Del perché il mio animale preferito è di certo la gallina

Sono sul divano con una confezione di Wuoi crudi in grembo, ho sonno e vorrei essere altrove, accendo la tivvù e sul secondo canale una signora dai capelli verniciati di arancione parla dei giorni della merla, di Tremonti, dei rischi incombenti sul mercato del pollame tailandese.
Tempo fa mi voleva rifilare imperdibili notizie sulla Sars, il cui unico effetto è stato il crollo nelle vendite degli involtini primavera, ora bercia sull’influenza dei polli che proprio non riesco a capire cosa sia. Mi immagino polli con il raffredore, in gabbia con la tosse, i fazzoletti di carta e la ciotola dei suffumigi, o magari sotto le coperte e il termometro nel becco. E mi chiedo ma cosa me ne frega a me se dei polli hanno l’influenza.

O forse mi sbaglio, non sono i polli a pigliarsi l’influenza ma chi se ne ciba. Sono polli avvelenati: li mangi e ti viene la febbre, così puoi stare a casa dal lavoro. L’altro giorno mi sentivo il naso chiuso e il mal di gola, e non riuscivo a capire perchè stessi così male. Insomma quando esco mi copro sempre, sciarpa e cappello, non ho mica preso freddo. Poi ci ho pensato. Porcogiuda, ma certo, le spinacine dell’altro giorno.
Fisso i Wuoi con sguardo interrogativo come se loro potessero reagire, poi corro in cucina, apro il freezer e leggo l’etichetta su ciò che rimane della confezione di spinacine (dentro ce n’è ancora una, infreddolita).

No, sono made in Italy. Sollievo. Di fronte a me scorrono filmati: cappanoni zeppi di galline prigioniere: un tizio le inonda con un getto d’acqua o dio sa cosa.

Anni fa ho fatto un viaggio con una gallina. Un’amica di mia madre aveva tanto insistito per farle un regalo, e il regalo era una gallina. L’amica viveva a Pisa e io per caso mi trovavo da quelle parti. Così sono passato da casa della signora per ritirare il dono da portare a Milano. Soltanto che il dono era vivo. Pisa-Milano in automobile, io al volante, sul sedile del passeggero una gabbia contenente un pollo vivo, che nel frattempo avevo battezzato Paola. Mia madre non ne voleva sapere di allevare Paola sul balcone, preferiva accordarsi con il macellaio per trasformarla nel pranzo di natale. E allora siamo partiti, ancora una volta io e Paola, in macchina, per un viaggio, questa volta più breve. Destinazione: la bottega del signor Giovanni. Mi sentivo triste come la suora di Dead Man Walking quando accompagna Sean Penn lungo il corridoio che conduce alla sedia elettrica. Paola, invece, non capiva e mi osservava serena. Quanta inconsapevolezza. Mi veniva quasi da piangere.

Ieri mi ha telefonato la mia cugina più piccola, ha quattro anni ma quando i genitori indaffarati non se ne accorgono lei alza la cornetta, compone i numeri in memoria a caso e inizia a chiacchierare. Voleva domandarmi quale fosse il mio animale preferito. Ci ho pensato qualche secondo, non sapevo che dire (cane? gatto? salamandra? licaone?). Ma sì.
“Il pollo, è ovvio”. Le ho promesso che un giorno la porterò in campagna per giocare a inseguire le galline nei prati.

62 Comments
  1. LadyK

    PRIMA A FAR LA DOCC… Hem, no, volevo dire PRIMA a commentare. Sono incazzata ed ero qui. Commovente il tuo cuore d’oro, lo dicevo io! 😉
    Oggi al GS ho incontrato una persona che… ma te lo scrivo lunedi. Buona domenica!

  2. QP

    ce la porterai davvero?

  3. utente anonimo

    maestro, non ho parole, nel pomeriggio ho avuto una visione…mistica.un’apparizione che non mi sarei mai aspettata.grazie!

