7 cose di Milano che l'Unesco dovrebbe proteggere
“Bella Milano… se se putesse vede’!”
(Renzo Arbore nel film Ff. Ss.)
Tu che a Milano non ci vivi, per oggi mi scuserai, ma se fossi l’Unesco, o il sindaco di questa città, certe cose che mi piacciono le salverei. Poche. Le mie 7 meraviglie.
Vado? Vado:
1. La coppia di entertainer del parco di Porta Venezia: coppia di anziani che ogni giorno – ogni giorno – tiene uno spettacolo canoro sui vialetti. Lui, un signore baffuto, con aria molto seria intona al microfono dei motivi del Trio Lescano o Guardo gli asini che volano nel ciel: bella voce. Lei, seduta, muove il burattino di una scimmia danzante fuori tempo dentro un teatrino di cartapesta.
2. La passeggiata lisergica lungo il naviglio della Martesana nel tratto che passa sotto gli ultimi binari della Stazione Centrale, in una giornata di sole. Ci sono case affacciate sul canale, squali disegnati sui muri, un sacco di piante, cortili, prati, le chiuse sull’acqua…
3. Il menù del giorno della Grand’Italia, pizzeria-ristorante, aperto 365 dì all’anno Natale e Ferragosto compresi, dalla mattina a notte fonda. Un angolo del tutto fuori dal tempo, sincero e anacronistico nell’arredo come nei prezzi. E poi – diciamocelo – prendono i ticket. Sempre. In via Palermo.
4. La cortesia affettata del benzinaio Shell di piazza Durante e la sua iperbolica recitazione nei convenevoli quando ti rende le chiavi (“La ringrazio molto e le auguro una gradevolissima giornata” – si vede benissimo che non gliene frega niente della tua giornata, ma è questo il bello).
5. Gli affreschi raffiguranti Jimi Hendrix e la mucca dei Pink Floyd nella piazzetta dietro Cittàstudi, in largo Murani.
6. Le commesse della libreria Feltrinelli di Corso Buenos Aires. Con quella loro aria struccata e dimessa da vestali post-grunge, un po’ scorbutiche (forse anche qualcosa di piu’ di scorbutiche) ma devote alla Letteratura. E pure quella là, alla cassa del pianterreno, che non sorride mai, però..
7. Il sottopassaggio dove è stato girata la scena della rapina del vecchissimo film L’Audace Colpo dei Soliti Ignoti. La scena: rocambolesco assalto ad un furgone valori – più che un assalto un incidente stradale, con Gassman che deve fingere di parlare milanese ma da’ una craniata sul parabrezza e gli scappa un “Mannaggia” seguito da altre male parole romanesche. Se fossi sindaco di Milano ci farei mettere una targa commemorativa.
Aggiornamento: Ciumbia, una pioggia di nuove meraviglie nei commenti
utente anonimo
circa 40enne. a milano da 20 anni. integrato. tante parole, tante cose. e pro e contro ovvi e banali. dalla “tetra opulenza della provincia lombarda” alla “milano capitale della moda e degli affari”.ma una infinita tristezza in sottofondo. tante ipocrite coperture, soprattutto verso me stesso, come da marotta. un giorno, mentre facevo benzina, un compaesano sconosciuto mi “riconosce” e mi dice, senza nulla aggiungere prima e dopo, ma solo guardando versol’ alto: “ma comm’ te fir’ e sta ccà ?”. mai più dimenticato.
utente anonimo
Io aggiungo la chiesa di San Bernardino alle Ossa, in via Larga, dove ci portavano da bambini a estasiarci di raccapriccio davanti alle centinaia di teschi, e la meravigliosa lotta impagliata di una tigre e un formichiere, al museo di Storia Naturale, con tutte quelle unghie e artigli e il sangue di vernice rossa.
personalitaconfusa
Concordo sul formichiere (l’ho anche fotografato).
utente anonimo
Finalmente hai ritrovato la tua vena romantico-verista-sarcastica che mi piace proprio tanto… p.f. continua così, quando sei kattivo risulti troppo cinico. Baci, K&L
utente anonimo
Ipotizzo una sorta di formazione aziendale delle commesse di Feltrinelli. Porbabilmente atta ad evitare lunghe ed inutili conversazioni su libri ed autori che non conoscono e che non vogliono conoscere.
utente anonimo
Mi piacerebbe molto, la foto.
