Fenomenologia del viaggio in aereo su voli low cost

Eccoci qui, tra poco si vola. Al check in la ragazza in divisa e foulard ti accoglie con un buoooongiorno smagliante. Controlla documenti, strappa tagliandi, digita misteriosi numeri sul terminale e poi ti caccia via con un buooon viaggioooo altrettanto smagliante.

Passi il confine del metal detector e un signore anziano davanti a te rischierà l’arresto per detenzione di tronchesina da unghie dei piedi. Posi le chiavi di casa nella vaschetta, superi l’incertezza di squillare a causa della cintura e scruti l’immagine astratta del tuo zaino ai raggi X.

Nella sala d’attesa dell’uscita A159, al primo annuncio dell’imbarco i passeggeri scattano in piedi e si dispongono in fila doppia e tripla sgomitando. C’è ancora da aspettare e i posti sono già assegnati, ma beati i primi a salire sul velivolo perchè solo così si assicureranno i migliori spazi nella cappelliere portabagagli.

Sull’aereo cerchi il tuo posto. Il signore seduto a fianco dell’uscita di sicurezza avrà un’aria più serena, quello finito in ultima fila vicino ad un tizio baffuto con turbante in testa e la ventiquattore ticchettante, meno. Agli altoparlanti la canzone dei Lynyrd Skynyrd viene interrotta dal saluto del comandante. Ha una grandissima considerazione di se stesso, il comandante, si capisce dalla voce. Ci comunica la temperatura del luogo di destinazione e l’orario di arrivo, e ci augurerà tante belle cose in italiano ma sopratutto in un inglese molto compiaciuto.

Le hostess sorridenti mimano come comportarsi nell’eventualità di ammaraggio, incendio dei motori o altro generico disastro aereo. Per ingannare il tempo frughi nella busta del sedile davanti al tuo, dove trovi il pieghevole con le simpatiche immagini di famigliole felici che indossano maschere da ossigeno e giocano tra le fiamme con lo scivolo di emergenza e i salvagenti luminosi. Nella stessa busta si nasconde stropicciata una rivista edita dalla compagnia aerea, sempre interessantissima.

Niente bevande, niente salatini: siamo su un volo no frills, che un modo figo per dire che, insomma, se il biglietto costa poco un motivo ci sarà. Lo steward passa con un carrello di merendine e snack a pagamento ma non trova acquirenti. Il signore seduto davanti a te è l’unico ad avere il coraggio di abbassare lo schienale di 45 gradi, e dorme russando col naso.

All’atterraggio nessun applauso, non si usa più: tutti i passeggeri, rapidi come fulmini, all’unisono slacciano le cinture e accendono il cellulare per chiamare la mamma o la moglie ed annunciare di non essere morti. Quindi si alzano in piedi e lottano tra loro per essere i primi ad infilarsi al cappotto e mettersi in coda nel corridoio.

Esci per ultimo e incroci lo sguardo delle hostess sorridenti più che mai al loro duecentesimo arrivederci automatico. Fuori, sulla scaletta la percezione del ritorno a casa.

78 Comments
  1. shelise

    non mi è mai capitato di sentire i Lynyrd Skynyrd sull’aereo. qualche anno fa con il mio tipo ci divertivamo a far partire gli applausi all’arrivo: se batti le mani anche una sola volta, il resto dei viaggiatori non avrà il coraggio di non farlo. Era il nostro gioco preferito.

  2. gilgamesh

    Siamo contenti di sapere che sei arrivato sano e salvo :o) Noi abbiamo perso l’Intercity causa ritardo della Matronapoli, poi però ce la siamo cavati con treno di poco successivo e cambio a Roma Termini.
    Bentornato tra ombre e nebbie.
    Mistràl + Gilgamesh

  3. gilgamesh

    mEtronapoli*, of course.

    Piuttosto, a quando un resoconto dell’evento? Intanto vado da Strelnik a fargli de nuevo le congratulazioni per il pacato intervento 😀

  4. utente anonimo

    Non hai citato l’ondata di suicidi di quelli che accendono il cellulare non per chiamare ma per vedere chi li ha chiamati… Se non ci sono messaggi pervenuti in quei 45 minuti, è un dramma.

  5. utente anonimo

    no frills,it’s no frills. che di thrills sui no frills di solito c’è abbondanza 🙂

  6. LadyK

    Blog-cronaca in diretta, eh? Ma qui si batte la fiacca!!! ;-)))

  7. grimmo

    si usa ancora l’applauso, atterra a palermo e lo constaterai!

