La signora che viene a stirare a casa mia
Forse sto sbagliando. Ma non sopporto più di dover stirare a mezzanotte dopo una spaventosa giornata di ufficio. Ho deciso di fare un investimento. Ho deliberato di investire una consistente fetta del mio magro stipendio nei servizi offerti dalla signora Pina. Rivedo il budget e calcolo che posso farcela, se elimino dal mio paniere dei consumi a) i formaggi, b) la carne bovina, c) parte dello stanziamento in noleggio di film.
Sessant’anni per 80 chili, salernitana, la signora Pina stira e passa la aspirapolvere per 2 ore alla settimana. Costa 16.000 lire all’ora (la signora Pina pensa ancora in lire, dell’euro se ne frega, pretende che qualsiasi valore economico sia tradotto in lire “perchè co’ ‘sta storia degli euri mi fottono, gesùccristo, io voglio sapere anche il prezzo in lire, ziocaro!”.)
Io e la signora Pina ci intendiamo, anche se usiamo linguaggi molto diversi. Lei pronuncia il nome di dio invano e maltratta la sintassi. Ammettiamolo: io parlo italiano un po’ meglio. Non molto, e non per merito mio, ma solo perchè a me il babbo ha pagato gli studi, e invece a lei il suo babbo la menava (“Le botte che ho preso le solo io, gesùccristo!”).
Il mio babbo invece è buono, ed è l’unico ammortizzatore sociale che conosco. Ma torniamo alla signora Pina.
La signora Pina è mattiniera. Si presenta alle 7.30 del mattino, quando io ancora vago per casa in pigiama. Le ho chiesto di venire alle 8,30 in modo che non mi trovi in questo stato e lei ha detto che “E vabbene, gesùccristo”. E il giorno dopo si è presentata alla 7.42.
Indossa i blue jeans rosa che le stringono un sederone enorme, e la maglietta dei Nirvana.
– Bella maglietta, signora Pina. Le piacciono i Nirvana?
– Mannò, la maglietta era di mia figlia, mi ha raccontato la storia di questo quà (e indica Kurt Cobain) s’è pure ammazzato, povero figlio, ma a me mi piace, era un bel ragazzo, gesùccristo, e adesso io la maglietta me la metto per fare le pulizie.
– Le sta bene.
– Gesùccristo, quanto ha pianto mia figlia quando è morto questo qui, gridava che era tutta colpa di quella troia della moglie che gli faceva le corna.
– E sua figlia cosa fa di bello?
Ride: – Un cazzo, fa! La disoccupata.
– Non lo sapevo, mi scusi.
– Che ci vuoi fare, la vita è accussì, ggesùccristo.
– Già. Senta, è tardissimo, io vado, signora Pina. Arrivederci.
Lei si addolcisce in un sorriso: – Buona giornata!
Esco. Buona giornata. Come dice buona giornata la signora Pina non lo dice nessuno. Lo dice morbida, paciosa, come se mi augurasse buona fortuna o buon viaggio. Come se volesse avvertirmi “Attenzione, che il mondo là fuori, è pieno di gente cattiva e di stronzi”. Scandisce le sillabe come se fosse una benedizione, un’invocazione, una speranza. Una preghiera.
gonio
nobody knows the trouble I’ve seen
nobody knows, but “Yeeee- suu”
Dulcinea
Stending ovescion!!! Sei troppo PerContusa, te posso scrive ‘na mail? Davvero, mi licenzieranno a causa delle risate che mi faccio in ufficio quando ti leggo ma, ti sarò per sempre grata! Ti abbraccio. d.