  4. tt

    meno male che non l’avevi chiamata “stefania”… 🙂

  5. Maladoror

    caro signor personalitàconfusa, sappia che il sottoscritto, giovane blogger, ha appena deciso di innalzarla a suo personale punto di riferimento (o guida spirituale, come preferisce), tra i blogger cosiddetti celebri, e ha intenzione, nel prossimo futuro, di perseguitarla, utilizzando tutti i mezzi a propria disposizione, siano essi più o meno leciti, per ottenere da lei quel minimo di attenzione che, ahilei, sembrerà, al giovane blogger me medesimo, necessario, per una felice continuazione della propria pur scialba esistenza. ecco.

  6. utente anonimo

    Quando vivevo con i miei, in campagna, avevamo il pollaio… la naturalezza con cui mia nonna tirava il collo alle galline è stato uno dei miei primi shock infantili.

  7. LadyK

    Un’altra promettente vita deviata nel più oscuro dei percorsi, quella del giovane blogger…

  8. utente anonimo

    Mi ricorda mio nipote losangelino,coetaneo di mio figlio.Noi campagnoli circondati di animali,lui piccolino terrorizzato alla vista dei pulcini che,velocissimi,sfuggivano ai gatti nascondendosi sotto le autorevoli ali di mamma chioccia.
    Ora vivo in città,col giardino e sette galline….

  9. sphera

    Non sono poi molti, in campagna, i posti in cui le galline corrono brade nei prati. Comunque, mia nonna che aveva un bel pollaio ci raccomandava vivamente di non inseguire le galline, perchè se si ‘stremivano’ poi non facevano più l’uovo. Le risulta?

  10. SpezzaIncantesimi

    mio zio vive in campagna inteso come posto ritirato: quando la luce elettrica (dei lampioni) e l’asfalto arrivò da lui, vendette inorridito e ricomprò più in là.
    Gli piace stare sul tetto di casa a guardare le stelle e nel tempo libero scolpisce. Mia cugina verso i 15 anni credo desiderasse ardentemente, per spirito di rivalsa, fare la cubista… gli unici giovani che riusciva a vedere erano i motocrossisti che passavano in zona, amici del fratello (violinista e solitario pure lui)… mi scriveva lettere bellissime che trasudavano disgusto verso la natura. Suo padre al sera le faceva leggere Walden ad alta voce…

    Una volta si era messo ad allevare oche, due ocone bianche da fare al forno con le mele… giunto il momento non aveva il coraggio di ucciderle. Strangolarle non se ne parla, una botta in testa, no, perché ti guardano negli occhi, avvelenarle nemmeno, poi sarebbero state immangiabili e poi sai la sofferenza? L’unica sarebbe stata convincerle a suicidarsi col gas.
    Le oche sono sopravvissute al natale, ignare.
    Aveva l’abitudine di fare entrare “le creature” in casa quando pioveva…. quando lessi Konrad Lorenz, mi venne da sorridere

  11. Maladoror

    a proposito, ma il titolo di questo post è (per caso) d’ispirazione alleniana?

  12. utente anonimo

    Nei paesi del Sud (altri tempi… tempi della luna!) Le galline circolavano libere nelle vie sterrate e razzolavano tra le merde di cavalli, asini, capre. Legato ad una zampa un nastrino che ne attestava la proprietà, ma era raro che la sera, rientrando, sbagliassero domicilio.
    Luigi Fortunato gironzolava di quando in quando lontano dal suo rione ed era solito accompagnarsi ad un ragazzino tra i più svelti.
    “Oddio! Quella gallina mi farà impazzire. Ha preso l’abitudine di fuggire di casa. Fa’ il favore, a zia, va a recuperarmela”.
    Il bambino lesto partiva infallibile alla caccia e Luigi aveva rimediato il pranzo.

  13. personalitaconfusa

    Signor Maladoror, perseguiti pure, se crede sia il caso, ma la prego: usi solo i mezzi leciti.
    sphera: può essere. oppure fanno uova già sode.

  14. sphera

    Sì, a me avevano insegnato a fare con un mazzetto di steli d’erba le gabbiette per tenerci i grilli. Cantano, poi, anche in casa.

  15. gintoxic

    ma la sua buona sana vecchia cattiveria dov’e’ finita?..