  8. jorma

    Io non riesco mai a regolare bene il microbocchettone d’aria posto sopra la testa, ogni volta cerco di rubare il giubbotto salvagente posto sotto il sedile, ristudio le procedure da tenere in caso di ammaraggio, so che se li avessi dovrei levarmi i tacchi.

  9. utente anonimo

    Dì una cosa, non ti sei sentito un po’ strumentalizzazto a Napoli? O non ti sei accorto che l’aereo che hai preso andava da un’altra parte?

  10. tt

    Consiglierò ad un mio amico che è terrorizzato dai voli aerei i voli NO THRILLS… queste compagnie non sanno più cosa inventare pur di guadagnare nuove fette di mercato…

  11. utente anonimo

    va bene il ritorno, ma…e prima??????

  12. utente anonimo

    Il Poetry Slam di ieri sera a Galassia è stato interessante, mi sarebbe piaciuto che durasse più a lungo e che coinvolgesse il pubblico non solo chiedendo a più riprese di applaudire e tifare (stile quiz televisivo) ma leggendo qualcosa di proprio (io non l’avrei fatto ma mi sa che qualcuno avrebbe voluto). Ovviamente la perfomance del mio adorato Scarpa (quando si dice il potere seduttivo della parola) è bastata da sola a dare un senso alla serata… Low cost in aereo ma non nella scrittura, lì voliamo alto, se ci riusciamo… Antonella N.

  13. sphera

    Antonella ma che dici? Fuori dalla corte di chi vuole pubblicare quei personaggi non contano niente

  14. utente anonimo

    Ma il tutto è messo al futuro. In effetti nessuno ci dice che sia poi effettivamente successo. Magari il sig. Confuso è andato a farsi una settimana a Ischia.

  15. utente anonimo

    Le casette dei Lego!
    E’ la prima impressione che hai quando da lassù guardi la Germania.

  16. personalitaconfusa

    226 volte così.
    1 no. Cede un motore subito dopo il decollo e l’evento modifica l’ordinario corso della mia esistenza terra-aria-terra. Il signore di fianco a me che legge il Sole24ore rimane congelato mentre gira la pagina. A me vengono istantaneamente 2.843.951 capelli bianchi e penso che Milano è davvero bella. Non succede assolutamente nulla. La hostess dice “nessun problema, sono cose che accadono”. Il pilota non dice nulla, né fa alcuna comunicazione. Forse non c’è nemmeno, forse si è lanciato con il paracadute, forse è svenuto, forse non se n’è nemmeno accorto. Io mica me ne accorgo quando la macchina va a tre cilindri, e continuo a guidare lo stesso.
    A Milano la hostess dice arrivederci. Il signore di fianco a me – *solo in quel momento*, 45 minuti dopo – finisce di girare quella pagina, chiude il giornale, accende il cellulare, sbraita “…per quel contratto, gli ho già detto che è un pirla, che non mi faccia perder tempo, cazzo…”. Anche lui dice arrivederci. Io inspiro forte la prima boccata dell’aria salubre di Milano, e tossisco.
    14 ore dopo riparto con il n° 228. Dovendoci salire per forza, penso che statisticamente sia impossibile che mi capiti due volte di fila. Il volo è un Malev ungherese e sembra più la slitta di Babbo Natale che un aereo. Servono gulash alle 8 del mattino.
    All’avvicinarsi del n° 452 inizierò a considerare definitivamente il treno.

    C.

  17. sphera

    sphera, questo l’ho scritto iersera, su un pezzo di carta, seduto nell’aeroporto di napoli aspettavo che apparisse il numero del check in. insomma, il tempo dovevo pur ammazzarlo in qualche modo, eh!

  18. utente anonimo

    Meglio così. Anche se Ischia in questa stagione non dev’essere male.

  19. Effe

    Molto sofisticata la citazione dei Lynyrd Skynyrd…..E Stevie Ray Vaughan non lo mandano??

  20. Apathos

    che bello, Xc°nfù… nn smetti mai di pensare ai tuoi affezionatissimi! con il foglietto volante, mentre aspetti l’imbarco e poi, ancora, sull’aereo… chissà, forse hai fatto anche uno schizzo della hostess, ma non lo confessi perché un po’ ti vergogni. per finire, appena dopo la prima boccata d’aria salubre e conseguente colpo di tosse, subito a descriverle a beneficio di tutti noi… a dispetto delle impanature varie mi dichiaro: io ti amo, Xc°nfù….