Dulcinea
P.S. Il meglio della signora Teresa che andava a casa dei miei genitori era quando avvisava mia madre che doveva ricomprare i ‘diversivi’… da allora con gli amici si cerca sempre qualche ‘detersivo’ contro la noia…
BillieJoe
le signore con le magliette hard-core-heavy-metal-grunge dei figli sono uno spettacolo da vedere! una volta ne ho beccata una in giro con la maglietta nera degli iron maiden! quando le sono passata di fianco l’ho guardata sorridendo e le ho detto: “heavy metal!!!” e lei mi ha guardato male con la faccia di quella che non aveva capito. stupendo! 🙂
alessiaonline
Dulci, e chiunque ne abbia voglia può scrivere alla Posta del Cuore Confuso io rispondo a tutti/e:) le lettere + belle – se pubblicabili – magari le pubblichiamo
Dulcinea
Ti ho scritto ma se mi pubblichi mi vergogno che sono una ragazzetta timida… Se mi rispondi però mi stampo la copia e la metto nel mio diario. D.
marquant
Cosa fa dopo le 10,30 la Sig.ra Pina? No perché starei giusto cercando. Ho abbattutto la mia perché non sopportavo l’imprevedibile alternanza di “tu” e “lei” nella stessa frase, tipo “Ciao marquant, come sta? Mi ha comprato il Vetril che ti avevo chiesto? Mi hai preparato le camicie da stirare come fa di solito, hai qualcosa che deve lavare?”. E poi l’inspiegabile abuso di acqua distillata per il ferro da stiro mi stava mandando in rovina.
alessiaonline
marquant, la sig.ra Pina non conosce l’uso del “lei” e abita a pioltello (periferia est di milano). ha molti clienti. ma provo a chiederglielo.
utente anonimo
Pioltello City, patria delle signore Pine e della Fidaty Card!! Tyler Gianfra
utente anonimo
anche mia nonna,quando augurava buona giornata, lo diceva sperando veramente che tu avessi una buona giornata
Vittorio
utente anonimo
Per un attimo avevo letto: “Investire la signora Pina”…era un attimo brutto!!!
MacUbu
Mannò cazzo anche io volevo fare la posta del cuore!!! Nooooo! Adesso corro a fare un post anche io! Faremo la gara!
macù!
alessiaonline
Ehi, non valeeeeeeeeeeeeee!!! c’è il copyright! ti faccio causa!
Il Direttore Marketing di Questo Blog
Gr0ucho3
I Nirvana…ah…un pezzo della mia vita….sento di mare la signora Pina…voglio i suoi seni ricoperti da Kurt……
sooshee
Eh no eh, Lithium e’ la *mia* canzone. Mica una signora pina qualunque mi puo’ usurpare il diritto incondizionato di canto. C’e’ chi dice “vedi napoli e poi muori”. Per me la storia e’ “Canta su un palco lithium e poi muori”.
Ralph
ma e se si trattasse di investire “la” signora pina? con un tir ungherese del cazzo? Riflettiamoci
Sofia
Sig.ra Personalità Confusssa…provvederò a cambiare il link, ma trattandosi di un privilegio che concedo solo a lei, voglio un apercentuale sugli accessi al suo blog…sa…per non fare un torto a nessuno…Sofia, la sorella gemella della sua segretaria.
Sofia
mmmm, o 5 euri su ogni accesso che proviene dal mio blog o potrbbe fare un gesto carino…
utente anonimo
questa è una superstar positiva (gesùcchrist)!
se le regaliamo una maglietta, che ne so, di marilyn manson, i suoi seni enormi potrebbero riuscire a trasformarlo(a) in qualcosa di umano…?
alessiaonline
grande idea! anzi adesso le regalo le mie vecchissime magliette dei guns’n roses (quella con scritto “Kill Your Idol”) La Pina ha già quella con le due pistole e le rose (giuro che è vero! la alterna a quella dei Nirvana, però i GnR non li conosce)
ciampaglia
tu hai uno strano talento nello scovare personaggi fantastici e nell’esaltarne il meglio. gesucccriiissto! g.
nadiasoniamasha
Che fortuna aver trovato una signore italiana per le pulizie. Queste chicche solo loro le possono regalare.
utente anonimo
In quanto persona realmente abitante alla periferia est di milano esprimo il mio dissenso sulla descrizione geografica di pioltello, che al massimo può essere una città dell’area metropolitana e non già paragonabile a quartieri di rilevanza storica quali città studi, lambrate, feltre.
