I turbamenti del Giovane Blogger
In questo mio primo mese di blog ho gironzolato parecchio sui blog altrui, ho passeggiato per decine e decine di blog, e ho messo insieme delle modeste elucubrazioni sui comportamenti del bloggante. Parlo semmai del comportamento della/del Giovane Blogger, ossia di chi blogga da poco, come me, ma ci ha preso gusto, e lo fa con passione (un po’ troppa passione), perdendoci un sacco di tempo. Di seguito dieci osservazioni – sicuramente già pensate e scritte da altri molto più illustri di me – e tutte da verificare.
1. Giovane Blogger torna spesso sul suo blog per vedere se è aumentato il numero dei commenti al suo ultimo post;
2. Giovane Blogger ci resta male quando nessuno ha commentato il suo ultimo post, che lui riteneva essere originalissimo;
3. Giovane Blogger guarda le statistiche dei visitatori del suo blog anche più volte al giorno;
4. Quando, guardando le statistiche, scopre che il blog è stato linkato spontaneamente dal proprietario di un altro blog, Giovane Blogger se ne rallegra;
5. Quando scopre che è stato linkato spontaneamente da un altro blog, Giovane Blogger va subito a visitare quel blog;
6. A volte Giovane Blogger scopre dalle statistiche che il suo blog è stato visitato da utenti arrivati da un altro blog: va a visitare quel blog ma non trova il link. Come è possibile? Questo dilemma lo sconcerta per ore;
7. Appena Giovane Blogger scopre che qualcosa non funziona nel suo blog scrive immediatamente un’email allarmata a Splinder o al gestore del blogservizio
8. Se Giovane Blogger scrive il blog dal suo ufficio, in genere di sabato e di domenica non posta nuovi contenuti, perché non vuole risultare compulsivo (né dar l’impressione a sé e ai familiari di essere un poveretto che passa il fine settimana in casa chino sul computer anziché darsi alla convivialità). Ma poi Giovane Blogger si tormenta, non resiste e alla fine si collega da casa, almeno per dare un’occhiata al suo blog e accertarsi che vada tutto bene (un po’ come si fa con i neonati quando dormono)
9. Se Giovane Blogger ha postato su un altro blog un commento che reputa particolarmente azzeccato, torna più volte su quel blog per vedere se qualcuno ha replicato al suo commento;
10. Nei giorni delle vacanze, Giovane Blogger concepisce dei post molto brillanti (almeno secondo lui) ma per ora li tiene nel cassetto perchè teme che durante le feste quasi nessuno avrà tempo di leggere il suo blog. Poi però non resiste e li posta lo stesso.
utente anonimo
e hai detto solo i lati positivi :-)))
looptrain
Ah, se bastasse un blog a decretare la felicità o l’infelicità. Comunque perlopiù ci hai preso. In ogni caso evviva i commenti.
utente anonimo
ma quanto ci piaci !
sei grande, buon Natale.
skykky
Azzecatissimo. Dura poco ma è bello questo spirito del Giovane Blogger! Ho il mio blog da un paio di settimane, anche io ci ho preso gusto. I primi giorni è stato bellissimo… E’ come avere un pacco da scartare a casa e, ogni tanto, ti ricordi che è lì e che, quando vuoi, puoi aprirlo. Ma aspetti… Ciao
janex
Ok ci hai azzeccato, ma la storia degli archivi mi aveva preso in contropiede 🙂
Un giovane Blogger 😉
manteblog
molto carino….hai pero’ dimenticato questo:
11 Giovane Blogger un giorno si accorge che Google mette i blog sempre in cima alle ricerche. Cosi’ ogni giorno controlla se il proprio blog e’ citato da altri blog o da altre pagine web. E se trova un link o un riferimento a se stesso e’ felice.
Fiottolino
tutto vero, anche se il 6 non l’ho capito.
