Weekend dei milanesi a Sestri Levante
E via! Tutti al mare per il grande weekend di giugno. Partiamo tutti assieme il sabato mattina presto, tutti! Tutti all’autogrill di Dorno Est, quello che passa sopra la strada, l’intera Lombardia a fare la fila al gabinetto e alla cassa per il capuccino con brioche, come ogni altra mattina della settimana ma nei bar del centro. E poi il magico labirinto del minimarket tra montagne di caciocavalli pepati in saldo e pile di compact disc della Platinum Collection di Eros Ramazzotti voll. 1-3, giacché per uscire dall’autogrill il percorso è obbligato e se non passi dal labirinto non ti lasciamo mica andare via. E poi di corsa sull’autostrada, le aree di servizio con i bimbi che vomitano sul guard rail e le utilitarie inseguite dai tir ungheresi assassini.
Ma vieni! Finalmente tutti in spiaggia a prendere il primo sole della stagione, tutti belli candidi a mostrare gli addominali piatti e il tatuaggio nuovo. Tutti col nostro asciugamanino a sudare l’abbronzatura e salutare l’amica di Milano che a Milano non vi vedete mai ma quando vi ritrovate al mare sono baci e abbracci:
– Ma ciiiaaaoo Laureeetta ma come stai, ma non lo sapevo che eri incinta!
– Infatti non sono incinta, sono grassa; e smettila di darmi pacche sulla spalla, ho l’eritema.
– Orcogiuda che figura, madonna e gesù vi prego sotterratemi nella sabbia rovente, e tu scusa, ora devo andare ho la lezione di snorkeling, andiamo a pesca di tracine e meduse.
E la sera! Tutti in pizzeria, tutti assieme in coda per ammirare la meraviglia della riviera: la margherita da 29 euro, l’insalatina di polpo e patate a 46, prodigio dell’economia politica estiva. E poi tutti in disco, wow, che bellezza, c’è tutta Milano! Certo non scherzano nemmeno qui, guarda laggiù, il cubalibre da 85 euro. Mitico! E se lo chiedi con poco ghiaccio non te lo danno!
E poi a nanna! E quindi un’altra giornata di sole, creme, costumi stretti e caldo africano. E quindi via, partenza, tutti in macchina, tutti assieme allegramente incolonnati al casello, milioni di veicoli, l’aria condizionata degli umili (i finestrini abbassati) e io che mi imbuco nell’unica corsia vuota, quella all’estrema destra (quanto sono intelligente!) e la mia vicina mi chiede:
– Non lo sapevo che avevi il telepass.
– Ma cosa dici, figurati se ho il telepass, non so nemmeno cosa sia.
– Ah ecco perché la sbarra non si sta alzando.
utente anonimo
La PCT-shirt è venuta a Rapallo con me…successone sul bagnasciuga GM
utente anonimo
Ahhhhh…..quanto volevo andarci oggi al mare…quanto !!!!
vabbè tanto tra un pò mi compro la presonalità confusa t-shirts e mi passa tutto !!!!!
Attenta alle scottature Ale..!!
(-Che Brava la Pizia ,però….—L’ho scoperta stasera-)
Baci e abbracci.
utente anonimo
Ti ho scoperta sta se… notte, complimenti mi fai morire dal ridere!
Forse dovresti fare un provino per zelig: la tua vita di tutti i giorni offre notevoli spunti… 🙂
Davvero divertente; ti metterò nel bookmark!
ciao
arnadayn@libero.it
janex
perchè non provi a vendere la maglietta confusa insieme a porky pig negli autogrill ?
utente anonimo
Che vuol dire “sono inquartata”??? ?-)
utente anonimo
E poi sei riuscita a liberarti dalla corsia sbagliata? La margherita da 9 euro è uno di quei misteri estivi che mi hanno sempre sconcertata un po’ (più del cuba libre a 25 🙂 Buona giornata. Chiara.
gilgamesh
Dicesi “inquartata”, termine colloquiale derivato dal gergo dei cavallari, o anche per analogia da “quarto di bue”, di persona che si sia notevolmente “irrobustita” – che insomma “scoppia”, e non necessariamante di salute :o)
Beh, Lauretta, ops, Alessia, chi l’ha scritto ‘sto pezzo? :o)
Gilgamesh
alessiaonline
laureetta (con la e larga) è l’interlocutrice, il pezzo l’ho scritto io (e chi se no?):)
utente anonimo
Almeno non hai fatto esperienza con la pioggia delle 14.30, quella che aspetta dietro le nuvole per scendere all’orario più infido, che ovviamente sei già partito, ed è triste tornare di già.
gilgamesh
“..e chi se no?”
Ale, lascia stare era una kattiveria gratuita, ma se non l’hai colta subito vuol dire che sei innocente come Sacco e Vanzetti.
Cmq, certo che c’è la E larga, non conosco una vocale pronunciata da un milanese che non sia larga almeno come il traforo del S.Bernardo.
Noi Sardi invece siamo come i Liguri, le pronunciamo tutte strette, forse per fame atavica o forse per risparmiare il fiato :o)
Credo giuste le pronuncino solo i Toscani, che in ‘ompenso mangian tutte le ‘onsonanti palatali.
Baci, keep on goin’
Gilgamesh
PS: Quando ci dici chi è il più konfuso tra i tuoi aspiranti emulatori? “And the winner is….”
Pattinando
Effe
Panini, brioches, cappuccini, magliette confuse, gratta e vinci, ricariche Tim, post, telepass, cocco fresco, chi lo vuole?! (suono di piccola campana agitata dall’ambulante).
malaverba
CCCOOOOOCCCCCOOOOOBBBBEELLLLLOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!