  21. sphera

    Sapessi com’è strano
    Sentirsi innamorati
    A Milano…

  22. ilTigro

    No,sbagli.L’applauso si usa eccome.La comitiva della Romana Pellegrinaggi che mi trovo puntualmente vicina ogni volta che volo fa anche di piu:striscioni per il comandante e Ola prolungata per tutto il tempo del rollaggio

  23. GabiMarian

    Fanno anche la dimostrazione delle pentole durante il volo, Apathos?

  24. Ipanema

    Gli applausi si usano solo sui voli aeroflot. Un po’ perché i russi sono all’antica. Un po’ perchè se si riesce ad atterrare nonostante tutto è un evento da festeggiare.

  25. gilgamesh

    cinemi, quello non ero io, era un attore. un po’ scarso, ma era un attore. ma non dirlo in giro.
    anonimo “nnscherzo”: ricambio:)

  26. LadyK

    sul nuovo blog di giulio mozzi, c’è la foto di lor… ehm… personalità confusa… eheeh… andate tutti a vedere! Ciao X§ !!!

  27. LadyK

    Ogni atterraggio dal quale puoi allontanarti con le tue gambe, è un buon atterraggio.

    Quando poi l’aereo è riutilizzabile è un atterraggio eccellente.

    Quanto alle procedure d’emergenza per l’ammaraggio, il salvagente sotto la poltrona etc., su una rotta che prevede esclusivamente sorvolo di terraferma suonano come un mero intrattenimento.

    Però l’invito a levarsi i tacchi a spillo prima di buttarsi giù per uno scivolo d’emergenza è divertente.

    Quelli sull’uso delle maschere a ossigeno, con l’invito a respirare normalmente, paiono fatti apposta per spaventare asmatici e cardiopatici, invece.

    X§, penso che accoglierò un’idea presente nella bozza del tuo (potenziale) intervento al BlogRaduno Galattico, col carteggio tra te e b.georg annotato a penna ai margini (forte la nota -> “guarda verso la Pizia”) e aprirò un nuovo blog pubblicando un romanzo una pagina al giorno.
    Però se me la fanno riscrivere troppe volte levo i commenti :o)

    A tutte l’ore, alligatore.
    Non scordarti di scrivere,

  28. LadyK

    A proposito della foto sul blog di giulio mozzi, avrei una battuta da sparare ma non posso farlo pubblicamente, che peccato… x§, hai capito quale? 😉

  29. Effe

    veramente no. ma per favore, non infierire:)

  30. sphera

    Hey… Sono una gentildonna, che ti credi?

  31. b.georg

    Spero che Napoli non ti abbia rubato il sorriso..
    a proposito ..ma ho perso qualcosa, o doveva esserci una diretta con particolari scabrosi, curiosità, cronaca, dettagli inutili sul raduno? 😉

  32. gattasorniona

    la diretta è andata a remengo per cause tecniche… spiacente.
    herr effe, è stato un pareggio: 0-0, insomma.

  33. fioreautunnale

    com’è andata a napoli, ma non dovevate andarci in macchina? che c’entra l’aereo? Rileggo il post, sto facendo confusione…

  34. LadyK

    ciao! volevo chiederti un favore e ti scrivo qui visto che è l’ultimo post: vuoi venire da me a rispondere ad una semplice domanda? ti ringrazio!

  35. utente anonimo

    ma lo sai che i colori di questo blog sono davvero belli? anche il simboletto mi piace tantissimo perchè è molto strano anch’io ne vorrei per noi uno così magari con un cuoricino al posto della x che magari fa un po’ più cattiveria mentre noi siamo soltanto due persone che si amano e si ameranno per sempre…o forse oggi è che sono felice e allora tutto mi sembra bello…ma il tuo blog mi sa che mi piace!!!!ciauzzzzzzzzz

  36. spad

    Non contano i colori!
    Comunque sia uno potrebbe essere un po’ più tranquillo in un volo delle low cost companies.

    I salatini non ci sono…e considerato cos’è successo a G.W.Bush nei primi tempi in cui ronfava alla Casa Bianca è un vantaggio!

    Daniele

  37. mullah

    woooow è fatta! prometto fin d’ora che nn farò scenate di gelosia per i tuoi incontri appassionati con il sacchetto dell’aspirapolvere, mentre t’avviso che m’incazzo se metti il naso in cucina. tutto il resto si può ragionevolmente discutere. s. valentino è passato, ma possiamo ugualmente concederci un castissimo (ci stanno guardando) Ki§§ 🙂

  38. urmf

    “dove troverai il pieghevole con le simpatiche immagini di famigliole felici che indossano maschere da ossigeno e giocano tra le fiamme con lo scivolo di emergenza e i salvagenti luminosi”..

    un personalissimo grazie a Fight Club..