Cordialmente,
Mr.BLOGico
shary
Mi piacerebbe avere una signara Pina, ma ho fatto 4 conti e credo che col mio magro stipendio dovr’ farne a meno e stirare quando torno dall’ufficio
AG
ma voi veramente avete tutta sta necessita’ di una colf e soprattutto di stirare? mah… sara’ che son strana…
utente anonimo
Il guaio e’ se ti compare con la maglietta dei Metallica con su scritto “Kill ‘em all”. Li comincerei a preoccuparmi al solo vedere la sua ombra incedere verso di me col ferro da stiro in mano. 🙂
alessiaonline
Auro, mica siamo tutti come te che alle 3 di pomeriggio sei già a casa:-P
:)))))))))))))))))))))))))))
marquant
mhhh la “mia signora pina”, che poi pina non si chiamava, era di napoli, con un marito in galera, un figlio mezzo tossico e mezzo scemo e una figlia di, diciamo, …larghe vedute… arrivava a casa alle 7.30 del mattino, per fortuna non nel periodo dove io lavoravo nel turno di notte, con simpatiche magliette dei metallica [eredità del figlio suppongo] e con degli impossibili fuseaux dai colori sgargianti. arrivava alle 7.30 e cominciava a cantare felice e beata l’intero repertorio di nino d’angelo ma faceva un sugo come solo lei… un giorno son tornata a casa verso le 11.30, quando di solito rientravo alle 14, ho trovato la “mia signora pina” intenta a rollarsi una canna… non mi son mai chiesta perchè il suo sugo fosse così buono… mi son limitata a dire: passa sorella che poi cantiamo il nino assieme…
utente anonimo
Ribadisco: “Auro, mica siamo tutti come te che alle 3 di pomeriggio sei già a casa”, e senza faccine.
Vabbe’ dai, una ;D
AG
no X§, non si può ridere tanto…immagino (tra le lacrime) la signora pina che canta lithium spaccando l’aspirapolevere su un mobile come kurt spaccava la chitarra sull’amplificatore…uva
alessiaonline
marquant, la richiamo all’ordine.
io non sono a casa alle tre del pomeriggio, ma alle 18. e entro in ufficio alle 8 e un quarto.
piuttosto diciamo che non stiro per partito preso e le poche cose che necessitano stiratura le porto da stirare in tintoria. la cosa ovviamente ha dei lati positivi incredibili, tipo che non devo cercare di ficcare per forza da qualche parte l’asse da stiro.
per quanto riguarda le pulizie di casa, le faccio su necessita’ soprattutto di notte, rompendomi i “mignoli” (lo so che non si chiamano cosi’, ma non so mai se il nome corretto sia 4° o 5° dito) del piede contro la vasca da bagno.
have a nice day.
AG
auro;) – ma sai che hai ragione? a pensarci bene… a cosa diavolo serve stirare? da oggi licenzio la pina e vado in giro con i vestiti stroppicciati (tanto cosa me ne fotte?)
due
i vestiti stropicciati son pure di moda 😛
utente anonimo
stelkla, basta fare delle scelte di campo quando si comprano i vestiti! con i tailleur io non uso mai le camicie, ma sempre dei sottogiacca che anche se non li stiri chissene, i miei pantaloni sono sempre scelti in base alle loro proprieta’ “di piega” (non ce l’hanno) e al loro tessuto.
alessiaonline
…e basta stendere i panni in modo che non si stropiccino e piegarli per bene appena ritirati! tranne i tessuti votati alla piega (tipo il lino) gli altri di solito escono dall’armadio come stirati!
fran
utente anonimo
vedi vedi che non sono l’unica.
Anonimo
un tailleur confuso?
Anonimo
Mitica la signora Pina…