniamo su gaber per favore…è meglio!

  27. rossella.

    e non s’offenderà gaber a sentirsi citare in un blog di siffatta lena culturale? (tono ironico, non polemico. attenzione, ripeto, non polemico)

  28. Marcellus

    gerryscotti é culturalmente irrilevante, gaber ha parecchia rilevanza…che facciamo rimaniamo a mezza strada? (voliamo pure basso, ma voliamo!)

    (Tonno pinne gialle, essendo tonno un pò stolido, però indubbiamente un tonno ironico…mai un tonno polemico!)

  29. Marcellus

    Ahi! si comincia sempre così…con un apostrofo o un accento…ma non importa…hai ragione, vado a vedere “Passaparola”. Comunque attenzione, ho solo voglia di scazzare un po’ (va bene così…sai la fretta a la brutta abitudine di non rileggersi…) lungi da me l’idea di far polemica…pace o debbo aspettarmi ancora un attacco in contropiede al prossimo errore di battuta?…Pace?

  30. rossella.

    uhm, facciamo errore di battuta: dopo i tre puntini di sospensione è necessario lo spazio. Pace, massì.

  31. Marcellus

    Forse non sono errori di battuta… solo pigrizia… scrivere ò é più veloce di o’ … con il tuo nick dovresti comprendermi!

  32. utente anonimo

    “Oh, mamma” mi fa tornare in mente i viaggi nel tempo di Sam, il protagonista di “Quantum Leap”.

    Ma forse quel telefilm lo guardavo solo io. 🙂

    trillycampanellino

  33. riccionascosto

    Trilly: no, lo guardavo anch’io, se è per questo… Ma poi che fine ha fatto Scott Bakula? 🙂

  34. malraed

    una volta sono rimasto bloccato tra portone chiuso (alle spalle) e cancello chiuso (di fronte).

    Grazie al cielo ho una sana pigrizia che è dura da vincere, e poco prima che capitolasse spingendomi a scavalcare, con conseguente arresto tipo arsenio lupin (vagli a spiegare) il padrone di casa ha dato provadi facoltà medianiche, e mi ha ri-aperto il cancello.

  35. utente anonimo

    Non saprei, riccio.

    Nel limbo degli attori che tentano di diventare famosi? 🙂

    Per me, comunque, rimarrà sempre un’icona.

    Ne ero persino innamorata.

    trillycampanellino

  36. pensatoredistratto

    E quando un buon amico anticipa di un’oretta il suo arrivo nella vostra stanza -in un residence universitario che condividete-, e decide di bussare alla vostra porta nell’attimo esatto in cui la vostra nuova ragazza è (sopra di voi) nel momento culminante del finale travolgente e caccia un sonoro urlo?

    Oh, mamma.

    Ho anche provato a raccontare al mio amico che stavamo giocando a risiko, e che l’urlo l’ha fatto il campanello, ma poi mi sono ricordato che il campanello non cel’avevo…

  37. isntitapity

    Hai dimenticato un particolare:la luce nell’atrio si disattiva proprio quando hai deciso di risalire a chiedere aiuto. E non trovi più le scale.

  38. PlacidaSignora

    O Mamma…

    Se NON svuoti la casella della posta, come potrò mai risponderti?

    ‘Notte, figliomiodolce.

    Mamma

  39. utente anonimo

    Caro Dottor Confuso, cari saluti da Roma da Mistràl e da me, in occasione del nostro primo anniversario, festeggiato con autentico volo in mongolfiera sopra le bellezze della capitale:

    O mamma, che panorama :o)
    Inoltre baci,

  40. gattasorniona

    Quelli che abitano sopra di me la domenica mattina amano far rotolare qualcosa di legno per tutta la casa e corrergli dietro. Non ho ancora capito che cosa sia, ma li odio.

  41. PJR

    no trillycampanellino, quantum leap lo vedevo anch’io, siamo due.

    O mamma anche quando, all’università prima di un esame, scopri che c’era anche un altro libro da fare, e in quell’istante il professore chiama il tuo nome. nascondersi? scappare? simulare una rapina?

  42. boinz

    E quando esci la sera con la compagnia e c’è una tipa nuova e te la baccagli con tutte le tue forze e quando le chiedi cosa farà lunedì lei ti dice che torna a scuola perché ha 17 anni, e tu fai mente locale e ti rendi conto che 17 anni fa eri già maggiorenne?

  43. danilama

    …e quando passi cinque giorni ad organizzare una cena per rivedere “chi-sai-tu”, e ti sembra che per non essere sgamata al volo ci voglia un quorum di almeno altre 15 e inutili persone, e lui arriva, bel bello, con la fidanzata, costringendoti ad aggiungere un posto a tavola e una dose di fiele nelle lasagne? o mamma….

  44. utente anonimo

    la terza “o mamma…” e’ anche conosciuta come “la trappola del ponyexpress”

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