    Signor confuso la vita campestre non e’ un cartone animato… e i contadini tutto sono tranne che gentili.
    Consiglio una visita ad un allevamento di pollame in batteria. o ad un allevamento di vacche.
    Ma senza la compagnia della piccola….che rischierebbe un trauma. 🙂

  16. personalitaconfusa

    gin, sono divenuto buono. buono e agreste, anzi casereccio. voglio allevare una gallina in casa per espiare il sacrifizio di paola.

  17. sphera

    Io ho provato ad allevare dei pulcini, in casa, che mi avevano regalato a pasqua quando ero bambina. Uno è morto schiacciato da una porta, l’altro è volato dal balconcino della cucina, al sesto piano. Non sono sicura che non si sia suicidato.

  18. utente anonimo

    ***********************
    Io ti osservo, caro il mio “§”
    ***********************

    Occhio alla gallina……

  19. utente anonimo

    “La gallina non è un animale
    intelligente
    lo si capisce lo si capisce
    da come guarda la gente …”
    (è per questo che si fa amare, come certe signorine di campagna e non)

  20. SpezzaIncantesimi

    io la gallina la eviterei: o la tiene sul balcone con la zampetta legata, o si ritrova escrementi ovunque… idem per il coniglio.
    La vedo più portata per l’ecosistema autobilanciato anche se non credo che osservare delle alghe sia il massimo del divertimento… perché non si prende un bel gatto?

  21. speranzilla

    odiose galline: hanno il vizio dell’agnello pinkettsiano.

  22. personalitaconfusa

    No, i gatti no. “Son traditori”. Dei pesci? Li allevo con amore e poi se mi stufano una sera li faccio impanati.

  23. LadyK

    I gatti non sono traditori… hanno il loro caratterino. Se vuoi un “essere” non pensante, che non sporca, non mangia, non rompe, prenditi un Bau-Chi!

  24. sphera

    Io, come dicevo, sto provando con i topi.

  25. utente anonimo

    No ragazzi, a me l’ecosistema autobilanciato l’hanno regalato, (a parte l’orrenda tortura per quei poveri camberettini)…ma alla fine schiattano tutti…uno dopo l’altro..un trauma!!!
    E.

  26. tt

    peggio che vada, si prende il tamagochi…

  27. personalitaconfusa

    no i topi, no. questa dell’acquario di animali commestibili mi piace. sogliole e merluzzetti… potrebbe essere un modo per sfamarmi, magari poi metto su una pescheria. devo informarmi.

  28. sphera

    Guardi che poi li deve pescare e uccidere. Forse è meglio un acquario di molluschi, che fa meno senso.

  29. personalitaconfusa

    le dirò, qui vicino c’è un bel negozio per acquari: adesso vado, entro e gli chiedo quando costano le cozze.

  30. sphera

    Poi mi faccia sapere. Se si prendon le ostriche magari c’è caso anche di trovarci le perle, e ci siamo inventati il mestiere del pescatore di perle metropolitano.

  31. utente anonimo

    Mha…e se ti prendessi Stefania per espiare Paola ? Non stava mica in una batteria di polli pure lei? Mira

  32. personalitaconfusa

    Mira, Stefania ha già combinato troppi casini, mi ha inimicato l’intera working class del nuovo millenio. Invece questa cosa del pescatore domestico mi stuzzica, anzi, temo sarà approfondita nel prossimo post:)

  33. spad

    perche’, tu hai a che fare con la working class?.. mendichi ancora davanti a Piazza Affari?..

  34. utente anonimo

    senti, il tuo post non l’ho letto, ormai bazzico solo nei commenti: x§ che parla di working class è sempre uno spettacolo da frittatone di cipolle e rutto libero.

  35. tt

    secondo me, potrebbe provare con le aragoste. sembrano facili da tenere. e poi, ha sempre a portata di mano una cenetta d’emergenza.

  36. gintoxic

    mmh suggerisco un bell’allevamento di trote.. 🙂
    ci cacci su un bel logo.. e ti becchi pure un finanziamento europeo!!..
    Che dici ? dopo la smart confusa.. farai anche la trota confusa? 😉

  37. gilgamesh

    Forte, mi autocito, dal commento delle 10:33 di stamattina, il Post Scriptum.

    PS: “Sapo, tu sei il male io sono la cura è assolutamente mitica”.. ma che fina ha fatto Spad? in genere viaggiano abbinati..