Holden
Mi stai facendo venire voglia di considerare Milano una città dove fare 4 passi solo per ammirarla.
malacarne
Dadi
E la mia amica Lilli…che ce la vogliamo dimenticare???…!!!…Che mo’,mo’ la debbo raggiungere…sperem molto prima possile!
Zu
Bravo, bravo, bravo. Trovare il paradiso in mezzo all’inferno, e dargli spazio (o una roba del genere).
personalitaconfusa
Grazie, buonuomo. Faccio brutta figura se chiedo chi l’ha detta quella cosa dell’inferno?
Dadi, e questa Lilli?
utente anonimo
The mind is its own place, and in itself / Can make a Heaven of Hell, a Hell of Heaven.
ah, il Satana di Milton…
utente anonimo
Milano…si…si parla solo della Milano da bere..la milano dei locali…attenzione..soffermatevi in vicolo lavandai…la vostra mente verrà portata fuori dal caos e dalla Milano di palazzi e auto.Ci sono luoghi nella nostra città che vanno scoperti…sono nascosti bene(lo so) ma vanno rivalutati!
Dopotutto non amo Milano…forse non mi piace molto la gente e il poco calore…ma mi arrabbio quando se ne parla male…
Cla…contraddittoria
kikkio
Aggiungerei il ponte sul naviglio delle Vibrazioni.
utente anonimo
Naaa… Quello si è sputtanato proprio grazie alle Vibrazioni!
Dadi
Dadi, e questa Lilli?
…Mhè..che vuoi?…Vuoi fa’ quarcosa con la mia amica…ehi a te ometto bello…non incominciamo…che quella è il pezzo forte di Segrate e mo’ che arrivo io siamo due pezze…forti!
🙂
utente anonimo
L’INUTILITÀ DELLA PUNTUALITÀ-afterhours
Condizioni climatiche che mi rendono sterile vorrei bruciarti in modo naturale ma quando son così mi fai passare per minchione in fondo ero un tuo organo vitale o mi ricordo male? …mi ricordo male! decido quindi che per il nostro bene sarò noiosamente magnetico e intrigante e adesso si che sono un bel minchione ma tu mi presti fede perchè fuori non si vede condizioni climatiche che mi rendono sterile e quanto ci fa male la delicatezza che ci usiamo per non farci male ma se guardassi dentro quel che dico mi vedresti urlare quanto son contento che Milano non sia la verità Milano non è la verità Milano non è la verità Milano non è la verità condizioni climatiche che mi rendono sterile cosa farete quando la novità che rappresentate sarà finita? vi appellerete all’inutilità della puntualità della puntualità Milano non è la verità Milano non è la verità Milano non è la verità
MILANO CIRCONVALLAZIONE ESTERNA-afterhours
Quattro e mezza di mattino per la radio sono troppo triste e il dj non mi parlerà sembra avere tutto così chiaro questo scemo sembra sempre una sola la realtà che qui non ho il diritto di non essere felice di non sentirmi vivo nella mediocrità che mi propini. Se volessi modificherei il mio viso e ripartirei da zero ma sarebbe come arrendersi a quello che non sono e non sentirsi libero di non essere felice di non sentirmi vivo di non accontentarmi della mediocrità che mi propini. Perchè non posso dirti di non essere felice? non sono meno vivo non sono meno vivo
utente anonimo
ti sei dimenticato il Nepentha, dove vuoi sempre offrirmi da bere…
perversionieprivazioni
la martesana…in bici di domenica mattina si vede sempre un sacco di gente e poi, tornando a casa, si compra qualcosa di dolce nella pasticceria Martesana di via Cagliero.
La mia Milano è quella della periferia che adesso si sente violentata dai modaioli che arrivano e fanno impazzire il mercato, da quelli che della storia dei quartiere, di quelle guerre tra DC e PCI combattute a suon di cooperative sociali non sanno niente.