Dulcinea
Assolutamente imbarazzante per quanto è vero! Mentre leggevo mi sono guardata intorno per essere sicura che nessuno mi stesse spiando…
Ciao. Dulc.
uiallalla
1 vero
2 vero
3 vero
4 vero
5 vero
6 non tanto
7 vero
8 non so (non posto dall’ufficio)
9 vero
10 verissimo!!
uiallalla
dimenticavo:
12: giovane blogger controlla i referrers dei motori di ricerca e pubblica i più bizzarri
roses
da quanto tempo :°°
ti mando un basino e ti dico che uploadato il nuovo layout.
sciau ale !!
alessiaonline
meno male che avete commentato;)… concordo pienamente con i postulati 11 e 12 aggiunti dai Mantellini e Uiallàllà
per miùmiù (lagatina) faccio un esempio del n. 6:
stai guardando le tue statistiche
scopri che tra i siti che portano visitatori al tuo blog c’è ZYX.SPLINDER.IT, il tuo blog preferito quello che leggi sempre ma finora lui non ha mai risposto alle tue email ne’ alle tue richieste che implorano lo scambio di link
corri a visitare ZYX sicura che finalmente il tuo blog sia entrato tra i link preferiti di zyx
scorri la lista dei link preferiti di ZYX cercando il nome del tuo blog
non lo trovi
ti disperi
passi la notte a pensare come mai un visitatore è arrivato da zyx al tuo blog
gonio
0. Giovane Blogger finirà come l’omologo Holden “Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate finisce che sentite la mancanza di tutti.”
ilmonaco
Aggiunta al 6:
Il giovane Blogger si iscrive su tutti i siti che promuovo il link exchange, salvo poi passare tutta la notte a capire come cavolo hanno fatto ad arrivare sul suo blog tramite ZYX!!
looptrain
Per quanto riguarda il postulato 12 di uiallalla mi devo sentire chiamato in causa? Io l’ho sempre fatto di pubblicare i reffer strani, fin dall’inizio del mio blog e non per spirito di emulazione perchè ai tempi di blog ne frequentavo molto pochi. I referrer strani per me vogliono dire molto, non per me ma come indice della società in cui viviamo. Non è possibile che nessuno arrivi sul mio sito cercando “blog” ma tutti cercando gli orologi della venier o informazioni sul tesmed, o fighe vogliose calde. Le vie dei motori di ricerca sono infinite.
utente anonimo
beh finalemnte vedo qno che fa un po’ di autocritica e autoironia
utente anonimo
io bloggo da oggi ma mi sembra di poter essere d’accordo..
loziofranco
7/10: sono un giovane blogger. loziofranco.
utente anonimo
non sono blogger ma mando una risposta lo stesso giusto perchè vedi punto 1 e 2. ciao
utente anonimo
Uahuahuahauahuah cavolo se hai ragione!! 😉
efraim
questo è decisamente il post dell’anno!
utente anonimo
tranne 7 e 10 debbo riconoscermi appieno nella categoria giovane blogger – e infatti son capitato qui proprio vedendo che qualcuno c’era venuto probabilmente con della ads :S
un sorriso
ethico
boh secondo me giovane blogger o bloggeressa che sia han vogli a di cazzo o fica a seconda..
ciao
marco
zach
… quale estrema depressione riscontro in quest’analisi. eri un giovane bloggher moolto triste e sconsolato caro xsnltà cnfs…
utente anonimo
certo che come giovane blogger devo aver avuto un inizio molto tormentato se eri a questi livelli!!!
utente anonimo
Quasi, quasi mi faccio un blog anc’io. Così smetto di postare commenti in questo.
utente anonimo
Come giovane noblogger mi mancano tutte queste emozioni.
Sono celibe e mi accontento delle reply,, anche se l’ invidia c è
A quando le nozze ?
No perché hai intenzioni serie vero ?
giò
utente anonimo
peccato il blog fermo così..sigh..non posti più??
utente anonimo
PORCA MISERIA IO FACCIO SEMPRE COSI’! MA A CASA NON HO IL PC E QUINDI NEL FINE SETTIMANA FREMO PER TORNARE A LAVORO IL LUNEDI’ E VEDERE COSA E’ SUCCESSO MENTRE SONO MANCATA!
LOLY83
utente anonimo
mi trovo perfettamente nei punti 1 2 3 4 5 8 9 10; negli altri no, ma solo perché non ho sottoscritto shinystats!
Lathi
grande. Grazie.
utente anonimo
Ahahahahah ma sta cosa è bellissima 😀
Mi sento un po’ presa per il c*** ma va bene così 😀
Va che ti linko.
Saluti,
*M*
b4tt1to
Mi hai beccato!!!
b4tt1to
Sei ancora cosi?