    Ed eccoli, appaiati, qua sotto. Ora, due possibilità, tertium non datur, o io ho il dono della preveggenza o Spad e Sapo sono la stessa deliziosa persona.

    Per l’acquario, comunque, le aragoste son costose (vedi commenti post precedente)… però sogliole, gamberetti, mormore, sparlotte, dentici e altri sparidi sono una bella alternativa. Anche le patelle, le arselle e le oloturie (anche dette cetrioli di mare) sopravvivono bene in un acquario marino mediterraneo, non è difficile come quello tropicale, anche se quasi.

  38. gilgamesh

    Forte, mi autocito, dal commento delle 10:33 di stamattina, il Post Scriptum.

    PS: “Sapo, tu sei il male io sono la cura è assolutamente mitica”.. ma che fina ha fatto Spad? in genere viaggiano abbinati..

    Ed eccoli, appaiati, qua sotto. Ora, due possibilità, tertium non datur, o io ho il dono della preveggenza o Spad e Sapo sono la stessa deliziosa persona.

    Per l’acquario, comunque, le aragoste son costose (vedi commenti post precedente)… però sogliole, gamberetti, mormore, sparlotte, dentici e altri sparidi sono una bella alternativa. Anche le patelle, le arselle e le oloturie (anche dette cetrioli di mare) sopravvivono bene in un acquario marino mediterraneo, non è difficile come quello tropicale, anche se quasi.

  39. gilgamesh

    Please, cancellare questo commento e quello prima del precedente, ho ripostato col tag font chiuso (mancava lo /). Sorry.

  40. SpezzaIncantesimi

    per la perla: in realtà è un corpo estraneo che irrita l’ostrica, che lentamente lo avvolge, per avere meno fastidi, creando la perla. Il problema è il tempo, ma potrebbe mettere su una coltivazioni di perle artificiali, nate da un granello di polvere… sono certo cha a casa su ala polvre non manca, el caso, se desidera, può passare da me a dare uan pulitina e la polvere se lapuò pure portar via ;P

  41. SpezzaIncantesimi

    però mi chiedo… ma il parroco della sua parrocchia, quando venendo a benedire, invece del caos delal volta scorsa, si troverà acquari ovunque pieni di cozze e sogliole… ma che dirà?

  42. utente anonimo

    gigaflesh, sei un mito. ho visto la luce. da oggi coloreremo questo grigio e palloso sito. di tutti i colori. bello. io comincio con un bell arancio ora si che tutti i commenti che seguono avranno senso. o faranno senso.

  43. tt

    la nemesi del conto arancio…

  44. utente anonimo

    ‘sti milanesi… tutti capitan findus! non bastava la cotoletta, pure il pesce impanano! bleah!!!! orate, branzini, gamberetti, gamberoni… epperkeno, pure aragoste… IMPANIaMOle! x§, mi sorge spontaneo il dubbio… confusa o, più semplicemente, fusa?

  45. personalitaconfusa

    davvero, ‘sti milanesi che gente. questa fissa di impanare i cibi… (ah, io sono di genova, eh)

  46. utente anonimo

    giaggià. zeneize. letto qui da qualche parte una dichiarazione di provenienza. ma se ti legge la rina che impani il pesce (e perseveri anche! sogliola impanata…. ma quando mai?) la condanna all’e§ilio Xpetuo nn te lA LEva nessuno. la nebbia ti è entrata in testa oltre che nelle ossa. consiglio per pranzo (e per cura): trenette al pesto (alternativa: trofie) e una bella fetta di pasqualina. per cena: menestrun e un’a fettin’a de zimma. se capimmu.

  47. valeria984

    a me da piccola una gallina mi ha morso. nn portare tua cugina di quattro anni in un recinto cn le galline.

  48. utente anonimo

    addentato proprio….

  49. utente anonimo

    sphera, non è che ti eri impanata il dito? se è così, la cocca può avere equivocato….

  50. sphera

    Ma mica ha morso me, la gallina. ha morso valeria984. A me giuro una gallina non ha mai morso, mai, mai.

  51. utente anonimo

    ho fatto c°nfu§ione sphera, scusami… sarà colpa dell’ambiente 🙂

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