Ricordo la nebbia il mattino mentre andavo a scuola…
Milano, per quanto a volte non la sopporti, è comunque la mia città.
malaverba
Ah, quante belle passeggiate a rimorchiare nei Giardini di Porta Venezia…
tt
aggiungerei: il cavallo del Missori (quello stracco stracco), il ponte delle Sirenette al Parco Sempione e concorso su San Bernardino delle Ossa; infine, on the top of, i boeri e i marrons glacé del Galli di via Victor Hugo: assaggiati quelli, a Milano perdoni qualsiasi cosa, dopo.
tt
concorso= concordo ( pardon).
utente anonimo
Per un singolarissimo caso anche le commesse di Feltrinelli qui a Roma sono scorbutiche, un po’ stronzette direi. Le allevano così?
giusec
Ciao x§, a me rilassa molto, quando (raramente) passo dalle parti del centro, prendere un panzerotto da Luini, e mangiarlo, lontano dal casino degli sciòppinghisti, nelle micropiazzette laterali, sempre incredibilmente deserte…
marialuce
invece dalle mie parti ci sono un sacco di commesse antipatiche vestite da fighette che se la tirano e ti guardano come se fossi un pezzente >:P
utente anonimo
sì, il panzerotto di Luini, Piazza Tommaseo (dietro a Via Ariosto, che secondo me somiglia a Place des Vosges a Parigi), il reparto profumi della Rinascente quando si bigiava alle superiori, e – sempre in quelle occasioni – la cioccolata da Motta in Piazza Duomo(lo so, è chiuso ormai da anni), i mercati incasinatissimi, la galleria d’arte moderna di Via Palestro (gratis), quelle 10 giornate di sole, cielo azzurro e nuvoloni bianchi, il tram, le vecchiette che ti chiedono in milanese stretto di leggere loro i prezzi al supermercato, guardare dalla strada dentro alle mansarde sui Navigli, il negozietto scovato col passaparola di cd/dvd usati, ecc ecc.[potrei andare avanti fino al limite delle parole consentite, ma mi fermo qua…]
Kit
utente anonimo
bella! la stampo e la metto nella guida rossa del touring di milano!
utente anonimo
quando sono depresso adoro in estate fermarmi sul ponte di Ortica ad osservare dall’alto la sala di liscio all’aperto.
gia’ che ci sono mi permetto di segnalarvi la nuova iniziativa della pOsteria…

utente anonimo
io che a milano non ci vivo, ma che ci vengo spesso, mi trovo di frequente a litigare con la gente xké a me milano sembra sempre bella. mi piace l’aria irrespirabile che annuso appena scesa dal treno a gennaio alla stazione centrale, mi piace piazzale cadorna, mi piace il castello la mattina che non c’è nessuno e andare a vedere michelangelo da sola… mi piace tutto… siete fortunati!
frank
personalitaconfusa
Qui ci vuole l’apdeit le meraviglie sono diventate 50. Vivimilano ci fa un baffo.
alec
tu dirai non ci credo! ti dico di sì: sono di Firenze, follemente innamorato di questa città eppure…be’ a me Milano piace. Quando lo dico in giro mi vorrebbero picchiare “icché tu dici! ma come fa a piacerti milano se t’abiti a Firenze, unc’èvverso, dai!”. Eppure …
Perso, grazie dei tuoi scritti, sempre ottimi.
alec
vabbe’, lo so che a me mi “non si dice”… però si scrive ? 😉
utente anonimo
A Milano non ci vengo volentieri, l’ultima volte risale a tre anni fa. Tornavo da un viaggio, era il 31 agosto e alle otto di mattina quando qui da me il sole è alto e la luce acceca e il mare brilla… quel cielo grigio, plumbeo: che brutta sensazione! Rivolta al mio amico Marco, che vive a bergamo, ho esclamato più o meno le stesse parole del compaesano dell’ anonimo napoletano che ha lasciato un commento “ comm te fir e stà ccà ?” Però sono convinta che mi piacerebbe conoscere la coppia di porta venezia, guardare le case affacciate sul canale e gli squali disegnati sui muri. Se fossi strega inforcherei la scopa e sarei già davanti ad hendrix e la mucca dei pinkfloyd, eppoi starei ore dentro la feltrinelli e mi dovrebbero buttare fuori a calci ( magari le commesse non aspettano altro da anni, compresa quella del pianterreno che secondo me ti piace!). il benzinaio della shell è un paraculo ma il fatto che sia così gentile (seppure affettato) me lo rende simpatico, chè un’altra cosa che non ho potuto fare a meno di notare nei miei soggiorni milanesi è l’indifferenza della gente. E detto da me che spesso desidero l’anonimato la dice lunga sull’impressione che ho avuto…
utente anonimo
salvo alcune cosucce….