Ari
Non vedrai mai il mio commento….se lo vedrai,vuol dire che sei impazzito a capire perchè i conti non ti tornavano nel num.degli ultimi commentini,come successe a me.
Uhauahauah.
(Stasera sono ubriaco).
Ciao.
Bel post,ovviamente.
utente anonimo
sono una giovane blogger.
utente anonimo
Ordinaria Ingiustizia a Ostia Lido.
Una storia agghiacciante di presunti abusi ed omissioni presso il Municipio Roma XIII di Ostia Lido.
Pubblico un esposto (l’ultimo di una lunga serie ignorata) per far valere i miei diritti negati e schiacciati dall’apparato burocratico e istituzionale di Ostia Lido, aggrappata all’ultimo barlume di speranza rappresentato dalla magistratura.
Lucia Salvati
AL SIG. COMANDANTE
DELLA POLIZIA MUNICIPALE
XIII GRUPPO OSTIA LIDO (ROMA)
e, p. c.:
AL SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO
IL TRIBUNALE DI ROMA
AL SIG. SINDACO DI ROMA
ON. WALTER VELTRONI
AL SIG. COMANDANTE
DELLA POLIZIA MUNICIPALE
DI ROMA
Oggetto: Esposto per segnalazione presunto abuso edilizio ed inquinamento da rumore conseguente ad esso.
Io sottoscritta SALVATI Lucia, nata a Gorgoglione (MT) il 17/12/1940 e residente in Roma alla Via Peio, 30, riferisco alla S.V. quanto segue:
Manifesto, prima di inoltrarmi nei particolari piuttosto inquietanti che hanno tessuto la trama dell’intera vicenda che vado a esporre, tutto il mio disappunto, nonché la mia profonda delusione per le irregolarità presunte (da accertarsi comunque nelle sedi competenti), che hanno costellato e viziato tutto l’iter procedurale imposto dalla normativa vigente che, alla luce dei fatti, è stato disatteso o quantomeno percorso in maniera distorta e superficiale.
Delusione e disappunto accresciuti in maniera esponenziale dal fatto di avere sempre creduto nell’apparato istituzionale (in un’epoca storicamente incerta e di abbondante sfiducia e diffidenza da parte dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione), che ho sempre servito con lealtà, abnegazione e senso del dovere innato, in quanto dipendente statale da poco in pensione, pretendendo sempre, sopra ogni cosa il rispetto della legalità e della trasparenza.
Sono proprietaria di una delle due unità abitative di un immobile del tipo villa bifamiliare, sito in Via Peio, 30. Dell’unità abitativa adiacente, che trovasi al civico 34 della medesima via, risulta essere proprietaria la signora Falqui Angela, che la divide con suo marito De Prosperis Alfonso e con il loro figlio De Prosperis Marco. Negli scorsi anni sono state realizzate dagli stessi ristrutturazioni, presumo di normale manutenzione, all’immobile, per la cui realizzazione sono stati prodotti rumori fastidiosi, ma che pur se eccedenti i limiti della normale tollerabilità, il mio, e quello dei miei congiunti, senso civico dei rapporti di buon vicinato, li hanno fatti rientrare in tali limiti. Come se non bastasse, alle spalle dello stesso immobile, confinante con la mia proprietà (anzi la copertura sconfina di circa 40-50 cm), è stata edificata una costruzione di circa 70 mq, in regime di totale abusivismo, salvo poi condonarla successivamente, ma senza richiedere il parere di terzi (nella fattispecie interessati e penalizzati), come da normativa vigente. Nel tempo comunque, nonostante la mia personale tolleranza, e quella dei miei cari, nei confronti di abusi e soprusi da parte dei signori De Prosperis, sono stata oggetto di numerose minacce per futili motivi (acqua piovana, una zuffa fra cani, ecc.), sfociata tra l’altro in tentativi di estorsione, a volte soddisfatti per quieto vivere, peraltro anche tramite lettere manoscritte, a rafforzare l’impianto probatorio delle condotte deprecabili poste in essere. Da parte mia, sempre in virtù del mantenimento dei rapporti di buon vicinato e per il quieto vivere, non sono mai state presentate querele.