  39. personalitaconfusa

    uè, anche i proletari sono tornati.
    in treno, al lunedì sera, stanchi e puzzolenti, ma sono tornati. 🙂

  40. jorma

    gli emigranti invece tornano oggi: basta mare, sole, pizza e mandolino!

  41. tt

    come hai fatto a mettere l’acccento nella url???? e keseiproprioungeniettoconfuso!!!!!:-)))

  42. Effe

    ohibò, laurè, hai ragione – funziona anche l’accento!:D Son cose.

  43. gilgamesh

    L’accento funziona solo se meneghino (è la solita massoneria del blog, si sa)

  44. Effe

    EFFE! nn mi toccare Xc°nfù! lui l’accento l’ha messo perché è un genietto, come ha scritto laurè.. ecco.. macché massoneria del bloggero! e X§ nn è neppure meneghino! la tua è tutta invidia… ‘tento al fegato! ciao amò 🙂

  45. urmf

    non è meneghino???? edidovesarebbe,sessipòsapé?

  46. sphera

    Dall’autoblografia altrui scritta come preambolo all’intervista che andrà in onda dopodomani pomeriggio su Rai3 (Neapòlis, 14:30)

    “..Vive e lavora (per ora) a Milano ma è nato a Genova all’inizio degli anni ’70.. di più non vuol dire perchè teme di essere licenziato prima di aver trovato un nuovo lavoro se i suoi capi collegano la persona fisica al noto blog.. ma ora veniamo alle domande..”


    :o)

  47. Effe

    immigrato (o emigrato. dipende da che parte lo guardi). però si è inserito bene, vero? è in gamba lui…. 🙂

  48. personalitaconfusa

    eddai gil… minimo minimo lo fanno AD il nostro…. sai che pubblicità per l’azienda! altro che licenziarlo… naaaaaa sarebbe puro autolesionismo. eppoi è tallllllmente bravo…. 🙂

  49. spad

    Genovese? Ecco perché vola con le Web Company

  50. fastball

    avrà aiutato anche quell’anno di studio in Scozia

  51. framai

    Genovesi tirchi, torinesi cortesi. (è così?)

  52. gilgamesh

    ma la volete finire… come si spende Lui su questo blog, nessuno… la generosità in persona, ecco. anzi, in X§°nalità.. :o)

  53. thepa

    “Lui” con la L maiuscola? Addirittura?

  54. utente anonimo

    Lui con la maiuscola mi pare un po’ troppo. Però penso che comincerò a parlare di me stesso in terza persona. O in prima persona plurale.

  55. tt

    prova a parlare di te stesso in linguaggio dei segni.. saresti il primo bloggher a farlo..

  56. pattypatty

    beh direi che la routine del pendolare medio sia ben descritta in questo post. Per fortuna che alitalia ha deciso di risparmiare sul pranzo, e non sulla manutenzione dei mezzi. Quando sul biglietto ci sarà scritto “no revision” comincerò a preoccuparmi di più.

  57. Anonimo

    uffa la maiuscola mi scappò… nn era intenzionale e, quindi, nn fatela lunga. tu, amò, puoi fare quello che vuoi… terza persona, prima plurale… e nn badare a spad. prob nn ne becca….

  58. Anonimo

    Oggi poi era ancora più salubre (mi riferisco all’aria milanese) ;o))))))

  59. Anonimo

    Cazzo, ma solo gente di Splinder ti scrive? cos’è un club cuori solitari?

  60. Anonimo

    Tutto quel che non avreste mai osato chiedere, e magari nemmeno avreste voluto sapere, ma che effettivamente abbiam visto dipanarsi sotto i nostri occhi, a Napoli.

    Qui.

  61. Anonimo

    grande serata sabato…

  62. Anonimo

    ecco, i blog in un certo senso sono un club di cuori solitari (questa me la tengo per il prossimo convegno, casomai mi invitassero ancora)

  63. Anonimo

    soli o solitari? ciao amò

  64. Anonimo

    grazie gilgamesh. a furia di evitare l’argomento, iniziavo a sospettare che il viaggio a Napoli fosse un bluff. 🙂

  65. Anonimo

    ahahahahaha. bellissimo. ammappa quanto scrivi, picchiatello! il tempo per leggere tutto non ce l’abbiamo, pazienza. ossequi.

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