la pizzeria calafuria in viale marche,che mi sfama sempre anche alle tre di notte, il cimitero monumentale, luogo di pace e riflessione, la libreria della Triennale, con i commessi che ti lasciano in pace, i la crus, fnac, la cascina Gaggioli…e non ti sembra nemmeno di essere in città, il cavalcavia Bussa e l’Isola, con la stecca degli artigiani…..
personalitaconfusa
Va bene che Natale si avvicina e siamo tutti più buoni (?), ma non vi sembra di esagerare ? Se Milano è bella, QUALUNQUE altra città italiana è meravigliosa ! Devo cominciare con l’elenco delle brutture ? C.so Buenos Ayres, C.so XXII Marzo, C.so Di Porta Vittoria, Via Torino (per restare in centro), e poi le semiperiferie – senza esclusioni – e le periferie vere…che tristezza ! Che poi dopo quarant’anni che ci vivi, anche Milano sappia scaldarti un po’ il cuore, beh, questo dipende dal fatto che hai un cuore che vuole farsi scaldare…A. (milanese centopecciento).
utente anonimo
Esatto. Ma il tema non è “Questa città è bella perche’…” (sarebbe un po’ banale). Si sta solo giocando a ritagliare scampoli qua e là. Sicuramente si potrebbe fare la stessa cosa con qualsiasi altra città d’Italia e/o del mondo. [Corro a fotografare la pista da ballo all’aperto, non la conoscevo]
utente anonimo
sono belle le città che si lasciano vivere e scoprire senza enfasi. Che mi regalino un po’ di tempo “mio” che non sia solo fretta.
Milano, anche, se ci troviamo in un momento in cui io e lei smettiamo di correre e urlare e ci guardiamo negli occhi…
Io per esempio ho avuto una crisi di rigetto per la classica “bella città”: la Firenze da cartolina. Ma vivendoci un po’, perdendomi in viuzze ho superato la cosa.
MauDiCanTe
E piazza S. Alessandro (con omonima chiesa) ? A due passi dal centro, ma c’e’ un silenzio…
Dadi
queSto è uno di quei bloG che ti fa venir voGlia di lejjere.
personalitaconfusa
Updeit (12/12)
Ciumbia, una pioggia di nuove meraviglie nei commenti.
Alcune le riporto qui:
..bhè?…e la Lilli non è meritevole di tua citazione…basta…il meglio pezzo di Milano mi lasci fuori…vado senza mai più girarmi indietro …Tzè…
utente anonimo
Aehm… ma chi/cosa è codesta Lilli? Dove è possibile ammirarla?
utente anonimo
confuso… vorrei ricordarti che hai chiesto la mano alla mia amica, come ti permetti di andare ad ammirare bellezze in giro?
frank
utente anonimo
Caspita: Feltrinelli che vai commessa scorbutica che trovi. Io ho discusso sia con quelle di Largo Argentina che di Via Emanuele Orlando (a Roma)… però mi sono trattenuta dal picchiare con la costola di una edizione lusso Mondadori di 1500 pagine, la commessa alla quale ho chiesto: “Scusi cercavo L’autunno del patriarca di Garcia Marquez in lingua originale”, e mi ha risposto: “Sì, bene… in inglese, quindi…”
Rispetto alla ‘simpatia’ rimane imbattuta a furor di popolo la cassiera del Nuovo Sacher (cinema di Nanni Moretti)… a lei ho anche restituito (ed ho avuto indietro i soldi) ben 7 biglietti… Era stata proprio tignosa. Certo… anche io proprio simpaticissima non sono… 🙂
utente anonimo
…meglio di Vivimilano, sì decisamente. 🙂
Kit
utente anonimo
Anchio salverei la coppia dei cantastorie di Parco del Palestro. E’ una delle prime cose che ho scoperto trasferito a Milano e una delle prime cose che ho amato… RAMOSO.