Frattanto, approfittando della nostra correttezza e del sorvolare sui nostri diritti, si è giunti ai fatti in oggetto del presente esposto, profondamente e gravemente lesivi nei confronti miei e della mia famiglia. Verso la fine del mese di aprile c.a. mi accorgevo che veniva allestito un cantiere nel giardino antistante lo stabile in questione. Infatti veniva abbattuto il muro di cinta con l’impiego altresì di apparecchiature ad energia pneumatica, provocando rumori insostenibili che disturbavano le normali occupazioni e il riposo della mia famiglia, costringendoci a mantenere sempre chiuse le finestre e i balconi, anche quando verso la fine di maggio iniziava a fare più caldo, al fine di alleviare i disagi provocati da tale attività. Faccio presente che nel neonato cantiere non era esibito né il permesso di costruire, né vi era apposto il prescritto cartello, con lapalissiana violazione del D.P.R. 380 del 6 giugno 2001.
Da ciò traevo la logica conseguenza che ci trovavamo presumibilmente in regime di abusivismo edilizio. A questo punto, nutrendo delle legittime perplessità sulla regolarità dei lavori, ma soprattutto per conoscere le intenzioni progettuali coltivate dai committenti, chiedevo al signor Alfonso De Prosperis, cosa stesse accadendo. Questi mi rassicurava dicendomi che aveva fatto abbattere il muro per ricavare più spazio per il parcheggio delle autovetture. Sempre fedele alla logica dei buoni rapporti, pur potendo essere danneggiata dall’abbattimento del muro di cinta (anche solo per motivi di sicurezza, ma anche per l’immagine dell’immobile) sorvolai senza approfondire sull’eventuale abuso edilizio, cercando di sopportare pazientemente le emissioni rumorose, nella speranza di una circoscrizione ad un non lungo arco temporale.
Faccio presente che da circa un anno soffrivo di disturbi audiologici, con accentuata ipoacusia bilaterale più marcata a destra, che proprio in quel periodo , dopo una severa terapia medica, aveva registrato un sensibile miglioramento. Quando all’incirca tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno mi sono accorta purtroppo che non si trattava soltanto del proclamato lavoro esterno all’immobile, in quanto i rumori assordanti si erano trasferiti all’interno dello stabile, ho capito che c’era qualcosa che non quadrava. Per cercare di mantenere ancora dei rapporti, pur se ormai lacerati dagli eventi, essendo impossibile espletare qualsiasi normale occupazione quotidiana, (addirittura per poter parlare al telefono era necessario recarsi in giardino con il cordless), chiesi lumi al signor Alfonso De Prosperis e a suo figlio Marco De Prosperis che inizialmente cercarono di prendere tempo dicendo che avrebbero provato a limitare le emissioni rumorose, senza però esternare le loro reali intenzioni edificative. Ciò non avvenne, anzi la situazione peggiorò, e i rumori strumentali si accavallarono addirittura, tra l’altro proprio all’altezza del muro interno di confine tra le due abitazioni (martelli pneumatici, frullini, picconi, mazzette, ecc.), snodandosi secondo una scansione temporale ininterrotta nel periodo in questione, con notevole apporto di stress. Frattanto l’iter clinico dei miei disturbi uditivi dopo l’impennata di miglioramento, aveva subito una regressione di pari passo con l’intensificarsi dell’attività demolitrice e assordante delle macchine edili, sprofondando in un peggioramento ipoacustico fino ad ora rivelatosi irreversibile. A questo punto mi illusi che in presenza di irregolarità palesi a livello di edilizia, di rumori assordanti conseguenti a lavori che presumibilmente non erano stati autorizzati, e quindi in violazione dell’art. 659 C.P., essendoci acquisita giurisprudenza inopinabile in merito (ad esempio sentenza Cassazione, sez, I, 14 maggio 2002 n. 18351), supportata dall’esistenza dell’art. 844 C.C., senza contare che era messa a repentaglio la mia incolumità fisica, tenendo conto che la protezione della salute è recepita come diritto soggettivo assoluto, relativo alla personalità dell’individuo e fondato sull’art. 32 della Costituzione, richiedendo l’intervento dell’autorità deputata, la Polizia Municipale, avrei ottenuto giustizia e avrei posto fine all’ineffabile tortura psicofisica. Iniziò il valzer delle telefonate all’Ufficio Edilizia della Polizia Municipale del XIII Gruppo di Ostia Lido, e delle risposte, a volte scoraggianti, a volte per
ò rassicuranti, che non hanno poi avuto comunque alcun riscontro concreto di intervento, lasciandomi in preda all’impotenza e alla disperazione di dover regolare l’andamento della mia giornata in base alle esigenze lavorative del cantiere, e preoccupata per la mia salute, nonostante la normativa vigente, almeno in teoria mi tutelasse dalle emissioni di intensità eccessiva (vedi altresì l’art. 844 C.C.). Tra telefonate di protesta e promesse di intervento sono trascorse diverse settimane. Frattanto ero venuta a conoscenza che il signor De Prosperis Alfonso, con l’artifizio raggirante dell’allargamento dello spazio di parcheggio, aveva in realtà in mente di trarre un ingiusto profitto realizzando all’interno della sua porzione di immobile quattro unità abitative, con grave danno economico risultante dal fatto che da bifamiliare lo stabile sarebbe diventato pentafamiliare, con conseguente e logico deprezzamento.
Alla luce di ciò, viste incredibilmente svanite le speranze di intervento da parte della Polizia Municipale, in data 4 agosto presentai un esposto scritto, che però non sortì ugualmente effetti significativi. Chiesi quindi l’accesso agli atti ai sensi della legge 241/90 e scoprii che era stata presentata una D.I.A. recante la data del 7/7/2005, dopo quasi tre mesi dall’inizio reale dei lavori, per una realizzazione di “frazionamento in n. 4 appartamenti e di cambio di destinazione d’uso al piano seminterrato da garage a cantina e centrale termica”. Dall’analisi di tale materiale documentale si evincono inoppugnabili risultanze che partoriscono robusti elementi dubbiosi sul modus operandi e sulla linearità dell’intera vicenda. Innanzitutto se la D.I.A. reca la data del 7/7/2005 l’inizio effettivo dei lavori avrebbe dovuto aver luogo non prima del 7/8/2005, come previsto dall’articolo 23 comma 1 del D.P.R. 380/01. Si dà il caso che il cambio di destinazione d’uso richiesto con tale D.I.A. sia stato realizzato ormai da decenni, in quanto io non ricordo la presenza di un garage nell’immobile predetto da quando mi sono stabilita nell’attuale residenza (circa 20 anni or sono). Senza addentrarci nello specifico delle opere in realizzazione, se previste o non dalla regolamentazione della D.I.A. (che in ogni caso può essere concessa salvo la lesione di diritti di terzi, che nella fattispecie appare palese), da accertare successivamente nelle sedi competenti e con personale abilitato a pronunciarsi in merito, la compiuta disamina del materiale acquisito ha messo a fuoco un nitido quadro probatorio di presunte irregolarità, che purtroppo fanno sorgere spontanei e logici quesiti, in ordine agli adempimenti di cui al comma 4 dell’art. 27 del D.P.R. 380 del 6 giugno 2001. Per prima cosa, chi ha più volte dichiarato di essere intervenuto, come ha fatto a non accorgersi dell’assenza del prescritto cartello, apposto solo in data 12 ottobre c.a. recante il numero 58952 e la data 7/7/2005 della D.I.A., il nominativo del direttore dei lavori geom. Marco D’Avello, ma non la data di inizio lavori? Come ha fatto, se è intervenuto prima del 7 agosto (o anche dopo) a non rendersi conto che i lavori erano già abbondantemente avviati, in barba alla data di presentazione della denuncia di inizio attività, nonché alla data in cui avrebbero dovuto effettivamente iniziare i lavori e come ha fatto a non accorgersi che il cambio di destinazione d’uso del piano seminterrato era già avvenuto in epoca alquanto remota? Come è stato autorizzata, in virtù di quanto appena descritto, l’esecuzione dei lavori? E se invece tutte queste presunte irregolarità sono state accertate e se come previsto sempre dall’art. 27 comma 4 del predetto D.P.R., sia stata data immediata comunicazione all’autorità giudiziaria, al competente organo regionale e al dirigente del competente ufficio comunale, o almeno all’autorità giudiziaria, come mai i lavori sono proseguiti bellamente, arrecando alla sottoscritta e ai suoi familiari danni personali, nonché strutturali (più volte siamo stati costretti a richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, per essere rassicurati sulla stabilità dell’immobile in seguito all’apparire di numerose crepe nei muri, comparse a più riprese nell’arco temporale dell’attività di cantiere) e di deprezzamento del proprio immobile? Non vado oltre, ma lascio alla Sua competenza, dettata dall’importante ruolo istituzionale rivestito, di verificare ed acclarare le presunte violazioni e irregolarità con l’adozione di ogni più opportuno provvedimento di legge.