tt
Davvero, quei due sono uno spettacolo. Non credevo ci fossero ancora.
utente anonimo
ho dimenticato due luoghi specialissimi: la libreria Odradek di via Principe Eugenio ( tiene solo i libri dei piccoli editori, e solamente se al libraio piacciono però), dove si è ricevuti come amici e si fanno splendide chiacchierate e il remainder’s di via Paolo Sarpi. provare per credere, direbbe un tale (cui non assomiglio neanche un po’, per mia fortuna). e poi la cripta di santa tecla, quella sotto il Duomo (ingresso dall’interno del Duomo: tra i due portoni, c’è un piccolo uscio e una scaletta per scendere nelle viscere del nostro passato).
utente anonimo
No, dico, allora la Libreria Azalai di C.so Pta Ticinese? Una cameretta colorata, due signore simpatiche e tanti libri ma solo libri di viaggi. E prendere il tè (o un calice di vino) chiacchierando e leggendo il giornale alla libreria Tikun, dietro Piazza del Rosario? – G.
utente anonimo
pzza s Alessandro… se intendi quella cui si arriva tramite via zebedia partendo da piazza missori è apparentemente silenziosa… devi stare lì quando suonano le campane delal chiesa, eh per un ostrano gioco die chi rimbalzano sulel facciate dei palazzi che chiudono la piazzetta. Poi parlami di silenzio ;P
KoA
A me milano non piace. non ci sono nata e non mi ci sono abituata. però mi piace la chiesa di San Satiro, a cui accedi da via torino. Mi piace la zona di via Piatti, fino a via Fieno e le belle case che ci sono lì (ma che mestiere bisogna fare per poterle possedere????).
Mi piace S. Nazaro in Brolo (che una volta era la mia parrocchia ;P… adesso sto nella periferia più periferica che ci sia) e tutto il circondario, vicolo S Caterina, il vecchio albergo oramai occupato da una vita di fonte all’università, che ha l’ingresso con gli specchi ormai schifosi (dicono non fosse un albergo ai suoi tempi, ma…).
Su Porta romana, ci sarà ancora Taira cuoio? Ci ho lavorato da ragazina durante delle feste natalizie, so chi è Taira e so ceh ora sta a genova…. mah, come passa il tempo ;P
spad
perdonate l’intrusione..vorrebbe qualcuno gradire di partecipare a un progetto di scrittura sensoriale?il tema è “l’odore del suo letto”
grazie.
utente anonimo
la mia milano.. oh cavolo, mi sto commuovendo!!.. ah no, sto digerendo la paella..
utente anonimo
Allora..piazza S.Alessandro con omonima chiesa (come già detto) Brera al mattino presto, La Brioska sul Naviglio…(nn mi ricordo) i Navigli in generale… 🙂 Cat
utente anonimo
da napulitana quasi mi ccommuovo. grazie 🙂
utente anonimo
ciao personalitàconfusa!!!!!!!!!!un mio esempio di post milanese:-)ho appena concluso un’indagine conoscitiva sui mille
modi di dire ti amo.. nel mondo.in realtà non mi sono mossa da un
raggio di due km da casa mia a milano, a tempo perso ho semplicemente
girovagato per le strade del mio quartiere addentrandomi nella
globalizzazione e soddisfando la mia voglia di comunità.
con in mano il mio blocknotes hello kitty ho avvicinato lavoratori,
lavoratrici, vagabondi, buontemponi, studentelli (della bocconi)
affrontando facce, discorsi, odori e culture tra i più disparati.
luoghi dove si è svolta l’indagine:
il mio ‘solo il naviglio ci salverà’ condominio
l’esselunga di via ripamonti
kepab specialità turche
i poetici sotterranei del policlinico
ristorante cinese ‘Täs e magna la cassoeula’
semaforo lampeggiante di via castelbarco (tassativamente dopo le 22)
il ‘tre’ nel suo percorso da gratosoglio a piazza bausan, all’ora di
punta.
phone center-chiamate internazionali ‘mohamed abou kasbah &figli’
mi è stato utile: l’inglese, il francese, il leccese,la kefiah, la
fidel-ity card.