Roma 23/11/2005
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utente anonimo
Se sei così paranoico puoi smettere di scrivere un blog
Il Qulto. Cercami su google
flemmaossidrica
grandeee!!il giovane blogger ha nel Feeds counters 8752 visite….di cui il 90% sono autovisite…per vedere chi ha commentato !
🙂
utente anonimo
bloggo ergo sum da oggi
e si vede
pensavo che html fosse l’unità di misura del succo billy..
io ho tutti i sintomi,aggiungerei secchezza delle fauci e lenti a contatto con istinti suicidi.
🙂
keyrock
Ottima descrizione,che vale anche per i giovani webmasters.
Io controllo sempre se qualcuno mi ha linkato,commentato etc etc…
Non succede mai.
…Cmq ti sei dimenticato una caratteristica : giovane blogger scrive boiate personali che non interessano a nessuno.
Saluti Horazio (giovane webmaster)
utente anonimo
urka è passato quasi un anno ma sono ancora nella fase giovane blogger, sarà opportuno implementarsi e far sparire counter e statistiche dal piccolo giovane blog!
aleale4ever
lipitor
disney channel.com
myspace pimper
myspace background
utente anonimo
Ok,ok sono colpevole… e ammetto che se ci fosse una laurea per i “Giovani blogger” sarei promossa a pieni voti! Beh, vi saluto, devo andare a controllare se ci sono nuovi commenti! 😉
Sienda
c’é un altro tipo di Giovane Blogger ed è quello che prova a scrivere commenti orginali sul blog di uno famoso, così qualcuno si incuriosisce e va a visitare il suo di blog. È il motivo per cui blog di successo hanno sempre più successo, almeno nei commenti 😉
COn rispetto un giovane blogger!!!
Sienda
tutto vero! infatti tornerò spesso a vedere se sei rimasto incuriosito da questo mio brillantissimo commento.
PazzoMaterazzi
nooo, non cosi spesso… mica ogni giorno…
Iduegeni
veroo
utente anonimo
Ma com’è possibile che questo post venga commentato ancora dopo cinque anni? Sei veramente un Maestro.
giovaneblogger
PUPPA
puffelo
Io sono nettamente il tuo “spin off”, Confuso… 🙂
utente anonimo
ma ormai ti pagano per scrivere su questo blog?
utente anonimo
miiiii !!!! VERO é!!!!!!
il giovane blogger parla sempre di internet grafica e blog,passa ore ed ore su una sedia scomodissima con il rischio di skoliosi acuta…quasi diventa cieco…ma è felice ed egocentrico!! il giovane blogger ci resta male se le persone che ti girano attorno snobbano il tuo intenso lavoro…il giovane blogger è un pazzo che dialoga con uno schermo e lascia commentini ad estranei a cui non interessa per niente la sua opinione. ma la lascia lo stesso perchè i tasti sono peggio della droga!!! saluti…da giovineBloggerSkoppia!!!
utente anonimo
non ho un blog e credo di aprirne uno o meglio ho qualche cavolata come myspace o di msn se si vogliono chiamare blog…ma la volontà di crearne uno nasce dallo studio di un libro universitario in materia di sociologia della comunicazione blog generation di Giuseppe Granieri…non so se lo conoscete!!Proprio un bel libro secondo la mia modesta opinione!!ciao!!1
nikkyo
comment4, lubbock assistant living homes, ors, pics of balloon table centerpiece, 4698, jewelry stores on main street in st marteen, =(((, porn xxx black, frbs,
utente anonimo
e aal fine sono arrivato pure io…. ci hai preso, mananggia se ci hai preso! 😀 continua così, ciao
utente anonimo
Mi hai fatto tornare la voglia di scrivere sul mio blog…
Stellini
Anonimo
non è vero….è verissimo!
Vinx