risultati:
nigeriano: ek is lief vir jou
albanese: te dua
arabo: ana behibak
armeno: Yes kez si’rumem
bangladesch: ami tomake walobashi
boliviano : Qanta munani
bosniaco: Volim te
bulgaro: Obicham te
cinese: goa ai li
croato: Ja te volim
ceco: Miluji te
inglese: I love you (ma daiiiiiiiiiiiiiiii……….)
estonia: mina armastan sind
filippino: mahal ka ta
fvancese: Je t’aime
tedesco: Ich liebe dich
greco: s’ayapo
indiano: Mai tumase pyar karata hun
ungherese: Szeretlek
italiano: ti amo oppure ti voglio (strong sexual meaning, “I want
you” refering to other person’s body’ by a bocconi university student)
giapponese: kimi o ai shiteru
coreano:saranghae
curdo: ez te hezdikhem
libanese: bahibak
lituano: tave myliu
macedone: te sakam
indonesiano: Saya cintakan kamu
marocchino: kanbhik
norvegese: jeg elsker deg
pakistano: mujhe tumse muhabbat hai
polacco: kocham cie
yugoslavo: Ja te volim
portoghese: Eu te amo
rumeno: te iubesc
russo: ya vas lyublyu
serbocroato: Volim te
slovacco: Ljubim te
spagnolo: Te amo
Srilankan: mama oyata arderyi
Syrian: bhebbak
tunisino: Ha eh bak
turco: seni seviyorum
ucraino: ja tebe kokhaju
credits:
http://www.esselunga.it
http://www.retecivica.milano.it/
http://www.atm-mi.it/
ciao Lou.
jacoposki
La mattina presto, in inverno, quando i lampioni sono ancora accesi e le fermate dei bus
semi-deserte, la nebbia di Milano è indispensabile per godersi la prima sigaretta.
utente anonimo
e non dimenticare… critical mass al giovedì sera ^^
e il mojito dell’hora feliz
e il saloon in via niccolini
e i tram del 1928
e
dio come amo e detesto e amo questa città
utente anonimo
Gran bel blog, complimenti!
Sabrina
Lilys
Kicking around on a piece of ground in your home town/Waiting for someone or something to show you the way
utente anonimo
Bel post, mi fa venir voglia di venire a Milano armata di stradario e cercare i posti che hai citato…
personalitaconfusa
addi’, lunedì lavorativo invernale, mattina soleggiata e limpidissima, l’angioletto segnavento in cima al campanile di mattone rosso della chiesa san gottardo.
Bellissimo il contrasto tra il mattone rosso e le guglie bianche del duomo, perdipiù.
gianfra
Ah sarebbe bello avere le foto di questi luoghi. In bianco e nero. Per ora ho hendrix, il formichiere imbalsamato e la martesana sotto i binari. Chi ne avesse altre me le segnala?:)
utente anonimo
E’ inquietante, soprattutto di notte, ma segnalo la statua in ricordo dei “Piccoli Martiri di Gorla” che potete vedere
QUI
jacoposki
Io voglio la foto del formichiere… giuro che in cambio ti fotografo le commesse della feltrinelli.
Scarabbeo
anche le 5 vie è un posto da vedere
personalitaconfusa
e le cartomanti di Brera? i venditori ambulanti che urlano a squarciagola nel quartiere cinese? e…. e….. e…..
jacoposki
Le 5 vie? Quali?
utente anonimo
la piazzetta in cui si incontrano via del bollo, via santa marta, via podone , via santa maria fulcorina e via bocchetto, in centro, appena dietro piazza affari. Tutta la zona è molto bella, ma quell’incrocio mi ha sempre affascinato.
tt
singing “but baby that’s this town it won’t happen next time yeah baby that’s this town, lovers on love downs, it’s this town to be blamed…work work work rain rain rain home home home again again again…”
ok, ok, quella era Glasgow negli anni ’80, ma a me ricordava Milano questa canzone… 🙂
Kit
utente anonimo
le cinque vie!
proprio domenica facevo le contorsioni per sbirciare attraverso i mattoni rotti delle luci murate della casa crollata durante la guerra.
e mi chiedevo se si riesce a fotografare attraverso gli spiragli…
rugiada
…e parlare sotto voce tra le volte del portico di piazza mercanti? 🙂
utente anonimo
via colombo, di sera con la nebbia e con la puzza delle stelle di agraria/veterinaria.i cannoncini di Supino. e il fioraio di piazza piola aperto anche alle 4 del mattino (che sia una copertura??)
jacoposki
Massì, perché no? Meraviglia “postuma”:
I panini del Sig. Ugo, di fronte all’Università Statale. Mmmm, che salumi… ma anche i formaggi…………….. OK.
Il palazzo che ospitava il negozio da cinquant’anni dev’essere restaurato e gli hanno dato lo sfratto. Cessano l’attività, lui e i suoi figli. Auguro loro di godersi le 10 ville con piscina che avranno fatto in tempo a guadagnarsi sfamando, a prezzi più che onesti, orde di studenti, professori famelici e qualche impiegato.
Se le meritano tutte e 10.
sasaki
anche i panini delle trucide (o luride, a seconda) sono una cosa bella di questa citta’… e’ il baracchino di viale argonne, dove se gli chiedi un “panino con tutto” ti danno un mostro alto dieci centimetri che digerisci due giorni dopo, ottimo in caso di fame chimica arrembante. Adesso poi hanno anche il “panino con tutto con bacon” dove oltre al tutto ti mettono anche uno strato di bacon alto mezzo centimetro…
sasaki
ci sono tanti posti di milano che adoro, e mi ha fatto strano che alla fine scopro che li condividiamo in così tanti. molti evidentemente li frequentiamo nella stessa maniera. magari altri no. non lo so. ma se qualcuno l’ha visto ma soprattutto se non l’ha visto, andate a guardare il girotondo dei pinguini, in fondo alla via dell’argelati vero il naviglio. secondo me è un’opera d’arte.
utente anonimo
stai scerzando? davvero c’è quello nuovo con il bacon? ma perché nessuno promuove ‘ste robe?
utente anonimo
Per gli amanti di Milano che girano e guardano la loro citta’: sto raccogliendo in archivio web tutti i monumenti, targhe, lapidi (non solo di Milano, ma prioritariamente) visbili al pubblico ma raramente guardati dal pubblico. Se trovate qualche pezzo che non sia gia’ in archivio apprezzerei molto la segnalazione.
edc
tt
Vicolo Lavandai, già…sembra di stare in un paesino di campagna…botta di culo: ora ci abito 🙂
manu7702
Confermo Via Colombo la sera, dopo le sei, in inverno, con le finestre del Cremlino illuminate.
Io ad Agraria-Veterinaria ambienterei un film tratto da “Le uova fatali”. Edifici ottocenteschi scrostati e decadenti… tristi laboratori nei quali avvengono inquetanti esperimenti di biogenetica…serre dai vetri opachi… e quegli strani ferri arrugginiti per togliersi il fango dalle scarpe davanti alle porte…
Perfetto!
utente anonimo
mi sunt stracc comm el cavall del Missori…
eccolo qua, al top della vitalità… :-)))
utente anonimo
E come possiamo non citare l’albero fiorito vicino a piazzale Susa? Un locale dove il tempo sembra essersi fermato agli anni ’50. Se chiedi al buon Gianni una bottiglia d’acqua ti guarda come se gli avessi ucciso un figlio! Stufa a legna al centro della sala, avvisi che ricordano che è vietato sputare per terra e la “frusta” per ogni bottiglia di vino! Si mangia solo dalle 11.50 alle 14.00 o dalle 18.30 alle 20.00, non arrivate in ritardo o vi troverete cacciati fuori! 🙂 Un cosiglio: Formaggio fritto o salamella come secondo, sono imbattibili!
Anonimo
a proposito di ferrante aporti
Anonimo
vorrei suggerire anche la statua di Leonardo da Vinci in piazza della Scala che, visto di schiena, da una particolare angolazione, sembra intento a esplicare un bisogno fisiologico…la pipì.
2.l’enorme quercia in piazza XXIV maggio
(anche a Milano esistono degli alberi!basta alzare lo sguardo)
by melolonthamelolontha